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Angelica, il ritorno: vocazione Escort – Capitolo 14: Una visita a sorpresa


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
23.05.2022    |    2.619    |    1 9.4
"Angelica sbiancò in volto e rimase per qualche attimo in silenzio, pietrificata da quella rivelazione..."
In questo e nel prossimo capitolo conclusivo della serie, Angelica riceve una visita imprevedibile dal suo passato con un colpo di scena che le cambia il percorso di vita,
ma sempre con i suoi amati figli.
Al termine del prossimo capitolo viene inserito un riepilogo degli episodi della presente serie.
Sottogeneri: incesto, orgia, bisex.
* * * * *

Dopo la grandiosa gang-bang raccontata nei due capitoli precedenti, per Angelica il mese di agosto procedette in modo intensissimo, essendo anche il clou della stagione turistica.
Aveva l’agenda piena di appuntamenti tutti i giorni ed era praticamente sold-out per due settimane.
Ma c’era una data che aveva cerchiato in rosso sul calendario, e non solo perché era giorno festivo: il 15 agosto, Ferragosto. Era l’anniversario di quella notte fatale quando tutto cominciò con i suoi figli, Leonardo e Michele, e concesse tutta sé stessa al loro amore ed al loro sesso
[come raccontato nei capitoli 3-4 “Il destino si compie” e “Parossismo incestuoso” della serie “Angelica e i suoi figli”, N.d.A.]
Almeno la serata e la notte di Ferragosto voleva riservarla per sé e i suoi ragazzi, per rivivere le emozioni e rinnovare i sentimenti reciproci scaturiti quella notte e continuati fino a quel momento.
Glielo aveva promesso e anche i due ragazzi non vedevano l’ora di andare finalmente a trovarla nella sua location di Riccione e dare sfogo al loro amore anche fisico, ed alla passione per il sesso e i giochi particolari che li accomunava tutti e tre.

Man mano che si avvicinava quel giorno, Angelica aveva messo a punto il programma della serata, prevedendo di andare a cena nello stesso ristorante dove erano stati l’anno precedente per festeggiare l’avvio della loro relazione incestuosa [come narrato nel cap. 6 “Cena erotica con toys”, della serie precedente citata, N.d.A.].
Arrivò così il 15 agosto, una bella giornata estiva con cielo terso e una temperatura piacevole..
Per quel giorno, Angelica aveva preso pochi appuntamenti (uno al mattino e due al pomeriggio), lasciando libera la sera, e non stava più nella pelle pensando al vero amore e non solo il sesso che avrebbe fatto con i suoi figli.
Rimase comunque molto professionale e coinvolta, accontentando i suoi clienti della mattina e del primo pomeriggio, che peraltro non erano troppo esigenti rimanendo sulla ordinaria sequenza bocca-figa-culo, senza chiederle giochi o fantasie particolari.

Rimaneva l’appuntamento delle 18.00. Quando le aveva prima scritto e poi chiamata nei giorni precedenti, quel cliente si era presentato come Manuel Fantoni, che evidentemente era un nickname, come il personaggio del film “Borotalco” di Carlo Verdone, un pseudo-playboy contaballe ricercato sia dalle sue donne che dalla Polizia, come venne subito in mente ad Angelica, che si ricordava bene quel film che le era piaciuto molto.
“Chissà – pensò – avrà i suoi buoni motivi per non dire il nome vero...” come alle volte accadeva da parte di qualche cliente che voleva rimanere in incognito, dando dei nomi inventati.
Nella telefonata, quel Manuel Fantoni si era dichiarato un uomo d’affari poco più che cinquantenne in vacanza in zona che cercava una compagnia femminile di un certo livello, senza dilungarsi troppo per quale tipo di giochi volesse fare.
La voce pareva artefatta, forse – pensò ancora Angelica – parlava con una mascherina, che in tempi di post-pandemia ci stava; inoltre quel tono di voce le ricordava qualcosa o qualcuno ma in quei pochi minuti al telefono non riusciva a mettere a fuoco di chi potesse trattarsi, se fosse qualcuno che lei avesse effettivamente conosciuto. Ma lì per lì non ci dette affatto peso, tra le decine di persone con cui parlava al telefono ogni giorno, alle volte capitava qualche voce che le pareva conoscere e che invece non era.
Così il Manuel Fantoni prenotò l’appuntamento per un’ora, poi riconfermato la mattina stessa tramite messaggio, e si salutarono velocemente.

Poco prima delle 18.00 Angelica aveva già scritto ai figli di essere lì da lei per le 20.00 e di prepararsi per una lunga notte d’amore; quindi si apprestò per ricevere quell’ultimo cliente della giornata, indossando uno dei suoi completini sexy, che tanto piacevano ai suoi ammiratori.
Allo scoccare dell’ora convenuta, le arrivò puntuale lo squillo dell’ospite giunto al cancello. Angelica gli aprì e guardò un attimo dalla finestra, come di solito faceva per rendersi conto di come fosse l’avventore in arrivo, ma vide tra gli alberi solo per un attimo un uomo alto, vestito sportivo con occhiali da sole e un cappellino in testa, che non le consentì di identificarlo come già conosciuto.
Quindi si preparò ad accoglierlo con il consueto calore come un nuovo cliente ed aprendo il portone, ancor prima di vederlo, iniziò a dire:
“Buonasera Manuel Fan....”
Ma le parole le si bloccarono in gola e rimase attonita, a bocca aperta.
Quell’uomo altri non era che il suo ex-marito Marco!!

