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Angelica e i suoi figli – Capitolo 20: Una vacanza a Parigi – Parte VIII: Angelica incontra Miriana e Jessica, sorelle-trans (Continuazione)


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
16.11.2020    |    2.243    |    1 9.7
"Fatemi godere e riempitemi di sborra!” Le tre trans trovarono subito l’intesa nei movimenti, spingendo alternativamente con forza ora l’una ora l’altra, e..."
Così, tutti si trasferirono nell’ampia camera di Angelica con il grande letto matrimoniale, il divano ed una poltrona a disposizione.
Per riguardo alla padrona di casa, Miriana e Jessica si avvicinarono subito a lei, baciandola a fondo e tastandola ovunque; si tolsero la corta gonna ed il succinto toppino mostrandosi in tutta la loro bellezza, con il flessuoso corpo femminile da cui spuntava la loro dote XXL.
Nell’impeto dell’abbraccio, la spinsero sul letto, le sfilarono lentamente il ridotto vestitino e cominciarono ad esplorare il suo corpo.
“Sei proprio una bella donna, Angelica. Hai delle tette stupende, così simili a quelle di nostra mamma, con in più questi piercing molto attraenti...”
“Grazie Miriana, anche voi avete dei corpi femminili favolosi e anche le vostre tette sono pressoché perfette e molto morbide...” rispose Angelica.
Poi, rimase un po’ sorpresa che le due trans nel dedicarsi a lei non le avevano ancora offerto il loro sesso. Infatti la stavano leccando e baciando ovunque, dalle ascelle ai piedi, che certo le piaceva ma il loro uccello non era ancora a portata di mano.
“Ehi, mie care, le vostre carezze mi piacciono, ma quando mi fate assaggiare i vostri cazzi?”
Le due sorelle si scambiarono uno sguardo di intesa, e all’unisono misero i loro grossi arnesi in bocca ad Angelica.
“Mmm... finalmente!... Che bei cazzi che avete... così grossi... come quelli dei miei figli....”
Così Angelica iniziò a dedicarsi a quei bastoni di carne dura, succhiandoli avidamente, prima alternandoli uno alla volta e poi cercando di infilarseli entrambi in bocca, ma riuscendoci solo per la punta della cappella.
“Non riesco a prenderli tutti e due insieme in bocca. Ma scommetto che il mio culo ci riuscirà...”

Intanto, gli altri dopo aver guardato questo inizio dei giochi, non rimasero con le mani in mano, ma le misero all’opera in modo più utile.
Per rispetto e per affetto, Leonardo e Michele si dedicarono per prime ognuno alla propria fidanzata.
Le tolsero delicatamente i vestitini che avevano indosso e, dopo averle baciate, si fecero fare da loro un bel pompino salivoso, che portarono i loro cazzi in piena erezione.
Poi le fecero mettere a 69 sopra di loro. Elena e Lorena avevano ancora i loro plug ed i loro boys dissero:
“Ragazze, adesso vi togliamo i vostri bei plug, così ci dedichiamo a leccare i vostri buchini...”
Togliendo delicatamente quell’oggetto di piacere, alla loro vista ed al tatto apparvero i pertugi parzialmente dilatati. Subito vi infilarono la lingua a fondo, e poi anche le dita.
Frattanto, in quella posizione, Lorena aveva piantato il suo cazzo in bocca a Michele, arrivando fino in gola.
“Sì Lory, amore, dammi il tuo cazzo mentre ti infilo le dita in culo!”
Leonardo stava sditalinando Elena con due dita in figa e due in culo, muovendole ad uncino e massaggiandole la sottile parete che divideva tali parti.
“Oh Leo, le tue dita mi stimolano molto, ma voglio qualcosa di più grosso... Dai, scopami!”
Così Leonardo si mise sopra di lei, rimasta stesa a gambe larghe, e la infilzò nella passera vogliosa in un sol colpo con il suo cazzone, iniziando a fotterla di forza.
Anche Lorena aveva voglia di essere posseduta; si stese vicino ad Elena nella stessa posizione alzando le gambe ed offrendo il culo al suo fidanzato.
“Michi, lo voglio subito nel culo!”
“Certo amore, ti lecco ancora un po’ e poi te lo infilo tutto...”
Diede profonde passate di lingua, insalivando la parte e quindi penetrò senza sforzo la sua fidanzata, iniziando a sodomizzarla come lei voleva.
Elena e Lorena si ritrovarono così fianco a fianco, nella stessa posizione a gambe levate, con i loro ragazzi che le stavano scopando a dovere. Così, le due si guardarono, scambiandosi un sorriso, ed allungarono le mani ognuna sulle tette dell’altra, iniziando a massaggiarle e stringere i capezzoli eretti.

