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BRASILE TERRA DI TRANS? ITALIA TERRA DI TRANS!!!- CAP.16 - L'IMPRONTA DEL CAZZO NEL CULO!


di Strapps
14.05.2023    |    2.412    |    0 9.0
"Quando l'ano del biondino è bello umido, Ramona si piazza sopra di lui e lo monta, gli sbatte prima il cazzo dentro, quindi lo cavalca con forza, il..."
l giorno seguente Ramona disse che voleva vedere la città e ci preparammo ad uscire, mi fece indossare una parrucca rossa elettrica, un filo di trucco, una gonna corta e per fortuna i tacchi, ma delle scarpe da ginnastica. Lei indossava una minigonna, una canotta rosa e un giubbotto di pelle molto ampio, scendemmo di sotto e alla reception c'era il tipo che veniva a riscuotere e un altro, un biondino dalla palle pallida, magro, occhi chiari. Quando ci videro il biondino iniziò a ridere e anche il tipo. Ramona si infuriò subito, sbatte un pugno sul marmo e urlò: “Cazzo ridete stupidi?” “Si calmi signore….” “Cazzo dici? Scemo? Io sono una trans come osi chiamarmi signore?”
“…
Io ero pietrificato.
“...devo chiamare la sicurezza Aldo?” fece il biondino
“Non muovere un muscolo, tu! Aldo ha capito bene, vero?”
“..sì..io,,,noi dello staff
“Voi un cazzo! Non rompermi le palle o ti prendo a schiaffi…
“...ma questo è inaccettabile..” fece il biondino con una voce bassissima.
“Tu stasera fatti trovare davanti alla nostra camera e ti sistemo. Aldo, questi sono per te..” e allungò un paio di centoni ad Aldo, quindi mi fece un segno ed io ficcai lo sguardo sul suo culo mentre uscivamo dall'albergo.
Salimmo su un bus da turisti che faceva il giro dei posti più noti di Roma, eravamo seduti sopra, senza riparo quando iniziò a piovere. Velocemente tutti gli altri scesero di sotto per ripararsi, ma Ramona prese il suo giubbotto di pelle me lo mise sopra la testa al riparo e disse: “Restiamo qui.”
La pioggia batteva, ma io ero al sicuro sotto la coperta della padrona. Sentivo il suo corpo possente il suo profumo, la sua forza, al caldo, al riparo. Il bus fece il giro e Ramona era felcile faceva foto mentre io ero sotto di lei, sotto il cappotto di pelle.
“Wwwuuuuuu fantastico baby...sai cosa ci vuole? Per rendere tutto ancora più bello? Un bel pompino dalla mia servetta personale. Avanti siamo soli e tu sei coperto!”
Mi misi al lavoro ben felice di poter leccare il suo cazzone sotto il cappotto mentre lei si divertiva. Trovai una buona posizione sul sedile di pelle del bus e presi a succhiare. La mia parrucca rossa andava su e giù sul cazzone padronale mentre il bus procedeva fra il traffico cittadino. Ad una fermata mentre la pioggia finiva lei mi esplose in bocca e mi riempì di sborra calda.
Andammo al colosseo e ci facemmo le foto coi centurioni.
Poi cenammo in un ristorantino a Trastevere.
Tornammo in albergo e trovammo il tipo biondino davanti alla porta. Ramona gli afferrò le palle: “Ero sicura di trovarti qui! Ci divertiremo, vieni! Ti tolgo io quel sorriso del cazzo, di cosa ridevi prima?”
“io...io...Aldo...mi ha raccontato di ieri sera,,,della stanza...della…
“Ho capito. Entra stupido!” aprì la porta e lo cacciò dentro, quindi lo seguimmo.
La padrona si spogliò e rimase in mutande. Io mi spogliai nudo e portai il guinzaglio alla padrona. Mi legò e mi portò in giro per la stanza mentre il biondino ci guardava sorpreso ed eccitato. “Lei è la mia cagna. La mia sissy. La mia troia bianca. Siamo legati perfettamente. Io ho anche un ragazzo, Luis che vive col suo amante e me...e la mia troietta bianca qui….”
“Incredibile”
“E lo sai perché questa troietta, padre di famiglia, sposato, lei ha un altro ovviamente, è la mia cagna? La mia troietta?”
“Posso immaginare…
“Puoi…. - e andò da lui, calò le mutande e mostrò il grosso cazzone nero
- per questo...signorino, ti piace?”
