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Angelica e i suoi figli – Capitolo 17: Una vacanza a Parigi – Parte V: Lorena rientra a casa – Un risveglio con gusto particolare


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
02.11.2020    |    3.103    |    2 9.8
"Elena ebbe un sussultò ma non si lamentò, anzi..."
LORENA RIENTRA A CASA

Quando Lorena rientrò nel loro appartamento in Rue de la Gâité era già passata mezzanotte.
Ma in una città che non dorme mai come Parigi, non pensava che gli altri si fossero già coricati.
Infatti, sentiva rumori inequivocabili provenire dalla camera di Angelica. Si affacciò e vide una bella scena: Angelica ed Elena avvinghiate in un bel 69 che si stavano leccando in modo forsennato le rispettive vagine lucide di umori; contemporaneamente i due fratelli le stavano sodomizzando: Leonardo stava penetrando la sua fidanzata alla pecorina, mentre Michele era intento a inculare da davanti la madre che teneva le gambe aperte e all’indietro.
Nel vedere quell’amplesso di gruppo, Lorena, pur piuttosto stanca dopo la visita alle amiche, sentì un’immediata eccitazione e il suo uccello cominciava a prendere consistenza.
Si avvicinò agli altri, che non l’avevano sentita entrare, e disse:
“Buonasera a tutti, vedo che vi state divertendo!”
“Oh ciao Lorena, bentornata. Sì, come vedi siamo un po’ impegnati! Dai, cosa aspetti, vieni a leccarmi anche tu!” disse prontamente Angelica.
Si spogliò e si mise anche lei sopra ad Angelica per dedicarsi anche lei alla sua passerina, alternandosi con Elena, con la quale scambiò qualche bacio.
Poi Elena si spostò per lasciarle posto, così Lorena si sistemò meglio per un 69 completo con Angelica che inghiottì subito il suo cazzo in bocca, mentre con le dita andava a cercare il suo buchino. Al che, si accorse che esso aveva avuto visite.
“Ehi, Lorena! Hai il culo aperto e sborrato! Sta ancora colando! Ma cosa hai combinato con le tue amiche?”
“Ecco, in effetti, ci siamo fatte prendere dall’entusiasmo di rivederci e abbiamo fatto festa... “
“E certo, al culo ti hanno fatto la festa!... Guarda quanta sborra hai dentro! Questa non è opera di un cazzo solo! Dimmi, quanti ne hai presi?”
“Ebbene sì, confesso, li ho presi entrambi i loro cazzi, anche tutti e due insieme!”
A queste parole gli altri si fermarono un attimo.
“Brava, complimenti! Che bella porcellina!...Dopo mi racconti i dettagli, adesso voglio leccare tutto questo sperma che ha un buonissimo sapore!”
Così dicendo Angelica inserì la lingua in quell’anfratto, raccogliendo tutto quello che poteva.
Ne passò un po’ con un dito ad Elena che disse:
“Mmm... sì, proprio buono... Piacerebbe anche a me farmi sborrare dentro così tanto!”

“Ah sì? Quella che ti do io non ti basta? Sei proprio porca come mia madre!” intervenne Leonardo, apparentemente un po’ offeso.
“Ma no amore, era solo per dire che non mi dispiacerebbe farlo con più persone, come peraltro
è già successo, ad esempio alla festa per il compleanno di Angelica...”
Leonardo la prese benevolmente e, per accontentare il più possibile la sua ragazza, disse sornione:
“Comunque, se vuoi ti accontentiamo subito!” poi rivolto al fratello aggiunse: “Michi, puoi venire qui un momento?”
Lui che era impegnato sul fronte materno, avendo afferrato al volo le intenzioni del fratello, cercò con lo sguardo quello della madre che stava sodomizzando, quasi a cercare la sua approvazione.
Angelica gli disse tranquillamente: “Vai pure Michi, accontenta Leo ed Elena... io continuo con Lorena...” e rivolta alla trans aggiunse: “Lory cara, dato che Michi mi ha appena inculato, mi scoperesti un po’ in figa?”
La trans rispose prontamente:
“Certo Angie, con piacere!”