Angelica rimase così impietrita sulla porta, incapace di muoversi o di dire altro e anche la sua mente era un turbine di pensieri che non le consentiva di fare alcun ragionamento logico.
Fu lui che prese l’iniziativa, con tono pacato e viso sorridente, dicendo:
“Ciao Angelica!... Mi fai entrare?”
Lei, inebetita, come un automa si scostò per lasciargli il passaggio e poi richiuse il portone.
Erano uno di fronte all’altra, nel soggiorno. Lui, rendendosi conto dello stato di sorpresa della ex-moglie, cercò di avviare il dialogo:
“Caspita Angelica... a vederti così sei in gran forma... Proprio stupenda!... Complimenti!”
Angelica non rispose subito; si versò a tentoni un bicchier d’acqua per berne qualche sorso per sciogliere il groppo che aveva in gola e ripristinare la salivazione azzerata. Stava sudando freddo e aveva le palpitazioni, lei che di solito era imperturbabile ed in grado di reggere ad ogni emozione.
Si sedette su una sedia al tavolo e cercò di dire qualche parola:
“Tu... tu... cosa... ci fai qui?... Perché sei venuto?... Non abbiamo niente da dirci!”
“Su calmati ora... Sono venuto in pace...per rivederti dopo tanto tempo... e non certo per fare la morale...”
“Non sei qui per caso... Come hai fatto a trovarmi?” chiese lei, cominciando a entrare nel merito della situazione.
“Ecco... vedi... come sai ora sto a Milano dove lavoro... e quando ho qualche necessità... diciamo fisica... o qualche voglia da soddisfare... guardo qualche sito specializzato e mi rivolgo a qualche professionista del settore... Essendo qui in Riviera per alcuni giorni di vacanza ho guardato cosa offriva la fauna locale e quando ho visto il tuo annuncio non ho potuto perdere l’occasione di rivederti...”
“Ma...ma... tu guardi questi siti?... E come hai fatto a riconoscermi?... Il viso non si vede...”
“Suvvia Angelica... ti conosco da quando eravamo ragazzi e sei stata mia moglie per oltre venticinque anni...se vedo una tua foto ti riconosco anche a occhi chiusi, da piccoli dettagli...Tra l’altro ti faccio i complimenti le immagini sono molto eleganti e raffinate e l’annuncio è proprio azzeccato!”
“Adesso che mi hai vista, ora possiamo anche salutarci e andartene!” Fece lei, con tono gelido, non volendo fare altri discorsi con il suo ex.
“Oh, quanta fretta, Angie... Ho prenotato un’ora come cliente... ti pagherò il tuo tempo... ma almeno parliamo... Avrei tante cose da dirti...”
“Io no!... Tra l’altro, come capirai, sono in una situazione di disagio nell’avere qui sul lavoro il mio ex-marito...”
“Già il tuo lavoro... Devo dire che a vederti così sei perfettamente in parte, hai proprio il “physique du rôle”... E da quanto ho letto nelle recensioni su di te, svolgi questa attività con tale naturalezza e
spontaneità da distinguerti dalla massa delle altre... Eh, conoscendo le tue attitudini per il sesso non ho dubbi che la tua sia una vera missione...”
“Mah... sì... forse è così... è la mia natura o una vera vocazione... Del resto sei stato proprio tu ad iniziarmi al sesso in tutte le sue varianti... Ma ora è una lunga storia e non mi pare il caso di entrare nel merito delle mie cose...” Disse Angelica richiamando inconsciamente, per un attimo, la loro vita di coppia.
“Oh, guarda che io non volevo mancarti di rispetto, anzi... volevo solo capire meglio e... comunque sostenerti in ogni tua decisione...”
Angelica rimase un po’ sorpresa da quelle parole e dal tono disponibile di Marco.
“Sostenermi?... Cosa intendi?”
“Che rispetto le tue scelte di vita e che non le disapprovo affatto... Se in questa attività ti senti a tuo agio e realizzata... perché no?... Tra l’altro io sono sempre stato favorevole al riconoscimento e alla tutela di questa professione...”
“Quindi, in sostanza, se non disapprovi... vuol dire che approvi quello che io faccio?” chiese ancor più stupita Angelica.
“Ma certo!... Che male c’è?”
“Oh.. in questo mi sorprendi positivamente...” fece Angelica, prendendo atto dell’apertura di pensiero del suo ex-consorte, poi aggiunse:
“Ma com’è che conosci e frequenti questo ambiente?... Non stavi con “quella là”?...” chiese con curiosità e un tono di rancore Angelica.
“Angie... devi sapere che non sto più con Veronika da quasi due anni...”
“Come non stai più con lei?... Dopo tutto quello che avevi fatto a me per preferire lei?!... Cosa è successo?” chiese Angelica sorpresa e non sapeva se più arrabbiata o contenta di quella notizia.
[Nota dell’Autore: i motivi della separazione tra Angelica e il marito e quello che ne è seguito, sono stati narrati nei capitoli 1-2 della serie “Angelica e i suoi figli”, sezione incesto]

