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Storia di Natalia, madre-trans – Capitolo 7: Elisa scopre i figli a letto insieme


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
04.11.2021    |    10.405    |    7 9.8
"Ma è capitato anche con qualche altra persona..."
Qualche giorno dopo, madre e figlia erano a casa. L’appartamento era abbastanza spazioso con tre camere, ma c’era un solo bagno, che spesso Giulia occupava a lungo per fare le sue cose, di solito rimanendovi nuda. Come in quel momento, mentre si stava dedicando a depilarsi le parti intime.
La madre la chiamò da fuori, bussando alla porta:
“Giuliaaa!... Posso entrare? Dovrei prendere delle cose!....”
La ragazza non si pose alcun dubbio e rispose:
“Sì certo mamma... entra pure!”
Così Elisa entrò e vide la figlia nuda a gambe larghe sul bordo della vasca che stava armeggiando con un rasoio. Vedendola così, rimase sorpresa e disse:
“Giulia!... Ma come ‘entra pure’?... Sei nuda!... E cosa stai facendo?”
“E allora? Non mi vergogno mica!... E come vedi mi sto depilando la mia micina...” e poi aggiunse con tono malizioso: “Sai, alle persone che frequento piace assaggiarla così liscia liscia...”
A quelle parole Elisa rimase piuttosto interdetta, e provò a dire:
“Vuoi dire... ehm... che hai rapporti completi?... Con Florian?”
E Giulia senza alcun imbarazzo, rispose tranquillamente: “Ma certo che ho rapporti completi!... Anzi completissimi!... Con Florian... ma è capitato anche con qualche altra persona... Anche bisessuali! Infatti, se nella squadra di pallavolo non sei lesbica o bisex con l’allenatrice e la capitana non giochi!... Ho 19 anni e alla mia età la mia micina ha sempre voglia... e quindi la tengo sempre ben curata... Ma sta tranquilla, non rimango incinta... prendo sempre la pillola!”
A fronte di quella esternazione spontanea della figlia, Elisa non sapeva cosa pensare. Era conscia che Giulia fosse una ragazza estroversa ed espansiva, ma non credeva che fosse così attratta dal sesso.
“Ma, se posso chiedere, con Florian lo fate spesso?”
“Beh, è il mio ragazzo...e quindi quando c’è l’occasione ci diamo da fare...” E poi le venne spontaneo aggiungere: “Florian è proprio un ragazzo d’oro, così gentile e premuroso... poi, sai. piace molto anche ad Alex...”
“Anche ad Alex?... Cosa intendi dire?”
“E che qualche volta se lo scopa anche lui!... E’ un po’ il fidanzato di entrambi!” Rispose senza remore la ragazza.
Al che Elisa rimase a bocca aperta. Non poteva credere che i suoi figli condividessero lo stesso ragazzo.
“Come il fidanzato di entrambi?....Ma quindi Florian è bisessuale?... E la madre lo sa?”
“Certo che Natalia lo sa... Lei è molto... ehm... legata al figlio...”
“Giulia, va bene che siete giovani, ma vi dico non esagerate!... Comunque, se vuoi continueremo a parlarne un’altra volta... Adesso ti lascio...”
“Oh, non andartene... qui ho quasi fatto... Almeno dimmi, ti piace la mia micina tutta depilata?”
“Ehm... beh... sì è molto attraente...”
“E tu mamma, come te la depili?”
“Giulia! Ma che domande sono?”
“Su dai, io ti ho raccontato tutto... dimmi qualcosa anche tu... per curiosità...”
“Ecco... io, a parte gambe e ascelle, lì sotto non mi depilo spesso...... A cosa mi serve? Non ho gli ammiratori che hai tu... “
“Ma mamma!... Non mi dire che li sotto c’è una foresta primordiale!... Non siamo più all’epoca delle pussy pelose degli anni ottanta!... Se provassi, vedrai come ti sentiresti meglio, prima di tutto per te stessa...”
“Oh, non è il caso, va bene così... Poi non me la sento di andare dall’estetista per questo...”
“Mamma, se vuoi te lo faccio io!... Ho seguito un corso per estetista e ogni tanto lo faccio anche alle mie amiche e mi viene anche bene... Allora, me lo fai fare?”
“Giulia! Ma cosa dici?... Tu a me?.... Mi sentirei in imbarazzo!”
“Ma quale imbarazzo!... Siamo tra donne ed è normale dedicarsi alla depilazione!... Su dai, proviamo!”
