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Le mie trans-avventure con Gabriela


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
05.12.2021    |    11.111    |    5 9.9
"Prima prese a leccarmi delicatamente il buchino con passate di lingua sempre più profonde e muovendola avanti e indietro, quasi come mi scopasse..."
Storia personale reale, cambiando solo il nome della protagonista per privacy.

Oltre che da milf abituali e coppie, sono particolarmente attratto dalle trans alle quali mi dedico di quando in quando, come ho narrato anche in alcuni altri racconti.
In questa storia vorrei raccontare il primo incontro con una trans brasiliana che risiede abitualmente dalle mie parti, che chiameremo Gabriela (il nome vero è un altro).
Avendo attirato la mia attenzione e una volta anche incrociata per strada, l’ho contattata telefonicamente; mi ha risposto subito in modo gentile e determinato ed abbiamo subito combinato un incontro serale.
Il giorno stabilito mi sono recato all’appuntamento. Mi apre e la vedo: alta, capelli biondi lunghi, sorridente, aspetto femminile, età sui 30-35 anni, un fisico d’effetto ben abbronzato, già in tenuta da battaglia con un ridotto bikini-sexy ed un’accoglienza calorosa con tono cordiale e baci in bocca.
Senza tanti preamboli, mi fa accomodare nella zona-notte del suo piccolo ma ben tenuto appartamento.

Avendo portato con me l’abituale “borsa degli attrezzi”, ha voluto vedere cosa contenesse; e così oltre ad asciugamano, lubrificante, profilattici ecc., le mostrai i miei “dildo da viaggio” che porto in queste occasioni per eventuali giochi reciproci. La cosa pare le sia piaciuta perché mi ha fatto subito spogliare, togliendosi anche lei quel poco che aveva addosso, mostrando un fisico notevole ed un attrezzo subito reattivo che in pochi istanti raggiunse dimensioni e consistenza d’esercizio.
Mi trascinò sul letto cominciando a baciarmi con lingua in bocca, che ricambiai con piacere, per poi iniziare ad esplorare il suo corpo a partire dalle belle tette, direi una 4a abbondante, ben fatte e piuttosto morbide, leccandole e succhiandole i capezzoli. Le dissi che anche a me piace farmi stringere i capezzoli dalla partner, e così lei prontamente vi si dedicò leccandoli e mordicchiandoli.
Mi rivolsi anche al suo bel buchino, perfettamente depilato, pulito e invitante. Lo leccai prima intorno, poi il più possibile a fondo, fino ad infilarci due dita per esplorarlo internamente con suo gradimento.
Intanto il suo cazzo ben duro reclamava di essere succhiato. Me lo ficcò in bocca e quindi presi a leccarlo e succhiarlo, inizialmente delicatamente (era da tempo che non mi dedicavo a un cazzo di trans) poi in modo più deciso, dalla punta alla base e viceversa, cercando anche di affondarlo il più possibile fino in gola. Pur senza essere fuori misura, era un bel cazzo di dimensioni più che adeguate, specie in larghezza, sempre ben duro, con un buon sapore che dava gusto a succhiare. Lei evidentemente apprezzava, incitandomi a continuare.
Poi fu lei a dedicarsi al mio uccello, anch’esso pronto all’uso. Lo prese in bocca in varie posizioni, per un piacevole Bbj. Poi, dopo una veloce copertura, se lo indirizzò direttamente nel culo, entrò quasi da solo senza difficoltà, ritrovandosi in un ambiente caldo, accogliente e confortevole.
Cominciai a scoparla con ritmo crescente, inizialmente alla missionaria; ogni tanto mi chinavo per baciarla e lei poi mi stringeva i capezzoli, dandomi un’ulteriore stimolazione. Poi la presi anche da dietro, prima in ginocchio poi stesa, con lei che riceveva tranquillamente i miei colpi con qualche sospiro di piacere. Da quella posizione potevo ammirare il suo bel culo abbronzato, tipico bum-bum brasiliano con il sottile segno lasciato dal costume.

