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Le mie avventure: giochi particolari con coppia bisex


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
05.12.2021    |    18.822    |    11 9.2
"Quindi, sostituisco quel toy con la lingua per affondare il più possibile in quello stupendo buchino..."
Storia personale reale (cambiando solo i nomi per privacy), con un piccolo margine di “licenza letteraria” per adattamento a necessità narrative.

Come indicato nella mia pagina e raccontato in altre storie personali già pubblicate, oltre ad incontri con partner abituali donne o trans, quando c’è l’occasione giusta sono attratto anche da ménage à trois con coppie per provare qualcosa di diverso ed ancor più stimolante.

Tempo fa (pre-pandemia), in occasione di una vacanza a Parigi (città che adoro), ho conosciuto una coppia di aitanti e dinamici quarantenni lombardi che si trovava nello stesso albergo, che chiameremo Francesco ed Alessia (i nomi veri sono altri). Lui: moro, alto, magro; lei altezza media, figura snella, capelli neri lisci, viso attraente, sguardo malizioso e con un fare assai intrigante.
In quei giorni li ho accompagnati volentieri in alcune visite a luoghi e monumenti della Ville Lumière (che conosco molto bene, essendoci stato decine di volte), ed abbiamo così approfondito la conoscenza reciproca.
Essendo loro persone a modo, cordiali, molto alla mano e di mentalità aperta, una sera gli ho proposto di andare a vedere uno spettacolino in un “théâtre érotique” del Quartiere Latino. In tale situazione, stimolati dall’ambiente e dalle esibizioni erotiche delle ballerine da sole o in duo-lesbo, i discorsi sono scivolati su aspetti via via più personali ed intimi, da cui è emerso, senza reticenze, che loro sono una coppia aperta e libertina, entrambi bisex e che praticano il poliamore con le fidanzate di entrambi e con altri amici nonché dediti anche a giochi particolari. Al che mi sono rivelato anch’io come distinto gentiluomo, di analoga e ampia apertura mentale ma anche molto porcellino ed attratto da situazioni fuori dall’ordinario e senza porre limiti alla fantasia erotica.
In breve ci siamo ritrovati sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda, scoprendo affinità per fantasie e giochi erotici anche a tre.

E Francesco mi chiese se fossi anch’io bisex ed io gli risposi: “Non faccio e non cerco incontri solo con uomini, ma nel caso di un incontro a tre con una coppia non mi pongo limiti prefissati e sono portato a sperimentare e praticare anche situazioni inedite; del resto avendo ampie esperienze trans, un uccello non mi fa certo paura...”. E raccontai sommariamente qualche mia avventura ed esperienza particolare.
Anche Alessia, a fronte di questa reciproco interesse per i giochi fuori dall’ordinario, pareva stimolata all’idea di fare qualcosa insieme.
Ma dato che per loro era l’ultimo giorno di permanenza a Parigi, e non essendo l’albergo molto adatto per un’eventuale trio-hot (camere piccole e poco insonorizzate), in quel momento non successe nulla di particolare, anche perché non volevo forzare la mano.
Però, nel salutarci, Alessia disse in modo malizioso: “Tra qualche mese abbiamo in programma di venire dalle tue parti e potremo rivederci per fare qualcosa di divertente insieme...”.
“Oh, certo!... Mi farebbe molto piacere!” risposi. Baci e abbracci di commiato, rinviando il prosieguo alla successiva occasione.

Rimanemmo quindi in contatto, finché effettivamente qualche tempo dopo Francesca e Alessia vennero in una zona vicina per un breve soggiorno e mi invitarono a raggiungerli dicendo in modo esplicito che sarebbe stato un incontro ad alto tasso erotico.
Risposi con entusiasmo a questo graditissima proposta, per me un invito a nozze.

Così, in una bella serata estiva, li raggiungo nel loro residence 4 stelle, un ambiente ampio, elegante, ordinato e adeguatamente riservato per situazioni di questo tipo.
Mi accolgono calorosamente, Francesco, in camicia e pantaloncini, ed Alessia, ammiccante e molto sexy in un vestitino nero corto e attillato.
Fatti i convenevoli con un baciamano ed un casto bacino alla signora, prima di iniziare i giochi mi chiedono se voglio rinfrescarmi; in effetti dopo una camminata a passo veloce ero un po’ accaldato e una rapida doccia era quello che vi voleva.
Francesco mi accompagna al piano superiore, dove c’è la camera da letto ed il bagno. Mi lavo velocemente e poco dopo ridiscendo tenendo solo un asciugamano intorno alla cintola.

