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Angelica e i suoi figli - Capitolo 12: Orgia in famiglia - Parte III


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
07.05.2020    |    9.041    |    5 9.9
"Il suo cazzo entrò facilmente nel culo di Lorena, ben abituata a tali esercizi..."
CAPITOLO 12 – ORGIA IN FAMIGLIA – PARTE III: GRAN FINALE


Oramai erano quasi due ore che stavano facendo sesso. Era giunto il momento di fare un pausa.
Angelica, ripresasi dalle ripetute penetrazioni e godute precedenti, invitò tutti i partecipanti ad avvicinarsi al tavolo da pranzo in salotto, dove aveva preparato il rinfresco.
Restando nudi, chi con gli uccelli in mano chi con le vulve ancora colanti, tutti gustarono l’ottima torta portata da Elena, a base di zuppa inglese, fragole e panna, su cui Angelica soffiò la candelina simbolica che vi era stata apposta. Quindi, seguì il brindisi con lo champagne di marca, in cui tutti fecero in coro gli auguri di buon compleanno, con i relativi applausi e baci, a cui si aggiunse qualche lingua in bocca.
La festeggiata ringraziò ancora tutti:
“Grazie a tutti per gli auguri, sono felice e commossa del vostro calore. Ma adesso ho ancora voglia di divertirmi e di godere, come credo anche voi. Ora torniamo a scopare tutti insieme!”


Adesso tutti i partecipanti si ritrovarono in salotto, e così rifocillati ripresero la maratona sessuale, ognuno con chi gli ispirava al momento.

Cominciò Giovanna che si avvicinò a Leonardo e Michele, dicendo loro:
“Cari nipoti, da quando Angelica mi ha raccontato delle vostre prodezze erotiche mi è venuta una gran voglia di cimentarmi anch’io con voi!” e prese subito i loro cazzi duri in bocca spompinandoli insieme con gran gusto.
“Ehi mamma, quanto sei ingorda!... Lasciane un po’ anche per me!” disse sopraggiungendo Sofia,
che non voleva perdere l’occasione di prendere anche lei la sua dose di quei gran bei cazzi, che pur già conosceva.
Così madre e figlia si alternarono nel succhiare quegli uccelli imperiosi, i cui proprietari erano ben contenti di essere così desiderati da zia e cugina, alle quali spinsero subito i loro membri fino in gola, scopandole letteralmente in bocca. Poi ricambiarono la cortesia, facendole stendere e cominciando a baciarle e leccarle in ogni dove, concentrandosi infine sulla zona ano-vaginale, trovandola già bagnatissima e dilatata in entrambe dopo i giochi precedenti.
“Dai ragazzi...adesso scopateci!... Io e mia figlia vogliamo finalmente sentire i vostri cazzi dentro di noi, come fate con vostra madre!”
I due fratelli si scambiarono uno sguardo di intesa e così Leonardo si dedicò alla figa calda della zia, scopandola subito con forza, mentre Michele iniziò dal culo di Sofia sodomizzandola da dietro.
Madre e figlia furono ben presto entrambe succube della potenza sessuale dei due organi maschili che le stavano possedendo, ed erano in pieno marasma di eccitazione.
“Oh sì ragazzi... che cazzi che avete... adesso capisco Angelica che non può fare a meno di voi!
Dai Leonardo continua... sto venendo... oh si’... lo senti anche tu... Adesso, dai godi anche tu... Sborrami dentro!”
Leonardo a quelle parole si eccitò ulteriormente e, pur avendo di solito una notevole resistenza e durata, aumentò il ritmo dei colpi per accontentare la zietta, finché arrivò all’orgasmo eiaculando tutto il suo piacere nel ventre di Giovanna.
A quella vista, la figlia dilaniata dal cazzo di Michele in culo, si stava masturbando il clitoride con la figa colante di piacere, si chinò per baciare la madre e per leccare tutto lo sperma che stava fuoriuscendo dalla vagina materna.
Poi, non contenta volle ripetere il trattamento a cui prima Angelica aveva sottoposto la propria sorella:
“Mamma, dato che sei già così aperta e lubrificata, adesso voglio possederti anch’io con la mano!”
Giovanna, che ancora in preda all’orgasmo non capiva più niente, rispose con un sospiro:
“Sì figlia mia... ti voglio dentro di me... rientra in questa figa da cui sei uscita!”
Dopo gli esercizi di poco prima, Sofia aveva subito capito la tecnica e servì un perfetto fisting alla madre, delicato e amorevole.
“Oh mamma... è stupendo essere all’interno della vagina che mi ha partorito!... Adesso ti faccio godere ancora!”
Aumentò gradualmente il movimento della mano e poco dopo Giovanna ebbe un altro orgasmo, ancor più voluttuoso in quanto provocatole dalla figlia.
Durante questi giochi tra madre e figlia, Michele stava continuando a incularla quando Sofia gli disse: “Michi, fai come tuo fratello!... Adesso scopami in figa e sborrami dentro!... Sta tranquillo, prendo la pillola...”
Michele non se lo fece ripetere due volte, la girò e la prese alla mission, scopandola con molta veemenza per riuscire a venire come voleva lei. Dopo qualche minuto di questo ritmo, anche lui esplose in una intenso creampie nell’intimità di Sofia, che raggiunse ugualmente il suo godimento nel sentirsi riempire così.

