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La follia che chiamano incesto


di Rennym
24.08.2021    |    2.140    |    0 9.2
"MIO DIOOOOOOOOO MI FAI IMPAZZIREEEEEEEEEEEEEE..."
Avete presente quando le madri incolpano le nuore di averle rubato il figlio? Diventando suocere, rompipalle pronte a malignare sull'operato delle loro nuore?
Ecco nel mio caso fu mio suocero Alfio a proporsi in tale veste.
Beatrice sua moglie è tutto il contrario.
Mia madre stravede per Luisa (mia moglie) sempre pronte e complici nel tirarmi degli scherzi, più che suocera e nuora sembrano madre e figlia. Mio padre addirittura le asseconda, mandando a benedire la tacita regola di cameratismo tra maschi.
Comunque da quando misi piede nella casa di mia moglie ho sempre notato dell'astio da parte di suo padre nei miei confronti. Astio che mi portò a vivere il più lontano possibile da mio suocero dopo sposato, con un immenso dispiacere per Beatrice. Mia suocera è la copia matura di mia moglie malgrado sia vicina ai 50 ne dimostra almeno 15 di meno due occhi di un colore indefinito che spazia tra il verde, l'azzurro e il grigio, è sempre sorridente, simpatica e amabile un corpo a clessidra sostenute da due gambe perfette che terminano con caviglie strette ed un piedino tg 37 supera di poco il metro e 70 ha una quinta di seno che sembra scolpito nell'alabastro da quanto e sodo, niente smagliature o cellulite ha una palestra attrezzatissima in taverna a cui dedica un pò del suo tempo libero ha un culo che parla che poco ha da invidiare a quello delle brasiliane.
Mia moglie si differisce da lei per gli occhi verdi e per la quarta di seno per il resto capelli e corpo, viste da dietro si stenta non poco a riconoscerle la voce di mia moglie è molto più roca e sensuale rispetto a mia suocera che ha dei toni molto più vellutati ma anche molto più caldi e in alcuni frangenti arrappanti.
Uno delle cose di mia suocera che a volte mi ha imbarazzato è il suo essere schietta e diretta. Non ha mai negato davanti a mia moglie che io le piacessi e che se avesse avuto la sua età mi avrebbe sedotto volentieri. Inutile dire che spesso l'ho sognata e desiderata. I più di 10 anni di differenza del marito si vedevano tutti. Forse perchè gli rubavo la figlia, forse perchè era geloso del mio fisico che veniva apprezzato da entrambe le donne, sta di fatto che le conversazioni tra noi due si limitavano alle circostanze del caso se facevo due lavori non andava bene, perchè lasciavo sola la figlia, se ne facevo uno ero uno sfaticato, insomma qualunque cosa io facessi a lui non stava bene e per fortuna eravamo tifosi della stessa squadra, a dire il vero lui era un fanatico, io tra una partita ed un film romantico in compagnia di Luisa sceglievo la seconda.
Fù un ennesimo litigio con la figlia su di me che la fece decidere di andare a vivere lontani. Beatrice poi ci mise il carico da 90 quando scherzando gli disse che se proprio proprio avesse dovuto cornificarlo lo avrebbe fatto con me o per lo meno ad essere precisi disse con uno giovane e bello come me.
Mi meravigliai di Luisa che gelosa marcia come è sempre stata quella sera non battee ciglio. Tutto filò quasi tranquillo fino alla decisione della data per le nozze, dico quasi tranquillo perchè tra me ed il mio futuro suocero ci si sopportava a fatica. Beatrice incominciò a comportarsi con me in maniera inusuale, fredda e distaccata in presenza di altri, seducente ed ammaliatrice quando eravamo soli, mi faceva eccitare fino all'estremo per poi fuggire via lasciandomi come uno scemo con l'uccello duro. La sera ero obbligato a sfogarmi in macchina con Luisa che godeva come non mai o in intense sedute masturbatorie.
