Racconti Erotici > bdsm > Le mie avventure – What if: e se incontrassi Angelica come mistress? – Parte II
bdsm

Le mie avventure – What if: e se incontrassi Angelica come mistress? – Parte II


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
14.11.2022    |    2.162    |    2 8.3
"Ma, anziché quietarsi, Angelica ci incita a continuare: “Non vi fermate!..."
Continua il racconto dell’incontro con Angelica prima come mistress, con giochi particolari e fantasie estreme, per poi tornare donna vogliosa di ricevere la sua doppia dose di sesso.
Sottogeneri: Bdsm, lui e lei, trio, trans.
* * * * *

Quindi, con uno sguardo perfido, quasi di sfida, la padrona mi dice, anzi mi ordina:
“Mmm... visto che sei così bravo a leccare tutto, ora mi sfilerai il mio plug anale... con la bocca, non con le mani... e vedrai che potrebbe esserci qualche sorpresa per te...”
Dato che a me eccita quando la donna indossa il plug, specie se ornato di gioiello come il suo, e mi piace ancor di più toglierlo e ammirare il buchino che rimane aperto, rispondo volentieri:
“Oh sì, con molto piacere!”
Così cerco di prendere tutto in bocca il bordo esterno di quello strumento di piacere e tirare con i denti; la parte è già piuttosto lubrificata e scivola fuori senza troppe difficoltà.
Appena estratto mi accorgo che il plug è ricoperto da un velo semiliquido marrone e qualche traccia di sostanza dello stesso colore. Lo guardo un po’ stupito, ma subito lei con tono perentorio esclama:
“Hai visto la sorpresa che ho lasciato per te?... E adesso, maiale come sei, lo leccherai tutto per ripulirlo ben benino!” quindi aggiunge, quasi a rassicurarmi: “Comunque, stai tranquillo, faccio spesso esami e controlli di ogni tipo... peraltro Lorena è biologa e me li fa lei stessa nel suo laboratorio... ed entrambe siamo sanissime... così come lo sarai tu se hai fatto il test che ti ho chiesto per continuare a fare sesso liberamente...”
Io guardo un attimo la padrona e poi il plug così imbrattato e, senza particolare esitazione, inizio a leccarlo come fosse un gelato ricoperto. Il gusto non è particolarmente amaro, in parte addolcito dal lubrificante, ed è l’esaltazione del sapore di culo, come quando si lecca un dildo o un cazzo dopo una penetrazione anale.
Quindi, preso dalla libidine per quella variante così particolare, me lo metto tutto in bocca ripassando la lingua in ogni parte. Dopo qualche attimo il plug è pulito e la stessa mistress pare stupita:
“Uaooo!... Come lo hai leccato bene... L’hai davvero pulito tutto!... Sei davvero un buongustaio del culo!... E allora, ti concedo un grande privilegio...” Fa una pausa mentre si distende sul letto alzando le gambe ed offrendomi la vista spettacolare del suo ano rimasto leggermente aperto; quindi aggiunge:
“Adesso, mi infilerai un dito in culo e mi ripulirai altrettanto bene da quello che trovi all’interno!”
A quella proposta così estrema e perversa, io non mi scompongo più di tanto; anzi in fondo ne sono attratto come una mosca al miele, e rispondo:
“Sì, certo padrona...molto volentieri!... Anzi, ti confesso che alle volte con una partner abituale faccio proprio questo giochino di ripulirle il culetto prima di sodomizzarla... e se trovo qualcosa, certo non mi formalizzo, anzi...”
Lei mi guarda un po’ stupita, forse non si aspettava che non facessi alcuna obiezione a quella proposta estrema.
Così, mi avvicino a quell’ano così invitante; è già socchiuso, si vede che è abituata a usarlo molto quel secondo canale di accesso alla sua natura. Inizio finalmente a leccarle il culo ed affondo la lingua, fin dove è possibile. Il sapore è delizioso, un aroma anale afrodisiaco; non mi staccherei da lì e mi viene voglia anche di assaggiare quel culo con il mio membro, ma ora ho un compito da svolgere a cui quindi mi applico diligentemente.
Dopo aver così leccato e insalivato la parte, infilo finalmente l’indice. Avendo le dita piuttosto lunghe ed agili, riesco a muovermi facilmente in quell’antro che mi accorgo subito essere assai elastico e capiente; ah, come dovrebbe essere bello incularla a fondo!.
Con il dito arrivo subito a toccare della materia, ne raccolgo un po’ sulla punta e, tenendola ad uncino, la estraggo attraverso lo sfintere. Guardo il dito con quell’ammasso marrone sopra e lo mostro a lei che sorride soddisfatta. Mi porge della carta per depositarla, ma mi viene un’intuizione ancora più perversa e le dico:
“Dato che orami abbiamo superato ogni limite, posso spalmarti quanto raccolto sulle tue magnifiche tette e leccare tutto?”
La mistress finora così decisa a dettare lei il gioco, pare davvero sorpresa da quell’audace proposta. Scambia uno sguardo d’intesa con la trans che stava ammirando la scena massaggiandosi l’uccello già tornato consistente, e dice:
“Ora sei tu a sorprendermi... Finora non ho trovato nessuno capace di arrivare a tanto...Ma la cosa mi eccita terribilmente... Poi, di giochi su questo tema ne ho fatti ben di peggio., anche con Lorena... vero cara?”
(Il riferimento è alla trilogia di racconti: “Angelica, l’ultima frontiera della perversione”, pubblicati nella sezione Bdsm, N.d.A.)
La trans risponde: “Oh sì, certo... quella che abbiamo fatto insieme è stata una perversione molto eccitante, così come mi sto eccitando adesso a vedervi all’opera... continuate vi prego!” e nel dirlo porge il cazzo alla sua amica che ovviamente lo prende subito in bocca per non perdere l’occasione, da perfetta pompineuse.