Elisa provò a dire no, ma come sempre non riusciva a resistere alle insistenze della figlia, ed alla fine cedette:
“E va bene, se proprio insisti proviamo questa depilazione!”
“Oh bene, sono contenta!... Dai spogliati e mettiti qui vicino... Io preparo tutto l’occorrente!”
Elisa si spogliò e con un certo imbarazzo si tolse le mutande, mostrando la sua vagina irta di peluria che arrivava fino al bordo delle cosce:
“Mamma!... E’ davvero una foresta!... Qui è necessario un intervento radicale!”
Giulia, rimasta nuda, fece distendere la madre su una poltroncina da bagno, quindi prese tutto l’occorrente: forbici, rasoio, crema depilatoria, ecc.
“Ora allarga le gambe che comincio a tagliare i ciuffi di peli più lunghi con queste apposite forbici a punta arrotondata...” Eseguita l’operazione aggiunse:
“Ecco, già è un po’ meglio... ora passiamo alla crema depilatoria... te la spalmo con questa spatola...poi aspettiamo che faccia effetto...Sai, nel tuo caso penso sia meglio in questo modo che non con la ceretta o le strisce depilatorie... lo trovo più piacevole e meno doloroso....”
In attesa che la crema facesse effetto, nel sentire la figlia armeggiare intorno alla sua vagina Elisa non era più in imbarazzo come poco prima ed anzi iniziò a provare una sensazione di benessere e di piacere. E sentiva che la vagina si stava inconsciamente inumidendo, come da tempo non le capitava. Giulia se ne accorse dai leggeri umori che rendevano lucide le labbra vaginali; ne fu compiaciuta pensando che sua madre stesse provando piacere. A sua volta Elisa nel guardare teneramente la figlia, ne ammirò il corpo nudo, così giovane e tonico, e disse:
“Giulia, devo dire che ci sai proprio fare... non sento alcun fastidio... anzi, è piuttosto piacevole...”
“Cosa ti dicevo?... Vedrai come ti sentirai bene ad opera compiuta...”
“Grazie cara per avermi convinta...E devo dire che a vederti così hai davvero un bel corpo... capisco i tuoi... ehm... ammiratori che siano attratti da te... ma piuttosto quei piercing ai capezzoli non ti fanno male?”
Giulia la guardò sorridendo e si toccò i capezzoli, dicendo: “Oh no!.... Anzi mi stimolano molto... Sai oggi i piercing sono molto diffusi, anche tra i maschietti... ce li ha anche Alex...”
“Eh sì... lo so... ma non capirò mai i vostri gusti...”
“Ecco mamma... la crema ha fatto effetto... ora completo l’opera passando delicatamente il rasoio dove ancora c’è qualche pelo residuo... Piuttosto, facciamo anche la zona sotto?”
“Come la zona sotto?... Cosa intendi?”
“Intendo la zona anale... Ora che sei tutta pulita non vorrai lasciare dei peli lì...”
“Ma Giulia!... Lì proprio non serve...”
“Su dai mamma... lasciami fare... anche lì è piacevole sentirsi belle lisce... ehm... per ogni uso...
Dai, stenditi di più e alza le gambe!”
Elisa oramai non sapeva dire di no alle insistenze della figlia, e si mise in quella posizione per lei
innaturale, offrendo la sua rosellina alle abili cure di Giulia, che ripeté il trattamento con crema e rasoio.
Dopo alcuni minuti, Giulia spalmò sulle parti un po’ di crema idratante e lenitiva, ripose gli attrezzi ed annunciò: “Ecco... ho finito!... Direi che è venuto molto bene... Ora lì sei così bella e liscia che vorrei darti un bacio...”
Senza attendere la risposta della madre, rimasta stupita da quelle parole, Giulia si abbassò verso la vagina materna e la baciò teneramente. Un bacio affettuoso e prolungato, candido nelle sue buone intenzioni ma con una punta di lingua che lambì il clitoride di cui avvertì il leggero ingrossamento e che procurò come una scossa ad Elisa, non più abituate a ricevere attenzioni da quelle parti.
“Ma cosa fai?”
“Ti ho solo dato un bacio... anzi ora vorrei dartene un altro...” Si avvicinò alla bocca della madre
appoggiando le proprie labbra alle sue: “Ti voglio bene mamma!”
Elisa apprezzò quel gesto affettuoso, ricambiando il bacio e rispose: “Anch’io figlia mia, tanto! ... e grazie per il bel lavoro che hai fatto...Adesso mi dovrò abituare a sentirmi così...”