Ma il clou dell’amplesso doveva ancora venire.
Gabriela prese allora l’iniziativa, come parte attiva. Prima prese a leccarmi delicatamente il buchino con passate di lingua sempre più profonde e muovendola avanti e indietro, quasi come mi scopasse. Quindi, dopo la copertura ed aver lubrificato la parte, mi fece alzare le gambe e mi penetrò in un sol colpo. Quasi si stupì che il suo attrezzo fosse entrato facilmente, ma ciò la eccitò ancor di più perché prese a scoparmi con forza, direi quasi selvaggiamente. Sentivo il suo cazzo da battaglia che spingeva fino in fondo, in un modo così potente come a memoria non mi era mai capitato con altre trans.
Lei ci aveva preso gusto, e continuò a sbattermi in tutti i modi. Vedendo ed apprezzando che il mio culetto non era certo stretto e che ero ben portato ad ogni esperienza (del resto le avevo detto sin dall’inizio che ero un porcellino e la sua maialaggine non era certo inferiore alla mia), mi infilò uno dei miei dildo nel culo per una doppia penetrazione memorabile, dicendomi che ero una troia a prendere due cazzi insieme.
In effetti in queste situazioni, mi sento un gran porco senza porre limiti alla fantasia ed ai desideri della partner, e pur avendo fatto altre volte questo gioco con alcune trans, mai era stato con una tale potenza e partecipazione.
Non contenta, volle aggiungere un altro sex-toy: prese un suo piccolo dildo di forma curva per massaggi prostatici, e lo infilò con decisione. Ne entrò una parte, per una parziale tripla penetrazione. Sentivo che questo esercizio mi stimolava internamente, andando anche a solleticare la prostata.

Poi Gabriela cambiò gioco, si sfilò da dietro e si impalò sul mio cazzo, dimenandosi su e giù.
Ero succube del ritmo intenso della sua cavalcata, ritrovandomi con il mio cazzo che doveva lavorare sotto la pressione di quel bel culo in movimento che lo avvolgeva, con in più la stimolazione anale del dildo vibrante, rimasto in posizione.
E così, pur se di solito ho tempi di venuta medio-lunghi, a seguito di questo trattamento e della precedente penetrazione, non riuscì a resistere lungamente; poco dopo venni, non forse come avrei voluto ma come inevitabile conseguenza del ritmo impresso da Gabriela.
Lei forse era un po’ dispiaciuta, ma non per questo si fermò. In effetti, anche il mio cazzo rimase semiduro e lei vi si dedicò per stimolarlo ulteriormente. Poi, mi mise a pecorina e mi sodomizzò nuovamente da dietro per diversi minuti, sempre con notevole foga, facendomi tornare il cazzo duro. Quindi, mi fece mettere in piedi appoggiato all’armadio, con lei sempre intenta all’opera da dietro mentre ci vedevamo riflessi nello specchio a parete.
Infine, si stese sul letto. e mi fece impalare sul suo cazzo, imprimendo potenti movimenti di bacino, mentre si strusciava il mio cazzo sulle tette e allungava la testa per succhiarlo.
Dopo pochi minuti, i suoi colpi da sotto mi fecero capitolare nuovamente: sborrai sulle sue tette, mi sfilai dal suo cazzo e mi stesi a fianco a lei, pressoché sfinito e colpito dalla sua esuberante potenza, che non mi aspettavo così intensa.
In condizioni normali, avrei insistito affinché sborrasse anche lei come avrei voluto (non credo che si sarebbe tirata indietro), ma dopo tutti i giochi e varianti erotiche fatte, ero più che soddisfatto e non avevo più la forza di chiedere altro.