Per favorire la fase successiva, la mistress si toglie il corpetto aderente in pelle nera, così il seno è libero di muoversi e anche di tastarlo meglio. E così inizio l’opera di “spalmatura”, depositando il materiale, di normale consistenza, sull’areola e spandendolo delicatamente su tutta l’area e sul capezzolo cinto dall’anello del piercing, sul quale, stando così vicino, noto che sono incisi dei nomi. Inserisco più volte il dito in culo, andando a scavare e fondo e recuperando il più possibile di quanto ivi contenuto, stupendomi che non emani particolare olezzo, anzi ha un odore quasi neutro. Deposito quindi quanto recuperato su entrambi i seni, ottenendo uno strato sottile ma abbastanza uniforme, come se fosse nutella.
E’ venuto il momento di procedere con l’”assaggio”. Inizio a passare la lingua sullo strato di “nutella”; dopo i primi attimi per abituarsi e superare l’ultima remora mentale, il sapore che ne scaturisce, come dalla precedente ripulitura del plug, non è né troppo forte né disgustoso, quanto piuttosto simile a cioccolato fondente 90% con una punta di caffé e con note aromatiche e speziate. L’eccitazione a quella perversione mi spinge ad andare avanti e quando arrivo al capezzolo, che succhio e mordicchio, sento che lei ha un sobbalzo e dicendo con un sospiro: “Oh sì... farmi leccare così è stupendo!... Ti piace eh, la mia cioccolata.... Dai continua... fino a che non mi hai liberato tutto il culo e leccato tutto!”
Io annuisco e continuo ancora per qualche minuto fino a che l’ampolla rettale è effettivamente svuotata; in effetti non è che ce ne fosse una gran quantità, solo quello che bastava per realizzare questa fantasia così particolare.