Dall’altra parte del grande letto, Angelica, dopo aver dato uno sguardo soddisfatto a come i suoi figli si stavano dando da fare, stava gustando il gran cazzo di Miriana, ciucciandolo a più non posso, mentre Jessica le leccava sapientemente la passera già colante di piacere, titillandole nel contempo il piercing sul clitoride.
Ma le due trans erano particolarmente attratte dal grosso plug che Angelica aveva ancora nel suo navigato sederino.
“Angelica, è stupendo vederti con quel plug. Ma adesso vorrei togliertelo per ammirare il tuo famoso culo, che Lorena ci ha descritto con cura e che poi vorremmo esplorare...”
“Certo Jessica, fai pure... Anzi adesso mi giro a pecorina così può giocare meglio con il mio culo che è a vostra disposizione...”
Jessica sfilò quindi delicatamente il sex-toy, che rivelò una cavità anale già molto aperta, che Angelica muoveva lentamente, quasi roteandolo, rendendolo ancor più invitante allo sguardo.
“Miriana! Guarda che culo!... Oh Angelica... hai un bellissimo culo già molto dilatato... ci potrei infilare tutte le dita...”
“Ma certo cara... fai pure!”
Così Jessica iniziò ad infilare le dita, inizialmente con cautela, poi vedendo che entravano facilmente spinse con più decisione, fino a far entrare tutte le dita fino alle nocche, per poi muoverle e ruotandole.
Dopo qualche minuto, soddisfatta della degustazione orale e della digitazione anale, Angelica disse:
“Jessica, adesso voglio il tuo cazzo!... Dai, cosa aspetti, sbattimelo nel culo!”
La trans non se lo fece ripetere; dopo una serie di passate di lingua, avvicinò cautamente l’uccello ma vedendo che entrava comodamente diede un colpo di reni per infilarlo subito interamente.
Angelica ebbe un sussulto, e disse:
“Oh...sì... lo sento...è già tutto dentro fino in fondo... Dai, scopami!”
Jessica iniziò con ritmo incalzante, con un dai-e-vai che non lasciava respiro ad Angelica, che aveva in bocca anche il cazzo di Miriana. Angelica già gemeva di piacere e la sua vagina ne iniziava a colare i succhi, sentiva che un cazzo solo dentro di sé non le bastava affatto.
“Miriana, adesso voglio prendere anche il tuo cazzo in figa...”
“Ma certo Angelica... vedrai come ti fottiamo in due!”
Così, Miriana si mise davanti alla sorella e, trovata la posizione quasi distesa, le scaraventò l’uccello in quel nido invitante, mentre Jessica continuava a martellarle il culo.
Con quei due bastoni di carne in corpo, Angelica arrivò subito a godere, ma le contrazioni vaginali continuavano provocandole orgasmi multipli.
“Angelica, sei un lago!... Il mio cazzo dentro la tua figa ci sguazza!” disse Miriana, sorpresa da quell’ambiente liquido in cui si trovava.
“Eh sì... mi avete già fatto godere tanto... ma ne voglio ancora... adesso chiedo chi vuole aggiungersi...” Quindi, rivolta agli altri, aggiunse: “Ehi, chi di voi vuole venire a darmi un altro cazzo?”

Sull’altro lato del campo da gioco, Leonardo e Michele stavano continuando a scopare le proprie fidanzate, quasi da coppie regolari, ma era ora di scambiarsi i ruoli.
Lorena, dopo aver preso un’abbondante dose del cazzo di Michele in culo, era all’apice dell’erezione ed ora voleva passare ad un ruolo attivo.
“Michi, scusa... posso andare ad aiutare Angelica?”
Lui un po’ sorpreso, ma ben lieto di accontentarla, disse:
“Certo Lory, fai pure... io continuerò con Elena, se vuole anche me...”
“Oh sì Michi, vieni anche tu... Dai, stenditi qui, così vengo sopra di te e mi scopate tutti e due!” disse ben contenta Elena.
Michele eseguì prontamente ed Elena si accovacciò sul suo cazzo piantandoselo nella vagina calda e bagnata, sotto gli occhi compiaciuti di Leonardo che sferrò il suo colpo penetrando analmente la sua ragazza, che così poteva anche lei sentirsi piena con due cazzi in corpo che la fottevano all’unisono.