Il clou lo toccò durante il pranzo di nozze quando con una scusa mi rapì e chiusi in un bagno del piano di sopra prima si fece leccare la figa per bene venendo 3 volte con degli orgasmi spaventosi poi mi fece il più bel pompino con l'ingoio che io abbia mai ricevuto.
La faccenda, malgrado avesse detto che non sarebbe finita lì, non ebbe un seguito al rientro dal viaggio di nozze Luisa si trasferì a lavorare per l'ospedale vicino a casa nostra e io venni assunto in uno studio di architetti. In 5 anni di matrimonio io e i miei suoceri ci siamo visti molto di rado, alle feste comandate o alle feste di famiglia, anche Luisa preferiva di gran lunga stare spesso con i miei genitori, pur avendo molta nostalgia della madre, Alfio era peggiorato caratterialmente il che lo poneva in serio rischio di Ictus o di infarto,quindi evitavo il più possibile di incontrarlo per non essere accusato di essere la causa dei suoi acciacchi, Beatrice era rimasta quella di sempre.

Ci sentivamo spesso su Whatsapp o il lunghe telefonate.
Mancavano alcune settimane alla comunione della mia adorata nipotina, purtroppo non sarei stato accompagnato da mia moglie, lei era di turno h 24 in ospedale ci sarei andato da solo. Mia cognata aveva deciso che sia la liturgia in chiesa, sia il ricevimento si sarebbero svolti vicino la loro casa in campagna a circa 200 Km dalla nostra residenza. Decisi quindi di non fare ritorno a casa nella sera stessa ma esattamente il giorno dopo, sarei rimasto a dormire dai miei suoceri.
Giunto il giorno della cerimonia, dopo circa 2 ore e mezzo di macchina, giunsi in chiesa con qualche minuto di ritardo, mi sedetti un pochetto piu’ distante dal resto della mia famiglia e in silenzio seguivo la liturgia. Nella tasca della mia giacca vibra improvvisamente il mio cellulare, era un messaggio mi affretto a leggererlo……
”Sei sempre un gran bel figo…. Se non sbaglio è dal giorno del tuo matrimonio che non ti vedo con un abito elegante….Indossalo un po’ piu’ spesso perche’ mi fai venire dei caldi pensieri per la mia testa”.
Rimasi scioccato il mittente era mia suocera che sedeva qualche banco più avanti. Si girò mi sorrise e ritornò a guardare verso l’altare.
Non sapendo cosa fare aspettai un pochetto, pensai a cosa risponderle e dopo qualche minuto risposi:
“Grazie per il complimento, non saprei come interpretarlo stai cercando di sedurmi ?”
La risposta non si fece attendere:
“Uno smile…..Potrei spiegarti meglio il mio sms questa sera quando sarai da me. Che ne diresti di bere una bottiglia di vino con me ?”
Rispondo:
“L’invito è intrigante, e tuo marito ?”
Risposta:
“Dormirà profondamente a causa dei due farmaci che prende e poi avevo pensato di aprire la bottiglia nel gazebo, che ne dici?”
Il gioco si faceva interessante, aveva già pensato a tutto…le rispondo:
“Ok ci sarò!!”
Giunto dai miei suoceri la situazione si fa ancora più intrigante siamo nel salone noi tre che conversiamo, Alfio stranamente non fà i suoi soliti commenti bruschi alla mia persona, gli sguardi tra me e Beatrice, diventano sempre piu’ peccaminosi e infuocati, dopo un paio di ore ci ritiriamo nelle nostre stanze. Lascio passare un pò di tempo, appena c’è tranquillità in casa esco e mi avvio per il gazebo sul retro della loro casa. C’è una bottiglia di chianti rosso sul tavolo…sono solo, aspetto qualche minuto e arriva Beatrice, splendida con il suo abito serale e in forma smagliante come sempre. Ci guardiamo e ci scappa una risata, raccoglie la bottiglia e dandomi le spalle cerca di aprirla, non resisto, la stringo a me, le faccio sentire il mio pacco, e inizio a darle piccoli bacini sul collo.