“Oh è incredibile…
“Sai dire solo incredibile stupido?”
“ioo..ioo
“Ok, meglio se stai zitto e lo prendi subito in bocca. Lo so che non vedi l'ora”
“...sì….
Ramona mi tirò a sé e mi ordino di leccarle il culo mentre il biondino si metteva a succhiarle l'uccello. Il biondino si dimostrò piuttosto abile anche coi calibri grossi come quello di Ramona e spompinò il suo cazzone per un po' mentre io affondavo la mia lingua nelle natiche di Lei tenendomi con le mani sulle sue possenti gambe. Ad un tratto il biondino si fermò. “Cazzo fai scemo, continua a succhiarmelo!” “…..ecco...io...posso chiamare Aldo?”
“Chi? Lo stronzo che viene qui a rompere il cazzo ogni volta? Non mi piace affatto, ma avevo intuito che c'era qualcosa fra voi due…
“Beh, Aldo è sposato, ma insomma noi due abbiamo una relazione da un paio di mesi…
“Phua! Continua a starmi sul cazzo. Non mi va. Torna a succhiare bellino...avanti..”
il biondino appare molto deluso, si guarda in giro, sembra esitare. Io sono in ginocchio vicino alla mia padrona, mi tiene al guinzaglio e pare perdere la pazienza con il biondino...lei è abituata a comandare e questa indecisione la secca. “Allora?” fa toccandosi il pacco davanti a lui. “...ecco...io...credevo che voi...siete una coppia..anche noi..cioè io e Aldo..”
“Pensavate di fare gli scambisti? Aha ah questa è carina...manda avanti prima te il tuo Alduccio...un bocconcino carino...tutto delicato, gli occhi dolci...e bravo a spompinare...e lui viene dopo e vorrebbe giocare con noi? Io e il mio schiavo...um...non mi va….
“Ma Aldo è un tipo a posto e ci sa fare a letto…
“Non quanto me! Non ci svendiamo per così poco noi due...vero sissy?” e tira il collare. “Sai cosa ti dico? Aldo può venire, ma solo se porta dei soldi per la mia sissy...se paga allora ok”
“Ci hai preso per dei puttanieri?”
“No, è un gioco, ma i soldi sono veri. Quel tuo Aldo è un furbetto attaccato al denaro e allora se vuole giocare deve sganciare. 200 per la mia troietta! Chiamalo!”
il biondino indugia, si morde le unghie, Ramona gli mostra il cazzo in tiro. Alla fine lui prende il cellulare e chiama Aldo. Conversano per vari minuti, poi torna da noi. “Allora? Mi sto raffreddando...” e agita il suo uccello.
“Ci pensa, ha detto…
“Allora è certo che viene”
“..no...cioè...non so...ha detto…
“Scommetto che viene. Intanto tu puoi tornare a fare il servizietto al mio uccello, mi piaceva...”
“Aspetta un attimo...magari non viene..io dovrei andare…
Bussano alla porta e Aldo entra. È visibilmente eccitato e sudato
“Ne ero certa. Bene Aldo, i soldi?”
Aldo li ha in mano, ma fa : “Fammi vedere. Per cosa pago...intendo...”
Ramona ride forte “Non ti basta già questo, Alduccio?” e agita il suo cazzone
“Ma tu hai detto….
“Guarda!” e schiocca le dita, mi metto in ginocchio da lei, il culo rialzato per mostrarlo ad Aldo.
“Ma questo culetto oggi non può ricevere cazzi...mi spiace Aldo...ti dovrai accontentare della sua boccuccia, il culo è fuori gioco, troppo usato di recente...ah ah ah ah”
“Allora non pago 200 per un pompino…
Ramona gli molla un ceffone che lo butta a terra. “Iniziamo a capirci qui...io ordino, voi eseguite….le 200 le prendo perché la mia schiavetta non è una troia di strada, ma la mia puttana personale...inoltre mi stai sul cazzo Aldo, ma voglio fare felice il tuo amichetto qua...la tua fidanzatina..aha ah ah...se vuoi la mia troia te lo succhia mentre guardi io che mi scopo il tuo amante...altrimenti te ne vai. Ora!”
Aldo guarda in giro, eccitato confuso, si siede e allunga i soldi a mia moglie. Lei schiocca le dita ed io vado a prendere il soldi e li porto a lei.