Alla scena aveva assistito anche Angelica prima di riprendere le attività, che disse:
“Bravi ragazzi, avete fatto un bel servizietto a Giovanna e Sofia. Ma mi raccomando, mantenete le energie e ricaricatevi presto, perché dopo vi voglio tutti per me!”
“Sì certo mamma, anche noi vorremmo concludere questa festa in tuo onore proprio con te.”
Naturalmente lei non era capace di attendere pazientemente senza far nulla, e nella gioia dell’attesa pregustando ciò che avrebbe fatto con i suoi adorati figli, volle dedicarsi a nuove fantasie saffiche. Si rivolse ad Elena, la baciò e le disse:
“Cara Elena, Leonardo mi ha raccontato le tue imprese di poco fa. Complimenti, sei una bella sorpresa... proprio la rivelazione della festa! E dire che all’inizio eri titubante... Ti va di fare qualche bel gioco insieme?”
“Certo Angelica, ne sarei felice. Ti ammiro molto e vorrei tanto avvicinarmi al tuo livello... Sai, mi piacerebbe provare il dildo a due punte...”
“Ah che porcellina!... Certo, piace anche a me. Dai, mettiamoci in posizione.”
Si stesero l’una di fronte all’altra, Elena ammirava la figa bagnata e dilatata di Angelica, in cui inserì subito una punta dell’attrezzo e l’altra nella sua passera altrettanto umida e vogliosa.
Le due cominciarono a spingere e a scoparsi reciprocamente. Elena non aveva esperienze lesbo,
ma da una donna poliedrica ed erotica come Angelica ne era irrimediabilmente attratta.
La ragazza prese subito gusto nel svolgere quell’esercizio, e volle subito fare di più.
“Angelica, che ne dici se questo ce lo passiamo nel culo, e ci facciamo mettere un altro dildo in figa?”
Angelica la guardò piuttosto stupita, neanche a lei era venuto in mente questa variante erotica.
Allora chiamò sorella e nipote che stavano guardando la scenetta, mentre si stavano riposando dopo essere state scopate a fondo:
“Giovi e Sofia, invece di stare lì a far niente, potreste venire a darci una mano?”
Le due si svegliarono dal torpore post-scopata, presero due dildo tra quelli a disposizione e iniziarono a spingerli con forza nelle vagine di Angelica e Elena, che avevano spostato il fallo a doppia punta nei buchini posteriori, ritrovandosi così interamente riempite da quegli attrezzi di piacere. Effettivamente, un bel gioco-lesbo a quattro che a nessuna di loro era mai capitato di fare.
Andarono avanti per parecchi minuti, finché la doppia stimolazione portò le due protagoniste a raggiungere l’apice del piacere, tra sospiri e mugolii e ancora abbondanti secrezioni.
Poi, dopo un attimo di stasi, estrassero i falli dalle loro intimità e se li passarono reciprocamente tra le bocche di tutte e quattro per gustare a fondo il sapore del loro godimento, per poi baciarsi teneramente.
“Oh Angelica, questo gioco con te è stato bellissimo. Grazie anche a voi, ragazze. Un’altra volta vi va di fare un incontro solo tra noi donne? Sarebbe molto divertente!”
“Certo cara Elena, piacerebbe molto anche a noi.” risposero in coro Angelica, Giovanna e Sofia, contente di aver trovata una nuova compagna di giochi così porcellina.