- Fabio, Fabio, è dal giorno del tuo matrimonio che aspetto questo momento, ti sogno ogni notte da allora...-
In pochi secondi le tolgo il vestitino, lo splendido corpo di mia suocera, con delle scarpe dal tacco vertiginoso e le autoreggenti, si staglia davanti ai miei occhi illuminato da alcuni faretti la faccio girare la invito a stendersi sul tavolo, la bacio ovunque trema mugola di piacere mentre le succhio i capezzoli …..le sfilo il perizoma e mi dedico alla sua fighetta.
Completamente rasata, credo sia per la sua età il clitoride è completamente fuori, è lì che lecco, continua a tremare e godere, non mi ricordavo che squirtasse. Mi incita a proseguire il mio lavoro.
- Sìììììììììììììì.... MIO DIOOOOOOOOO MI FAI IMPAZZIREEEEEEEEEEEEEE.... Fabiooooooo tiiiiii pisciooooooo in boccaaaaaaaaaaa.......... Cazzooooooo lecchiiiiiii da DIOOOOOOO..... Vengoooooooo amoreee miooooooo....Vengooooooo...-
Io continuo a leccare fino a quando blocca la mia testa con le sue mani, bevo come un assetato tutto il nettare che produce, gocce dei suoi umori che non sono riuscito a bere colano sulla sua gamba, la lascio prendere fiato, le nostre lingue si incontrano, vuole sentire dalle mie labbra il gusto della sua figa è eccitata come non mai lo si capisce da come mi stà divorando la bocca.
La tiro verso di me sempre stesa sul tavolo con il suo bacino che sporge, riprendo a leccarla questa volta un pochetto più giù, mi concentro sul suo buchetto, lei porta le sue mani sulle natiche e le apre, capisco che gradisce, prima un dito e dopo un altro, la lavoro per un bel pò, tiro fuori il mio pezzo di marmo lo punto sul suo buchetto e spingo piano piano, la penetro fino a farlo entrare tutto dentro, lei inizia a respiare affannosamente mi guarda con occhi innamorati una lacrima le riga il viso e capisco che sono il primo, ma tanta era il desiderio di essere mia che me lo ha lasciato fare, dopo un attimo per farla adattare alla dimensione notevole del mio uccello, mi fa segno di continuare. Inizio ad uscire e rientrare lentamente il dolore che prova lentamente si tramuta in piacere.
- Sììììììììì.... Inculamiiiiiiiii amoreeeeee sfondamiiiiii il culoooooo..... Fabioooooooo..... Sonoooooo la tuaaaaaa troiaaaaaaaaaa.....-
Si stà sgrillettando alla grande e gode in continuazione. Gli squirt che produce mi stanno facendo la doccia fortuna che mi ero tolto i pantaloni e la camicia se no come mi sarei cambiato ma soprattutto come lo avrei giustificato a Luisa. Ha una serie di orgasmi devastanti ormai è una maschera di piacere gli occhi riversi all'indietro.
Fa in tempo a dirmi che vuole che la scopi in figa e che la riempia, cosa che faccio immediatamente, mi accorgo che la troia aveva previsto anche questo l'uccello è praticamente pulito da scorie, lo spingo nella figa che è un lago di umori ed entra come un coltello caldo nel burro.
Ho solo tanta voglia di scoparla, la prendo sempre più forte mentre lei incomincia a sentire un piacere intenso, ha le convulsioni dalla serie di orgasmi che la colpiscono come ondate, mi fermo solo quando con un grugnito le ho scaricato il mio seme dentro di lei, lo tiro fuori, la faccio scendere dal tavolo la faccio mettere in ginocchio e me lo prende in bocca, la riempio del mio liquido caldo per la seconda volta.
Restiamo ancora una trentina di minuti nel gazebo, piccoli baci, sguardi accattivanti, promesse di ritrovarci soli e di rifarlo, lei si riveste e rientriamo in assoluto silenzio in casa....
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