Così Michele si sfilò dalla madre e porse prontamente il cazzo duro ad Elena che senza indugio lo prese tutto in bocca, dicendo:
“Oh Michi, che bello il tuo cazzo, molto simile a quello di tuo fratello... Mmm... e dopo essere stato nel culo di Angelica ha un sapore ancora più buono...”
“Sei molto brava di bocca Elena... adesso ne vuoi prendere due insieme?”
“Certo ragazzi, i miei buchini sono tutti per voi... Vorrei arrivare ad essere brava come Angelica, maestra impareggiabile per questi ed altri giochi...”

Pur impegnata con Lorena, nel sentire queste parole Angelica sorridendo, disse: “Elena cara, anche tu sei già alquanto porcellina ed esperta... Dai, fatti scopare forte dai miei figli e godi come me...”
Così i due fratelli si posizionarono per scoparla entrambi. Leonardo, dopo averla sodomizzata poco prima, voleva dedicarsi alla sua dolce fighetta; così si stese e la fidanzata si impalò sul suo poderoso uccello mentre da dietro Michele si accomodò nel pertugio posteriore, trovandolo già aperto e disponibile dalla penetrazione precedente.
Come era già successo in occasioni simili, i due fratelli trovarono subito la giusta sintonia, coordinando i movimenti. Con Leonardo che dava colpi di bacino da sotto, e Michele che la martellava da dietro, Elena era in preda a scosse di piacere crescenti.
“Sì...sì... dai ragazzi.... continuate a scoparmi così...mi fate godere...” Infatti, sentiva la passerina colare abbondantemente, pur senza squirt veri e propri.

Intanto Angelica sotto i colpi di Lorena aveva già spruzzato il suo piacere, bagnando quel cazzo femminile che la scopava con foga nella figa.
“Dai Lory... stasera Michi mi ha già sborrato in culo... ora tu vienimi in figa... voglio la tua sborra!”
Lorena, che era un po’ stanca dopo l’intenso incontro con le amiche, dopo qualche altro potente colpo, arrivò all’orgasmo con un rantolo scaricando le ultime riserve di sperma in quella vagina tanto calda e accogliente.
“Oh sì... cara... che bello sentirti venire in me... ti voglio bene... vieni qui, baciami!” così Lorena si chinò su di lei e le due si baciarono a fondo, rimanendo a limonare come due fidanzatini.

Sull’altro fronte, dopo che Elena aveva già goduto, fu Michele che arrivò all’orgasmo riversando in quel giovane culo la residua carica seminale che gli era rimasta, dato che nella serata al Théâtre Érotique aveva già sborrato nel più navigato culo materno.
Così, dopo che il fratello si ritrasse, Leonardo aveva campo libero per completare l’opera. Fece girare Elena alla pecorina senza toglierle l’uccello dalla passera, potendo così ammirare da quella posizione il suo delizioso lato-B aperto e sborrato. Mentre la fotteva di brutto in figa, Leonardo non resistette alla tentazione di raccogliere con un dito un po’ dello sperma colante del fratello ed assaggiarlo, gustandone il buon sapore. Poi ne raccolse ancora e lo allungò in bocca ad Elena, che disse: “Mmm... buono lo sperma di Michi...un’altra volta mi faccio sborrare in bocca per ingoiarla tutta!”.
Ciò eccitò ulteriormente Leonardo, dandogli l’impulso di sborrare a sua volta nella vulva della sua ragazza, riempiendola abbondantemente.
“Oh cara... volevi la sborra?... Eccoti accontentata!”
“Sì... Leo... mi è piaciuto tantissimo sentire che mi venivate tutti e due dentro di me e ritrovarmi culo e figa pieni. Spero di rifarlo presto...”