Poi le due finirono di lavarsi e si prepararono per uscire.
Quella sera, al momento di coricarsi, Elisa si mise come al solito una sottoveste da notte senza nulla sotto, e nel silenzio della notte non resistette alla tentazione di passarsi la mano sulle sue intimità, sentendole morbide, lisce e vellutate. Si tolse la sottoveste, rimanendo nuda e continuò ad accarezzarsi dolcemente con la mano, pensando come la figlia e prima ancora Natalia avessero avuto ragione a dirle di depilarsi.
Mentre si accarezzava, Elisa sentì anche che la sua vagina si stava lentamente inumidendo ed il clitoride diventare più turgido. Iniziò a sfregarlo più velocemente, poi si infilò due dita nella vulva bagnata. Era una sensazione molto piacevole, e ora aveva voglia di arrivare fino in fondo e necessitava di qualcosa di più .
Si ricordò di avere un piccolo dildo da qualche parte, che usava di rado. Frugò con una mano in un cassetto del comodino e lo trovò, chiuso in un astuccio. Lo prese, lo leccò avidamente e quindi se lo portò sul clitoride, sfregandolo con forza. Poi non resistette e se lo infilò dentro fino in fondo con un sospiro prolungato. Con una mano muoveva il dildo avanti e indietro e con l’altra si masturbava freneticamente il clitoride, finché dopo qualche minuto arrivò all’orgasmo: un godimento lungo ed intenso che la fece gemere di piacere.
Aveva ritrovato il piacere dell’autoerotismo e pensò a come la figlia o forse anche la sua amica Natalia facessero sesso così spesso al contrario di lei, chiedendosi – senza risposta – perché si fosse privata così a lungo di questo piacere della vita. Ma poteva sempre ricominciare, con la persona e nell’occasione giusta.
E con questo pensiero si addormentò, nuda e continuando ad accarezzarsi la vagina glabra e bagnata.

Il pomeriggio del giorno dopo, mentre Elisa era al lavoro, Giulia stava facendo sesso con il fratello Alex. Dopo essere stata abbondantemente scopata e sodomizzata, mentre stavano riprendendo fiato, Giulia disse:
“Sai Alex, ieri ho depilato la passerina e il buchino della mamma... vedessi come sono belli!...E le ho dato anche un bacio lì... Penso le sia piaciuto...era umida di umori!... E questa notte credo si sia masturbata... l’ho sentita gemere!”
“Ah, bene.. sono contenuto che lei abbia gradito...”
“Devo dire che a vederla nuda e dopo il nuovo trucco e parrucco, lei è ancora una bella donna... assai attraente....Peccato che non voglia dedicarsi di più al piacere del sesso...”
“Beh... è ancora giovane... troverà chi la potrà attrarre e soddisfare...”
“Alex, mi viene un pensiero... e se provassimo a coinvolgerla nei nostri giochi erotici?!”
A quell’idea l’uccello di Alex riprese subito un certo vigore; Giulia se ne impossessò e cominciò a menarlo. Lui disse:
“Oh... io sono sempre disponibile per le donne di casa... ma come fare per convincerla?... Finora è sempre stata così distaccata per quanto riguarda il sesso...”
“Sai cosa faccio?... Provo a chiedere un parere a Natalia... Ora sono così amiche e magari raccontandole la sua storia con Florian le farà venire voglia di provare...”
“Ah sì, senti con Natalia... lei sa dare sempre le indicazioni giuste... Poi, sul sesso è una grande esperta...”
“Bene, farò così.... Intanto, dai Alex, scopami ancora!”

