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PRIGIONE TRANSEX II CAPITOLO 5- SVERGINATO IN CELLA


di Strapps
17.06.2022    |    1.268    |    1 9.2
"” “Fatti i cazzi tua Jela, passa dopo e ti faccio vedere il mio grosso polso nero che si sfonda il culo di questo qua..."
Il mattino seguente mi svegliai presto e preparai la colazione alla padrona, quindi presi a massaggiarle i piedi mentre lei pisolava ancora. Quando si svegliò prese la tazza e ci pisciò dentro: “Bevine solo mezza e poi metti l'altra in frigo!”
“Sì signora!”
Lei mangiò e mi lasciò pochi avanzi: “Oggi devi bere solo liquidi e vitamine, culobianco...oggi è il giorno che mi prendo la tua verginità...ok, prepariamoci. Portami la pompetta e la mia piscia, muoviti!” “Sì signora”, lei mi ordinò di riempire la pompetta con quanto rimaneva dell'urina mattutina e con acqua bollente, mi presi una serie di schiaffi perché non ero abbastanza veloce. Quindi lei mi riempì il culo del liquido e si sedette sulla mia schiena in attesa dell'effetto. Presti arrivarono i crampi, ma lei non si mosse, era molto pesante per me e poi soffrivo. Iniziai a piagnucolare e lei mi schiaffeggiò e sculacciò. Provai a pregarla, ma lei non si mosse. Stavo svenendo per il peso di lei e il dolore. Alla fine si alzò e corsi al cesso dove mi liberai di molto liquido. Quando tornai da lei mi esaminò il culo per vedere se era pulito. Ficcò poi due dita dentro e quindi prese un plug piccolo e ce lo infilò. “Alzati ora, usciamo, voglio invitare qualcuno al party di questo pomeriggio...” mi legò alla catena, Trix si infilò degli stivali col tacco, delle mutande nere di pelle e un giubbotto di pelle, io nudo la seguivo a capo chino nel giro delle celle. In ognuna annunciava che dopo avrebbe sverginato il mio culo e se volevano passare a dare un'occhiata.
“Oh bene, Trix ci sarò di sicuro...ti ricordo Tboi di quando ti ho aperto il culo il primo giorno qua dentro?” fece Arey, una transex nera molto grossa rivolta ad uno slave bianco che le stava baciando i piedi sul letto.
“Ci sarò bellezza, mi piace vedere il sangue” fece la bianca alta che mi aveva pisciato addosso uno dei primi giorni
“Puoi scommetterci che scorrerà sangue! Gli apro il culo a questo bianco!” e mi sculacciò e l'altra transex fece lo stesso.
“Ehi Trix, non vuoi che prima il tuo culobianco prenda lezioni da un altro dei miei slave?” fece Hurrana che ci accolse in una sorta di salottino mentre Wag era ai suoi piedi e un altro schiavo invece era appeso ad una corda a testa in giù con un plug infilato nel culo.
“Non mi serve più niente da te, cara la mia ragazza, so bene come prendermi un culo bianco come questo!” e mi afferrò il culo e strinse forte.
“Ok, era solo gentilezza, bella!”
“Fottiti Hurrana, andiamo culobianco...ma cosa ha fatto quel poveraccio?”
“Ho mi andava solamente...niente di che...noia forse...”
“Capisco...ciao Horrana”
Passammo anche dalle guardie e ben tre donne dissero che sarebbero venute a vedere lo show del pomeriggio. Io seguivo quello spettacolino tirato per il collo, un plug nel culo, legato dietro con le braccia. Presi qualche sputo e molti sculaccioni. Le transex spesso erano indifferenti, altre volte manesche, ma Trix mi trascinò via presto da queste. Lei conosceva tutti in quella prigione e tutti parevano rispettarla. Mi cadde il plug dal culo e la padrona mi fece mettere in ginicchio ai suoi piedi e mi riempì di schiaffi. Poi una transex prese un plug più lungo e me lo ficcò dentro facendomi urlare di dolore. “Alzati stupido! Andiamo! Ma guarda di non farlo cadere questo..” “Ehi Trix ci vuole più polso con questi slave bianchi...” “Fatti i cazzi tua Jela, passa dopo e ti faccio vedere il mio grosso polso nero che si sfonda il culo di questo qua..ah aha ah aha”
Finimmo il giro e tornammo in cella, lei si fece servire un pasto leggero e mi dette da bere nuova urina fresca che presi con delle vitamine che mi dette lei. Dopo preparai un tavolo con delle bevande e delle sedie. “Ok puttana, predi quelle corde e mettiti di schiena su quella panca. Feci quanto ordinato e lei iniziò a legarmi le mani e poi i piedi, avevo il culo esposto e le gambe divaricate. Lei mi lasciò lì una mezzora e poi tornò. Prese a giocare col mio culo ed infilare dita dentro. “Umm vedo che è bello pronto...bene...troietta...così..pulito, depilato e aperto. Bene...” sputò più volte dentro il mio ano e poi ci sparò dentro del gel. Lo infilò bene dentro con le dita e poi mi lasciò ancora immobilizzato in quel modo.
Dopo un po' arrivarono i curiosi, qualche trans, degli uomini le guardie. Presero a bere e parlare, io ero di fronte a loro, le gambe bloccate e divaricate, il culo esposto alla mia padrona.
Lei disse che si poteva iniziare, prese a sputare nel mio culo e poi invitò i presenti a fare lo stesso, così,a turno transex, guardie, uomini sputarono nel mio culo.
“Ok gente può bastare...avanti, eccoci, il mio cazzone, il tuo culetto vergine...MA NON PER MOLTO AHA AHHA AHA AH...vediamo!” e sentii la punta della sua cappella entrare dolce. Lei mi fissò. “Ok, baldracca, sei pronta?”
“Sì signora”
“Eccolooooo alllooooooraaaaa” e spinse fortissimo e mi sentii aprire il culo e poi un pezzo di carne calda mi profanò tutto e urlai di dolore.
Scoppiarono risa e grida, la padrona rideva come una matta, quindi si aggrappò alla corde delle mie gambe e spinse ancora. Urlai mi venne da piangere pensai di svenire, ma lei rideva e prese piano a spingere avanti e indietro. Il dolore era terribile, urlavo e piangevo, ma lei non si fermò affatto. Continuò a martellare lenta e piano piano fra il dolore e le lacrime sentii un leggero piacere al basso ventre. La padrona sotto le urla dei presenti prese a colpire più forte, faceva vanti indietro come un martello, ma io ancora piangevo e sentivo male al culo, ma anche un certo piacere come dicevo. Lei si bloccò di colpo e mi tolse il fiato. “Ohhh baldracca...sentilo….SENTILO BENE TROIA….eccolo...” e riprese a colpirmi sempre più forte. Il suo cazzone mi rompeva il culo ma sentii anche un piacere fortissimo prendermi tutto. “Ahhh troia...LO SENTIIII?????”
“...ohhhh...ioo….oh….Sì signoraaaaaa…..aaoooo”
“Che troia! Prendilo puttana bianca!” e prese a martellarmi tutto facendomi male e bene allo stesso tempo lo sentivo quel cazzone nero caldo cjhe mi sfondava il culo e mi mandava vibrazioni di piacere nel corpo.
Trix mi scopava duro fra le urla e gli applausi e io stavo godendo sotto. Il suo fottermi fu sempre più forte e poi la sentii caricare e poi urlò AHHHHHHHHSììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì e mi riempì il culo della sua sborra calda.

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