Lorena si avvicinò porgendo il cazzo duro ad Angelica, posseduta dalle sue due amiche che nel frattempo avevano cambiato posizione: Jessica, distesa, la scopava da sotto in figa, mentre la sorella la stava inculando da dietro.
“Angelica, dove lo vuoi? I tuoi buchini sono già occupati...”
“Oh Lory, c’è ancora posto!... Dai, infilami anche il tuo dove riesci...”
A quelle parole Lorena si eccitò ulteriormente. Studiò un attimo la situazione, si lubrificò e quindi si mise in equilibrio davanti a Miriana e cominciò a spingere la cappella in quel culo già invaso dal grosso uccello dell’amica.
Con una spinta graduale e costante, Lorena sentiva le pareti anali di Angelica cedere gradualmente e così la cappella riuscì a farsi largo nello sfintere fino a che buona parte del suo membro entrò nell’accogliente ampolla rettale, strusciando sul cazzo di Miriana. Avere i propri membri a così stretto contratto, pressati l’uno sull’altro, era per entrambe molto eccitante.
Ma per Angelica lo era ancora di più. Quando sentì che anche l’uccello di Lorena era dentro di lei
sentì un leggero dolore, subito diventato piacere, un piacere intenso e crescente man mano che quegli organi si muovevano dentro di lei. E tra sospiri e mugolii, disse con voce eccitata:
“Sono piena!... Sono piena di cazzi!... Incredibile, non avrei mai pensato di riuscire a prendere tre cazzi di trans tutti insieme... Grazie, ragazze... dateci sotto... fatemi godere e riempitemi di sborra!”
Le tre trans trovarono subito l’intesa nei movimenti, spingendo alternativamente con forza ora l’una ora l’altra, e dando ogni tanto dei colpi forti tutte e tre contemporaneamente che squassavano l’intimità di Angelica che stava avendo un orgasmo dietro l’altro.
“Sììì... sììì.... godo... godo... in continuazione... che cazzi che avete... mi avete sfondato... dai continuate... sborratemi!”
Di fronte allo spettacolo di Angelica dilaniata da tre cazzi, Leonardo e Michele rallentarono il ritmo del pur piacevole sandwich con Elena, per ammirare la madre in quella incredibile tripla penetrazione.

Dopo aver continuato per diversi minuti, Lorena, già precedentemente stimolata dalla sodomizzazione da parte di Michele, sentiva che il suo cazzo, ben pressato in quel pertugio, stava per raggiungere la massima pressione. Così, fece fermare Miriana e diede ancora qualche colpo, finché si liberò con una copiosa sborrata che inondò il culo di Angelica e l’altro cazzo che lo occupava.
A quel punto, Miriana ebbe un ulteriore stimolo, sentendosi l’uccello bagnato dallo sperma di Lorena. Spinse a fondo, quasi infilando anche le palle nel culo e con un grido soffocato, anche lei arrivò all’orgasmo con un’intensa venuta:
“Sì... sto venendo... Angelica.. ti sborro nel culo...”
Miriana, dopo la venuta, uscì dalla cavità anale di Angelica per dar modo alla sorella di completare più comodamente l’opera di martellamento vaginale.
Così, Jessica fece girare Angelica e adesso la stava scopando con forza alla missionaria, chinandosi a baciarla mentre entrambe si stringevano le tette ed i capezzoli duri.
“Dai Jessica... fai come tua sorella... riempimi di sborra!”
Intanto, da dietro Miriana si mise a leccare il culo della sorella, infilandole due dita per stimolarla ancor di più. E dopo qualche minuto, anche Jessica raggiunse un intenso godimento, inondando di sperma la vagina di Angelica.

