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LA SACERDOTESSA TRANSEX - CAPITOLO 6 - GIOCHI PERVERSI


di Strapps
14.12.2023    |    118    |    0 6.0
"I colpi ci facevano gridare di dolore e lasciavano delle linee rosse sulla pelle bianca..."
Dopo la sera di uscita solitaria con la Sacerdotessa commisi l'errore di pensare che ci fosse qualcosa di speciale fra noi, ma non era così, cioè in realtà c'era un rapporto esclusivo, speciale, unico, ma come padrona- schiavo, come Sacerdotessa-adepto e non fossimo fidanzati o robe del genere, per quanto io lo desiderassi molto. Il giorno successivo infatti le mandai un messaggio pieno di amore e devozione totale, ma Lei non mi rispose. Trascorsi tutta la settimana a pensare al fatto che non mi avesse risposto e feci mille congetture. Ne mandai un altro, una notte insonne, roso dal dubbio, lacerato dal non capire. Non rispose neppure a quello. Lo rilessi più volte: era mieloso e patetico. Il fine settimana al Tempio arrivò carico di dubbi e timori per me. La Sacerdotessa non mi degnò neppure di uno sguardo mentre le servivo il pranzo . Era comune in effetti, quando mangiava dava solo ordini oppure non guardava nessuno e si esprimeva a schiocchi di dita, ma io non potevo non pensare a quei due sciagurati messaggi e alla mia illusione. Nel pomeriggio sarebbe uscita per andare ad un'asta di beneficenza. Ci riunì e scelse tre accompagnatori. Non guardò mai nella mia direzione mentre sceglieva, come escluso a priori. La vestimmo e attendemmo in ginocchio mentre lei si truccava. Quando fu pronta uscì con i tre fortunati. “Peter tu occupati di tutto in mia assenza...”
Appena Peter ebbe disposto che saremo stati legati due a due per fare i lavori di casa e a me era toccato per fortuna Waa, ebbi una piccola crisi isterica con lui in bagno, piangendo raccontai dei messaggi. “Sono stato uno stupido….tutte quelle frasi...io...”
“nooo...no, no, ci siamo passati tutti sciocchino...chi non ha pensato di essere speciale per lei? Tutti quanti noi! Ma ti spiego una cosa...Lei non ha preferenze, Lei sa cosa fare, sempre e in realtà il rapporto è veramente speciale con ognuno di noi. Di ognuno Lei conosce tutto, tutto nel profondo e quindi è un rapporto unico, unico in mezzo ad rapporto piramidale dove Noi stiamo sotto e lei è in cima, Regina. Cleopatra. Padrona. Ma con ognuno di noi e con quelli che sono adepti in giro per il mondo ha un rapporto speciale...puoi credermi..chiedi anche agli altri….” smisi di piangere e giunsi alla conclusione che Waa aveva ragione! Era proprio così: un rapporto speciale con ognuno nel contesto del suo Dominio su di Noi. Mi tranquillizzai e abbracciai Waa tutto contento. Poi ci mettemmo al lavoro perché Peter era un tipo pignolo. Sgobbammo molto e lavorare legati con una corda che pendeva dai nostri colli non era facile, ma dopo qualche incertezza ci prendemmo la mano e tutto filò liscio. Quando finimmo gli altri due erano già alla tv con un film strappalacrime scelto da Peter che però nel frattempo si era trasformato in Pearl, bagasciona muscolosa, truccatissima, una parrucca bionda che frignava davanti allo schermo, un bicchiere di vino in mano e Lus che le teneva la mano. Ci accomodammo per terra in attesa di ordini, ma Peter era preso dal film e dal vino e ci lasciò in pace. Ogni tanto frignava e Lus la consolava. Io e Waa giocammo col calco del cazzo della padrona infilandocelo in bocca o in culo mentre aspettavamo il rientro della Sacerdotessa.
Non passò poi molto in realtà, Pearl era ancora lì a piangere davanti al film che sentimmo aprire la porta e il quartetto entrò.
“Salve Sacerdotessa!” urlammo in coro, ma lei stava fissando Pearl tutta singhiozzi nel suo vestito da sissy. “Ehi cosa è questa tua iniziativa di essere Pearl? Lo decido io quando sei una sissy oppure no!” “Ha ragione padrona – si gettò ai piedi della Sacerdotessa per baciarli, ma lei lo cacciò via con due pedate sul culo -...mi perdoni Padrona...solo che mi andava di sentirmi Pearl questo pomeriggio...” Lei lo prese per il collo e lo tirò su con forza. “Decido io chi CAZZO sei tu! Peter o Pearl o un cagnolino o un appendiabiti! Vuoi essere Pearl? Sai chi è Pearl?” “...una..una…
Lei lo prese a schiaffi e le lacrime del film si unirono a quello delle botte.