Nel mentre si svolgevano questi amplessi, Matteo, rimasto eccitato nel vedere moglie e figlia scopate dai nipoti, si teneva il cazzo duro in mano e si avvicinò a Lorena, in quel momento da sola ad osservare gli eventi.
“Ciao Lorena, mi chiamo Matteo, sai ho avuto anch’io alcune esperienze trans e tu sei così bella che da quando ti ho visto mi è venuto il desiderio di giocare con te, se ti va...”
“Certo Matteo, anche tu mi piaci, sei un bell’uomo e io sono piuttosto eccitata. Fammi subito assaggiare il tuo bel cazzo!”
Prese quindi in bocca l’uccello di Matteo per un pompino ben fatto, da vera gola profonda.
“Mmm... che brava... ci sai proprio fare... sei così delicata... prendilo tutto fino in fondo...”
Poi, anche Matteo volle assaggiare l’attrezzo di Lorena, ricambiando la cortesia, ma il suo stile era inevitabilmente più rude e, date le dimensioni, non riusciva a prenderlo tutto in bocca.
“Adesso Matteo voglio provare il tuo culetto!”
Lo mise alla pecorina, aprendogli l’orifizio anale con le dita per esplorarlo in profondità e leccandolo dolcemente.
“Mmm... il tuo culetto mi piace. Mi pare un po’ stretto ma adesso te lo allargo io!”
Così dicendo, gli lubrificò la parte, si posizionò dietro di lui, appoggiò la punta del suo membro sul buchino e spinse di forza. Entrò in un colpo solo, suscitando un lamento sommesso dell’uomo, non molto abituato a ricevere cazzi del genere. Lorena cominciò subito a pompare energicamente, sentendo che lo sfintere si stava allargando sotto i suoi colpi. Matteo dopo lo sfondamento iniziale, ben presto si abituò ad essere così ben sodomizzato, prendendoci gusto.

Sofia, vedendo il padre in quella situazione, disse alla madre:
“Mamma, guarda il papino come si sta facendo inculare!... Lo dicevo io che gli piaceva sentire qualcosa lì... “
“Sì cara, a tuo padre ogni tanto piace farsi riempire ben benino il culetto. Anch’io uso il vibratore su di lui...”
“Allora la prossima volta lo voglio inculare anch’io. Anzi, compriamo anche noi uno strap-on come quello della zia, così vi inculo io a tutti e due!”

Lorena continuò ancora un po’ nella sua azione, ma non voleva venire, perché aveva in mente di tenersi carica per Angelica. Allora disse a Matteo:
“Ora vuoi provare tu a scoparmi?”
Lui ne fu ben lieto, il suo cazzo era rimasto eccitato durante la sodomia precedente. Quindi fece stendere Lorena, sollevandole le gambe e prendendola da davanti.
Il suo cazzo entrò facilmente nel culo di Lorena, ben abituata a tali esercizi. Iniziò a scoparla dolcemente, lasciando avvolgere il suo uccello dalle dolci pareti anali della bionda trans e chinandosi ripetutamente verso di lei per baciarla e stringerle i capezzoli duri e scuri.
Lorena apprezzò le attenzioni e il modo in cui Matteo la stava scopando:
“Sì... sei bravo Matteo... mi piace sentire il tuo cazzo così dolcemente... continua... poi se vuoi puoi venirmi dentro!”
Quelle parole diedero una scarica elettrica a Matteo, che aumentò subito il ritmo, sentendo Lorena gemere sotto i suoi colpi. Finché arrivò all’orgasmo:
“Mmm... sì... sto per venire.... adesso sborro... sborro dentro di te!...”
Riempì il culo della trans di tanta calda sborra, come non gli succedeva da tempo.
La moglie e la figlia si avvicinarono: l’una le succhiò il cazzo al sapore di culo, l’altra raccolse con la lingua tutto lo sperma che stava colando, per poi passarlo alla madre.
“Lorena, una volta verresti a casa nostra a giocare ancora con noi?”
“Ma certo cari, mi farebbe molto piacere...”