Ora si può iniziare. Mi dicono “Adesso possiamo riprendere il discorso non concluso a Parigi e dare sfogo alle nostre fantasie...”.
Mi dirigo così verso Alessia e il casto bacino precedente diventa subito una serie di baci profondi alla francese con lingue attorcigliate. In quel groviglio di lingue sento il piercing che lei ha sulla sua (che avevo visto quando l’avevo conosciuta), il che mi fa già presagire i riflessi benefici sui lavori orali. Nel continuare i baci infilo la mano in basso e sotto il vestitino... ovviamente niente! Allungo le dita fino alla passerina umida e poi verso il buchino posteriore, che paiono entrambi accoglienti e pronti all’uso.
Quindi, Alessia mi toglie l’asciugamano che avevo intorno alla vita da cui fuoriesce il mio attrezzo già bell’e pronto all’uso dopo le suddette effusioni linguistiche. Lei ne rimane un attimo ammirata e subito vi si dirige con la bocca, accovacciandosi innanzi a me (ancora con il vestitino addosso) ed iniziando un sapiente e delicato pompino su cui si avverte piacevolmente l’effetto del piercing linguistico. Io intanto la accarezzo fin dove arrivo, mentre Francesco ci guarda sornione.
Dopo di un po’, le dico: “Vorrei ricambiare queste attenzioni...”. Lei sospende il bbj e si distende sul divano; mi metto davanti a lei e comincio a sfilarle dall’alto quanto ha addosso, apparendomi finalmente nuda. E, sorpresa, il suo seno è solcato da due magnifici piercing a barretta che già nei discorsi precedenti avevo espresso essere una mia passione (piacerebbe farli anche a me, quando potrò condividerli con una compagna che li apprezzi ugualmente).
Rimango un attimo in ammirazione di quel seno che, pur di dimensione contenuta (circa una seconda), è molto gradevole e proporzionato alla corporatura snella di Alessia, e mi attrae irresistibilmente così nobilitato dai piercing che lo trafiggono. Quindi inizio a leccare, succhiare, stringere quei deliziosi capezzoli eretti solcati da tali accessori. Dico a Alessia che, se vuole ricambiare, a me piace assai farmi stringere e mordicchiare a mia volta i capezzoli, cosa che mette subito in pratica.
Già che sono nella parte superiore del torace, prima di scendere sotto, mi dedico anche ad ammirare e leccare le sue belle ascelle, depilate, lisce e profumate, come da mia passione fetish per questa zona molto erogena e sensibile ma spesso trascurata, con lei che infatti gradisce tali attenzioni.

Intanto Francesco si avvicina con un massaggiatore vaginale con testa rotante, appoggiandolo sulla parte e mettendolo in movimento rotatorio a velocità progressivamente più alta. Alessia ha un sussulto ed inizia a gemere sempre più, toccandosi il clitoride. Quando lei è già così ben stimolata Francesco mi dice: “Che ne dici di leccarla e succhiarle il clitoride come se fosse un piccolo cazzo?”
Non me lo faccio ripetere avventandomi su quella stupenda passerina glabra; prima passo la lingua all’esterno sulle labbra, per poi dirigermi verso l’interno, già umido di umori, infilandoci il più possibile la lingua. Quindi mi tolgo gli occhiali per affondare ancor meglio il viso nella sua natura e mi concentro sul clitoride, leccandolo, stimolandolo e succhiandolo con decisione. Lei, a giudicare dai mugolii, pare gradire e anche Francesco dice: “Da come succhi sei proprio un buongustaio!”.
Dopo parecchi minuti di questo piacevole esercizio, Francesco propone: “Vogliamo andare di sopra per continuare?” dirigendosi verso il piano superiore dove c’è la camera da letto.