“Bene, iniziamo! Tu torna a succhiare!”
il biondino si mette a spopinare la padrona ed io le lecco il culo. Aldo ci guarda. Il biondino è abile di bocca e fa venire alla padrona una nuova erezione. Aldo si spoglia, io lecco il culo padronale. Il pompino eccita sempre di più Ramona. Mette una mano sulla testa bionda del boy e gli spinge l'affare grosso e nero in gola. Aldo si avvicina a noi, mi sposta e si mette a baciare il culo della padrona. Il pompino prosegue e Aldo bacia il culo. Ramona si ferma, lascia il biondino e mi strattona da una parte, Aldo e il biondino si baciano eccitati, la padrona mi dà il suo cellulare e mi dice di filmare la scena, i due si stanno ancora baciando, ma poi si voltano verso di noi. Ramona mi molla un paio di schiaffi fortissimi che mi fanno volare via la parrucca rossa. “Adesso tu rimani qui e ci guardi troia!” e mi colpisce ancora in faccia, quindi torna dai due e solleva il biondino per le braccia. Pare niente fra le sue braccia, lo depone dolcemente sul letto ed inizia a leccargli il buco del culo. Il tipo gode come un matto, Aldo gli tiene una mano e con l'altra lo accarezza dolcemente sulla testa. Quando l'ano del biondino è bello umido, Ramona si piazza sopra di lui e lo monta, gli sbatte prima il cazzo dentro, quindi lo cavalca con forza, il biondino urla di dolore e piacere intenso, Aldo lo bacia sulla bocca mentre la padrona lo sfonda di brutto. Si vede che le piace il biondino, lo incula forte, lo sconquassa, lo apre in due, mentre quello grida, piange e si bacia con l'amante. Io sto filmando tutto, loro due non possono vedermi.
Ramona esce “Presto vi sborro in faccia a tutti e tre!” e mi fa cenno di raggiunge i due, Aldo è già pronto, il biondino si gira in fretta, io accanto a lui. Ramona sopra di noi, in ginocchi sul letto, si masturba con quelle braccia potenti. Sborra a pioggia sulle nostre facce, gli occhi chiusi, le bocche spalancate, la lingua di fuori.
“E ora fuori dalle palle entrambi, e fra 15 minuti voglio una bottiglia di rum offerta da voi due. Via andate!”
i due si rivestono in fretta, stravolti ed eccitati. La padrona prende il cellulare e guarda il video che ho fatto mentre loro tre si accoppiavano. “Brava la mia sissy, si vede tutto e bene. ok. “ e mi scuote la testa, quindi mi fa segno con le dita e capisco che devo ripulire il cazzo padronale dalle tracce residue di sperma.
Dopo qualche minuto arriva la bottiglia di rum. La padrona se la scola davanti alla tv mentre io le massaggio i piedi.
*
Il giorno dopo Ramona vuole visitare un grosso centro commerciale fuori città, andiamo in taxi e ci perdiamo in acquisti. Fa caldo e porto un sacco di borse, borsette, box seguendo il culone della mia padrona, ci guardano tutti, è eccitante e divertente. Lei spende un sacco di soldi, mangiamo in un pokè raffinato. Torniamo in albergo e Aldo e il biondino sono alla reception. “Come va puttanelle?”
“Oh bene..
“Adesso andrà ancora meglio: guardate qui...” e mostra loro il video della notte prima, i due sono sconvolti, Aldo prova a prendere il cellulare, ma Ramona lo blocca subito e gli torce un braccio con forza.
“Se non fai come voglio caro Alduccio questo video finisce subito in rete e da tua moglie…
“Ma io ti denuncio brutta troia
Ramona gli molla uno schiaffo che lo lascia senza fiato.
“Tu non farai nulla, il primo a cui giungerà il video sarà il direttore di questo posto...dunque voglio servizio spa, cena in camera e colazione in camera domani, resteremo altri 2 giorni...stesso trattamento per tutta la durata. Su, avanti...”
“Ma noi
altro schiaffo. Aldo barcolla.
“Procedete!”
Aldo annuisce.
Passiamo la serata nella spa tutti coccolati di olio, profumi, massaggi, sauna.
Quando torniamo di sopra, Ramona è allegra e rilassata. Mi ordina di farle un pompino mentre si rilassa col cellulare. Le succhio il cazzo, le palle, ingoio la cappella, ciuccio, bacio, accarezzo, lecco, lei si rilassa e poi erutta nella mia bocca calda sborra brasiliana.
Qualche minuto dopo ordiniamo la cena al biondino.