Finisco di leccare il tutto, ho la bocca un po’ impastata, ma prima di andare a sciacquarmi vorrei provare a chiederle l’origine di quei nomi sui piercing.
“Ecco padrona, ho ripulito tutto... spero di averti soddisfatto come lo sono stato io. Avrei una piccola curiosità da chiederti, se posso: da così vicino ho visto che sui piercing sono incisi dei nomi: Leonardo e Michele... Sono i nomi dei tuoi amanti?”
A quella domanda, lei rimane un attimo in silenzio, come se fosse un sentimento occulto. Scambia uno sguardo prolungato con Lorena e quindi con un sospiro, come se stesse per liberarsi da un segreto, risponde dicendo:
“Ecco...in effetti sono i nomi dei miei figli...e anche dei miei amanti!”
“Come anche dei tuoi amanti?... I tuoi figli?” chiedo stupito, non essendo sicuro di aver capito cosa intendesse.
“Ebbene sì, è così... Tu da come ho visto sei un uomo di mondo e di mentalità aperta e con persone come te, con cui ci siamo intesi subito, e mi posso confidare rivelando un piccolo segreto.
In poche parole, ho una relazione incestuosa con i miei figli!... Siamo una famiglia con mentalità molto libera e aperta.. e credo che il sesso in famiglia sia la forma più completa di amore. Con i miei figli, ho riscoperto il piacere del sesso che credevo sopito ed è emersa la mia natura di donna così portata al sesso... e che mi ha fatto decidere di intraprendere questa attività di escort...”
(Tutta la vicenda incestuosa di Angelica è narrata nella serie “Angelica e i suoi figli”, pubblicata nell’apposita sezione, N.d.A.)
Ascoltavo quelle parole quasi incredulo, ma ancor più stimolato e sempre più attratto da quella donna così particolare e intrigante, che ora pareva desiderosa di fare outing e rendermi partecipe della sua natura più intima, quindi le dico:
“Non mi scandalizzo certo di quello che mi hai detto e ti ringrazio per questa tua confidenza intima.
Ti comprendo pienamente e condivido il tuo pensiero sul sesso in famiglia.... Sei davvero una persona fuori dall’ordinario e, a questo punto, se posso mi piacerebbe conoscere il tuo vero nome...”
“Sì, certo...il mio nome è Angelica... e oltre ad essere Paris Le Cul, escort di livello e mistress all’occorrenza, sono appunto Angelica, donna ninfomane, pluriorgasmica e bisessuale nonché madre incestuosa, troia e pervertita, che fa sesso liberamente con i propri figli e le loro fidanzate, come Lorena....”
“Oh, Angelica proprio un bel nome... adesso posso chiamarti così?... Da come dici sei davvero una donna dalle qualità sessuali eccelse... sono contenuto di averti conosciuto...”

“Certo che mi puoi chiamare Angelica... Bene, ora che ti ho detto questo di me, possiamo continuare... Andiamo pure nella doccia, che è abbastanza ampia per tutti e tre, a lavarci e fare dei bei giochi d’acqua...” dice Paris alias Angelica, che aggiunge:
“Prima ti libero i capezzoli da queste costrizioni...”
“Oh sì, grazie... in effetti ne ho perso la sensibilità e ormai sono pure violacei....”
Così. prima mi toglie in modo deciso le pinzette con i pesi a forma di elefantino, facendomi sentire una fitta dolorosa, poi fa scorrere fuori gli anelli stringenti liberando i miei poveri capezzoli strizzati e doloranti, al che le dico:
“Dopo questo trattamento sono rimasti schiacciati... chissà se torneranno normali... Sento un po’ di dolore, ma con te diventa un piacere...”
“Ecco, bravo...la prossima volta ti faccio fare davvero dei grossi piercing ai capezzoli... come ai miei figli... mi eccitano gli uomini con questi accessori...Ora vieni, andiamo nella doccia...”