Alessia si riprende un attimo dalla lunga stimolazione vaginale, e dopo un’altra serie di baci a lingue intrecciate, prima di salire le dico se vuole prendere alcuni degli “accessori” in bella mostra su un tavolino per i possibili giochi, tra cui dildo e strap-on. Lei rimane positivamente colpita da questa mia richiesta (anche se poi in quell’occasione non li abbiamo usati), a cui aggiunge di sua iniziativa con fare ammiccante due frustini, pur se le dico che non sono abituato all’uso della frusta per giochi sado-maso, ma potrei anche sperimentare qualcosa.
Sale sulla scala a chiocciola davanti a me, nuda, e io da dietro rimango in ammirazione del suo magnifico culetto, che muove con grazia davanti ai miei occhi.
Giunti in camera, siamo pronti per continuare. Alessia si mette alla pecorina davanti a me, offrendomi ancora alla vista ed al tatto i suoi due pertugi, invitandomi a continuare a leccarli, cosa che faccio con piacere, infilando in particolare la lingua nella rosellina posteriore il più in fondo possibile, assaporandone il gusto di buono e di pulito.
Intanto Francesco, memore di un giochino che gli avevo citato, tira fuori dei cubetti di ghiaccio (in realtà semisferici) invitandomi ad infilarli nei suddetti pertugi, pronti ad accoglierli.
E’ una rinfrescante fantasia estiva, sperimentata con alcune maestre di giochi, che ogni tanto mi piace riproporre. Ne infilo uno nel culetto ed un altro nella fighetta, con lei che li accoglie con un sussulto ed un brivido interiore ma non si scompone, anzi se ne fa mettere un altro in bocca, con il quale riprende a farmi un bocchino... al ghiacciolo.

Quindi interviene Francesco facendo: “Che ne dite di fare un 69?” Detto, fatto, con molto piacere: mi distendo sul letto e Alessia si posiziona sopra di me sbattendomi la vagina umida in faccia. E mentre lei continua subito il trattamento orale al mio uccello, io le passo la lingua tra figa e culo, allungando il collo per infilarla ora nell’una ora nell’altro orifizio, da cui comincia a colare anche il fresco liquido del ghiaccio di poco prima che si era sciolto.
Poi sento che si aggiunge un’altra lingua a cingere il mio uccello: è Francesco che si è affiancato a Alessia per praticarmi un pompino a due bocche molto stimolante. Avendo il culo di Alessia in faccia che mi cela la vista oltre l’orizzonte degli eventi, dico: “Non vedo cosa succede, ma è molto piacevole!”.
I due ci hanno preso gusto, continuando per qualche minuto, poi Francesco dice a lei: “Dai Alessia, è ora di scopare!” Così, rimanendo disteso, mi infilano velocemente un profilattico e Alessia si impala sul mio cazzo duro che evidentemente le fa effetto, sospirando con un “Ohhh!” mentre se lo introduce sino in fondo. Mentre lei inizia così a cavalcarmi di buona lena, Francesco si toglie i pantaloncini mostrando un attrezzo di dimensioni veramente notevoli per larghezza e lunghezza, quasi da superdotato e già in tiro.
Rimango un attimo in sincera ammirazione facendogli i complimenti per la dotazione, e lui coglie la mia attenzione porgendomelo a pochi centimetri dal viso. Essendo lì per giocare con loro senza limiti prefissati e senza avere tabù né ponendomi troppi dubbi, supero ogni remora e lo prendo prima in mano e poi finalmente in bocca con nonchalance. Inizio a succhiare quel grosso cazzo mentre Alessia continua a cavalcarmi, per una situazione molto coinvolgente.

Dopo qualche minuto così, Alessia si sfila e mi lascia alle prese con l’uccello di Francesco, facendomi mettere carponi per succhiarlo meglio. In effetti, ci ho preso gusto; mi riempie completamente la bocca e me lo spinge fino in fondo per un deepthroat, come avevo fatto con alcune trans.
Intanto, Alessia da dietro si prende cura del mio culetto. Si mette un guanto ed inizia ad infilare le dita; dapprima delicatamente una o due che entrano con facilità (in effetti sono piuttosto allenato per anal-games da parte di donne e trans). Allora, si lubrifica maggiormente e procede con decisione a penetrarmi, infilando prima tutte le dita e poi l’intera mano per un fisting completo! (naturalmente mi ero adeguatamente “depurato” in previsione di possibili giochi di questo tipo).
Avevo già detto loro che mi piace farmi possedere in questo modo dalla partner (come indicato anche nella mia pagina personale di presentazione), anche se di solito lo faccio al termine dell’amplesso, ma entrambi rimangono piuttosto sorpresi di come accolga agevolmente il fisting. Quindi un momento topico, con manina di lei in culo ed il cazzo di lui in bocca, continuato per diversi minuti.
Poi, Alessia estrae delicatamente la mano e completa l’opera dandomi qualche colpo di frusta, non troppo forte sul culo appena violato, il che, pur non essendo abituato, non mi dispiace affatto.