Il giorno dopo andiamo a visitare la villa di Adriano appena fuori Roma, Aldo e l'amante ci guardano in cagnesco quando usciamo. La visita piace molto a Ramona che è allegra, fa foto, si diverte.
Torniamo in hotel per una nuova sessione di spa, ancora massaggi, aromi, sauna, olii e tutto quanto. Quando rientriamo in albergo, Ramona si agghinda per uscire e mi lascia da solo in camera dopo avermi ordinato una parca cena a base di frutta e panino al prosciutto. Va a ballare con un amica trans e ritorna solo verso le cinque del mattino. Sono sveglio e l'aiuto a svestirsi, struccarsi e adagiarsi sul letto. “Vuole che le faccia un servizietto Signora?”
“No, baby, sono stanca. Buonanotte.” mi distendo ai suoi piedi del letto e dormiamo.
Il giorno finale, dopo la spa andiamo alla reception dai due. Sono imbarazzati e sudano, Aldo è nervosissimo, Ramona li fissa sprezzante.
“..ehm...il conto è molto alto…
“Non mi riguarda. O preferisci che il video di voi due finisca a casa tua e dal tuo direttore?”
“Ma...non è possibile che
“Silenzio, tu biondino chiamaci un taxi per la stazione. Ora.”
Aldo prova ad abbozzare qualcosa, ma Ramona alza il braccio come per colpirlo, attorno ci sono clienti e personale dell'albergo, lui abbassa la voce e poi tace guardando in basso. Ramona mi fa cenno di prendere i trolley e di seguirla fuori.
E' radiosa e superba.
La guardo ammirato. Godo del fatto di essere il suo schiavo. Lei è potente, è bellissima, è padrona, è perfetta per me e le mie fantasie erotiche.
Il biondino arriva di corsa e ci dice che il taxi è Rovigo54.
Guarda Ramona nervoso.
“...ehi...senti...non mi rovinare...io...sai..
“Ehi biondino, anzi come diamine ti chiami stronzetto?”
“Tim”
“Bene Tim, tu mi piaci, sei veramente carino e non voglio certo rovinarti, ma devi mollare Aldo, non fa per te, credimi...anzi...ti lascio il mio numero vieni a trovarci in Liguria, la mia casa è aperta per te. Una casa particolare dove io vivo col mio harem fatto del mio ragazzo Luis, del suo amante Lj e della mia schiava personale, lui. Vuoi unirti?”
Tim ci guardò imbarazzato, tossì. Il taxi arrivò, Ramona segnò il suo numero sul cellulare di Tim e poi partimmo per Roma Termini.
A casa Luis e Lj ci fecero festa per il ritorno, avevano preparato champagne e patine, ma dopo i primi brindisi, i baci, gli abbracci e tutto quanto, Ramona volle rimettere in chiaro le cose: la gerarchia della Casa prima di tutto. Mi spogliai e andai a rimettere a posto le valigie, tornai di sotto e mi occupai della casa, pulire e il resto, quindi mi misi a cucinare per loro. Servii tutti e versai da bere, quindi mi inginocchiai ai piedi della mia padrona dopo averle passato il guinzaglio col quale mi teneva legato. Mangiarono contenti ed io versai ancora vino e champagne. Presto furono ubriachi e si misero a ballare e strusciarsi fra loro mentre io ero in ginocchio da una parte. La serata si fece più spinta perché Luis non vedeva la sua fidanzata da diversi giorni ed era affamato del suo cazzo e prima si mise ad eccitare Ramona, quindi gli fece un pompino e la pregò di sbatterglielo in culo.
“Qui la puttanella Luis ha bisogno di cazzo, scommetto che quello piccolino di lj non lo ha soddisfatto in questi giorni...”
“Hai perfettamente ragione Amore mio Ramona, il tuo Luis vuole la sua dose di cazzo….sììì….lo voglioooo….”
“Senti come è eccitata la cagnetta….adesso te lo do puttanella….in calore….vieni qua!” e afferra Luis per il collo, lo sbatte contro il letto e lo monta in culo mentre Lj si posiziona vicino al fidanzato e lo guarda essere scopato da Ramona. Io sono seduto in disparte come vuole la mia padrona. Padrona che si mette a fottere il suo fidanzatino Luis sbattendolo bello duro fra urla di piacere di entrambi e di Luis in particolare che viene scopato dalla Regina della casa, Lj gli tiene la mano e lo accarezza sul volto sudato, stravolto dal piacere, la padrona lo tiene ai fianchi e sulla testa per i capelli e affonda il suo cazzo nel culo amico. Dopo qualche colpo ben assestato che Luis accoglie con gioia e dolore gridando come un pazzo la padrona viene nel suo culo e poi lascia che Lj masturbi il suo amante che è ancora preso dal piacere della cavalcata subita. Ramona in piedi mi fa un cenno con le dita e corro da lei a leccare le tracce di sperma sul suo cazzo.