Qualche giorno dopo, Giulia era da Natalia, per completare il ciclo di lezioni di recupero; Florian era in piscina agli allenamenti di nuoto. Con un’insegnante seria e preparata come Natalia, Giulia riuscì a recuperare in breve tempo tutto l’arretrato sulle varie materie che studiavano insieme. Anche la trans vide subito i buoni risultati che la ragazza aveva raggiunto in breve tempo.
“Bene, direi che con oggi abbiamo terminato il programma di recupero. Sei stata davvero brava Giulia, un’allieva molto capace quando si vuole impegnare... adesso sei pronta per l’esame di maturità... oramai manca poco...”
“Grazie Natalia... devo dire che studiare con un’insegnante come te è molto produttivo ma anche piacevole...”
Quindi si avvicinò alla trans, accarezzandogli le gambe accavallate, e disse sorniona:
“Ora che abbiamo finito, non merito un premio?”
Natalia le sorrise, capì subito cosa volesse, e rispose: “Sì, te lo meriti... E cosa vorresti come premio?”
Giulia non perse tempo con frasi di circostanza e andò diretta: “Lo sai Natalia... voglio il tuo cazzo!”
Le infilò subitamente le mani sotto la corta gonna, le abbassò il perizoma ed estrasse il grosso arnese della trans, già quasi in tiro.
Si chinò a succhiarlo avidamente, infilandoselo fino in gola. Continuò a sbocchinarlo a lungo, leccandole anche le palle gonfie e il buchino. Poi si alzò, si tolse i pochi vestiti che aveva, si appoggiò sulla scrivania e disse: “Dai, adesso scopami alla pecorina!”
Natalia non se lo fece ripetere; le piaceva quella ragazza così disinibita ed era contenta che fosse fidanzata con suo figlio. Si spogliò, si mise dietro di lei e le infilò in un sol colpo il cazzone nella fighetta bagnata che lo accolse senza difficoltà, ed iniziò a fotterla con colpi potenti e martellanti.
“Sìììì...sììì... dai continua a scoparmi così... forte come sai fare tu!... Poi, già che ci sei sbattimelo nel culo!”
La trans non se lo fece ripetere. Dopo averla scopata per un po’ in figa, sputò sulla rosellina anale per inumidirla ed estratto dal lato-A l’uccello, già lubrificato dai succhi vaginali, lo spinse con decisione nel lato-B dove entrò quasi subito.
Giulia sobbalzò inarcando la schiena, facendo un sospiro e un “Oh... sì... lo sento!.... Dai inculami come si deve!”
Natalia, da abile inculatrice, continuò a sodomizzare la ragazza con un ritmo martellante, mentre Giulia, sempre messa a 90 gradi appoggiata alla scrivania, si masturbava furiosamente il clitoride, raggiungendo già più volte l’orgasmo.
Ogni tanto Natalia estraeva l’uccello per ammirare l’ano dilatato, chinandosi a leccarlo per gustarne il buon sapore, e poi riprendeva a scoparla, alternando i passaggi figa-culo.
Poi Giulia si voltò, si inginocchiò davanti alla sua dominatrice e le succhiò ancora l’uccello intriso dei propri effluvi; quindi disse:
“Natalia, ci mettiamo sul divano e mi scopi da davanti, fino a riempirmi di sborra?”
“Certo cara... tutto quello che vuoi!”
Così Giulia si mise sul divano, alzando le gambe fin oltre le spalle. Natalia si appoggiò su di lei, baciandola e intrecciando le lingua vogliose, lasciando che fosse Giulia a riprenderle l’uccello e reinfilarselo nella figa.
“Ora scopami fino a sborrare!”
Natalia continuò l’opera, mentre Giulia le stringeva le tette ed i capezzoli. Finché, dopo parecchi minuti, arrivò all’apice del piacere:
“Sì Giulia... sto per godere... sììì...vengoooo!” Una copiosa sborrata riempì la vagina della ragazza,
mentre la trans continuava a pompare, facendo fuoriuscire il liquido seminale.
“Oh sì Natalia... ho goduto anch’io insieme a te... è stupendo!” E le due si baciarono ancora lungamente, poi la ragazza aggiunse:
“Ora dammi l’uccello che te lo ripulisco con la bocca...”
Così la trans estrasse il membro gocciolante dalla vagina e lo mise in bocca a Giulia, che gustò quelle gocce di sperma che le piaceva tanto. Poi, per ricambiare, Natalia, affondò la lingua nella figa sborrata della ragazza, procurandole ancora qualche scossa di piacere e raccogliendo lo sperma colante. Quindi, si avvicinò nuovamente alla bocca della ragazza per scambiarsi un ultimo bacio al sapore di sborra.