Quindi, mi accompagna nella stanza da bagno, dove dopo i lavaggi e gli sciacqui con il colluttorio per ripulire i residui del gioco della “nutella” precedente, Angelica torna in versione “padrona” dicendo:
“Vorrei farti un’ultima serie di trattamenti da mistress... Su, inginocchiati sotto di me che ti offrirò la mia pioggia dorata...”
“Oh sì, certo...con piacere... adoro il pissing femminile” In effetti è un gioco che pratico spesso con alcune partner abituali. e quindi vi sono abituato.
Così mi metto sotto di lei che solleva una gamba appoggiandosi a me e tenendosi in una maniglia.
Sono con il viso a pochi centimetri dalla sua succosa vagina, da cui dopo qualche attimo inizia a sgorgare un cospicuo flusso che cerco di raccogliere in bocca. E’ chiara e niente affatto salata e quindi non mi tiro indietro, bevendone qualche sorso.
Terminato lo zampillo, mi avvicino di nuovo alla figa gocciolante e prendo a leccarla per recuperare le ultime gocce di quel liquido e asciugarla il più possibile.
“Che bravo!... Ti piace proprio il pissing per gustarlo così e leccarmi per ripulirmi... E allora, adesso Lorena te ne darà ancora... ma a modo suo...”
La trans che era rimasta spettatrice silenziosa ma pronta ad intervenire, sapeva già cosa fare; le due sono così affiatate e complici che si intendono al volo.
“Sì, caro... adesso tocca a me darti il mio pissing... non in bocca ma in culo!... Su, chinati!”
Capisco in quel momento le intenzioni di Lorena; farmi pisciare in culo non l’ho mai fatto, ma a quel punto voglio provare anche questa esperienza fuori dall’ordinario.
Lei ha l’uccello piuttosto in tiro e io ho il culo ancora ben aperto e lubrificato dalle ripetute penetrazioni precedenti. Così, messomi in posizione, avverto il membro di Lorena entrare senza difficoltà e, dopo qualche attimo, sento un flusso di liquido caldo e abbondante che mi irrora l’intestino. La minzione dura parecchio e mi ritrovo con un clistere di urina in corpo. Quindi lei estrae la sua appendice e sto per scaricare quando Angelica dice:
“Aspetta un attimo che mi metto dietro di te!... Mi eccita vedere un uomo che scarica un clistere, specie se di pissing!”
Così quando lei è in posizione, mi distendo e lascio fuoriuscire tutto il liquido che ho in corpo. Angelica non si limita a vedere ma riceve direttamente l’abbondante getto in viso e sul corpo bevendone qualche sorso.
“Non te l’aspettavi, eh?... Mi eccita questo gioco e il pissing di Lorena mi piace tantissimo, come la sua sborra!” Poi aggiunge:
“Adesso sarai tu ad innaffiarci con il tuo idrante!”
Così, spronato da quella prospettiva, mi rimetto in piedi mentre le due si posizionano sotto di me ed inizio ad irrorarle con il mio getto. In effetti, dopo quasi due ore di sesso e di stimolazioni prostatiche ricevute, devo scaricare il serbatoio e ne ho parecchia da offrire. Così indirizzo il flusso verso quelle due magnifiche creature sul viso, in bocca e sulle tette, con loro che non si tirano certo indietro, mentre invece è così raro che una donna sia disponibile a tale fantasia.
Finito il getto, le due si baciano languidamente, leccandosi il viso a vicenda; poi si alzano. Angelica prende il tubo della doccia; pensavo che si fosse calmata e volesse fare semplicemente una doccia rinfrescante tutti insieme, invece dice:
“Ora un ultimo gioco da mio succube: ci esibiremo su di te con la nostra “anal shower”, una specialità della casa!”
Così, svita il manico e si inserisce il tubo direttamente in culo, aprendo l’acqua. Capisco subito cosa vuole fare e stavolta la stupisco io, dicendo:
“Oh sì, con molto piacere!... Sai, anche questo è un gioco che già faccio con alcune partner abituali dopo averle scopate e mi fa impazzire!... Non vedo l’ora di assaggiare la vostra “eau de cul”...”
“Ah, però!.... Ti stai rivelando sempre più porco e pronto a tutte le perversioni... Ecco, preparati!”
Dopo che si è riempita il culetto, Angelica passa il tubo a Lorena che fa altrettanto. Quindi, le due si scambiano uno sguardo d’intesa e si chinano verso di me, mettendomi il culo in faccia.
Un attimo dopo, da quei stupendi orifizi inizia a sgorgare, come fossero una fontana, un abbondante getto di acqua tiepida e sostanzialmente pulita che io ricevo tranquillamente in viso, assaggiandone alcuni sorsi in bocca, e dico:
“Mmm....che buona la vostra “eau de cul”... è come le “chiare, fresche, dolci acque” della poesia di Petrarca o l’”acqua azzurra, acqua chiara” cantata da Lucio Battisti... Me ne dareste ancora un po’?”
Le due si guardano sorprese da quella richiesta che evidentemente non si aspettavano, e Angelica risponde prontamente.
“Ma certo!... Ti accontentiamo subito...sei il primo che ci chiede il bis!”
Così, quello splendido duo ripete l’operazione e mi inonda di nuovo della loro gustosa bevanda anale, a cui mi abbevero fino a dissetarmi.
Finiamo con una doccia rinfrescante e rilassante tutti e tre insieme.