Dopo l’amplesso collettivo, Angelica e Lorena rimasero l’una accanto all’altro per riprendere le forze. Angelica, cingendo la trans in un abbraccio, le sussurrò:
“Lory, mi racconti cosa hai fatto con le tue amiche?... Sono molto curiosa...”
Così Lorena cominciò a raccontarle come era andato l’incontro con Miriana e Jessica, scendendo nei dettagli anche dei rapporti sessuali multipli che avevano avuto.
Angelica ascoltò con attenzione e disse:
“Mmm... vi siete proprio scatenate... queste tue amiche sono davvero molto porcelline e viziose, proprio come piace a me...Sai, vorrei tanto conoscerle e combinare un incontro per divertirci tutti insieme...Che ne dici?”
“Farebbe piacere anche a me se vi conosceste... Le ho parlato tanto di te, che anche loro sono curiose di incontrarti.... Penso che possiamo combinare le cose e invitarle qui.”
“Molto bene... allora lo diciamo agli altri... Ragazzi, che ne dite se invitiamo le due amiche trans di Lorena per fare una bella festicciola a base di sesso?”
“Certo mamma, ne saremmo felici!” rispose subito Michele.
“Oh sì, piacerebbe anche a me conoscerle e fare dei giochi con loro...” aggiunse Elena, sotto lo sguardo un po’ perplesso di Leonardo nel sentire la sua ragazza fare discorsi così espliciti.
“Allora d’accordo... potremo fare sabato pomeriggio, così poi possiamo continuare ad oltranza per la nostra ultima sera a Parigi. Così sarà indimenticabile! Lorena, avvisa pure Miriana e Jessica per invitarle qui da noi... Cominciamo a pensare a quali fantasie erotiche poter realizzare con due creature simili!”

Dopo qualche altra chiacchiera, essendo molto tardi, era ora di andare a dormire. Angelica disse:
“Ehi, chi vuole venire a letto con me? Adesso dormiremo che siamo stanchi, ma poi domattina al risveglio mi dovrà scopare!”
Intervenne il figlio maggiore: “Mamma, dato che stasera ti sei già divertita con Michi e Lorena, io ed Elena vorremmo stare un po’ con te anche noi. Possiamo?”
“Ma certo cari, dai venite in camera... Elena cara, non ti lavare, ci penso io a ripulirti tutto lo sperma che hai ancora in corpo!”.
Così, dopo aver dato la buonanotte a Michele e Lorena, i tre si sistemarono nell’ampio letto matrimoniale di Angelica che si dedicò a leccare, con profonde lappate, i due pertugi della ragazza profanati dai suoi figli, la quale apprezzò molto quelle attenzioni.
E con quel buon sapore in bocca, Angelica si addormentò nuda e felice, abbracciando figlio e fidanzata che giacevano con lei.