Poi Angelica si avvicinò a Lorena, le sorrise e le disse:
“Lorena cara, ti ho guardato con piacere mentre eri in azione con mio cognato. Ma adesso ti vorrei con me!”
“Oh Angelica! Mi hai letto nel pensiero. Anch’io lo desidero tanto... Ho tenuto il mio joujou duro proprio per te!”
Lei la ringraziò prendendole in bocca l’uccello, succhiandolo e guardandola amorevolmente negli occhi. Dopo il lungo e profondo lavoro da ‘pompineuse’, voleva proprio sentirlo dentro di sé quel bel cazzo.
“Adesso tocca a te. Dai, scopami in tutti i buchi!”
Per Lorena era quello che aspettava. La fece stendere e le infilò subito il cazzo in figa, già talmente dilatata da tutti i lavori precedenti che ci ballava dentro. Angelica se ne accorse e rimediò subito.
“Ecco, infilaci anche questo vibratore, così due cazzi insieme mi riempiono meglio!”
Così facendo, i due membri si completavano a vicenda, con quello di Lorena stimolato anche dalla vibrazione accesa. La trans la stava pompando con decisione e Angelica sentiva crescere i fremiti provenienti dalla sua vulva, finché disse:
“Adesso inculami mentre io mi tengo il vibratore nella figa!”
Lorena esegui prontamente, penetrandola analmente e dedicandosi alacremente a quel fantastico culo che già conosceva.
Angelica, così ‘analizzata’ e stimolandosi davanti col vibro anche sul clitoride, arrivò presto all’ennesimo orgasmo. Lorena si fermò per rispetto, la baciò e disse:
“Cara Angelica, sono contenta di averti fatto godere così... Appena ti sarai ripresa vorrei chiederti di farmi venire con la tua manina... Dall’altra volta, vedendoti mentre lo facevi a tuo figlio, mi è rimasta la voglia di farmi fare un fisting completo da te!”
Lei le sorrise dolcemente e risposte:
“Ma certo cara. Lo farò con piacere, come ti avevo promesso la volta scorsa...”
Quindi Lorena si distese alzando le gambe ed offrendo la sua figa anale alle cure di Angelica.
La quale gliela leccò delicatamente, trovando ancora il sapore dello sperma di Matteo di prima, si lubrificò la mano con il gel e cominciò l’esplorazione con le dita, inserendole gradualmente una dopo l’altra. Un attimo dopo, la sua manina era tutta dentro fino al polso, senza particolare difficoltà. Lorena, passato il primo momento, si ritrovò rilassata gustando il piacere crescente di quell’abile mano che le aveva invaso lo sfintere.
“Oh sì.... Angelica, come sei brava... Non ho avvertito nessun fastidio... e adesso è solo piacere sentirti in me!... Dai continua, spingi un po’ più forte che così tra poco vengo!”
Angelica continuava la sua azione con decisione e Lorena sospirava di piacere menandosi il cazzo duro, e sentendo che il suo sperma era pronto per eiaculare.
Anche Angelica se ne accorse ed accelerò l’azione, prendendo con l’altra mano e con la bocca il cazzo della trans menandolo e succhiandolo energicamente, finché Lorena esplose in una sborrata molto intensa, come avviene tipicamente con il fisting, che Angelica prese tutta in bocca, la gustò con intensità e la ingoiò con voluttà, passandone una parte a quella splendida creatura a cui aveva appena rotto il culo.
Lorena era distrutta dal godimento profondo, si sentiva completamente aperta ma felice:
“Angelica, sei una donna fantastica. Con te è possibile fare sesso in tutti i modi. Mi hai reso felice. Ti voglio bene!”
“Anch’io cara. Ti adoro come persona e ti amo come se fossi mia figlia.”
E si baciarono teneramente.

Angelica aveva perso il conto di quante volte avesse goduto, sicuramente più dei dieci orgasmi che aveva come obiettivo. Ma ne voleva conseguire ancora uno, quello che intendeva tenere per ultimo. Quello da raggiungere con i suoi figli, i quali avevano ugualmente dosato le energie per godere ancora una volta insieme a lei. Li chiamò:
“Leonardo, Michele, oggi ho goduto tanto, ma vorrei farlo ancora una volta. Con voi. Con voi con cui è cominciato tutto, condividendo e mostrando il nostro amore ai i nostri amici e parenti qui presenti. Figli miei, ora uniamo ancora una volta i nostri corpi diventando una carne sola...”
I ragazzi si avvicinarono a lei baciandola amorevolmente, e contemporaneamente porgendole i loro sessi pronti a soddisfarla ancora una volta.
Lei li prese in bocca con le amorevoli cure che solo una buona madre può fare. Li succhiò e li gustò a fondo, quei cazzi che quel giorno avevano già sfondato fighe e culi ma che adesso tornavano a lei che li aveva generati.
Anche loro vollero ricambiare queste attenzioni dedicandosi con lingua e dita alla sua vagina, sbrodolante di secrezioni e già ripetutamente violata, ma che per loro era sempre l’origine del mondo e della vita, come nel celebre dipinto di Gustave Courbet.
“Ragazzi, ora prendetemi come sapete fare, tutti e due insieme. Fate vedere a tutti come mi fate vostra, ancora una volta!”
Non se lo fecero ripetere. Leonardo si sdraiò, lei si lasciò scivolare sul suo cazzo, lo cavalcò per qualche momento, poi si distese su di lui in modo che anche Michele potesse entrare nella sua natura. In un attimo si ritrovò con entrambi i membri nella sua vulva, che li accolse agevolmente.
“Oh sì, figli miei.... Siete tutti e due insieme dentro di me! ... Siete tornati in questa figa che vi ha generati!... Ora, forza! Scopatemi forte come sapete fare e riempitemi con il vostro seme!”
I ragazzi avevano già fatto questo gioco con lei, ma in quella occasione assunse un valore particolare. Tutti gli altri astanti li attorniavano e li guardavano ammirati, capendo e condividendo il valore totale che Angelica dava all’amore per i suoi figli. Alcuni di loro, eccitati a quella vista avrebbero voluto intervenire, ma si resero conto che quello era un momento speciale solo per loro tre.