Ma, nonostante i ripetuti orgasmi che aveva avuto durante la tripla penetrazione, Angelica non si era affatto acquietata.. Era in preda ad una smania erotica, ad una frenesia come forse non le era mai capitato. Aveva ancora bisogno di cazzi che la possedessero.
Si rivolse così ai suoi figli che erano intenti a chiavare Elena.
“Leo, Michi... ho goduto tanto ma ne voglio ancora... adesso ho bisogno di voi... del vostro sesso...
del vostro amore...Scusa Elena se te li rubo, poi vedrai che avrai ugualmente soddisfazione...”
Allora Leonardo baciò la sua ragazza, dicendole: “Scusa amore, ma quando chiama mamma la dobbiamo accontentare...” ed avvicinandosi con il fratello alla madre.
Elena rimase un po’ delusa che, sul più bello, Angelica le sottrasse i cazzi che la stavano penetrando, ma avendo già goduto la prese con filosofia dicendo:
“Non ti preoccupare Angie, capisco... anzi, se vuoi vengo anch’io!”

“Eccoci mamma, da come abbiamo visto nei hai presi abbastanza...cosa vuoi che facciamo?”
“Oh cari... fatemi succhiare un momento i vostri cazzi...mmm....hanno il buon sapore della figa e del culo di Elena...” e poco dopo aggiunse: “Ora scopatemi anche voi... ne voglio ancora... tutto il vostro sperma!”
Così i due figli si misero in posizione per penetrarla nei due lati, ma appena Michele le infilò il cazzo in culo si ritrovò in una caverna enorme ed allagata, in cui il suo membro poteva sguazzarci liberamente.
“Mamma!... Hai il culo completamente sfondato e pieno di sperma... Quando ti scopo non trovo la minima resistenza...”
“Ehm... sì... hai ragione... dopo quel trattamento il mio culo è rimasto un pochino aperto... allora, scopatemi entrambi nella fregna!... Voglio montarvi entrambi insieme!”
Così, i due fratelli si misero a forbice con gli uccelli il più possibile vicini. Angelica li prese con le mani, ne posizionò le cappelle sulla vulva e si lasciò andare di peso su quei due membri che parevano un unico, gigantesco cazzo che andava a colmare quell’ambiente ben spazioso per due e già lubrificato dall’abbondante crema calda depositata poco prima da Jessica.
Angelica cavalcò i cazzi dei figli in quella posizione per alcuni minuti, gustando ogni centimetro di quei bastoni di carne uniti dentro di lei.
Poi cambiarono le posizioni, per consentire ai ragazzi di spingere meglio. Michele si sfilò per rientrare da davanti. Con i cazzi a stretto contatto tra loro, Leonardo e Michele erano ben stimolati per soddisfare il più possibile la madre e sapevano come muoversi con la giusta sintonia nei movimenti.
“Oh sì, figli miei... dai, scopatemi forte... riempite questa figa da cui siete usciti!”
Intanto, Elena si era posizionata a 69 sopra di lei, dando la sua dolce passerina in bocca ad Angelica che gliela leccava con convulse passate di lingua, continuando a godere a ripetizione:
“Sììì...sììì... sto venendo ancora... sììì... godo... godo...”
Ogni tanto Michele estraeva l’uccello, impregnato di succhi vaginali e sperma, e lo dava in bocca ad Elena che lo gustava avidamente, mentre strizzava il clitoride di Angelica e leccava le abbondanti squirtate che lei produceva in continuazione.
Intanto, Lorena si era messo dietro a Michele, infilandole due dita nel culo; sapeva che gli piaceva essere stimolato analmente mentre scopava. Il gradito gesto gli fece aumentare la pressione interna e poco dopo raggiunse l’orgasmo:
“Ecco mamma... vengo... sborro!”
“Oh sì figlio mio... lo sento... sento il tuo sperma che scorre in me... Ora Leo, tocca a te... sborrami anche tu!”
Il figlio maggiore non se lo fece ripetere. Era oramai arrivato al limite, dopo aver scopato prima anche con Elena. Così, diede alcuni colpi col bacino finché anche il suo cazzo eruttò una quantità notevole di sperma, che si aggiunse a quella già presente abbondanza nell’intimità di Angelica, che con un sospiro di piacere disse:
“Così aperta e piena di sborra mi sento un po’ troia... ma mi piace così!”

