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Angelica e i suoi figli - Capitolo 5


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
16.04.2020    |    18.397    |    4 9.7
"” I ragazzi fecero così il loro clisterino, prendendoci gusto..."
CAPITOLO 5 – NUOVE FANTASIE DI ANGELICA E GIOCHI D’ACQUA


Dopo quella lunga notte d’amore, Angelica andò in bagno per lavarsi e riprendersi dalle emozioni.
Rientrata in camera, l’atmosfera aveva ancora l’odore del sesso, dei suoi feromoni da femmina in calore e dello sperma eruttato come lava bollente dai suoi figli, i quali si erano subito addormentati nudi nel grande letto materno. Lei lì guardò con dolcezza, indugiando sui loro membri ancora consistenti, sentendosi addosso ancora uno stato di eccitazione.
Allora, prima di addormentarsi anche lei, le venne improvvisamente voglia di indossare il suo plug anale nel cassetto del comodino, dove teneva i suoi toys. Era da un po’ che non lo usava, ma era ancora ben dilatata e voleva ancora sentirsi piena durante il sonno. Quindi, lo lubrificò leggermente con l’apposito gel, e se lo infilò tranquillamente in quell’ano che i suoi ragazzi le avevano appena violato. Così, stanca ma felice, si addormentò in mezzo ai suoi meravigliosi figli.

Al risveglio, a tarda mattinata, Angelica aprendo gli occhi vide subito accanto a lei i cazzi della sua prole già sull’alzabandiera. Non poté resistere: li prese in bocca prima l’uno poi l’altro, per dare il miglior inizio di giornata possibile ai figli, che salutò con un:
“Buongiorno cari, dormito bene?... Mi dedico un po’ a voi, poi tra poco vado a prepararvi la colazione.”

Dopo qualche minuto, Leonardo e Michele ben risvegliatisi con quel trattamento, andarono in cucina dove Angelica, che indossava solo una vestaglietta corta e trasparente, aveva preparato un’abbondante colazione per recuperare le forze.
“Buongiorno mamma. E’ stata la notte più bella ed il miglior risveglio che abbiamo mai avuto, grazie a te, al tuo amore per noi”.
”Sono anch’io molto felice, siete meravigliosi, sono orgogliosa di voi. Adesso sono davvero appagata e realizzata come donna e come madre.”
Si commossero tutti e tre e Angelica non trattenne una lacrimuccia di gioia.
Poi, guardandola, Leonardo si accorse di quell’’accessorio’ che lei ancora indossava, chiedendole un po’ sorpreso: “Ma mamma, cos’hai lì?”
E lei, che quasi si era dimenticata di averlo ancora inserito tanto si trovava bene, gli rispose:
“Oh, è solo il mio plug anale, quasi mi ero scordata di averlo ma, dopo le vostre attenzioni, volevo continuare a sentire qualcosa di buono e di duro nel culetto.... Dovreste provarlo, dà molto gusto, lo si può tenere a lungo durante la giornata o la notte senza fastidi, anzi prolunga il piacere...”
Leonardo, un po’ sorpreso, le disse: “No, in effetti non l’ho mai usato, sono prevalentemente attivo, invece Michele oltre qualche uccello ogni tanto usa dei dildo con un amico...”
Michele annuì, e aggiunse: “A me piacerebbe provarlo, così sarei pronto per altri giochi...”
“Bene, allora sapete cosa faccio? Ordinerò online alcuni plug di diverse misure per voi, così il vostro culetto si abituerà a prendere qualcosa di sempre più grosso.... Perché mi piacerebbe fare anche un altro gioco...”
“Cos’hai in mente, mamma?”
“Dato che adoro il sesso anale non solo da ricevere, i vostri buchini mi fanno venire altre fantasie: vorrei farlo da attiva con voi, penetrarvi e scoparvi con uno strap-on!”
“Mamma che fantasie da vera porca!... Proprio una bella idea, non vedo l’ora.” risposte entusiasta Michele, mentre Leonardo era più perplesso: “Mah, io così con una donna non l’ho mai fatto....”
“Allora sarà la prima volta. Pensa, ti farai inculare per la prima volta da tua madre; sarà molto eccitante, vedrai! Prima ti allenerai un po’ con il plug o con il mio dildo...”
“Va bene, farò tutti i giochi che vorrai. Allora dai, facciamo insieme l’ordine di questi articoli,
magari ci viene in mente qualcos’altro che ci può piacere!”
“In effetti, figli miei, mi è venuta in mente un’altra cosa che mi piacerebbe fare con voi e per voi,
un pegno d’amore....”
“Cosa intendi?”
“Ecco, per sancire la nostra unione vorrei un segno esteriore che ci legasse visivamente: mi piacerebbe che ci facessimo tutti e tre dei piercing ai capezzoli! Sarebbe anche molto stimolante ed eccitante nei nostri giochi... Ci faremo incidere anche i nostri nomi, come in un fidanzamento...”
I ragazzi risposero all’unisono: “Che bella idea mamma; sì certo ce lo faremo insieme, e ne saremo orgogliosi.”

