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BRASILE TERRA DI TRANS? ITALIA TERRA DI TRANS!!!- CAP11- ritorna il rapporto a 3, sexy e hot, con Luis e Ramona


di Strapps
21.01.2023    |    232    |    0 6.0
"Poi Luis tornò a baciare le zinne della padrona ed io ebbi mano libera sul cazzone nero e lo spompinai con gioia e passione fino a quando tornò Luis a..."
Riportai a casa Solar e Armones e il mattino dopo ero di nuovo a lavoro. Per fortuna il venerdì arrivò e potei tornare da Ramona, a casa in Liguria, soli io e lei.
Mi accolse in accappatoio: sotto di esso il suo possente fisico da bodybuilder nero era rilassato, le grosse gambe, i polpacci scolpiti, i suoi piedi ai quali mi inchinai per baciarli. Lei ricevette i miei omaggi eccitati, ma subito dopo mi legò la catena al collo, mi ordinò di spogliarmi e mettermi al lavoro in casa. Passai due ore a rimettere a posto, pulire e rassettare, fare la lavatrice e poi dovetti preparare cena per la padrona. Mentre servivo la pasta al sugo e le riempivo il bicchiere mi raccontò un po' di Luis e della relazione, mi chiese di Solar e mi palpava il culo con le sue grosse mani.
“Ancora non ho permesso a Luis di tornare qui, voglio tenerlo sulle spine, quello stronzetto...dopo questa storia avrà capito chi comanda qui e che i miei ordini non si discutono! Vero baldracca?” e mi mollò duo o tre sculaccioni fortissimi sul culo nudo. “O pensi che mi sia dimenticata che anche tu mi hai disubbidito?” e mi mollò uno scapaccione che per poco non mi fece cadere di mano la bottiglia di vino.
“No padrona...non penso…
“Infatti! E per punirti stasera NIENTE CAZZO!! ah aha ha ah ah! So che lo vuoi..ma stasera voglio tenerti a stecca...puttanella...domani! Ah ah aha ahaaa aha”
Così quella sera fu destinata a servire lei, ma senza poter toccare il suo cazzone che desideravo tanto. Prima mi mise a stirare dei suoi vestiti, riempiendomi di scapaccioni quando sbagliavo o stiravo male, quindi si divertì col gioco del vassoio che le piaceva tanto. Io in piedi col vassoio in mano, un plug nel culo a guardarla mentre beveva e guardava la tv. Fissarla per minuti infiniti, fissare il suo corpo muscoloso, possente, la sua testa rasata, le sue grosse tette, sognare di inginocchiarmi ai suoi piedi e prenderle in bocca il cazzone nero, ma quella sera la padrona aveva deciso diversamente e il suo schiavo non poteva certo fare nulla.
Quando fu un po' brilla e stanca della tv, salimmo di sopra, lei mi tolse il plug dal culo ma mi mise la cintura di castità. “Così non potrai neppure eccitarti stanotte...e lo so che sei eccitato come una cagna in calore...”
“...lo sono padrona...sono la sua puttanella in calore….”
“Ah aha aahhh aha aha che troia! Per questo mi piaci...ma stasera voglio divertirmi così...” e mi fece dormire sull'altalena fissata al soffitto, le gambe sollevate come quando montava me o Luis, lei si mise a letto e presto dormì. Io rimasi appeso sopra, la cintura di castità mi faceva male, ma non volevo pensare al sesso, la posizione era scomoda alla lunga, ma ero troppo stanco e per fortuna mi addormentai pure io.

Il giorno dopo mi liberò ed ero tutto contratto, ma la padrona volle andare presto in paese per comprare del pesce per la sera. Andammo al porto e tutta la gente ci guardava strana: Ramona enorme, elegante, profumatissima, col suo fisico perfetto e muscoloso, le grosse braccia, la testa rasata, le tettone, il trucco pesante, accanto io insignificante di fisico specie rispetto a lei che la seguivo come un cagnolino, sotto i jeans ero senza mutande ma la cintura di castità addosso. Risatine, sguardi stupiti, battute, ci indicavano mentre passeggiavamo davanti al mare. Ramona se ne fregava ovviamente, io imbarazzato, lei mi lanciava ordini rapidi e decisi, facemmo varie soste dai pescatori e lei mi riempì di sacchetti, poi tornammo a casa.
Telefonò a Luis e gli disse che quella sera avrebbe cenato da noi e che avrebbero parlato, lui eccitato gridò di gioia.