Dopo questa fase in cui sono stato loro succube, tocca a me dedicarmi ad esplorare le intimità di Alessia. Dopo un primo assaggio con due dita anche in entrambi i buchi per una presa a uncino, mi fa mettere un guanto e, dopo averlo lubrificato, le infilo gradualmente le dita nella vagina umida che si dischiude senza difficoltà a tale inserimento, fino ad infilarle tutte le dita muovendole delicatamente e ruotando il palmo. Sono ad un passo dal fisting completo a lei, che pare gradire ma mi limito senza forzare e andare oltre.
A quel punto, si avvicina Francesco con il cazzo ben in tiro che la penetra alla pecorina entrando in un sol colpo (al naturale, essendo la sua compagna di vita) ed inizia a scoparla con decisione. Mentre lei mugola di piacere ammiro compiaciuto questa bella coppia all’opera tra loro, e quando Francesco estrae il membro e me lo porge, non resisto a succhiarlo gustando il buon sapore di umori vaginali di cui è intriso. Poco dopo lui passa a sodomizzarla, aprendole ben benino quel delizioso culetto, e quando, tra un colpo e l’altro, estrae l’uccello e me lo passa in bocca e quindi gli succhio ancora, senza indugio, il cazzo all’ancor più buono sapore di culo!

Poi Francesco mi cede il posto per continuare a scoparla. Dopo una nuova copertura, la penetro sul letto sempre alla pecorina, scopandola con un buon ritmo. Francesco è vicino e osserva la scena, menandosi lentamente l’uccello in tiro. Al che mi viene in mente un’idea perversa che finora non ho mai sperimentato, e gli dico:
“Francesco, se vuoi, potrei provare a prendere il tuo cazzo in culo mentre scopo Alessia!”
Lui mi guarda piacevolmente sorpreso da quella proposta da buon porcellino e si prepara ben lieto a darvi corso. Così si mette un profilattico, si posiziona dietro di me cercando la posizione giusta, appoggia la cappella sul mio ingresso anale, già aperto dalla manina di Alessia nel gioco precedente, ed entra senza troppe difficoltà. Ci assestiamo un attimo ed iniziamo entrambi a spingere, cercando la necessaria sincronia nel movimento della reciproca scopata.

Sto facendomi possedere per la prima volta da un membro maschile, ma devo dire che, abituato a vari tipi di penetrazione, non trovo particolari differenze rispetto ad esempio all’uccello di una trans. Ma qui, la particolare situazione a tre di un “trenino dell’amore” di questo tipo, amplifica il piacere e la libidine di scopare e contemporaneamente essere scopato!
Comunque, anche questa è un’esperienza che prima o poi era da provare, e che arricchisce il bagaglio “cul-turale” da vero porco senza limiti.
Abbiamo continuato così per diversi minuti, ma non è risultato agevole mantenere a lungo la posizione di equilibrio e di spinta; ogni tanto qualche uccello usciva dal nido e veniva reinserito a forza.
Poi, arrivato a fine corsa il “trenino”, vedendo che non mi dispiaceva affatto ricevere quel trattamento, Francesco ho continuato a sodomizzarmi con ancor più decisione, trovando evidentemente accogliente il mio ambiente anale, mentre io, con il culo occupato da quel grosso cazzo, mi dedicavo a leccare Alessia distesasi davanti a me.
Sperimentare queste varianti bisex in un contesto del genere ed in modo allegro e giocoso, senza morbosità, non solo mi è piaciuto ma mi ha aumentato il livello di eccitazione.
E così, dopo aver preso un’abbondante dose del sesso di lui, sono tornato a dedicarmi a lei.

Dal bordo del letto, la penetro in piedi sempre alla pecorina (evidentemente è la sua posizione preferita) e la scopo subito con un buon ritmo. Alessia dimostra di gradire aumentando i mugolii ed i sospiri; Francesco fa cenno che lei sta per venire, così aumento come posso i colpi, finché con un gemito più intenso giunge apparentemente al godimento. Rallento il ritmo fino a fermarmi per darle modo di riprendersi, ma non le serve riposarsi e quindi a quel punto, provo anch’io ad assaggiare il suo lato-B, che si mostra subito assai accogliente e che calza come un guanto.
Proseguo a sodomizzarla alla pecorina ancora per qualche minuto; poi le chiedo se posso scoparla anche da davanti. Lei di buon grado si stende sul letto alzando le gambe e, dopo nuovo cambio di profilattico, passo a scoparla in figa alla missionaria. Durante la gustosa scopata, ogni tanto mi chino a baciarla mentre lei mi stringe i capezzoli, come ha capito che mi piace.
Francesco ci guarda mentre siamo all’opera, sempre con l’uccello in tiro; evidentemente gli piace vedere la sua donna così posseduta da altri.