Dopo esserci così ritemprati, Angelica fresca come una rosa, dice:
“Adesso, mio caro, da mistress autoritaria torno ad essere la donna vogliosa e troia che vuole la sua parte e quindi la sua dose di cazzo. Che ne dici di scoparmi come si deve insieme a Lorena?”
Mentre di solito con le partner abituali inizio prima con i lunghi preliminari, poi con la scopata nei due lati e quindi concludo con giochi particolari come alcuni di questi, qui con Angelica e la sua degna ancella si è invertito l’ordine facendo prima tutti i giochi tra padrona e schiavo, ed ora lei mi chiede di scoparla!
In effetti, i giochi d’acqua nella doccia, come completamento dei precedenti, oltre che rilassarmi mi avevano nuovamente eccitato, facendomi passare quel po’ di stanchezza fisica che inevitabilmente si era cumulata dopo quella sessione S/M di quasi due ore, e il mio attrezzo aveva già ripreso vigore, data la situazione fuori dal normale e assai eccitante.

Torniamo nella camera dei giochi e Angelica si siede sul letto e afferra subito il mio cazzo e quello di Lorena portandoseli in bocca e iniziando a succhiarli, prima l’uno e poi l’altro fino poi a infilarli insieme nelle sue capaci fauci.
Quel doppio pompino dura diversi minuti, in cui lei succhia e risucchia con fervore; le piace proprio gustare il cazzo in quel modo ed appare già eccitata, come dimostra la sua vulva lucida di umori.
Dopo di un po’, mettendosi stesa a gambe larghe, mi dice:
“Adesso finalmente mi potrai scopare!... Voglio proprio assaggiare questo tuo bel cazzo!” Vedendomi un attimo pensoso, anticipa la mia domanda e precisa: “Come ti ho detto, io e Lorena facciamo test di controllo molto frequenti e dato che lo hai fatto anche tu, possiamo stare tranquilli e godere come si deve!... Dai, infilamelo dentro che sono tutta bagnata!”
Non mi da tempo di rispondere che mi afferra l’uccello e lo guida appoggiandolo alla vagina vogliosa. Quindi, non mi resta che dare l’ultima spinta decisa e finalmente entro nella sua natura, una vagina calda e umida che mi avviluppa come i tentacoli di una piovra.
Lei fa un: “Ohhh!... Sì, lo sento... eccome se lo sento... proprio sul punto G...Dai, scopami forte!”
In effetti, come dicono diverse partner, la forma del mio attrezzo va proprio a stimolare quella parte della vulva in corrispondenza al presunto punto G.
Inizio quindi a fotterla subito a buon ritmo, mentre lei si sfrega il clitoride e si massaggia i capezzoli turgidi. Intanto, da dietro, sento che il cazzo di Lorena va cercando ancora il mio culo, dove entra senza difficoltà e riprende a martellarmi come in precedenza. Angelica vede la scena e dice:
“Ti piace eh, farti inculare mentre mi scopi!... Che maiale che sei!”
In effetti, mi piace assai fare quel “trenino dell’amore”, già sperimentato con coppie e in incontri con due trans, in cui si dà e si riceve allo stesso tempo.