Ramona mi fece una lista del lavoro per la cena e mi misi ai fornelli, nudo ma senza cintura. Lei passava dalla cucina in mutande controllando, sculacciandomi, dandomi ordini su come cucinare. Quando fu quasi tutto pronto arrivò Luis: era tutto elegante, profumatissimo, capelli fatti da poco, eccitato, con un mazzo di rose rosse enorme.
Ramona lo accolse con un ceffone. “Questo per ricordarti chi comanda qui. Poi: grazie per le rose, Luis, bel gesto, stai bene così elegante, Lj?”
“A Milano per lavoro, signora, grazie, posso entrare?”
Venne a salutarmi baciandomi con quelle labbra nuove, strane, si era passato del lucidalabbra e profumava come una zoccola.
“Ok piccioncini….dateci un taglio, tu servimi da bere troietta e poi porta il tuo culo a due passi dalle mie mani e tu Luis siediti e parliamo un po'..”
Servii da bere ai due e poi mi inginocchiai ai piedi della mia padrona iniziando a massaggiarli. Loro si misero a parlare con Luis che pregava la padrona di riprenderlo in casa e riniziare la loro relazione da fidanzatini, lei che lo rimproverava e lo trattava con distacco.
“Qui comando io!” urlò strattonandomi con forza il collare e mollando uno schiaffo a Luis “ E si fa quello che voglio io! Intesi?”
“Sì sì sì Ramona…
“Bene, allora vediamo...tu prenditi a schiaffi da solo e ripeti che sei uno stupido! E tu schiavetta del cazzo sai bene cosa fare: baciami i piedi e ripeti la tua frase…
“Sì Padrona...subito padrona...smak..smak...“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
e Luis prese a mollarsi schiaffi in faccia da solo ripetendo che era uno stupido.
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
“Più forte!”
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
“E tu?”
“Sono UNO STUPIDO”
“Più forte”
“Sono UNO STUPIDO”
“Più forte”
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
Più FORTE
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
SONO UNO STUPIDO
Più FORTE
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
SONO UNO STUPIDO
Più FORTE
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
SONO UNO STUPIDO

la padrona si divertì molto con quel gioco, ma, per fortuna di Luis che si stava dando dei ceffoni in faccia ed era tutto rosso con la bocca a gallina siliconata così strana, tremolante, infatti piangeva, decise che era il momento di dare alla sua cagna l'aggognato pezzo di carne da succhiare. “La mia troietta qui è da ieri che brama il mio cazzo...vero?”
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
“Brava puttanella...ieri l'ho tenuta a stecchetta e oggi è giusto che prenda la sua razione di cazzo brasiliano...che ne pensi Luis?”
“Giusto signora, come vuole lei signora...”
“Bene, allora tu prendimi il cazzo in bocca e tu Luis spogliati a ritmo di danza per me, vai...balla...Luis...balla….alza la musica...così...spogliati...lento….avanti...ondeggia quel culo da troia….così...ummmm….sììììì….bravo….bravo Luis…..balla e spogliati troia...e tu così, lecca...succhia….avanti….così…..lecca puttana….succhia…..tu balla! Balla e spogliati….succhia troia!!!” ed io facevo un gran pompino alla mia padrona tutto eccitato da ieri che bramavo il cazzone brasiliano….e lecco...succhio, bacio, ingoio, Luis balla per lei, lei ride, mi tiene una mano sulla testa per spingermi il suo affare in gola. Luis oramai nudo sopra di me, viene sculacciato dalla padrona mentre io sotto ingoio il suo cazzo. Va avanti così per un po', quindi Ramona si alza di scatto. Mi tira per il collare e scalcia Luis: DI SOPRA!! ORA
Mi prende sulle sue possenti spalle e mi porta di sopra, Luis ci segue eccitato. “TU mettiti sotto e tu troietta sopra...le spalle unite...ok...avanti….” ci sistemammo come voleva lei, io ero sopra le spalle di Luis, offrivo il mio culo alla padrona che era tutta eccitata. Appena ebbe trovato la posizione mi sparò il cazzo in culo e tenendomi per le gambe mi scopò alla grande. Era un piacere immenso sentire il suo cazzone che mi penetrava e mi fotteva alla meglio. Spinse il suo affare dentro mentre io rimbalzavo sulla schiena di Luis che gemeva sotto. Poi Ramona tolse il suo uccello dal mio e mi ordinò di girarmi e abbracciare Luis. Lo feci, lei mi spostò avanti sulla schiena di Luis con le mie palle sopra. La padrona iniziò a fottere Luis e lo fece con forza e mentre lo scopava si aggrappava a me, ai fianchi o al culo. Spingeva forte mentre penetrava Luis,lo fotteva alla grande, lui sotto di me gemeva di dolore e di gioia e poi la padrona iniziò a scoparci alternati, dal culo di Luis passava al mio e dal mio al suo, in quella poszione, io che abbracciavo Luis di spalle con il mio corpo sulla sua schiena(per fortuna Luis era un palestrato) e lui sotto che si prendeva la sua razione di cazzo e poi la padrona lo rimetteva in culo a me. Andò avanti a lungo a quel modo e Luis ed io godemmo alla grandissima. Alla fine Ramona ci riempì di sborra brasiliana entrambi i culi.