“Ecco... sì, è vero che all’inizio era davvero infatuato di lei... ma alla lunga ha inciso la troppa differenza di età... Poi lei per il suo lavoro nello spettacolo era sempre in giro per il mondo... e ci vedevamo sempre meno... E così sono emersi contrasti e altre situazioni spiacevoli...”
“Ma... avevate una figlia!” disse sconcertata Angelica.
“Eh... proprio per la bambina sono emersi i problemi... Da certi comportamenti della madre mi è cominciato a venire qualche dubbio, qualche sospetto... che poi si è concretizzato... Ed è emerso che non sono il padre... Eppure l’ho amata molto quella splendida bambina... ma scoprire che la madre mi aveva volutamente ingannato è stato troppo... così è finita...e io sono caduto in crisi..
Ed allora per risollevarmi un po’ lo spirito e il corpo ho cominciato ad ampliare il giro delle conoscenze, sia tra le free che tra le pay: donne, trans, coppie... ed... ehm... hanno cominciato ad attrarmi anche i bei ragazzi con cui ho avuto qualche esperienza...”
A sentire quelle parole, Angelica era sempre più incredula delle rivelazioni spontanee del suo ex-consorte, ma anche arrabbiata:
“E tu...hai fatto naufragare il nostro matrimonio, facendomi cadere in depressione perché non mi consideravi più come donna e come moglie...per andare a stare con quella... che ora dici ti ha ingannato?... E me lo vieni a raccontare?... Ma ti rendi conto?... Ti dico solo: chi è causa del suo male pianga sé stesso!”
“Sì... hai ragione Angelica...Averti lasciato in modo così impulsivo e irrazionale è stato il cruccio della mia vita che tuttora rimpiango... Per questo adesso ti chiedo umilmente perdono!”
“Come chiedere perdono?... Non l’avevi mai fatto in questi anni, neanche durante l’iter del divorzio... E’ un po’ tardi adesso, non ti pare?”
“In effetti è un po’ tardi... ma potremo recuperare il tempo perduto... Angelica, tu sei stata davvero l’unica donna della mia vita... che per metà abbiamo passato insieme... e non possiamo buttare via tutto il nostro passato che comunque è stato felice...”
“Felice... sì, in effetti abbiamo avuto i nostri bei momenti... e i nostri momenti più belli sono stati quando non ci rendevamo conto che lo fossero... poi guastati da quello che è successo...”

A seguito delle parole accomodanti e del tono pacificatorio del suo ex, Angelica cominciò a sciogliersi un po’ e gli chiese:
“Vuoi qualcosa da bere mentre parliamo?”
“Sì, grazie... va bene un succo di frutta... non bevo quasi più alcolici...”
I due continuarono a parlare per oltre mezz’ora, con lei via via più disponibile, finché Marco tentò l’approccio decisivo:
“Angelica... la situazione ora è cambiata e noi siamo più maturi e più comprensivi l’uno dell’altra... del resto il tempo è galantuomo e rimargina le ferite... Ti chiedo: perché non ci riproviamo a stare insieme?”
Lei lo guardò stralunata, non se l’aspettava una proposta di quel genere e non sapeva cosa dire.
In effetti, per quanto l’avesse fatta soffrire, Marco (che aveva quattro anni più di lei) era stato il primo uomo della sua vita e marito per metà della stessa ed aveva tuttora un’attrattiva su di lei, per il suo stile, un po’ guascone e un po’ naïf, da uomo “bello e impossibile”: alto, ancora prestante e con chioma fluente ora brizzolata, che l’aveva conquistata sin da ragazzina.
E lei ora, per il suo tipo di vita tutto dedito al sesso, non poteva fargli certo la morale per i suoi precedenti tradimenti, adesso che, pentito, era “venuto a Canossa” da lei.
Ma oltre al suo lavoro attuale, c’era la relazione incestuosa con i figli, per lei fondamentale e irrinunciabile, che non poteva combinarsi con una normale vita di coppia.
Tentò di svicolare, ma inconsciamente non voleva escludere del tutto tale ipotesi.
“Ma cosa dici?... No, ormai è impossibile... abbiamo ufficialmente divorziato... con tutte le carte bollate che abbiamo dovuto fare...è un capitolo chiuso...” disse Angelica ma senza essere troppo convinta nell’inconscio.
“Beh... ci sono tante coppie famose e non che dopo separazioni e divorzi hanno capito che non potevano fare a meno l’uno dell’altra e sono tornate insieme... come Liz Taylor e Richard Burton o recentemente Jennifer Lopez e Ben Affleck fino a Belen Rodriguez e Stefano De Martino... tutti che si sono lasciati e ripresi più volte nel segno del loro destino... come si dice: Dio li fa e poi li accoppia...”
“Ma da quando ci siamo lasciati sono cambiate molte cose per te e... per me...” cercò di resistere lei senza troppa convinzione.
“Angelica, te lo dico chiaramente...prendo le parole di una canzone di Antonello Venditti:...per una nuova dichiarazione d’amore per te:
Tu per me sei sempre l'unica, Straordinaria normalissima,
Vicina e irraggiungibile, Inafferrabile incomprensibile....”
disse Marco con sentimento e canticchiando quelle strofe.