Le due rimasero vicine in silenzio, per qualche minuto, accarezzandosi dolcemente. Poi Giulia le raccontò l’episodio della depilazione con Elisa e dei pensieri che le erano maturati, aggiungendo:
“... Ecco, così mi piacerebbe che la mamma si sbloccasse un po’ e... Io e Alex le vogliamo molto bene... e... ehm... vorremmo tanto coinvolgerla nei nostri giochi in famiglia... Ma non so come provare a dirglielo... Natalia, tu che sei così esperta e trovi sempre le parole giuste, cosa mi puoi suggerire?”
“Beh, Giulia...Elisa è una mia cara amica e anche a me piacerebbe vederla più felice e soddisfatta di sé stessa, magari anche nel sesso... Con lei o la si prepara per tempo per farle capire le cose e superare le sue barriere... oppure la si mette di fronte al fatto compiuto... Sarebbe uno shock, ma forse diventerebbe più facile farle capire in un attimo come vi amate più di tante parole...”
La ragazza rimase un attimo pensosa, poi disse:
“Sì..., forse hai ragione... come sempre... adesso vedrò con Alex come fare e trovare il momento giusto... Ma sono sicura che se glielo diciamo o ci mostriamo a lei, poi correrà da te per sfogarsi e per chiedere aiuto...”
“Nel caso, saprò regolarmi di conseguenza...” aggiunse con un sorriso e uno sguardo, forse un po’ ammiccante, la trans.
Poco dopo Giulia si rivestì per rientrare a casa, con un ultimo bacio a Natalia.

Il giorno dopo, Giulia, oramai decisa ad andare fino in fondo, espose il suo piano, spavaldo e un po’ ingenuo, al fratello.
“Alex, io vorrei davvero provare a far sapere a mamma la nostra realtà ed a coinvolgerla nei nostri giochi. Ne ho parlato anche con Natalia che suggerisce, se non riusciamo con le parole, di convincerla con i fatti!... Allora, senti bene: ci faremo trovare a scopare quando rientra... così vedrà come ci amiamo e chissà magari riusciremo a rendere partecipe anche lei!”
Il fratello le sorrise, l’abbracciò e disse: “Sì, sorellina... sei sempre così esuberante nelle tue idee, anche se non è tutto così facile...Comunque, io sono disponibile, faremo come dici... speriamo che la mamma capisca e non la prenda a male...”

E così, dopo qualche giorno, giunse il momento per mettere in atto il loro piano.
Elisa di solito rientrava dal lavoro verso il tardo pomeriggio; i due ragazzi, confidando sulla sua abituale puntualità, si misero all’opera nella camera di Elisa, già nudi ed eccitati, cominciando con dei lunghi preliminari.
“Sì, dai Alex, leccami bene... che così mi bagno tutta... mi piacerebbe che poi sia mamma a continuare l’opera....”
Il fratello si dedicava volentieri alla fighetta di Giulia affondando la lingua e poi le dita per stimolarla fino al punto G.
“Oh sì così... dai, che poi ti succhio l’uccello!”
Continuarono per un po’, finché Giulia guardando dalla finestra vide che Elisa stava parcheggiando sotto casa.
“Eccola! Sta arrivando!... Ora Alex inizia a scoparmi... voglio che ci veda mentre prendo il tuo cazzo!”