“Una TROIA IN CALORE sempre AFFAMATA DI CAZZO NERO!!! è questo Pearl, giusto?”
“...giusto…
“Allora chi sei tu?”
“..una...Pearl una troia affamata di cazzo nero...”
“Bene e stasera lo avrai, ne avrai così tanto che ti farà male il culetto...ci penso io a te...”
Quindi fece delle telefonate, ordinò a Pearl di andare a prepararsi: darsi una sistemata, riempirsi di gel il culo. Noi ci dedicammo al suo relax, Vinny raccontò la dinamica dell'Asta benefica, cosa aveva comprato la padrona e il resto, ma sbagliò qualche passaggio e si prese delle botte sul culo dalla Sacerdotessa con un attrezzo di legno flessibile con vari fori al centro. Non lo usava spesso, Lei non ci colpiva con strumenti o giochi di solito, preferiva usare le mani e poi noi eravamo così in sintonia coi suoi desideri o ordini che non sbagliavamo molto. Certo ceffoni, sculaccioni, sputi in faccia non mancavano ma essere toccati da lei con le sue mani, sentire la sua saliva di padrona in bocca erano tutte cose che amavamo da pazzi. Quella sera però era in voglia di spingersi oltre, così ha preso anche delle fruste e ci ha fatto disporre tutti in semicerchio di fronte a lei sul trono, quindi ha iniziato a far vorticare la frusta sopra le nostre schiene nude, i nostri culi nudi, eravamo atterriti ed eccitati, gli uni vicini agli altri, Waa mi teneva la mano mentre la frusta della Sacerdotessa vibrava sopra le nostre teste. I nostri occhi erano a terra oppure rivolti ai grossi specchi che riflettevano i nostri corpi bianchi nudi, distesi, legati in attesa della frusta padronale. Poi ha iniziato a colpirci, sulla schiena, le gambe, il culo, per fortuna non colpiva forte, ma facevano male e tutti piagnucolavamo gridando forte quando eravamo colpiti. Lei era seduta sul trono, indossava lunghi stivali bianchi con tacco 12, nudo il grosso ventre massiccio con l'ombelico gonfio e lucente, nudo il sesso a riposo, mentre portava una fascia nera che le copriva per intero il grosso seno. Portava una maschera gialla e rosa con le labbra rosse e irregolari belle cariche. La frusta ci colpì più volte e in più punti, ma per fortuna tornò Pearl camminando incerta sui tacchi alti, si era rifatta il trucco ed era ancora più troia, il gonnellino rosa che indossava era mini e dietro era aperto sul suo culo depilato. La postura sgraziata di Peter che era alto e piuttosto ben piazzato davano un senso di ricdicolo, Jaline per dire era molto molto meglio, ma noi non potevamo certo offendere Peter che era una sorta di braccio destro della Sacerdotessa e spesso comandava quando lei non era in casa. Così lo salutammo con incoraggiamenti e dicendo che era bellissima come Pearl, lei sorrideva imbarazzata. “Così sembri veramente una puttanella bianca che vuole farsi scopare da fratelli neri...ok, era quello che volevo...e quello che volevi anche tu? Vero puttanella?” Pearl era andata incerta sui tacchi dalla padrona che l'aveva fatta sedere sulle ginocchia. “Che carina la mia puttanella Pearl, vero boys?”
“Sì Signora!”
dopo qualche minuto di chiacchiere suonarono alla porta ed entrarono due ragazzoni alti, neri e piuttosto magri. Portavano delle maschere anche loro, rosse. Poi camicie a quadri e pantaloni di cotone lenti sul bacino. Salutarono la Sacerdotessa. Vinny fun mandato a prendere dei soldi che poi dette ai due. “Allora che dobbiamo fare?” chiese uno. “Dovete far divertire la mia amica Pearl, è una buona succhiacazzi, ma non eccelsa...ma a lei piace soprattutto essere sbattuta da grossi cazzi neri...giusto puttanella?” “Sì Padrona...mi piace tanto il cazzo nero nel mio culetto...” “Brava e questa sera lo avrai...allora JD ti piace Pearl?”
“Beh...per 100 dollari me la faccio piacere...e questi invece chi sono?”
“Non vi riguarda la cosa...ma giusto per informazione sono i miei adepti e i miei schiavi.”
“Cosa, hai capito JP?”
“Cazzo sono gli ade pi..adep...oh cazzo mi importa...allora dove iniziamo...”
“Calma JP, dimmi a te piace Pearl? Guarda come è troia...gauarda che bel culetto depilato… liscio...tocca...così...tocca...senti? Non vuoi sbattertelo?”
“Ummmmsììì...sìììì….adesso gli spacco il culo alla tua puttanella…
“Ma ti piace?”