Lei rimase colpita da quelle parole, sapendo che sotto sotto forse valeva anche per lei, e disse semplicemente:
“Oh, che belle parole... grazie!”
Ma aveva il suo segreto che non poteva rivelare esplicitamente; tentò di prenderla alla lontana e aggiunse:
“Ma...La mia vita privata ha già... ehm... una sua direzione precisa...”
“Intendi verso quel tuo buffo compagno?” chiese lui, facendo intendere che ne era a conoscenza.
“Chi?... Sergio?... Dio lo abbia in gloria... Era buono e caro...così gentile, premuroso... e generoso, ma eravamo troppo diversi... e anche a letto si fermava al compitino... E così da fine anno scorso l’ho ringraziato e salutato......” disse Angelica con spontaneità e sincerità nel ricordare quella relazione di breve durata, aggiungendo con leggera ironia, come diceva la signora Pina al ragionier Fantozzi: “...Comunque.. io lo stimavo moltissimo...”
“Quindi non hai più una relazione stabile?”
“Una relazione tradizionale no... ma ho... ecco.. legami affettivi di altro genere che per me sono fondamentali e che...ehm... mi hanno consentito di superare il blocco fisico e mentale in cui ero caduta dopo la fine del nostro matrimonio e di fare emergere la mia vera natura repressa...”
Angelica quasi non si accorse di dire quelle parole, che le venivano spontanee dal cuore pensando ai suoi figli.
“Angie... guarda che, senza che ci giri tanto intorno... lo so che tu fai sesso con i nostri figli!”
le disse con tono deciso Marco guardandola negli occhi, intenzionato a chiarire le cose fino in fondo e scoprire le carte, sapendo di avere l’asso in mano.

Angelica sbiancò in volto e rimase per qualche attimo in silenzio, pietrificata da quella rivelazione.
Lui sapeva della sua relazione incestuosa con i figli e glielo ha detto tranquillamente in faccia!
Bevve un sorso d’acqua per riprendersi, cercò di pensare a come controbattere, ma la realtà era quella e la difesa fu debole:
“Ma... ma... cosa dici?... Come ti viene in mente una cosa del genere?” farfugliò lei.
“Suvvia...me lo hanno detto candidamente Leonardo e Michele quando sono venuti a trovarmi qualche mese fa a Milano...quindi, ammettilo che le cose stanno così...”
Angelica fece un profondo sospiro, prese coraggio e con tono da confessionale disse a bassa voce:
“Se te lo hanno detto loro... ebbene sì... lo ammetto... faccio sesso con i nostri figli... e sono orgogliosa e felice con loro!... Mi amano non solo come madre ma come donna, come io li amo come miei figli e come i miei uomini.... Ecco, adesso che te l’ho detto mi sento meglio... Poi, se vuoi critica pure me e condannami come madre degenere ma non loro...”
“Oh... Angelica... io non condanno nessuno, ci mancherebbe... Anzi, io sono contento... per te e per i ragazzi... se avete deciso di compiere questa scelta di vita serenamente e in coscienza, vi ammiro e vi rispetto...” disse con tono tranquillo e tollerante Marco, tanto che Angelica ne fu ancora una volta stupita.
“Marco... dalle tue parole non mi sembri affatto sorpreso o scandalizzato, anzi sei molto comprensivo e pare quasi che approvi quello che fanno tua moglie e i tuoi figli...”
“Ma certo!... Non ho nulla in contrario, se questa relazione vi fa stare bene!... Come sai, sono stato sempre di idee liberali e libertine e con la mentalità molto aperta riguardo al sesso... Principi che del resto ho trasmesso a te e ai ragazzi durante la nostra vita di coppia e sai quante ne abbiamo combinate... e quindi non ci vedo nulla di male.. In fondo, credo anch’io, come mi hanno detto i ragazzi, che il sesso in famiglia sia la forma più completa di amore verso i propri cari...”

Angelica era sbalordita dal pensiero espresso dal marito, erano le parole che lei stessa usava quando parlava dell’amore in famiglia. Non le pareva vero che il suo ex ritornasse pentito da lei all’improvviso dopo molti anni e, passando sopra ai precedenti contrasti e litigi, si dimostrasse così comprensivo e disponibile verso di lei.
Dopo aver riordinato i pensieri contrastanti e le vere emozioni che le si affollavano in mente, le uscirono, quasi senza rendersene conto, queste parole:
“Marco... te lo devo dire... non mi sembra vero che tu torni da me all’improvviso dopo vari anni e sei così aperto e conciliante verso di me... prima accettando il lavoro che faccio... ed ora sostanzialmente approvando la mia relazione incestuosa con i nostri figli... sei davvero cambiato... in meglio... ora rivedo in te l’uomo di cui mi ero innamorata da ragazza...”
Nel dire queste parole, inconsciamente Angelica si avvicinò sempre di più a Marco, guardandolo negli occhi; lui intuendo le intenzioni le sussurrò:
“Angie, guarda che sotto i 30 centimetri di distanza, scatta il bacio... anche tra ex...”
“E allora baciami!... Cosa aspetti?!”
Così Angelica e Marco riunirono le loro labbra dopo vari anni, in un bacio denso di significato che servì per ripristinare quella liaison tra coniugi che era stata inopinatamente interrotta, ma non spezzata del tutto.
Continuarono a baciarsi ed abbracciarsi per diversi minuti, aggiungendo le lingue per amorevoli baci profondi e bagnati.
Tra un bacio e l’altro, Angelica sussurrò all’orecchio dell’uomo della sua vita:
“Sai, aveva proprio ragione Antonello Venditti che nella stessa canzone “Amici mai” diceva:
Certi amori non finiscono... Fanno dei giri immensi...E poi ritornano...”
“Mmm... sì, è proprio vero: Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili...come il nostro!” rispose lui, completando le strofe di quella canzone profetica che si adattava a meraviglia alla loro storia.