Dopo un prolungato fuck in quella posizione, Angelica dice:
“Adesso voglio prendere insieme i vostri cazzi!... Tutti e due in figa!... Lorena, cara, sai come fare...”
La trans obbedisce prontamente, esce dal mio culo, passa l’uccello in bocca ad Angelica che lo succhia avidamente, a conferma che le piace proprio anche a lei gustare il cazzo al sapore di culo, quindi si distende sul letto con il cazzo in tiro. Quindi, Angelica, messasi vis-à-vis con lei, si impala su quello membro imperioso con un sospiro di piacere e inizia subito a cavalcarlo; poi rivolta a me, aggiunge:
“Ora mi infilerai anche tu il tuo cazzone da dietro!... Vedrai che nella mia figa da combattimento ci stanno tutti e due...”
Mi avvicino alle due già impegnate tra loro e appoggio la cappella a quella vulva già occupata; inizio a farmi spazio, Lorena si ferma un momento per favorire il mio ingresso. E così dopo qualche spinta di assaggio do il colpo decisivo e rientro nuovamente con quasi tutta l’asta nella sua natura intima, questa volta condivisa con la sua amica trans.
Angelica avverte il colpo con un “Uhhh....” inarcando la schiena, poi si piega nuovamente in avanti per favorire il movimento.
Siamo in due dentro di lei e troviamo subito la sintonia spingendo all’unisono. Sentire il proprio cazzo a stretto contatto con quello di una così attraente trans mi dà una ulteriore stimolazione e affondo i miei colpi senza risparmiarmi. L’unica difficoltà è mantenere la posizione in equilibro per tenere l’uccello all’interno di quel caldo nido quando alle volte, sulla spinta del movimento, tende a volare via.
Ma Angelica è ben abituata a quella doppia penetrazione vaginale e rimane il più possibile nella posizione migliore per favorirla. E così dopo qualche minuto di quella doppia penetrazione, sento che lei si dimena ancora di più, il suo corpo sembra avere una scossa e grida il suo piacere:
“Mmm.... sìììì.... vengooo.... godooo!.... Oh, sì... con due cazzi in figa ho squirtato!”
In effetti, sento i succhi del suo piacere che ci inondano i membri dentro di lei.
Ma, anziché quietarsi, Angelica ci incita a continuare:
“Non vi fermate!... Continuate a scoparmi che voglio godere ancora!... E poi, riempitemi di sborra!”

Mentre la scopo da dietro, mi dedico anche ad ammirare quel magnifico culo sotto di me, rotondo a forma di 8 rovesciato, tonico e invitante, con l’orifizio anale già parzialmente dilatato che si socchiude e si dischiude seguendo il movimento del corpo sulla spinta delle due verghe dentro di lei.
Così non resisto e le infilo un dito in quel buchino, immaginando come sarebbe sodomizzarla a fondo. Lei, a sentire quel ditino, sembra leggermi nel pensiero e dice:
“Ti piace eh, il mio culetto?.... Me lo vorresti mettermelo lì?... Sì, sono buona, te lo concedo...è ora di incularmi!...... Dai, adesso sbattimelo nel culo!”
Avuto il suo via libera, estraggo l’uccello dalla figa colante e ormai slabbrata, e lo posiziono sul buchino posteriore, già umido e lubrificato. Una leggera spinta ed eccomi dentro quell’accogliente antro anale. Finalmente la sto inculando! Il suo culo è delizioso, pur molto navigato non è sfondato ma assai elastico ed avvolge come un guanto il mio cazzo, che trova così la giusta resistenza e mi crea una crescente stimolazione pelvica, che mi dà il segnale che si avvicina il momento della venuta finale.
Ma intanto ci do che ci do in quel culo così attraente, sempre in sintonia con Lorena che continua a scoparla dando dei colpi di bacino, e le dico:
“Oh, Angelica... il tuo culo è stupendo... possederti così è sublime... Io adoro il piacere del sesso anale, che accomuna uomini e donne...e se una donna non lo concede per me perde d’interesse...”
“Mmm... sì certo, condivido... Sai, io se davanti gradisco, dietro impazzisco proprio... Del resto, se il mio nome d’arte è Paris Le Cul, un motivo c’è...” fa lei mugolando.
“Mai nome d’arte è stato più indovinato!” dico ancora io.