“Ummmm mi piace...” Pearl sorride contenta, la Sacerdotessa ha raggiunto il suo scopo. Pearl si getta sul petto magro e tirato di JP e lo bacia tutto, lo lecca, intanto JD ha tirato fuori il suo cazzo ed è proprio bello lungo e dritto. Pearl si dedica a leccare l'addome di JP spinta dalla padrona mentre noi eravamo in cerchio a guardare. Anche il cazzo di JP è bello lungo quando lo tira fuori e lo sbatte sulla faccia di Pearl che intanto si è attaccata al suo culo e lo tocco, lo palpa, la Sacerdotessa se ne accorge: “Mi è venuta un'idea...che nei dite di farvi leccare il culo da questa baldracca?”
“Mi pare una grande idea!” fa JP. Allora la Sacerdotessa spinge i due sul lettone, si tolgono i pantaloni lenti e mostrano due culi non depilati. “Ummmm non sei iù abituata a culi neri del genere vero Pearl?” “...no...padrona...ma...se lei vuole io obbedisco solo a lei Signora...” “Sentila la troia!” fa JD muovendo il culo, sono messi a pecorina, lungo tutto il letto, sono alti, le maschere rosse in faccia. “Certo che fai quello che voglio io ed io voglio che ora lecchi quei culetti neri sporchi e pelosi...da quando non vi date una ripulita là sotto stronzetti?”
“Io almeno da ieri notte ah ah ah...” fa JP
“Cazzo ne so? Non ricordo mica ah ah ahh ahah ah aha “ fa JD e scluttano mente aspettano la lingua di Pearl. Pearl non si preoccupa come una vera troia si mette a fare un rim ai due culi saltando da uno all'altro. La Sacerdotessa la incita, la sprona, la spinge, lei lecca, succhia, lecca, affonda la sua lingua nelle chiappe sporche e pelose dei due. Noi osserviamo ammirati e disgustati assieme. Waa mi tiene la mano: “Io non ce la farei...”
“Non dire stronzate...con la Sacerdotessa lì con te...leccheresti pure tu Waa e di gusto..” fa Lus
“...non lo so...” continua Waa, ma intanto la padrona ha fatto salire la sissy sul lettone fra le braccia dei due, è in mezzo truccata e vestita da troia, vogliosa di cazzo e la padrona costringe i due a baciarla promettendo dei soldi extra se faranno godere la sua puttanella bianca. I due si danno da fare baciando e toccando la sissy, palpano il suo culo, stringono i suoi capezzoli, gli sbattono i lunghi cazzi sul corpo. La Sacerdotessa guida il gioco, li muove, li spinge qua e la, unisce bocche e punta cazzi qua e là. JD alla fine si prende Pearl e la mette a pecorina e se la sbatte con il suo lungo uccello mentre JP li guarda, la padrona allora chiama Lus e gli ordina di leccare il cazzo di JP. Lus si mette al lavoro col suo fare maestoso e implacabile e in un attimo il cazzo di JP diventa bello duro e allora la Sacerdotessa lo guida contro il culo della sissy che è già pieno di quello di JD. JD si stende sul lettone accoglie fra le braccia Pearl, quindi da sotto gli infila il cazzo nel culo e la tiene ferma mentre la mano della padrona infila piano anche il cazzo di JP nel culo della sissy. Fanno piano, lentamente, con lei che urla di dolore e piacere ma Pearl/peter è abituata a grossi cazzi finti, è la più accogliente di noi servi della Sacerdotessa e alla fine riesce a prenderli entrambi Doppia PENETRAZIONE. I due cazzi neri, belli lunghi e duri entrambi dentro il suo culo bianco. DOPPIA PENETRAZIONE. Anche la padrona è contenta. La sissy affonda fra le braccia di JD col suo cazzone che si muove piano mentre JP e dietro di lei e tiene fermo il suo affare scopando ugualmente la sissy.
“Hai visto che ti avrei fatto sbattere bene da cazzone neri, brutta pattanella?”
“...oh...sì...sì….oooo...sììììì...due cazzi dentro,,,oh padrona...ohhh sssììììì….due cazzoni dentro….sono unar ttroiaaaaa...”
“SEI una troia baby. Sei Pearl la baldracca. Sei Peter. Sei quello che vuoi essere baby…..li senti i due cazzoniiiii?”
“...ssììììì….ohhhhh…..ssììììììììììì…...sìììììì” quelli iniziarono a pompare piano nel culo della sissy e poi gli vennero entrambi dentro.