Dopo aver continuato a baciarsi come quando erano i fidanzatini di un tempo, Marco chiese:
“Avrei la curiosità di sapere come è successo... qual è stata la scintilla che è scoccata tra voi...I ragazzi su questo non sono entrati nei dettagli per rispetto a te...”
A quel punto, sciolto il ghiaccio, superate le remore e non avendo più nulla da nascondere, Angelica rispose di buon grado:
“E’ successo in una notte magica esattamente un anno fa, come oggi, adesso ti racconto...”
ed iniziò a raccontare i fatti di quella notte, rendendosi conto solo in quel momento della coincidenza dello stesso giorno e chiedendosi fra sé e sé se fosse solo un caso o davvero un segno del destino.
Poi, aggiunse qualche altro particolare delle loro imprese erotiche:
“... Oltre che tra noi tre, spesso facciamo sesso insieme alle fidanzate dei ragazzi, Elena e Lorena la quale tra l’altro è una splendida trans... e poi anche delle vere e proprie orge... ad esempio con mia sorella Giovanna e la sua famiglia o con le amiche trans di Lorena qualche mese fa a Parigi... Sono stati eventi bellissimi... abbiamo goduto tanto...”

Marco ascoltò con attenzione le gesta erotiche della moglie e dei figli e disse:
“Però!... Complimenti!... Lo dici con una tale spontaneità e naturalezza come se fosse una cosa normale...ma forse per te lo è davvero...E’ proprio vero che con i nostri figli puoi esprimerti liberamente e dare libero sfogo a tutta la tua prorompente sessualità... Anzi, sai cosa ti dico?... Che a sentire queste cose... tutti questi giochi particolari che fate abitualmente... mi è venuta una certa voglia...”
“Mmm... in effetti anch’io ho un certo languorino... e allora... dato che hai prenotato un incontro... fatti sotto!... Stasera sarò la tua donna e la tua puttana!”
disse rompendo gli indugi Angelica, slacciandosi il reggiseno di scena e facendo sparire il microperizoma. Marco l’ammirò un attimo in silenzio e disse:
“Oh Angelica... sei uno splendore... hai un corpo stupendo, ancora più bello di come ti ricordavo...
così tonico... così abbronzato... Ehi, ma i piercing una volta non li avevi...”
“Eh no... questi ai capezzoli sono il mio pegno d’amore con Leonardo e Michele... vedi c’è anche il loro nome inciso e anche loro li hanno... e questo al clitoride mi stimola tanto... Ti piacciono?”
“Oh sì... sono molto belli da vedere e immagino eccitanti da portare... mmm... se torniamo insieme me li faccio fare anch’io...”
“Allora è una promessa?”
“Sì, certo... oramai l’ho detto e lo manterrò!”
“Molto bene Marco... studieremo un piercing adatto a te... ho già un’idea...Intanto, vieni ti faccio vedere la camera dei giochi!” così lo prese per mano e lo portò nell’alcova.
Marco rimase stupito, come tutti i clienti che vi entravano per la prima volta, nel vedere quell’ambiente con il letto circolare, gli specchi, le luci soffuse e la “cazziera” alla parete traboccante di sex-toys e gadget di ogni tipo.
“Oh caspita!... Proprio un bel posticino!... Un vero nido d’amore... Ti sei sistemata bene, complimenti!”
“Grazie, sono contento che ti piaccia... In effetti mi ci trovo molto bene e piace a tutti i miei... ehm... ammiratori!... Ma ora pensiamo a noi!” disse Angelica , iniziando a sbottonare i pantaloni di Marco.
Vi infilò la mano per andare a cercare qualcosa di suo che non maneggiava più da tempo, lo trovò,
l’accarezzò e tutta contenta lo estrasse dai boxer, e disse:
“Eccolo!... mmm... Che bello ritrovarlo dopo tutti questi anni......ed già pronto all’uso!” e senza indugio iniziò a leccarlo e succhiarlo.
“Eh... sì... in effetti... anche lui è molto contento di rivederti...”
“Altroché!...Devo ammetterlo...Il tuo è proprio un gran bel cazzo... ed anche i nostri figli hanno preso tutto da te...”
In effetti, Angelica aveva tra le mani un membro di quasi 25 centimetri per circa 6 di diametro, con una grossa cappella a fungo, che le entrava a stento in bocca, ma ritrovò preso l’abitudine di spompinarlo come aveva fatto per tutti i 25 anni di matrimonio.

Mentre lei lo succhiava così, lui in piedi davanti a lei le accarezzava i capelli e le stringeva le tette.
Poi non resistette, la fece stendere sul letto, la baciò a fondo e si gettò in quella vagina che era stata sua per cinque lustri. Iniziò a leccarla con decisione, dalle labbra verso l’interno per soffermarsi sul clitoride, attirato dall’anello del piercing che lo ornava, succhiandolo con trasporto.
Angelica era già un lago di umori a getto continuo; Marco era sempre stato un’abile linguista e sapeva come stimolare i suoi punti più sensibili.
“Oh Marco... la tua lingua mi ha sempre fatto impazzire... e non hai perso il tuo tocco... continua ti prego che sto colando... e poi anche il culetto...”
Dopo aver così ritrovato i sapori di un tempo del lato-A, passò al sottostante lato-B, che se inizialmente gli apparve rosa e tenero, appena vi affondò la lingua e poi un dito si dischiuse al suo passaggio, rivelando un grado di apertura e un’elasticità un tempo sconosciuta.
“Ehi Angie!... Cosa è successo al tuo culetto?... Non me lo ricordavo cosi... duttile al tatto!”
“Ehm... sì... In effetti non è più strettino come una volta... Sai, adoro il sesso anale in tutte le sue forme e col culo faccio di tutto... comprese doppie penetrazioni e fisting... tra l’altro uso abitualmente il plug...”
Marco quasi non credeva a quelle parole, pur se lui stesso l’aveva iniziata al sesso anale, adesso Angelica era diventata davvero una fanatica del culo, la quale aggiunse:
“... Non per niente il mio nome d’arte è Paris Le Cul, proprio per evidenziare la mia attitudine anale..”
“Se è così, dopo non potrò fare a meno di provarlo...”
“Ma certo caro... non vedo l’ora...”