Dopo ancora diversi minuti di doppia penetrazione, con Lorena da sotto in figa ed io da dietro in culo, sento che oramai sono al limite.
“Mi sa che tra poco vengo...”
Angelica coglie la palla al balzo e ci dà le sue direttive:
“Sì, anch’io sono prossima all’ennesimo orgasmo, grazie ai vostri cazzi... Allora, dai, godiamo insieme!... Date gli ultimi colpi e riempitemi di sborra!”
Io effettivamente sono al punto di non ritorno; ancora qualche affondo con le ultime energie e finalmente esplodo in una goduriosa sborrata, inondando di sperma caldo quel culo così accogliente.

Analogamente, Lorena, che conoscendo Angelica sapeva cogliere il momento giusto per soddisfarla appieno, giunge all’apice del piacere e con un ultimo affondo di bacino anche lei erutta sborra in abbondanza in quella vagina che non aspettava altro.
Quella doppia sborrata dentro di lei, provoca ad Angelica ancora un orgasmo con una violenta squirtata, spruzzandola tutta addosso a Lorena.
Ancora con il respiro un po’ affannato per quella lunga cavalcata con due cazzi in corpo, Angelica mi dice sorridendo:
“Sono piena di sborra in figa e in culo... posso fartela colare tutta in bocca per un’ultima maialata?”
Io, pur se oramai quasi senza forze, non mi sottraggo a quella proposta da una vacca sfondata a un porcellino adorante. Così, le dico:
“Certo, adoro leccare fighe e culi sborrati, come abbiamo già fatto!”
Così mi appoggio alla testiera del letto imbottita, lei mi mette letteralmente in bocca i suoi due orifizi aperti da cui tracima sperma in abbondanza. E’ un cocktail di sborra a due gusti che lecco infilando la lingua in quegli anfratti cercando di carpirne ogni goccia per poi ingoiarla lentamente, finché lei mi fa: “Ehi, lasciane un po’ anche a me!”
Così si avvicina alla mia bocca e ci scambiamo goccia a goccia quello sperma ancora caldo e che anche a lei evidentemente piace assai assaporare. Ci intrecciamo le lingua, continuando a darci baci profondi che finché lei era nel ruolo di mistress non concedeva, ma che ora come donna vogliosa dispensa a profusione a me e a Lorena che si aggiunge in quell’intreccio di lingue e di sapori di sesso.