Esplodemmo di gioia assieme alla sissy e alla Sacerdotessa che esultava tirando i capelli di Pearl: “Venite qua boys!” gridò e noi accorremmo al capezzale della Sissy che era ancora impalata dai due che venivano nel suo culo. Pearl era sconvolta dal piacere e dalla lussuria, la sua bocca respirava aria e orgasmi mentre la padrona le tirava i capelli: “Vedete come sta godendo? La baldracca? Gode come una troia, vero?” “….sìììì….ohh….come una troia….sìììì” disse quella travolta dal piacere. “Un applauso per Pearl allora!” ordinò la Sacerdotessa e noi ubbidimmo. “Sei stata brava puttanella….sei contenta?” “ohhh...sì...come no? Bellissimo...grazie...padrona...” “Brava la mia troietta...ora vai a darti una sistemata...e voi potete levarvi dal cazzo...” i due erano sul letto i cazzi ancora dritti, le maschere in faccia, affaticati. “Ehi e gli altri soldi che ci avevi promesso?”fece JP
“Hai ragione, Vinny vai a prendere altri soldi per queste due puttane!”
“Ehi, fanculo, non siamo delle troie..” disse JD.
“Vero! Per chi ci hai preso?”
Vinny tornò con due biglietti da 50$, la padrona li prese e li getto sui corpi sudati dei due. “Vi ho preso per quello che siete...due gigolò del cazzo. E ora fuori di qui!”
“Ehi fanculo!!” urlò JP e si alzò di scatto incutendo paura a noi boys. Anche JD si alzò agitando le mani. Spinse Waa per terra e lui trascinò anche me, Vinny inciampò sulle gambe di JD e finì a terra. Erano due tipi alti e cazzuti e per quanto noi fossimo in sette contro due, dubito che avremmo avuto la meglio, ma la Sacerdotessa era una sveglia e che amava i suoi adepti. Con un balzo fu ad un cassetto ed prese una pistola, una bella grossa. “Ehi amica….che fai? Metti via..” fece JP con voce preoccupata.
“Sciò. Smammate bitch! Vi ho detto di andare. Avete avuto i soldi. Toglietevi dal cazzo!” “Ehi bella...tranquilla...la sai usare quella cosa...è pericolosa...andiamo mettila via...” fece JP. “Vuoi vedere se la so usare?” fece la padrona e in altro balzo fu davanti ai due, puntò la pistola sulla gamba di uno e armò. “Ehhhhiiiiiii...sì...ce ne andiamo...subito….JD vieni...” in fretta afferrarono soldi vestiti e scapparono via.
Noi applaudimmo la nostra salvatrice. Battemmo le mani e poi ci inginocchiammo di fronte a lei ringraziandolo come una Regina. Lei fu felice. Volle bere qualcosa per rilassarsi e si dispose sul suo trono. Ci mettemmo in cerchio seduti in attesa di ordini. Riprese la frusta in mano e si divertì a colpirci sul petto a turno. I colpi ci facevano gridare di dolore e lasciavano delle linee rosse sulla pelle bianca. Pearl era ai piedi della padrona e li baciava e adorava godendosi la scena di noi frustati dalla Sacerdotessa. Continuò quel gioco bevendo e scherzando con Pearl, noi la adoravamo cantando inni dedicati a lei, la nostra Sacerdotessa, ripetevamo il suo nome accompagnandolo con lodi alla sua bellezza, alla sua presenza, al suo cazzo. Lei faceva vorticare la frusta ancora un poco. “Ok, adesso mi ritiro nelle mie stanze, ma prima la scelta...anzi Pearl prendi uno di loro, dormirà con te, sei contenta sissy?”
“Oh, sì grazie padrona...ecco...vediamo...io...scelgo Vinny!” “Ummm brava...ok, andate di sopra...mentre voi...vediamo...mettetevi schiena a terra, prendete il mio calco e ficcatevelo nel culo...passerò fra di voi a sceglierne due.” subito facemmo quanto ordinato. 5 slave nudi stesi a terra, il volto rivolto a lei che stava sopra di noi mentre ci passavamo i calchi del cazzo della nostra padrona che nuda, solo la maschera e gli stivali bianchi da sopra ci osservava e faceva le sue scelte dall'harem personale. Come gli altri sperai ardentemente che prendesse me, come per farmi capire che mi aveva perdonato per i messaggi. Lei passò fra di noi, talvolta pestandoci con i grossi stivali bianchi mentre noi ci infilavamo il cazzone padronale nel culo guardandola in faccia sperando che scegliesse uno di noi. Quando venne da me cercai i suoi occhi sotto la maschera come a parlarle a chiederle perdono della mia imprudenza mentre mi infilavo il calco del suo cazzo per lei. Ma lei non rispose ai miei messaggi mentali e alla fine scelse Waa e Lus. Lei se ne salì di sopra e noi tre rimasti ci abbracciammo delusi fra noi, rincuorandoci a vicenda e cantando in lacrime canzoni per la nostra Sacerdotessa.








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