Ci addormentammo tutti e tre esausti dalla notte di sesso e al mattino ritornammo ai nostri ruoli “naturali”: io lo schiavo di casa, la domestica personale della Signora, Luis il suo boyfriend dalla boccuccia siliconata e stramba, boyfriend sì, ma rimesso in riga da giorni e giorni di agonia lontani dalla sua fidanzata e padrona e infine lei, la superba Padrona Ramona, la bodubuilder transex nera che comandava su tutto e tutti.
Dopo aver servito la colazione a letto ai due fui spedito a fare spesa e al ritorno dovetti occuparmi del giardino. Luis e Ramona erano andati alla spiaggia e tornarono solo a sera. Preparai la cena e poi la servii nudo. I due erano allegri e storditi dal sole e dalle birre bevute, si divertivano fra loro come se io non ci fossi. La padrona mi aveva detto di sedere ai suoi piedi con lo sguardo a terra mentre loro due mangiavano e scherzano da amanti ritrovati. Dopo la cena si misero alla tv a sbaciucchiarsi e coccolarsi mentre io rimasi in piedi col solito gioco del vassoio che tanto piaceva alla padrona. Per fortuna Luis mi venne in soccorso. “Scusa Ramona ma il nostro amichetto qua è in piedi da più di un'ora e ci ha preparato cena e servita, non ti sembra il caso di farlo riposare un attimo...poverino...” “ummm forse hai ragione Luis caro...lo so che hai un debole per lui...su va bene...tu...posa il vassoio e vieni qua….brava...Luis dalle un bacio...avanti….su...bravo così….”
il bacio in bocca di Luis con quelle labbra siliconate e morbide fu piacevole, sapeva di alcool ma anche della bocca della padrona ed io pensai di baciare lei oltre a Luis.
La padrona mi fece accoccolare ai suoi piedi toccandomi la testa, mi aggrappai alle sue possenti cosce annusando il profumo del suo corpo e bramando il suo cazzo sotto i pantaloni della tuta. Restammo così a lungo: luis abbracciato alla padrona, la camicia sbottonata, la pelle chiara e muscolosa, lei bellissima e padrona col suo corpo scolpito, la sua faccia piena di rughe, la sua testa rasata, i suoi muscoli possenti e neri, le sue tette magnifiche, io che mi tenevo alle sue gambe muscolose per terra. Più tardi i due si misero a toccarsi profondamente con Luis che leccò le tette della padrona ed io che guardavo eccitato. Dopo Luis scese verso il sesso di Ramona e lo prese in mano e poi in bocca spompinandola davanti a me, mi fissava negli occhi mentre ingoiava il cazzone della padrona. Lei sopra godeva, io ero abbracciato alle sue gambe guardando Luis che gli mangiava il cazzo. Dopo che lo fece diventare bello duro me lo passò. Baciai la grossa cappella della padrona e poi baciai Luis in bocca, le nostre salive si unirono nelle bocche assieme agli umori del cazzo padronale. Poi Luis tornò a baciare le zinne della padrona ed io ebbi mano libera sul cazzone nero e lo spompinai con gioia e passione fino a quando tornò Luis a succhiarlo. Ci inginocchiammo entrambi fra le gambe aperte della padrona ed iniziammo a scambiarci il suo cazzone gustandocelo a vicenda a turno.
“Baciatevi!” ordinò la padrona e così iniziammo a baciarci e poi fermarci, succhiare a turno il cazzone della padrona e poi baciarci a suo ordine. Andammo avanti così a spompinare a turno la nostra padrona e baciarci. Alla fine lei venne sulle nostre bocche aperte sotto di lei.

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