L’ignara Elisa aprì il portone, un po’ stanca dopo la lunga giornata di lavoro in ufficio; si aspettava di trovare i ragazzi nel soggiorno ma non c’erano. Dopo aver posato borsa e soprabito, si accorse dei rumori che provenivano dal corridoio delle camere. In realtà non erano rumori qualsiasi, ma le parevano sospiri e gemiti sommessi e parole che non riusciva a capire.
Un po’ preoccupata, pensando che qualcuno di loro stesse poco bene, si diresse verso la camera della figlia la cui porta era socchiusa. L’aprì senza bussare iniziando a dire:
“Giulia, tutto bene?...” ma si fermò di colpo, impietrita da quanto vedeva e rimanendo basita e incredula, a bocca aperta.
Di fronte a lei, i suoi figli nudi stavano facendo sesso tra loro, con Alex che stava scopando la sorella la quale, a gambe larghe ed alzate, stava accogliendo il suo membro che la martellava con forza.
“Oddio!....Ma...ma.... Cosa state facendo?... Siete impazziti?” riuscì solo a dire la malcapitata Elisa
già con le lacrime agli occhi.
“Oh, ciao mamma!... Ecco... ehm... come vedi stiamo solo facendo sesso!” disse con nonchalance e tono tranquillo Giulia, come se fosse la cosa più normale del mondo farsi trovare così dalla madre mentre il fratello continuava a fotterla.
“Ma come...che fate solo sesso?... Ma vi rendete conto?!... Siete fratello e sorella!... Come è possibile?...Questo è...è... incesto!... Siete dei porci pervertiti!... Vergognatevi!”
“Oh, quante storie mamma!... E’ che io e Alex ci vogliamo bene in tutti i sensi ed è una cosa talmente bella fare l’amore liberamente con chi amiamo... anche in famiglia...”
“Giulia, ma tu sei già fidanzata!... Non ti basta il tuo ragazzo?” cercò di replicare la madre.
“Beh, mamma, te l’ho detto che faccio sesso anche con altre persone, quindi anche con Alex....”
“Oh Giulia... non credevo che tu fossi una tale sgualdrina!... E tu Alex, non eri gay? Se volevi provare con una donna, proprio con tua sorella?”
Al che Alex estrasse l’uccello dalla vagina della sorella e menandoselo dolcemente per farlo vedere bene dalla madre, disse con un sorriso allusivo: “Beh, gay sì... ma sono sempre disponibile per le donne di casa...”
Elisa, il cui sguardo cadde inevitabilmente sul grosso arnese del figlio in piena erezione, farfugliò: “Come le donne di casa?... Cosa vuoi dire...?”
Giulia, dopo uno sguardo d’intesa con il fratello prese l’iniziativa, ed osò il tutto per tutto:
“Vedi mamma... noi ci vogliamo bene come vogliamo tanto bene a te e vorremmo che anche tu fossi felice come lo siamo noi in questa situazione...e io e Alex saremmo ancora più felici se potessimo condividere questo momento con te...”
“Cosa vuoi dire?...Non capisco...” disse con un filo di voce Elisa, sempre più frastornata.
I due ragazzi si alzarono e si avvicinarono alla madre cercando di abbracciarla, lei con la vagina colante di umori e lui con l’uccello ben duro, e fecero:
“Ecco mamma... noi vorremmo tanto che tu ti unissi a noi in questi giochi... vedrai come è bello fare l’amore... in famiglia!”
Elisa con le ultime forze mentali che aveva, riuscì a dire piangendo:
“Come unirvi a voi?... Vuoi dire fare sesso con voi, i miei figli?!... Oh, ma cosa dite?.... Siete proprio fuori di testa!... Come potete rivolgervi così a vostra madre?... E’ immorale!... Non mi toccate!... Siete dei mostri!... Non vi voglio più vedere!... Non posso stare qui un minuto di più!... Me ne vado!... Addio!”
E così, in piena agitazione e crisi di pianto, Elisa tornò all’ingresso, prese borsa e soprabito ed uscì sbattendo la porta.

Scesa in strada, Elisa non sapeva cosa fare; non era in grado di guidare in quello stato ed iniziò a camminare come una scappata di casa senza una meta; si rese conto che doveva parlare con qualcuno di cui si fidasse e le venne in mente di chiamare la sua amica Natalia.
Al telefono, singhiozzando le disse:
“Natalia!... E’ successa una cosa terribile!.... Sono sconvolta!... Ho bisogno di parlare con qualcuno... posso venire da te?”
Nel frattempo, Giulia aveva inviato un messaggio a Natalia dicendole dell’accaduto e che la madre probabilmente sarebbe andata da lei. Così, la trans, fingendosi all’oscuro, rispose:
“Sì certo Elisa... vieni pure... Ma cosa è successo?”
“Te lo dico quando sono lì... non ci crederai...”
Le due abitavano abbastanza vicino e quindi dopo dieci minuti Elisa arrivò a casa di Natalia.