Stavamo facendo sesso da quasi un’ora e mezzo, ed avendo io dei tempi di venuta medio-lunghi per arrivare a conclusione propongo a Alessia se vuole fistarmi di nuovo, questa volta da davanti, rimanendo disteso sul letto.
Lei, con un lampo di libidine negli occhi, è ben lieta di accontentarmi. Si rimette un guanto e dopo adeguata lubrificazione, ripercorre la strada, peraltro già aperta, ed è di nuovo dentro di me. Mentre muove delicatamente la manina che entra tranquillamente fino al polso, si dedica contemporaneamente anche al mio cazzo sempre in tiro, riprendendo a leccarlo e succhiarlo con abile savoir-faire, a cui presto si aggiunge anche Francesco per continuare il trattamento con un pompino a due bocche.

A quel punto, mi viene in mente un ultimo gioco, un’idea perversa un po’ “estrema”. Tra le fantasie recondite finora non realizzate, ho quella di essere fistato da una donna e contemporaneamente prendere anche il cazzo di una trans, avendo già sperimentato mano + dildo.
Ora, in questa situazione a tre cosi coinvolgente e stimolante, essendoci a disposizione il notevole arnese di Francesco provo a lanciare questa proposta indecente: “Francesco, per concludere, vorrei provare a prendere anche il tuo cazzo insieme alla mano di Alessia...” Loro paiono piuttosto stupiti dalla richiesta, non gli era mai capitato nella loro esperienza di coppia pur dedita a giochi particolari ed estremi, ma si sono mostrati ben disponibili a provare a realizzarla.
Francesco si ricopre nuovamente e, con ulteriore lubrificazione, prova ad appoggiare la cappella sull’orifizio anale già occupato dalla manina di Alessia. Prova a spingere per saggiare lo spazio disponibile, poi dice: “Alessia, prova a ritrarre un po’ la mano ed aprirla in modo che mi appoggio sopra come con un calzascarpe...”. I due provano in quel modo e facendo così leva sulla mano, la cappella riesce ad entrare; continuano a spingere per guadagnare qualche centimetro fin dove si riesce pur non fino in fondo. Li sento entrambi dentro di me, mano di lei e cazzo di lui, per una sensazione intensa ma piacevole di completo riempimento ma senza alcun dolore. Francesco prova a muovere il suo membro come in una scopata, ma dopo qualche colpo, gli risulta un po’ difficile mantenere la posizione. Diciamo che l’esperimento è in buona parte riuscito, pur se da perfezionare nei meccanismi operativi.
Così, poco dopo Francesco si sfila, e rimango con la mano di Alessia che continua a fistarmi per arrivare a conclusione, finché dopo ulteriori affondi ed i suoi abili lavori orali giungo allegramente alla venuta finale, ovviamente in bocca a lei, che dopo averne gustato il sapore mi riversa la sborra in bocca, facendola colare lentamente, per un gran finale come mi piace fare.
Una volta che la parte si è rilassata, guido la mano di Alessia per completare delicatamente l’estrazione, compiacendosi che il guanto sia rimasto pulito.

Dopo qualche istante per riprendere le forze, vado in bagno per i lavaggi finali, mentre Alessia rimane nuda sul letto, anche lei per riposarsi un attimo.
Poi, una volta ricomposti e rivestiti, usciamo tutti e tre per gustare insieme un gelato ritemprante.
A fine serata, mi accomiato salutandoli calorosamente, con un ultimo bacio in bocca ad Alessia, e ringraziando entrambi per l’accoglienza e la disponibilità da persone cordiali e di livello, e per avermi fatto vivere tanti bei giochi a tre, anche particolari e bisex, molto stimolanti ed intensi.
A loro volta, nel salutarmi, Alessia e Francesco mi dicono: “E’ stato molto bello e appagante anche per noi poterci esprimere come più amiamo fare con una persona che parla la nostra stessa lingua!.... Non pensavamo che anche tu fossi così aperto ed esperto nei giochi particolari.. Se vorrai, ci vedremo ancora per continuare con altre fantasie!”
“Ma certo!... Non vedo l’ora!” rispondo, molto lieto che anche per loro sia stata un’esperienza piacevole ed appagante, da ripetere appena possibile.