Continuarono a baciarsi e leccarsi reciprocamente, riscoprendo ognuno il corpo dell’altra come un tempo. Passarono a un 69, in cui Marco, mentre Angelica lo spompinava, non resistette dall’inserire due dita davanti e due dietro nei pertugi che la moglie gli aveva sbattuto in faccia.
“Oh sì... Marco... sai cosa fare con le tue dita... dai, ancora un po’...”
Dopo qualche minuto, Marco sentiva che non sarebbe resistito ancora per molto a quel trattamento orale da idrovora aspirante di Angelica, che ora aveva una tecnica orale ben diversa ed evoluta rispetto al passato. Le disse:
“Sento che ora lo prendi in bocca in modo più sofisticato che in passato... hai affinato la tecnica, eh?”
“Eh, devo dire di sì... sia per il mio lavoro... sia grazie a Leonardo e Michele che mi permettono di esercitarmi di continuo in questi e in altri esercizi...”
“Allora proviamoli questi altri esercizi... sennò così non duro ancora molto...” disse lui, muovendosi per mettersi in posizione da scopata.
“Sì, Marco... ho voglia anch’io... Fammi sentire di nuovo questo cazzone che mi ha sverginata... Dai, scopami!” disse con voce suadente Angelica, stendendosi a gambe larghe.
Marco posizionò la grossa cappella sulla vulva della sua donna; pensò per un attimo che ora sarebbe tornato in lei dopo una pausa di vari anni e questo gli diede la spinta per entrare.
Finalmente, il suo cazzo si ritrovò felice in quell’ambiente familiare dove era stato di casa per un quarto di secolo, pur se ora doveva condividerlo con altri avventori di passaggio. Ma questo a lui non importava più di tanto, se ora Angelica sarebbe tornata ad essere la sua donna.
Dato che questi pensieri lo avevano fermato, Angelica chiese:
“Beh?... Che fai?... Ti sei fermato?... Non ti ricordi più come si fa?”
“Ehm... no... scusa... stavo pensando a come è bello averti ritrovato e ritornare in te...” fece lui, iniziando finalmente a muoversi avanti e indietro in quella vagina che ben conosceva, ma che ora gli pareva più elastica ed allenata di un tempo. Prese subito il ritmo, con la sua possente mazza che pompava con forza, procurando fremiti e contrazioni di piacere ad Angelica.
“Oh, si!... Così!... Dai, scopami forte come facevi un tempo... Dai, che mi fai godere!...” disse tra i gemiti Angelica, mentre si sfregava vorticosamente il clitoride e arrivando poco dopo all’orgasmo con una cospicua squirtata.

“Mmm... che bravo... mi hai fatto già godere...ma ho ancora voglia... tu continua pure!”
Lui, soddisfatto per aver fatto godere la moglie, continuò ancora un po’ scopandola alla missionaria, quindi disse:
“Prima di venire... vorrei provare anche il tuo culetto... dopo tanto tempo...”
“Ma certo!... Ecco, è tutto tuo!” rispose Angelica, mettendosi alla pecorina e offrendo alle sue attenzioni il suo magnifico culo.
Lui si chinò per leccarlo, insalivarlo ed esplorarlo nuovamente con il dito. Angelica gli porse il gel, per lubrificare la parte, pur se non ce n’era granché bisogno.
Quindi, Marco mise il glande sullo sfintere e spinse con decisione. Si ricordava che un tempo, specie agli inizi, doveva procedere con delicatezza e ce ne voleva prima di entrare, mentre ora bastò una leggera pressione per entrare facilmente e ritrovarsi all’interno per quasi tutta la notevole lunghezza dell’asta.
“Oh... Angie... sono già tutto dentro!... E’ stupendo il tuo culo dall’interno!... E’ così accogliente!... Non me lo ricordavo così elastico e flessuoso... per non dire che è del tutto aperto!”
“Beh sì...come ti ho detto... il mio culo è molto allenato...prende di tutto... ma ora ci sei tu e quindi... inculami forte!”
Marco aumentò il ritmo per accontentare, se possibile, la moglie, certo molto esigente per quanto riguarda i piaceri anali. Sentiva quel culo delizioso cedere gradualmente sotto i suoi colpi ed era una sensazione meravigliosa, sapendo come piaceva anche a lei, che infatti mugolava come una gattina in calore e poco dopo e lo supplicò:
“Marco... dai....inculami ancora più forte... ti prego...così veniamo insieme!.... vedrai come godo... di culo!
Lui era oramai al limite, sentiva che Angelica si contorceva di piacere e si stava sfregando il clitoride per aumentare la stimolazione. Si concentrò, e diede una raffica di cinque potenti colpi in sequenza che dal culo passarono alla vagina e quindi al cervello di Angelica che esplose in un orgasmo devastante:
“Aagghh.... sììì... godooo... ohh... sììì... vengo di culooo!” e squirtando di nuovo a getto, bagnando tutto il lenzuolo.
Appagato per aver fatto raggiungere un nuovo orgasmo alla moglie, Marco si lasciò andare e a sua volta raggiunse il proprio godimento:
“Oh Angie!... Sììì... adesso godo anch’io... nel tuo culo... sborro nel tuo meraviglioso culooo!”
Una serie di quattro o cinque copiosi getti di sperma inondò il culo di Angelica, che avvertì quell’ondata che la invadeva.
“Sììì Marco... la sento... tutta la tua sborra in culo... oh, sì...è bellissimo... come un tempo...”
Lui l’abbracciò da tergo e la baciò dietro l’orecchio, dove a lei piaceva tanto ma pochi lo sapevano.
Stava per estrarre il pene dall’ano, quando Angelica gli disse:
“Caro... c’è una cosa che mi fa impazzire... mi leccheresti il culo sborrato, raccogliendo tutto lo sperma e me lo passi in bocca?”
Lui rimase un po’ stupito, questo un tempo non glielo avrebbe mai chiesto, ma eseguì di buon grado.
“Ma certo!... Eccoti accontentata!”
Leccò quel culo aperto da cui continuava a fuoriuscire sperma, che raccolse il più possibile e la passò in bocca ad Angelica, facendola colare piano piano, poi le passò il cazzo gocciolante per farselo ripulire.