UN RISVEGLIO CON GUSTO PARTICOLARE

La mattina dopo, verso le dieci, Angelica cominciò a risvegliarsi. Aprendo gli occhi, vide da una parte il bellissimo fondoschiena di Elena, girata su un fianco, e dall’altra Leonardo disteso che ancora dormiva, ma con l’uccello che si stagliava nella penombra in una prorompente erezione mattutina.
Di fronte a quel bastone di carne, Angelica non ci pensò due volte: prima lo succhiò delicatamente
dalla base alla punta ed affondando la cappella turgida fino in gola, poi mentre il figlio era ancora assopito, montò a cavalcioni su quel gran cazzo infilandoselo nella passera, e cominciò a cavalcarlo.
Lui a fronte di quel movimento, aprì gli occhi vedendo il bello spettacolo di sua madre con le tette ballonzolanti che lo montava a smorzacandela.
“Mamma!... Ma cosa fai?... Non ci siamo ancora svegliati e vuoi già scopare?”
“Certo caro, l’avevo detto ieri sera che al risveglio avrei voluto farmi scopare come si deve!”
“Penso che scherzassi... Poi c’è qui Elena che ancora dorme...”
“Vedrai che se si sveglia vorrà partecipare anche lei!”
Infatti, poco dopo sentendo quel movimento anche Elena si risvegliò e vedendo i due così affaccendati accanto a lei, disse:
“Oh! Buongiorno Angie e Leo... Siete già all’opera?”
“Sì cara... è così bello fare sesso al mattino... si ha molta energia... è il miglior modo di cominciare bene la giornata!”
Così dicendo Angelica si sfilò momentaneamente dal cazzo del figlio, per chinarsi verso Elena per baciarla e leccarle le tette, e mettendosi alla pecorina.
A quella vista, Leonardo disse:
“Mamma, lo vuoi dietro?”
“Non mi dispiacerebbe affatto, ma il mio buchino posteriore non è ancora depurato...”
“Mah, se vuoi... a me non darebbe affatto fastidio se lì non sei del tutto pulita...”
A quelle parole, Angelica ebbe come una scossa, aumentando il livello di l’eccitazione.
“Vuoi dire che mi scoperesti in culo anche se troveresti un po’ ... diciamo di cioccolata di mia produzione?”
“Beh sì... io non mi formalizzo, anzi... alle volte succede senza volerlo con Elena... e facciamo lo stesso...Del resto, come si suol dire, chi va al mulino si infarina...”
“Mmm... che porcellini!... Mi hai fatto eccitare ancora di più...Allora, dai... inculami pure così! “
Leonardo si avvicinò così all’ano materno, lo leccò, vi infilò due dita per controllare la situazione e quindi lo penetrò senza difficoltà.
Cominciò subito a spingere forte, sentiva che il suo cazzo incontrava qualche morbido detrito, ma lui continuava imperterrito.
Intanto, la madre, chinandosi di più, si dedicava a leccare la figa bagnata di Elena, mentre lei si stava sditalinando.
Dopo una decina di minuti di intensa sodomizzazione, Leonardo ritrasse l’uccello, che in effetti aveva evidenti tracce dell’ambiente in cui era stato. Ma oramai voleva osare oltre ogni limite, e con aria di sfida porse il cazzo durissimo alla madre e disse:
“Mamma, me lo vuoi pulire, succhiandolo?”
Angelica lo guardò esterrefatta, e disse:
“Ma cosa dici? Vabbè che sono porca e amante di ogni fantasia, ma questo è troppo anche per me!”.
Però nel dirlo continuava a fissare quel cazzo che in fondo la attraeva anche in quelle condizioni.
Fu Elena a rompere gli indugi.
“Leo, ci penso io!”
Così dicendo prese tranquillamente il cazzo del suo fidanzato in bocca, succhiandolo con passione
e gustando quell’aroma amaro e particolare.
“Angie, io adoro il sapore del tuo culo, anche così... Dai, succhiamolo insieme... è molto eccitante!”
“Elena! Tu mi sorprendi!... Se ti piace, vuol dire che lo hai già fatto!... Sei più porca di me!... Allora non posso tirarmi indietro!”
Così anche Angelica si avventò sul cazzo del figlio per un risucchio a due bocche, con le due femmine che con le lingue si scambiavano quel profondo sapore di culo.
“Mmm... hai ragione Elena... questo gusto particolare non mi dispiace affatto...anzi, adesso ne vorrei ancora!”
In Angelica era scattata una molla verso nuove fantasie inaspettate. Si rivolse ad Elena, dicendo:
“Cara, ti puoi girare? Voglio infilare il ditino nel culetto per sentire il tuo sapore mattutino... Poi tocca a Leo incularti e io farò il servizietto di ripulirlo!”
Elena si girò ed Angelica diede delle lunghe passate di lingua su quel delizioso buchino e quindi vi affondò il dito. Sentì in effetti che c’era qualche sostanza, e continuò a ravanare delicatamente.
Estrasse il dito un po’ imbrattato, lo guardò e se lo leccò tranquillamente. A seguire, il figlio avvicinò il suo attrezzo alla rosellina e lo spinse in un colpo. Elena ebbe un sussultò ma non si lamentò, anzi.