Così qualche giorno dopo, si recarono in un laboratorio specializzato, dove in passato Angelica si era fatto fare il piercing al clitoride con sua grande soddisfazione.
Scelsero il gioiello da inserire: due anelli dorati per Angelica, in cui fece incidere in ognuno il nome di un figlio, e due barrette orizzontali per i ragazzi, in cui fu apposto il nome della madre.
Cominciò Angelica, si mise in posizione tenendo mano nella mano i figli. L’intervento fu molto breve, senza particolare dolore anche perché a lei piacevano le sensazioni forti ai capezzoli.
Già che c’era, decise di fare anche un piercing all’ombelico, un bel gioiello dorato che risaltava molto bene sulla sua abbronzatura.
Poi toccò ai ragazzi, prima l’uno e poi l’altro; sentirono più dolore seppur di breve durata.
Il piercer diede loro le istruzioni per tenere la parte pulita e disinfettata nei primi giorni e per come sarebbe proseguita la guarigione, che avrebbe richiesto qualche tempo.
“Ragazzi, sono molto soddisfatta. Dovremo aspettare qualche settimana, poi i nostri capezzoli saranno ancora più sensibili per il nostro piacere. Sarò orgogliosa di mostrare questi due anelli, che rappresentano voi due, in topless al mare, in palestra alle amiche, o anche sotto i vestiti”.

Nei giorni successivi, i ragazzi dovettero stare fuori qualche giorno per lavoro e Angelica rimase da sola, in astinenza. Dovette accontentare il suo compagno ufficiale Sergio (che almeno non le faceva mancare il supporto economico) nel suo ‘dovere’ periodico, ma fu talmente breve, lieve e senza fantasia che praticamente non se ne accorse, lungi dal vero sesso che oramai trovava solo nel rapporto con i figli.
Lui le chiese distrattamente dei nuovi piercing, ma lei si giustificò con una scusa (per fare invidia alle amiche...) a cui lui non dette alcun peso, disinteressandone subito.

Dopo circa una settimana, arrivò il pacco con i toys che avevano ordinato. Decise di mostrarglieli al momento opportuno. Che venne due giorni dopo al ritorno dei figli.
Angelica era nella grande vasca idromassaggio circolare, si era inserita il suo fedele plug come oramai faceva spesso, e si stava rilassando toccandosi il clitoride ed i piercing sui capezzoli.
Il tutto le dava molte piacevoli sensazioni, e stava quasi per avere un orgasmo quando sentì arrivare i figli.
“Ciao Ragazzi, bentornati. Sono nella vasca, dai venite anche voi a rilassarvi e farmi compagnia.”
“Ciao mamma, sì veniamo subito da te”
Così si ritrovarono insieme, nudi e già eccitati, a rilassarsi. Si baciarono a lungo con la lingua e profondamente, poi andarono avanti per vari minuti di chiacchiere e stimolazioni reciproche, in cui lei le aveva preso in mano i cazzi subito duri.
“Eh, vedo che siete contenti di rivedermi, anch’io...”:
Glieli succhiò un po’ sottacqua per un pompino in apnea e loro risposero sditalinandola dolcemente. Poi, cominciarono a stringersi e leccarsi reciprocamente i capezzoli, ora maggiormente sensibili con i nuovi piercing.
Lei chiese: “Ragazzi, come va con i vostri piercing?”
Le rispose Leonardo: “Oh mamma, sono stati davvero un’ottima idea, grazie a te. Io li trovo molto piacevoli e basta toccarli e mi sento subito più stimolato, come una scossa erotica”
“Figurati a me, Leo. Già mi piaceva farmeli stringere, adesso con questi due anelli è una goduria!”
Poi Angelica allungò le gambe affusolate verso i figli, porgendo loro i piedi snelli e con le caviglie fini, dicendo:
“Mi lecchereste un pochino i piedi? E’ una cosa che mi piace e mi eccita molto, ma è raro riuscirlo a farmelo fare. Qui nella vasca è la situazione ideale...”
Leonardo e Michele di buon grado presero ognuno un piedino e cominciarono a baciarlo e leccarlo, cacciandoselo in bocca il più possibile. “Oh, che bravi... E’ molto piacevole e rilassante, grazie! Continuate, vi prego. Sapete sempre come soddisfarmi.”