Dopo qualche istante per riprendersi, passaggio a turno nel piccolo bagno per i lavaggi.
Quindi, ci accomodammo nel tavolo dell’angolo-cucina per mangiare il gelato che io avevo pensato bene di portare per reintegrare le energie spese nel vorticoso amplesso.
Iniziò quindi una prolungata e piacevole conversazione, in cui Gabriela fuori dai giochi si rivelò una bella persona, tranquilla, cordiale e sincera, raccontandomi diverse cose personali.

Baci e abbracci finali conclusero questo primo travolgente incontro “trans-gressivo” con Gabriela, con un arrivederci ad una prossima occasione.
Che infatti avvenne poche settimane dopo, a cui ne seguirono diverse altre.

In questi successivi incontri, abbiamo continuato ed ampliato la gamma dei giochi erotici.
Alle volte, lei vuole essere più attiva e quindi la lascio fare volentieri a sodomizzarmi con tutta la sua potenza sessuale, gustandomi tutto il suo bel cazzo sempre ben duro in culo, a cui spesso aggiunge anche un dildo per una doppia penetrazione, oramai quasi abituale.
In altre occasioni, magari quando ha già scopato a lungo, Gabriela preferisce essere più passiva e dopo tutte le attenzioni che le rivolgo nell’esplorare il suo bel corpo con dita e lingua, vuole farsi inculare a fondo in tutte le posizioni. E’ stupendo affondare l’uccello in quel culo caldo ed accogliente, morbido e delicato che in queste situazioni preferisco ad una passerina femminile, fino poi arrivare al godimento e donarle il mio sperma come e dove lei preferisce.

Ma dato che ha visto che il mio culo accoglie di tutto, Gabriela oramai ha preso gusto anche a possedermi con la mano per un fisting completo, gioco intenso e particolare che io pratico spesso con alcune partner abituali (come ho raccontato in diverse altre storie).
Mi fa mettere in posizione steso davanti a lei con le gambe alzate e dopo adeguata lubrificazione inizia ad infilarmi le dita guantate. Una volta che sono tutte dentro, rotea e muove la mano per far superare l’ostacolo delle nocche, ritrovandomi così con tutta la sua mano in culo. E lì, la muove abilmente, alternando delicate carezze anali a colpetti con il pugno più decisi, dandomi stimoli crescenti che mi rendono il cazzo sempre più duro, cui lei si dedica prendendolo in bocca leccandolo e succhiandolo.
Poi dopo vari minuti di quel trattamento, con il fisting di solito vengo con sborrate molto intense in bocca alla partner, dalla quale me la faccio riversare nella mia da bravi porcellini.
Ma il fisting è possibile non solo con la mano. Infatti, Gabriela ha provato anche a penetrarmi con il piede (pur se non piccolo come quello femminile) riuscendoci tranquillamente, fino ad infilarlo per buona parte.

Inoltre Gabriela non si fa certo pregare per sborrare, e se non ha già goduto durante le penetrazioni attive o passive, le piace che le succhi come si deve il cazzo, magari stimolandola con una o più dita in culo, fino a farla venire e prendere così tutta la sua calda sborra in bocca, gustandone avidamente il suo dolce sapore per poi ripulirle l’uccello con la lingua.
Ed infine, qualche volta non è mancato il suo pissing finale, che mi piace ugualmente assaporare.

E così con Gabriela prosegue tuttora la frequentazione con amplessi sempre molto intensi ed appaganti e già pensiamo a possibili scenari di incontri a tre o a quattro con altre trans, donne o coppie per i quali lei è sempre ben disposta.
Una partner come lei è quanto di meglio si possa desiderare: gentile, calorosa, disponibile e porca, con cui sono possibili tutti i giochi, anche particolari e perversi, per raggiungere il massimo piacere reciproco. Del resto, tra porcellini ci si intende a meraviglia.


Alla prossima avventura, buon divertimento a tutti.


FINE


P.S. Sono graditi commenti, osservazioni e suggerimenti, anche tramite messaggio privato sul profilo. Grazie per l’attenzione.




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