“Oh sì, amore... che bello sentirti così... dai, inculami che poi tua madre ti pulisce il cazzo!”
Leonardo era particolarmente eccitato da quella situazione e ci dava con forza.
Angelica si era messa a gambe larghe sotto il viso di Elena, che ovviamente si mise a leccarle la figa con voluttà introducendo anche due dita, fino a farla squirtare.
Dopo questa godutina, Angelica si mise dietro di lei in zona-culo per ammirare il lavoro del figlio, il quale a un certo punto estrasse il cazzo e lo porse alla madre. Effettivamente non era propriamente pulito ed emanava un certo odore acre, ma Angelica oramai ne era irresistibilmente attratta e senza indugio se lo porto nella bocca famelica per succhiarlo avidamente.
“Mmm... Elena, il sapore del tuo culo ha impregnato il cazzo di Leo!... Che buono!... Non credevo fosse possibile...ma mi piace da impazzire!.... E poi lo diceva anche Mina: ma che bontà, ma che bontà, ma che cos’è questa robina qua?....”
“Angie, sono contenta che ti piace... vorrà dire che le prossime volte potremo fare giochi scat veri e propri!... Sai li ho fatti una volta con una mia amica dell’università ed è stato molto eccitante...”
“Elena! Hai proprio delle idee da troia!... Giochi completi di quel tipo forse ancora è prematuro, ma dato che questo assaggio mi è piaciuto, chissà forse li faremo davvero...”
“Leo, adesso che tua madre ti ha ripulito il cazzo, scopami nella figa e vienimi pure dentro!”
Lui non se lo fece ripetere, si era già indirizzato verso la fessura anteriore, riprendendo a stantuffarla forte alla pecorina.
Angelica, già che c’era, non resistette ad infilare due dita anche nel culo del figlio. Oramai era alla ricerca di quel sapore mattutino particolare. Trovò quel che cercava e spinse le dita a fondo, anche per stimolare il figlio nella scopata. Infatti, poco dopo, Leonardo arrivò al godimento:
“Sì... ecco vengooo!”
Un intenso fiotto di sperma riempì la vagina della fidanzata. Angelica ritrasse le dita dal buchino del figlio leccandosele tutta soddisfatta, poi tornò a prendere il bocca il cazzo gocciolante che rimaneva bello consistente.
“Leo, dato che ti rimane duro, dai qualche colpo anche a me?” gli disse mettendosi davanti a lui allargando le gambe.
Il ragazzo, in effetti, appena sveglio aveva tanta energia e poteva subito re-immergere il suo uccello nell’ambiente vaginale materno. Riprese a scoparla di buona lena , mentre Elena si era messa con la passera sborrata in bocca ad Angelica per farsela pulire. Dopo qualche minuto, Leonardo arrivò ad un nuova eiaculazione, seppur meno intensa della precedente.
“Che bravo Leo!... Due shot in breve tempo!... Ne avevi tanta, eh!”
“Eh sì, alla mattina mi sento ricaricato, e grazie a voi posso produrre sperma a volontà... Adesso
vi lascio che devo andare a fare la pipì...” nel dirlo stava estraendo il membro dalla vagina di Angelica, quando lei lo prese in un braccio per fermarlo e gli disse:
“No Leo, non andartene, rimani qui... falla dentro di me!... Sono eccitata...voglio provare anche questa fantasia!”
Lui rimase un po’ sorpreso, anche se oramai non si stupiva più di tanto delle fantasie perverse materne, e disse:
“Va bene mamma, se lo vuoi, proviamo...”
Così dicendo, si concentrò e dopo qualche attimo dal suo pene cominciò a defluire l’urina nella vagina della madre.
“Oh sì Leo... la sento...sento che scorre in me... mmm... com’è calda... dai, dammela tutta!”
Finita la minzione, Leo estrasse il pene e andò in bagno a lavarsi. Si alzò anche Angelica, tenendo un asciugamano sulla vagina per non far uscire il liquido che era in sé, e si diresse verso l’altro bagno.

Le si avvicinò Elena che le sussurrò:
“Angelica, è stato bellissimo cominciare la giornata facendo sesso insieme così... “ e aggiunse “Sai, io li farei davvero giochi-scat completi con te, se vorrai...!”
Lei, rimase un po’ stupita di quella insistenza, la guardò dolcemente, la baciò e le disse:
“Mia cara, se ci penso mi eccito all’idea, ma non qui. Vedremo se sarà possibile, quando torniamo a casa... Dai, adesso andiamo in bagno, che devo scaricare il pissing che ho in me e ritrovare la mia naturale regolarità mattutina...”
Le due andarono così insieme nella toilette, senza alcun imbarazzo dell’una nell’espletare le normali funzioni fisiologiche mentre l’altra faceva la doccia.


17 – CONTINUA


PROSSIMI EPISODI:

CAPITOLO 18 – UNA GIORNATA DI SHOPPING – LA CENA ALLA TOUR EIFFEL –
IL DOPO-CENA

CAPITOLO 19 - ANGELICA INCONTRA MIRIANA E JESSICA, SORELLE-TRANS


Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.

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