Dopo la doccia Ramona vuole guardare la tv ed io devo prepararmi per tornare al lavoro, mi sono fatto una settimana di ferie a Roma con la padrona. Prima di spedirmi a letto la padrona ispeziona il mio culo: “Oh va meglio...la prossima settimana sarà pronto per ricevere la sua dose di cazzo padronale...” “Non vedo l'ora, padrona….” “LO so puttanella!”
La settimana a lavoro è lunga e per giunta nel weekend ho un impegno imperdibile fuori Milano, con rientro solo il sabato notte tardissimo, penso al cazzo di Ramona nel mio culo però la domenica mattina quando sarò in Liguria.
Il sabato alla fine passa e la mattina sono pronto a partire, ma Ramona mi chiama:
“Come va il tuo culetto?”
“Oh molto bene, le mando le foto padrona..
“Bene. C'è un cambio di programma: devi andare a prendere Tim alla stazione questa sera e portarlo qui
“Ma padrona...lunedì devo
“Zitta troia! Questi sono ordini...ma non preoccuparti troietta avrai quanto desideri...la tua Ramonuccia qui ti sta preparando una bella sorpresa per il tuo compleanno...ho in porto una cosa...ummm...ti piacerà da impazzire troietta….
“...oh...ecco...scusi...padrona..ioo io
“Ok, ti perdono...allora stasera alle 21,45 in stazione.”
dovetti trascorrere tutta la domenica in famiglia, con mia moglie che era andata dalla sua amante. Alle 20,15 uscii di casa e con calma andai alla stazione. Il treno era anche in ritardo, avvertii Ramona. Tim scese alle 22,30 e mi abbracciò tutto contento. Segnalai alla padrona che partivamo. In autostrada, poco fuori Milano trovammo un casino per via di lavori e ci sorbimmo una coda infernale. Chiamai Ramona, Tim non la smetteva di parlare, mi raccontava di Aldo e che lo aveva mollato. Erano le 24, 30 quando arrivammo alla casa in Liguria. Ramona accolse Tim con baci e abbracci e lo portò con sé alla tv. Io ero sfinito, avevo guidato per ore e chiesi alla padrona il permesso di andare a dormire.
“Oh, baby...sei così stanco? ok...peccato avevo in serbo per il tuo regalino per il tuo culetto stanotte….ma ..se…
“Sono a pezzi signora…
“Ok, ma ti rifarai...ho in mente una sorpresina per te...da impazzire...ti piacerà..ah ah ahhaaa ahha ahaaa”
Andai a letto e dormii quasi subito.
La sveglia suonò alle 6 come al solito il lunedì mattina. Mi vestii in fretta e presi un caffè in piedi in cucina, feci per andare ma dall'ombra emerse Ramonam nuda, il grosso cazzo penzoloni.
“Aspetta baby, prima di andare, un momento...” e mi baciò in bocca con forza, era ancora ubriaca dalla sera prima, la sua bocca sapeva di rum e sigaro, mi mise una mano sul culo e premette forte, con una mano mi fece girare su me stesso e mi spinse sul mobile dalla cucina, allungai le braccia e le le fermò con la sua mano possente, con l'altra spinse giù i miei pantaloni e mi sculacciò un paio di volte.
“Prima di andare voglio premiarti, così durante il viaggio penserai a me…. - sbattè il suo uccello sulle mie natiche, mi teneva giù, provai a divincolarmi - che fai stupidina? Te lo apro prima...ok...così...” e spinse un paio di dita nel mio culo e poi sputò e sputò più, volte nel mio culo, quindi me lo infilò dentro e lo tenne fermo.
“Adesso lo sentirai bene prima di andare...sono troppo stanca e troppo ubriaca per scoparti...ma voglio lasciarti l'impronta del mio cazzo nel culo!” e rise forte.
Mi tenne il suo cazzone nero nel culo senza muoversi, tenendomi le mani ferme.
Per tutto il viaggio di ritorno a Milano ebbi la sensazione come di avere ancora nel culo il cazzone della mia padrona.
La sua impronta.
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