Dopo altre affettuosità, disse loro: “Ragazzi, sono arrivati i nostri gingilli... Quando volete, li proviamo. Come vedete io ho già su il mio plug anale, con il quale è stupendo rilassarsi in acqua...”
“Ah, molto bene. Appena usciamo dall’acqua li proviamo volentieri anche noi....” risposte Michele, aggiungendo: “Però, visto che ci dedicheremo al sesso anale, vorrei chiederti: tu mamma come fai per essere sempre....ehm... ‘pulita’ internamente?”
“Michi, Leo, dovete sapere che proprio perché adoro il sesso anale, con i vostri cazzi o in mancanza con il mio dildo o plug, oltre alla mia ‘naturale regolarità’ cerco sempre di essere pulita ‘depurandomi’ prima. Uso la mia normale peretta per lavaggi vaginali oppure il manico della doccia. Quello che abbiamo è di una forma cilindrico che si presta bene ad essere inserito analmente, regolando il getto per l’intensità voluta.
Se, magari quando siete fuori, il manico della doccia è di forma diversa, basta che lo smontiate e usate solo il getto del tubo. Vi riempite d’acqua tiepida per la giusta quantità, senza eccedere; la tenete almeno per un minutino, poi scaricate... Lo ripetete due o tre volte finché non vi sentite completamente liberi e puliti. Vedrete, dà molto gusto farlo, ed è anche una buona terapia medicale.”
“Oh, mamma, grazie della spiegazione scientifica, sei meglio di una dottoressa. Anch’io avevo fatto così qualche volta. Ma... vorrei chiederti....ce lo faresti vedere mentre lo fai? Così impariamo meglio!”
“Certo cari, vi farò una dimostrazione pratica da brava maestra. Ma mi ero già depurata prima di mettere il plug. Così sarà più semplice e anzi, mi vengono in mente alcuni giochi d’acqua che si possono fare in questa occasione....”
“Quale? Hai sempre molte fantasie per i giochi particolari...”
“Eh sì, le mie fantasie erotiche galoppano, perché poi con voi le riesco a realizzare, come facevo una volta con vostro padre. Non posso certo proporle a Sergio, che è un tradizionalista.”

Quindi si alzarono dalla vasca, si asciugarono alla meglio, si trasferirono nella vicina doccia. Angelica si tolse il plug e si infilò tranquillamente il manico nel buchino aprendo gradualmente l’acqua alla giusta temperatura.
La trattenne per più di un minuto e poi si sedette sul water per scaricare. Essendo già pulita, era solo acqua. “Visto come è semplice? E’ anche molto piacevole!. Anzi, si può fare anche un bel giochino: adesso lo rifaccio però scaricherò su di voi, dato che è solo acqua pulita, anzi vera e propria ‘eau de cul’...!”
“Mamma, sei fenomenale. Dai, voglio essere il primo a farmi bagnare da te” disse Michele.
Angelica si preparò, ripeté l’operazione e al momento giusto fece defluire da in piedi i suoi liquidi con un getto sul figlio minore sotto di lei, che non poté fare a meno di abbeverarsi e gustarne il sapore a bocca aperta.
“Uaooo... fantastico... che buon sapore....un gioco molto eccitante, da rifare ogni volta che saremo insieme nella doccia! “
Poi toccò a Leonardo farsi inondare dagli effluvi anali materni; era molto eccitato e mentre la madre era sopra di lui, le leccò avidamente il buchino che sapeva di buono e di pulito. Intanto, il fratello gli prese il cazzo duro per spompinarlo alacremente. Un bel quadretto familiare nella doccia.
Ma non era ancora finita. “Leonardo, mi scappa un po’ di pipì; già che sono in questa posizione, posso farla su di te?”
A lui questi giochi stavano piacendo da impazzire e quindi rispose:
“Certo mamma, non chiedo di meglio, così assaggio finalmente il tuo pissing. Anch’io ho avuto questa fantasia, ma non ho mai osato chiederla.”
Così Angelica si concentrò un attimo e dalla sua vagina cominciò a zampillare un bel fiotto di caldo pissing, Leo si mise in posizione per riceverlo prima sul petto poi, dopo un attimo di indecisione, si avvicinò con la bocca per provare ad assaggiarla. Così ne gustò il sapore e si sorprese perché la trovò subito gradevole ed eccitante:
“Oh mamma, non credevo, ma la tua pipì è proprio buona, leggera come fosse acqua fresca e per nulla salata... Finisci pure, che poi ti lecco ben benino la figa per asciugarti!”
“Grazie Leo, sono contenta che ti piaccia; in effetti bevo molta acqua che mi depura e ...faccio molta plin plin come dice la pubblicità! Adesso ragazzi, per par condicio, se volete potete innaffiarmi voi con il vostro pissing! Dai, coraggio... l’ho già fatto ai tempi”
A queste parole i due ragazzi si rimisero subito in piedi per provare questo nuovo gioco; avevano qualche difficoltà iniziale perché col cazzo duro non è immediato riuscire a pisciare e bisogna concentrarsi. Poi partì il loro getto contemporaneo: prima sulle tette e poi anche in bocca della madre sotto di loro, che ne bevve qualche sorso. Anche Angelica era molto eccitata: il pissing con il marito o con qualche amica le era sempre piaciuto e adesso lo stava facendo con i suoi amati figli!
“Bravi ragazzi, mi avete bagnata ben benino. Certo, la vostra è un po’ più salata, da uomo, ma mi gusta ugualmente! Adesso, facciamo la doccia insieme, quindi voi vi ‘depurate’ come vi ho spiegato e poi continuiamo...”