Sarà che forse nel subconscio Angelica voleva che, dopo aver goduto con le altre, anche i figli godessero in lei, ma ora la frenesia stava calmandosi e lei stava ritrovando una tranquillità interiore, fisica e mentale. Dopo qualche attimo per riprendere fiato, rivolgendosi a tutti gli altri disse:
“Grazie a tutti voi ho avuto infiniti orgasmi ed ora ho raggiunto la pace dei sensi, almeno per il momento. Ma vorrei fare un’altra cose insieme...” poi aggiunse: “Elena, per cortesia mi passi un bicchiere?” Lei glielo porse senza capire bene a cosa servisse.
“Ecco, avete tutti goduto in me ed ora riempirò questo calice con il vostro sperma di cui sono piena e ne berremo un sorso per uno, in segno di amore e amicizia reciproca!... Che ne dite?”
“Che bella idea!... Noi adoriamo ingoiare lo sperma e scambiarci i sapori!” disse Miriana.
“Oh sì mamma, dai facciamolo!” aggiunse Michele e anche gli altri annuirono bel lieti.
Così Angelica si accovacciò e mise il bicchiere sotto al culo, da cui cominciò a fuoriuscire un fiume di sperma; poi fece lo stesso dalla vagina da cui contraendo i muscoli fece colare una quantità ancor più abbondante di sborra ancora calda.
Il calice era pieno per metà, con quasi tre dita di liquido seminale prodotto da cinque cazzi.
“Ecco, gustiamoci questo cocktail di sperma!” disse Angelica bevendo il primo sorso, poi lo passò a Miriana al suo fianco e quindi a tutti gli altri.
Finito il giro era rimasta qualche goccia nel bicchiere che Angelica ripassò lentamente con la lingua per un ultimo assaggio. Poi, con quel buon sapore in bocca, baciò tutti uno ad uno, andando a cercare la lingua di ognuno per ritrovare lo stesso buon sapore, di sperma e di sesso.

Pur se Angelica aveva svuotato tutta la sborra che aveva in corpo nel bicchiere per l’assaggio collettivo, ne aveva ancora qualche traccia sulla vagina ancora bagnata dai ripetuti godimenti.
Allora le si avvicinarono Leonardo e Michele che si misero a leccare alternativamente quella vulva che li aveva generati.
“Oh ragazzi, grazie del pensiero... mi piace tanto farmi leccare quando ho ancora la figa bagnata...”
Dopo averla ripulita per bene, Leonardo disse:
“Ogni mamma merita abnegazione totale, cazzi di chiunque lei voglia per riempire ogni buco ma anche un corredino di cazzi finti per sconfiggere la solitudine e quando godono non bisogna sprecare nemmeno una goccia ... prosciugare la fregna della mamma deve essere un onore ed un piacere... leccare fino a farla sentire l'unica Regina!”
Angelica rimase un attimo senza parole. Poi, quasi commossa, abbracciò i figli baciandoli amorevolmente da buona madre e non solo da amante.
Intervenne Miriana, anche lei colpita da quelle parole:
“Che bella frase che hai detto Leonardo. Sai, anche io e Jessica onoriamo nostra mamma allo stesso modo, ed anche nostro padre. Ci amiamo tutti insieme come vi amate voi. Per questo siamo così contente di avervi conosciuto e che abbiamo gli stessi valori dell’amore libero in famiglia.”
“Sì Miriana, Lorena ci ha accennato. Adesso se vuoi raccontami meglio mentre facciamo una pausa...”

Infatti erano quasi due ore che il gruppo stava facendo sesso, ed era ora di rifocillarsi.
Così si trasferirono nel soggiorno, ovviamente rimanendo nudi, a fare uno spuntino e bere bibite fresche e caffè.
Durante la pausa, Angelica parlava fitto fitto con Miriana e Jessica, raccontandosi reciprocamente le proprie esperienze dell’amore in famiglia. Al termine, Miriana disse:
“Sai Angelica, sei davvero una donna eccezionale come ci aveva raccontato Lorena. Per certi aspetti sei simile a nostra mamma Florinda. Sarebbe bello se voi due vi poteste conoscere. Intanto le racconteremo di te e di questo nostro bellissimo incontro.”
“Oh sì, cara. Farebbe molto piacere anche a me conoscerla. Se avrete occasione di venire in Italia per una vacanza, io e i miei figli vi ospiteremo molto volentieri a casa nostra. Oppure, chissà, ritrovarci qui quando avremo modo di tornare a Parigi.”


20 - CONTINUA


PROSSIMO EPISODIO:

CAPITOLO 21 - ANGELICA INCONTRA MIRIANA E JESSICA, SORELLE-TRANS (Conclusione)


Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.

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