“Mmm... adoro gustare la sborra dopo la venuta e ripulire i cazzi... la tua è sempre stata buonissima... come quella di Leonardo e Michele...e anche in questo i tuoi figli hanno preso da te...”
“Ah... allora è buona la sborra dei nostri ragazzi, eh?... Sai, dopo tutto quello che mi hai detto che fai con i ragazzi e aver di nuovo fatto l’amore con te in modo così sublime, mi piacerebbe proprio vedere come fai sesso con loro!”
Angelica si mise di fronte a lui, lo baciò e gli sussurrò dolcemente:
“Se è per questo... non dovrai aspettare tanto... Leonardo e Michele verranno qui stasera... per festeggiare il nostro primo anniversario... così sarà una doppia festa... e naturalmente faremo tanto sesso, anche con te se vuoi... ma a una condizione...”
“Una condizione?... Quale?” chiese lui.
“Che anche tu farai sesso con loro!... Pensa... genitori e figli che fanno liberamente sesso tra loro tutti insieme!.... A me ecciterebbe tantissimo!”
“Come, fare anch’io sesso con loro?... Oh, questa poi... posso capire ed accettare l’attrazione tra la madre e i figli... ma il padre... cosa c’entra?” cercò di opporsi all’idea Marco, ma che in fondo era bi-curioso di vedere cosa sarebbe successo.
“Loro naturalmente sono entrambi bisessuali... e poi lo hai detto tu che hai cominciato a guardare anche i bei ragazzi con cui hai già avuto esperienze... E allora chi di meglio dei tuoi figli per fare altre esperienze in merito...”
“Beh, sì...l’ho detto... mah, non so... vedrò al momento cosa fare...” disse lui più possibilista.
“Vedrai... ti piacerà... sono dei così bei ragazzi e molto esperti in tutti i giochi... oh, come saranno contenti anche loro quando glielo dirò... Anzi, tra poco saranno qui...”

In effetti, mancava solo un quarto d’ora alle 20.00, ora prevista in cui Leonardo e Michele dovevano raggiungere la madre nell’appartamento per poi andare al ristorante.
Angelica e Marco fecero in tempo a fare solo una doccia veloce e mentre si stavano asciugando, arrivò la chiamata: i ragazzi erano loro arrivati al cancello.
“Ciao cari... vi apro tra un attimo che stavo facendo la doccia...” disse concitata Angelica, che si mise un asciugamano intorno al corpo e disse a Marco:
“Tu mettiti in soggiorno, che gli facciamo una sorpresa...”
Così, anche lui si mise un asciugamano alla cintola e si sedette sul divano.

Angelica andò ad aprire ai figli tutta allegra, che la salutarono e baciarono affettuosamente, altrettanto ricambiati.
“Ciao mamma... finalmente possiamo riabbracciarti... Ci hai fatto aspettare troppo tempo per venire a trovarti... ormai ci dobbiamo mettere in fila come i tuoi clienti... Comunque ti troviamo molto bene... Sei così raggiante e solare...cosa c’è di bello?” dissero in coro i due ragazzi.
“Cari ragazzi... anch’io non vedevo l’ora di avervi qui con me... stasera che è il nostro anniversario... per questo sono così contenta... Epoi ho un altro motivo di contentezza... C’è una sorpresa... Guardate chi è venuto a trovarmi...” nel dire questo, Angelica li fece accomodare in salotto, dove c’era Marco.
“Non posso crederci!... Papà!... Oh, questa si che è una sorpresa...” disse Michele, apparentemente contento di vederlo, che corse ad abbracciarlo.
“Ciao papà...Davvero una cosa inaspettata... specie oggi...” fece Leonardo, con minor gaudio, che comunque salutò volentieri il genitore.
“Ciao ragazzi... sono così contento di vedervi... e questa reunion è una bella festa di famiglia...”
disse Marco un po’ emozionato, che non vedeva i figli dalla loro precedente visita da lui vari mesi prima. Quindi, intervenne Angelica, che annunciò:
“E non è tutto...Ora vi dico una cosa importante...Leonardo... Michele... figli miei... ecco, io e vostro padre ci siamo riconciliati... abbiamo superato i motivi di contrasto precedenti, anzi è venuta meno la causa principale, “quella là” che sapete bene... E ci siamo ritrovati pacificati e sulla stessa lunghezza d’onda... Abbiamo anche fatto l’amore come un tempo... Ed ecco... abbiamo deciso di riprovarci... di tornare insieme... per essere una famiglia al completo come in passato...”