Appena entrata, si gettò su Natalia come su un’ancora di salvezza, e l’abbracciò piangendo sulla sua spalla.
“Elisa!... A vederti così agitata mi preoccupi!... Ma cosa è successo di tanto terribile?... Vieni, siediti che parliamo con calma...intanto bevi un po’ d’acqua...”
Le due si sedettero sul divano, Elisa dopo qualche sorso d’acqua riprese un po’ il fiato e iniziò a raccontare in modo concitato:
“Ecco Natalia... in breve... ho scoperto i miei figli che facevano sesso tra loro!”
“Ah, si tratta di questo... Pensavo a chissà cosa di grave, meno male... “
“Come meno male?.... Invece per me è proprio una cosa grave, molto grave....”
“Su calmati un po’ adesso... intanto che parliamo ti preparo una tisana che ti farà bene....”
Poi Natalia continuò il discorso:
“Vedi Elisa, se i tuoi ragazzi si vogliono bene è una bella cosa e se ciò li porta anche ad amarsi diciamo fisicamente per loro è una normale conseguenza e bisogna accettarlo senza porsi troppe barriere...I ragazzi di oggi poi sessualmente sono molto fluidi e non si pongono troppi preconcetti...”
“Ma...ma.. tu li giustifichi?”
“Ecco vedi, l’incesto è molto più diffuso di quanto non si pensi... ed in alcune fasi storiche e culture anche più accettato...”
“Natalia, io non sono bigotta e bacchettona... ai miei tempi mi sono anche data da fare... ma ho delle barriere morali ed anche mentali che non riesco a superare... e poi c’è anche un’altra cosa...non solo i miei figli facevano sesso insieme ma addirittura mi hanno chiesto di partecipare ed unirmi a loro!... Capisci?... Una madre che fa sesso con i figli!... E’ moralmente assurdo e inaccettabile!”

A quel punto Natalia si rese conto che era da andare fino in fondo nel rivelare a Elisa la verità delle cose, a costo di procurarle un ulteriore shock. Così le disse:
“Elisa cara, sei una mia cara amica e a questo proposito vorrei dirti una cosa, ma promettimi di non prenderla a male...”
“Sì certo Natalia, ci mancherebbe... mi fa piacere parlare con te e anzi ti ringrazio che in questo frangente ascolti il mio disagio e forse le mie paranoie...”
“Capisco il tuo disagio di fronte a una situazione che non ti saresti mai aspettata, ma è la realtà del giorno d’oggi. Come ti ho detto l’incesto è molto più diffuso di quello che immagini.... Come sai io sono una persona di mentalità molto aperta e senza inibizioni... del resto la mia natura trans mi ha fatto superare molte barriere mentali... Ecco, io, come molte altre persone, credo che il sesso in famiglia sia la forma più completa di amore che ci possa essere e quindi è un tabù da superare... e...ehm... che io ho superato...”
Elisa rimase stupita da quelle parole; sapeva che Natalia era una persona molto libera e disinibita ma non riusciva a credere a quello che le stava dicendo. Le chiese:
“Vuoi dire che... che... anche tu...fai ... insomma... fai quelle cose...?”
“Ebbene sì Elisa, anche io pratico sesso in famiglia e faccio l’amore con mio figlio!” disse con tono sicuro Natalia.
“Oh!... Non lo avrei mai creduto... che anche tu... sei... che tu fai.... non riesco a dirlo...”
A quel punto alla povera Elisa cominciò ad annebbiarsi la vista ed a girarle la testa. Troppe novità inaspettate tutte in una volta che le avevano sconvolto il suo mondo di affetti e persone care.
“Uhhh... non mi sento bene... mi gira tutto....” e qualche istante dopo perse i sensi.


7 - CONTINUA


DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE (titoli provvisori):

CAPITOLO 8: ELISA CONSOLATA E SEDOTTA DA NATALIA

CAPITOLO 9: E FINALMENTE ELISA SI ABBANDONA AI SUOI FIGLI


Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.


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