Continuarono con foga nell’amplesso, cambiando posizioni per altre varianti del gioco, finanche la doppia penetrazione anale. Angelica ebbe altri godimenti, colando il suo piacere, ma voleva tenersi ancora l’ultimo orgasmo per raggiungere l’apice contemporaneamente ai figli.
“Leo, Michi... voglio godere ancora una volta, un’ultima volta con voi. Sborriamo insieme! Voglio sentirvi venire in me... uno in figa e l’altro in culo!”
I due fratelli si scambiarono uno sguardo d’intesa, trovarono la posizione e diedero fondo alle residue energie con gli ultimi potenti colpi che dilaniarono le intimità della madre, fino ad esplodere entrambi in una grandiosa sborrata, Michele in figa e Leonardo in culo:
“Oh sì ragazzi... ecco...vi sento.... tutta la vostra sborra in me...bravissimi... ora sto godendo anch’io... sì...vengooo...” e proruppe nel definitivo squirting con tutti gli ultimi succhi vaginali che aveva in corpo.

Dopo un attimo in cui rimase quasi in trance, spossata dallo sforzo e dagli innumerevoli godimenti,
Angelica si rivolse ai suoi due ragazzi:
“Figli miei, venite qui con me. Siete stati stupendi. Ora baciatemi. Vi amo come figli e come miei uomini. Continueremo ad amarci così all’infinito, uniti per sempre. E se i nostri parenti e amici lo vorranno, saremo sempre pronti a condividere con loro la nostra gioia ed il nostro libero amore!”

Dagli altri sei partecipanti si levò un sentito applauso e tutti si avvicinarono ad Angelica per abbracciarla e baciarla, facendole anche scendere qualche lacrimuccia di gioia.
Erano tutti molto felici e oramai una unica, grande famiglia.


Dopo questo momento di gaudio e letizia generale, tutti passarono ai lavaggi finali, nella doccia e nell’idromassaggio, per poi rivestirsi.
Si rifocillarono prendendo un aperitivo e poi andarono a cena tutti insieme in un locale dei dintorni.
Qui ci fu il brindisi finale ed ancora gli auguri ad Angelica prima dei saluti e baci finali, con la festeggiata che li ringraziò calorosamente uno ad uno, per questa grandiosa festa di compleanno per lei certamente il più bello della sua vita.

Infine, rientrati a casa a tarda notte, Angelica disse ai figli:
“Ragazzi, è stata una giornata magnifica, forse irripetibile per le emozioni che ho provato. Ce la siamo goduta e non la dimenticheremo. Stanotte dormiremo qui insieme.
Ma prima, che ne dite di fare ancora l’amore?”
“Ma mamma, sei incontenibile!”

E vissero felici, incestuosi e contenti.


12 – FINE


P.S. Sono graditi commenti, osservazioni e suggerimenti, anche tramite messaggio privato sul profilo. Grazie per l’attenzione.



RIEPILOGO EPISODI SERIE “ANGELICA E I SUOI FIGLI”:

CAPITOLO 1 - ANGELICA, UNA DONNA DALLA PERSONALITA’ POLIEDRICA
(introduzione al personaggio)

CAPITOLO 2 – UNA FAMIGLIA UNITA E DISINIBITA

CAPITOLO 3 – IL DESTINO SI COMPIE

CAPITOLO 4 – PAROSSISMO INCESTUOSO

CAPITOLO 5 – NUOVE FANTASIE DI ANGELICA E GIOCHI D’ACQUA

CAPITOLO 6 – CENA EROTICA CON TOYS

CAPITOLO 7 – ANAL MARATHON

CAPITOLO 8 – MADRE E FIGLIO DALLA TRANS

CAPITOLO 9 - INCONTRO TRA SORELLE

CAPITOLO 10 – ORGIA IN FAMIGLIA – PARTE I: SI PREPARA LA FESTA

CAPITOLO 11 – ORGIA IN FAMIGLIA – PARTE II: TUTTI IN AZIONE!

CAPITOLO 12 – ORGIA IN FAMIGLIA – PARTE III: GRAN FINALE






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