I ragazzi fecero così il loro clisterino, prendendoci gusto. In effetti, si sentivano puliti e rilassati.
Raggiunsero Angelica nella sua camera, che disse: “Che ne dite se, prima di passare ai toys, adesso mi scopate un po’? In questi giorni che non c’eravate mi siete molto mancati, voi e il vostro sesso.”
“Certo mamma, siamo pronti. I giochi di prima ci hanno eccitato molto. Anche noi abbiamo molta voglia di te, dopo vari giorni”.
Così cominciarono a scopare come ricci, nelle varie posizioni e dedicandosi a tutti i buchi vogliosi della madre. Dopo averla scopata entrambi ben benino sia davanti che dietro, lei che aveva già avuto vari orgasmi, disse loro:
“Prima di passare a nuovi giochi, stasera vorrei concludere sentendovi contemporaneamente dentro di me. Una doppia penetrazione con entrambi nella mia figa che vi ha generato! Adesso ahimè è già in menopausa, ma è sempre più vogliosa di essere piena di cazzi! E’ già fradicia di umori. Dai, prendetemi, poi mi riempirete di sborra in un doppio creampie!”

A un desiderio come questo non si poteva certo dire di no. Così si misero in posizione: Leo steso sotto, Angelica si impalò sul suo cazzo volgendogli la schiena, in modo da distendersi e consentire a Michele di posizionarsi da davanti ed appoggiare il suo cazzo su quella figa già occupata dal fratello. Entrò senza troppe difficoltà, oramai lei era sempre dilatata e lubrificata. Come nella precedente doppia, in cui però erano in pertugi diversi, si sincronizzarono nei movimenti per avere il giusto ritmo, prima alternato poi all’unisono, spingendo sempre più forte i loro cazzi a così stretto contatto.
Dopo una lunga cavalcata in questo modo, Angelica raggiunse l’ennesimo orgasmo particolarmente intenso:
“Oh sì, ragazzi, sto venendo ancora.... Oh sì.... godo....E’ stupendo sentirvi tutti e due insieme ancora dentro di me... Adesso, tocca a voi... Dai, sborratemi dentro insieme... Ora!”
Leonardo e Michele erano anch’essi oramai giunti a compimento e dopo qualche altro colpo finale, cominciarono a eiaculare in sequenza, prima Leo poi Michi:
“Sì, mamma, godo... ti riempio di sborra...”
“Oh sì, sto venendo anch’io... ti sborro nella figa...”
Angelica sentì dentro di lei 7 o 8 fiotti caldi di sperma che esplodevano a ripetizione, abbandonandosi all’appagamento dei sensi e della mente.
Dopo qualche attimo per riprendersi, i figli estrassero i loro cazzi e li porsero alla madre:
“Ce li pulisci un po’?”
“Certo cari, neanche a chiederlo! Mi piace molto succhiare i cazzi che hanno appena sborrato. Anzi, leccate e raccogliete con la lingua il più possibile quel cocktail del vostro sperma che sta colando dalla mia figa, poi me lo passate in bocca che lo voglio gustare e ingoiare tutto!”
Così fecero; i ragazzi non si stupivano neanche più di quello che la loro madre era capace di fare oltre ogni limite, da vera porca e troia qual’era, ma il tutto era fatto con una tale naturalezza e dolcezza e senza morbosità che pareva quasi normale e comunque rientrava nell’ambito del ‘ménage à trois’ del loro amorevole rapporto familiare.


5 – CONTINUA


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