I ragazzi guardarono la madre increduli. Mai avrebbero pensato che sarebbe stato possibile che si rimettesse con il padre, dopo tutto quello che c’era stato. Non sapevano come prendere questa eclatante novità.
“Oh...è una bella notizia... sono contento per te, mamma... anzi per entrambi...” disse Michele.
“Sì...ci fa piacere per voi... un po’ meno per noi...” aggiunse adombrato Leonardo.
Angelica lo guardò preoccupata, e chiese:
“Cosa vuoi dire, caro?”
“Voglio dire che da un anno siamo io e Michele ad avere una relazione con te, mamma, siamo noi i tuoi uomini... Noi ti amiamo come madre e come donna... ed ora se torna papà, per quanto ci faccia piacere, inevitabilmente le cose tra noi cambieranno... Già che adesso fai questo lavoro e ti vediamo così poco... e noi non ti vogliamo perdere...”
“Oh... ma non sarà affatto così, non ci perderemo.. ragazzi, figli miei... della nostra relazione vostro padre ne è a conoscenza – tra l’altro glielo avete detto voi a mia insaputa, birichini! – ne abbiamo parlato e non ha nulla in contrario, anzi in qualche modo benedice il nostro rapporto così particolare... Al più quando faremo sesso... parteciperà anche lui... così, il cerchio si chiude!... Vedrete sarà bellissimo per tutti..”
“Oh caspita!... Se è così...l’importante è che per noi, le cose con te mamma possano continuare come adesso...” disse Leonardo, rinfrancato da quelle parole tranquillizzanti.
“Ma certo Leonardo!”
“Sì ragazzi, state tranquilli... confermo anche da parte mia... io sono di ampie vedute e quindi comprendo e accetto la vostra relazione sia pure incestuosa... è comunque basata sull’amore e il rispetto...e io non voglio certo sottrarre Angelica alle vostre amorevoli attenzioni... per lei così importanti e che l’hanno aiutata a farle ritrovare i piaceri della vita, che aveva perso per colpa mia... e di cui le ho già chiesto perdono... Poi non mi intrometterò più di tanto nella vostra vita quotidiana, dato che necessariamente resterò a Milano e lei è impegnata nel suo attuale lavoro, che ugualmente rispetto... Ecco, questo è il mio pensiero... spero che accettiate le mie buone intenzioni per riammettermi in famiglia...”
“Oh sì papà... adesso siamo veramente contenti di ritrovarci insieme...” disse Michele un po’ emozionato al padre, abbracciandolo, a cui si unì anche Leonardo.
Anche Angelica era commossa nel vedere i figli riunirsi al padre in quel momento di unità familiare, e così si unì a loro, baciandoli tutti e tre.

Poi, guardò l’ora e disse:
“Oh, com’è tardi... tra poco dobbiamo essere al ristorante... presto, mi preparo in un attimo... ma ci sarà una sorpresa... Ragazzi, sapete dove andremo?... Allo stesso ristorante elegante dove siamo stati l’anno scorso per la nostra cena erotica... ve la ricordate... e come allora... indosseremo i nostri... accessori...” [come narrato nel cap. 6 “Cena erotica con toys”, della serie citata, N.d.A.].

“Certo che ce la ricordiamo...come potremo dimenticarla... come l’ “anal marathon” che è seguita dopo...ma ti abbiamo anticipato... abbiamo già indossato i nostri plug!” [tale evento è stato raccontato nel cap. 7 della serie citata].
“Oh, bravi ragazzi... adesso inserisco il mio e l’ovetto vaginale... questa volta il telecomando lo daremo a Marco...”
Marco li guardava un po’ perplesso, non aveva capito bene a cosa si riferissero; poi Angelica si tolse l’asciugamano davanti a tutti, si chinò a 90° e gli porse un grosso plug e gli disse:
“Per favore mi infili il mio plug da passeggio nel culo?... Per queste occasioni lo adoro!”
Così lui si rese conto e con piacere accontentò la moglie, che si ritrovò in un attimo il culo piacevolmente riempito; quindi si infilò l’ovetto vibrante nella vagina.
Quindi, Angelica indossò il suo famoso abito bianco, che le stava così bene e faceva sempre effetto: molto scollato, schiena nuda fino al bacino e ampi spacchi laterali sulle gambe, aderiva perfettamente al suo corpo fasciandone le forme; ovviamente non indossò alcun indumento intimo.
“Ma non metti nulla sotto?” chiese sorpreso Marco.
“No caro...non uso mai reggiseno né biancheria intima... se mi vorrai ancora dovrai abituarti a vedermi così...” lasciando a bocca aperta il ritrovato marito, nel mentre uscivano per andare al ristorante.


14 – CONTINUA DI SEGUITO CON L’ULTIMO CAPITOLO:
“IL CERCHIO SI CHIUDE, ORGIA BISEX IN FAMIGLIA”.


Nota: pur se i vari episodi della presente serie riguardano contenuti rientranti in generi diversi, sono inseriti tutti nella sezione “Lui & Lei” avendo una continuity seriale e per una più agevole sequenza di lettura.

Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.

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