E infatti, con Alessia e Francesco sono seguiti altri incontri, quando si è riusciti a combinare le giuste occasioni, in cui si è ulteriormente ampliata la gamma dei giochi e fantasie realizzate.
Ad esempio, quando li ho raggiunti la volta successiva, lei si è presentata con un corpetto verde in stile vagamente femdom, completato da uno stupendo plug con gioiello che adornava il culetto. Vedendola così, mi sono inginocchiato davanti a lei per leccarle la punta degli stivali in pelle ugualmente verde (nuovi e puliti) che poi le ho sfilato per continuare l’opera leccandole e succhiandole lungamente i deliziosi piedini, sia la pianta sia le dita ornate con anelli. Lei ha apprezzato assai mentre Francesco aveva già estratto l’uccello, su cui poi ci siamo avventati per sbocchinarlo in due, io e lei, scambiandoci slinguate bagnate, per poi affondarmi tutto l’uccello in bocca, spingendolo avanti e indietro come per scoparmi. Quindi, sono tornato a dedicarmi a lei, e alla sua deliziosa passerina, leccandola e sditalinandola ben benino, fino a che Alessia mi chiede di toglierle il plug anale con la bocca.
Ci provo volentieri: prima lecco intorno al pertugio e poi afferro con la bocca il plug tirandolo dolcemente, finché si sfila del tutto, lasciando il buchino semiaperto. Quindi, sostituisco quel toy con la lingua per affondare il più possibile in quello stupendo buchino.
A quel punto entrambi vogliono scopare. Così, dopo le relative coperture, abbiamo ripetuto il “trenino” del primo incontro: io scopavo in figa Alessia alla missionaria, e Francesco mi inculava a tutta forza. Un momento davvero sublime, con la doppia libidine di scopare e nel contempo essere scopato!. Abbiamo continuato fino a che siamo riusciti a mantenere coordinata e in equilibrio la posizione, non sempre agevole dato il movimento e la spinta dei rispettivi cazzi.
Oramai eravamo presi dal vortice erotico. Alessia ne voleva ancora, mettendosi alla pecorina. Il suo compagno si posiziona dietro, la lubrifica un po’ e in un sol colpo la incula a fondo al naturale!

E’ spettacolare vedere una coppia intenta a una penetrazione anale con una tale intensità e complicità. E inevitabilmente, quando lui estraeva ogni tanto l’uccello, oltre a rimirare l’ano deliziosamente dilatato, non ho resistito alla tentazione di succhiarglielo a dovere, gustandone l’aroma anale di cui era permeato per poi leccare a fondo quel culo appena violato che mi attrae irresistibilmente.
Poi Alessia mi dice: “Ora inculami tu!” roteando in modo invitante il culetto.
Entro in lei senza difficoltà, dopo che Francesco aveva aperto la strada, e da adoratore del sesso anale la sodomizzo a lungo, mentre lei si sfrega il clitoride, gustandomi ogni attimo nel sentire il membro avvolto da quelle calde e soffici pareti anali.
Dopo quella lunga cavalcata anale, Alessia ha bisogno di riprendere fiato ed anch’io. Appena un attimo di pausa per dissetarci, e, con uno sguardo di intesa, i due birichini mi preparano un trattamento a sorpresa. Avendo capito che non mi ritraggo di fronte a nuove esperienze erotiche anche se estreme e inaspettate, estraggono un attrezzo particolare e mi legano mani e piedi ad una croce da sospensione con polsiere e cavigliere che bloccano sulla porta.
Mi ritrovo così legato alla loro mercé, per giunta bendato. Li sento armeggiare con i loro strumenti finché dicono: “Adesso ti frustiamo!”.
Lui e lei armati di frustino e gatto a nove code, iniziano a fustigarmi sulla schiena e sul culo dapprima delicatamente, poi, vedendo che in effetti quel trattamento non di dispiaceva affatto anzi mi eccitava viepiù, continuano con più decisione fino a farmi sentire dieci nerbate per uno.
Rimanendo bloccato e bendato ed in piena erezione, sento poi le dita delicate di Alessia frugarmi il culo, fino ad entrare completamente, per un fisting da in piedi che non avevo mai provato.
Con l’altra mano, la perfida padrona mi massaggia delicatamente il cazzo duro, aumentandomi così l’eccitazione ma senza poterne dare sfogo, essendo bloccato dall’attrezzo. Ma ancora non le basta; la sento prendere qualcos’altro che poco dopo si rivela essere uno strap-on di discrete dimensioni che in un colpo si fa largo nel mio culo aperto.
Alessia, evidentemente stuzzicata anche lei da quel gioco intrigante, inizia a spingere abilmente quel fallo avanti e indietro dentro di me, ed entrambi troviamo presto il modo di muoverci all’unisono per facilitare la penetrazione.
Sentirsi così succube di una padrona esperta e capace come Alessia per giochi bdsm pur se piuttosto soft, sotto gli occhi del suo compagno, crea delle sensazioni davvero particolari e molto stimolanti.

Dopo quel trattamento bdsm, siamo tornati a ruoli più abituali. Dico alla mia padrona, tornata una dolce gattina: “Adesso è ora di darti una doppia dose di piacere...” e al suo compagno: “Che ne dici di provare a fare una doppia penetrazione a lei?”
Entrambi mi guardano come se li avessi letti nel pensiero, interpretando i loro desideri per spaziare ogni ambito dell’ampia gamma dei giochi erotici. Alessia è subito parsa ben lieta della prospettiva di ricevere contemporaneamente i nostri due membri: “Oh sì, certo!... Come ci mettiamo?”
Dopo aver studiato un attimo la possibile posizione, ci mettiamo su una specie di panca/divano imbottita, che consente un appoggio più consistente e stabile che il letto.
Francesco si stende e invita la compagna a impalarsi sul suo cazzo duro; dopo aver avuto un attimo il dubbio se provare a prenderne due in culo (ma con le nostre dimensioni non ci sarebbero fisicamente potuti stare) Alessia, appoggiandosi sulle gambe si cala lentamente sul cazzone del compagno infilandoselo tutto in figa. Si muove qualche attimo per trovare la posizione e quindi si china in avanti, offrendomi la vista, il tatto ed il gusto del suo buchino posteriore pronto all’uso.
Lo lecco di nuovo, ci metto ancora un po’ di gel lubrificante e quindi, dopo la copertura di rigore, vi appoggio la mia cappella turgida ed inizio a spingere gradualmente. Francesco ha fermato il suo movimento per favorire la penetrazione da dietro, e infatti poco dopo mi ritrovo agevolmente all’interno di quell’accogliente ambiente anale.
Alessia fa un sospiro, per abituarsi un attimo a quei due membri dentro di lei. Subito dopo noi due maschietti, eccitati come siamo, cominciamo a scoparla all’unisono, trovando il giusto ritmo nel spingere insieme o alternati. Lei inizia a gemere, presumibilmente di piacere, visto che incassa i nostri colpi senza lamentarsi, anzi incitandoci a continuare.
Continuiamo per qualche minuto in modo molto intenso, finché riusciamo a mantenere quella posizione. Poi, estraggo il mio uccello per ammirare con soddisfazione il buchino adeguatamente dilatato, e propongo il passo successivo: “Alessia, e se proviamo a mettere anche il mio in figa?”
La ragazza non si tira certo indietro, infoiata com’è, e risponde: “Mmm.... sììì.... dai... dammi anche il tuo!”
Così, mi avvicino alla vulva già occupata dal grosso arnese di Francesco. Dato che lei è chinata in avanti, la posizione consente di lasciare un piccolo spazio su cui punto il mio attrezzo. Essendo la parte abbondantemente bagnata e lubrificata dai suoi effluvi, con una spinta decisa riesco ad entrare subito nella sua calda fighetta, ed il contatto con il cazzo duro di Francesco mi dà una sensazione particolare di libidine ed eccitazione.
Così riprendiamo a spingere insieme, cazzo su cazzo, invadendo completamente la natura intima e delicata di Alessia, la quale in effetti asseconda i nostri movimenti per godere il più possibile di quei membri di carne viva dentro di lei.
Dopo aver proseguito parecchi minuti quel trittico, più impegnativo da perseguire che una scopata a due (specie per chi sta sotto che ha il peso degli altri su di sé), ci dobbiamo fermare per sopravvenuta stanchezza dei contendenti. Mentre Alessia e Francesco si siedono sulla panca/divano, io mi posiziono in ginocchio davanti a loro e non perdo occasione di riprendere prima a leccare lei, in entrambi i pertugi che ci hanno appena ospitato, e poi succhiare un po’ il cazzo di lui impregnato degli umori di lei.

Per la degna conclusione dell’amplesso, dopo aver lungamente scopato a lei, desideravo a mia volta essere ancora scopato da lei. Così chiedo ad Alessia. “Per arrivare a compimento, mi piacerebbe che mi possedessi ancora con lo strap-on e poi, se vuoi, con la manina...”
Ovviamente lei fu ben lieta di accontentarmi. Si rimise la cintura fallica mentre io mi posizionavo sulla stessa panca di poco prima, tenendo un cuscino sotto il bacino per sollevarlo ed metterlo più a portata di mano per lei e alzando le gambe.
Offro il mio ano voglioso alle sue attenzioni ed infatti inizia a leccarmelo delicatamente, per poi infilarmelo in un sol colpo con lo strap-on che entra agevolmente, essendo la strada già aperta dalle penetrazioni precedenti. Mentre Alessia mi scopava con forza, io le stringevo i capezzoli con i piercing e Francesco mi aveva subito rimesso il cazzo in bocca, spingendolo a sua volta fino in gola. Ero di nuovo loro succube, per una nuova, intensa libidine.
Dopo qualche minuto di scopata con lo strap-on, il mio culetto era pronto per il fisting. Alessia si toglie la cintura fallica, si mette davanti a me e si guanta la mano, pronta per operare; oramai conosce “a menadito” il modo e il percorso per entrare. Così, senza particolari difficoltà ho la sua mano dentro di me, che alterna delicate carezze anali a colpetti più intensi con il pugno per una stimolazione continua e crescente, mentre con l’altra mano mi prende il cazzo duro per sbocchinarlo a dovere
Quando Francesco toglie il cazzo dalla mia bocca, riesco a dirgli: “Francesco, con Alessia in questa posizione, mi piacerebbe che la scopassi da dietro mentre mi fista e concludessi, tu che hai libero accesso, con un bel cream-pie che poi gusterò, così godiamo tutti insieme...”
“Oh sì, proprio una bella idea!” rispondono i due quasi in coro, con gli occhi di lei che brillavano, condividendo la proposta.
Così Francesco in un attimo è carponi dietro di lei e la infilza nella passera dandoci dentro senza pietà, con potenti bordate che si riflettono nel movimento di lei con la mano dentro di me, mentre continua a lavorarmi di bocca.
Dopo qualche altro minuto, sento che oramai sono al punto di non ritorno. Lo stimolo anale e contemporaneamente orale mi fa fremere l’uccello ed aumentare la pressione interna, finché dico:
“Sì, Alessia... sto per venire... dai fammi godere in bocca che poi me la passi!”
Pochi attimi dopo esplodo in una intensa e copiosa sborrata liberatoria nella sua dolce boccuccia, che trattiene a stento. Quindi, tenendo ancora la mano in culo, si inchina verso di me e la fa scivolare lentamente e voluttuosamente dalla sua bocca alla mia, rimanendo attaccata alle labbra per qualche istante. Poi, una volta rilassata la parte, sfila delicatamente la mano lasciando che il mio ano si richiuda progressivamente.
Intanto, da dietro, anche Francesco era oramai al limite. Dopo qualche altro colpo, anche lui arriva al godimento con un grido sommesso inondando la vagina della sua donna con una abbondante venuta. Vedo che Alessia sorride ad occhi chiusi nel sentire quel flusso caldo dentro di lei.
Quindi si gira e mentre ripulisce il cazzo del suo uomo con la bocca, mi sbatte la figa in faccia, facendomi colare lo sperma sul viso e in bocca, così ne posso gustare il buon sapore, dato che apprezzo assai leccare fighe e culi sborrati anche nei giochi con le coppie (come raccontato anche in altre storie).
La degna conclusione di un incontro assai intenso e davvero indimenticabile.

E così, ogni volta per me è un grande piacere rivedere Alessia e Francesco che sono contento di aver conosciuto e frequentare tuttora; una coppia formidabile così aperta, disinibita e trasgressiva con cui fare sempre nuovi giochi a tre di erotismo raffinato e particolare, per il massimo appagamento e piacere reciproco.


Alla prossima avventura, buon divertimento a tutti.


FINE


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