Poi, tutti e tre un po’ stanchi ci stendiamo sul letto, vicini vicini; è così bello e rilassante stare in mezzo a quelle due splendide creature, abbracciando ancora i loro corpi caldi e sensuali.
Dopo qualche istante di silenzio, Angelica mi fa:
“Sei stato davvero un ospite a modo: mi hai accontentato in tutti i giochi e le perversioni da mistress e mi hai soddisfatto da attivo.... Sei proprio un gran porco, aperto a tutte le fantasie erotiche e devo dire anche esperto... Ma oltre a essere così maiale, cos’altro ti piace fare?”
“Beh... per rimanere in tema, oltre a fare sesso mi diletto a scrivere racconti erotici per il sito Annunci69... lo conosci?”
“Sì, certo... in passato con il mio ex-marito avevamo un profilo di coppia scambista.... E che genere di racconti scrivi?”
“Di vario genere... sia storie personali reali che racconti di fantasia...”
“Eh, con me avresti molto da raccontare....” dice lei, quasi come fosse una proposta.
“Beh, immagino... una donna dedita al sesso come te... magari mi potresti dare degli spunti per qualche racconto con te protagonista...”
Ad Angelica le si accendono gli occhi e con tono entusiastico dice:
“Sììì!... E’ proprio una bella idea... Mi farebbe piacere far conoscere ai lettori del sito le mie imprese erotiche....Allora ascolta bene che comincio subito a raccontarti alcune mie storie di vita vissuta... iniziando da come è nata la relazione con i miei figli...”
“Bene!... Sono tutt’orecchi!... Così magari divento il tuo biografo ufficiale...”
E così Angelica comincia a raccontare la storia della sua vita, con tutti i dettagli erotici, le sue sensazioni ed i suoi sentimenti. E’ un fiume in piena, evidentemente desiderosa di far conoscere e condividere le sue esperienze di donna perversa e madre incestuosa. Io ascolto, rapito dalla carica erotica che quella donna sa infondere nelle parole e mi stupisco di quante avventure abbia vissuto.
Mentre lei parla, io memorizzo e penso a come trascrivere quanto mi dice, sentendomi un po’ come Rustichello da Pisa, scrittore del XIII secolo, quando, in prigionia, raccolse le memorie di Marco Polo, per i suoi viaggi in Oriente e le avventure vissute, che poi trascrisse nel famoso libro “Il Milione”.

Socchiudo gli occhi mentre le parole di Angelica dalle orecchie si dirigono verso la mente per essere impresse, insieme ad immagini virtuali di quelle vicende erotiche così fuori dal comune, e perdo la cognizione del tempo.

Finché, a un certo punto, oltre alle sue parole fluenti sento un trillo che si ripete ad intervalli regolari, sempre più insistente fino a sovrastare la sua voce che si affievolisce gradualmente.
Allora apro gli occhi e solo in quel momento mi accorgo che è la sveglia che suona... è ora di alzarsi per andare al lavoro!
E così realizzo che tutta l’avventura con Angelica è stato un sogno, un lungo, bellissimo sogno erotico che pareva così reale ed in cui mi ha tramandato le sue avventure, ritrovandomi con una prepotente erezione mattutina e il mio plug anale ancora inserito in posizione.
E se è vero che i sogni muoiono all’alba, forse è altrettanto vero che i sogni sono desideri, che prima o poi magari si realizzeranno.

E pur se Angelica è una figura di donna idealizzata, così trasgressiva e perversa, dedita al sesso in tutte le sue forme e decisamente fuori dall’ordinario, forse in ogni donna si ritrova qualcosa di lei; e con donne così io sono sempre pronto a realizzare questi giochi particolari, già sperimentati nella realtà ed ogni altra fantasia erotica, di cui quanto rappresentato nel racconto è una sorta di “Manifesto programmatico” delle mie piccole perversioni.


2 - FINE


Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.


P.S. Sono graditi commenti, osservazioni e suggerimenti, anche tramite messaggio privato sul profilo. Grazie per l’attenzione.

* * * * *


Per i lettori interessati alle vicende precedenti di Angelica, sono state pubblicate le seguenti serie:

“ANGELICA E I SUOI FIGLI”: 12 episodi (sezione “Incesto”)

“ANGELICA E I SUOI FIGLI: UNA VACANZA A PARIGI”: 9 episodi (sezione “Incesto”)

“ANGELICA, L’ULTIMA FRONTIERA DELLA PERVERSIONE”: 3 episodi (sezione “Bdsm”, per lettori consapevoli)

“ANGELICA, IL RITORNO: VOCAZIONE ESCORT” : 15 episodi (sezione “Lui e Lei” con sottogeneri)


Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Le mie avventure – What if: e se incontrassi Angelica come mistress? – Parte II:

Altri Racconti Erotici in bdsm:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni