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Miriana e Jessica, sorelle trans – Capitolo 6: Orgia tra famiglie – Parte I


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
30.06.2020    |    3.221    |    1 9.8
"Dopo i saluti iniziali e le presentazioni reciproche dei rispettivi figli, Gabriela disse: “Che piacere avervi tutti qui..."
Con questo ultimo episodio, diviso in due parti, giunge al termine (almeno per ora) la serie di fantasia delle sorelle trans Miriana e Jessica. Dato che si tratta di un evento corale si riepilogano i vari personaggi partecipanti ad uso degli utenti che non hanno letto le puntate precedenti, di cui è inserito un riepilogo in calce alla Parte II. Buona lettura.

Personaggi dell’episodio:

Miriana e Jessica, sorelle trans brasiliane di 28 e 26 anni, entrambe molto femminili. Vivono insieme a Parigi, e tra loro hanno uno stretto legame, tanto da essere innamorate l’una dell’altra ed amanti, superando ogni tabù e preconcetto morale.

I loro genitori Florinda, 53 anni, mora, e Carlos 55 anni, sono venute a trovarle a Parigi, e prima il padre e poi anche la madre hanno riscoperto l’amore libero in famiglia con le figlie.

Gabriela, bionda, coetanea e amica intima di Florinda, che ha invitato nella sua casa di Parigi, rinsaldando il loro legame e riprendendo le loro pulsioni saffiche giovanili. Dopo la scomparsa del marito, Gabriela ha confessato all’amica che fa liberamente sesso con i figli Jacques e Corinne, gemelli di 23 anni, entrambi bisessuali.



Dopo quella notte d’amore, la mattina successiva si svegliarono tutti tardi verso mezzogiorno e si ritrovarono in cucina per colazione, che poi divenne un brunch, le figlie nude e Florinda solo con una vestaglia aperta.
Durante la conversazione mattutina, Florinda disse:
“Ragazze, Carlos, ieri quando sono andata a trovare la mia cara amica Gabriela, ci ha invitato tutti noi a casa sua sabato per un festino con lei e i suoi figli, per divertirci tutti insieme... Che ne dite?”
“Festino? Divertirci? Intendi dire che si fa sesso?”
“Beh... sì, anche lei ama i suoi figli, entrambi bisessuali, come io amo voi e sono disinibiti e aperti a ogni esperienza...”
“Allora non c’è bisogno di chiederlo, noi siamo pronte molto volentieri” aggiunse Miriana.
“Anche a me farebbe piacere rivedere Gabriela. Dì un po’, non è che voi due avete già anticipato il divertimento tra voi?” chiese con un sorriso sornione Carlos.
“Ebbene sì confesso, quando ci siamo riviste dopo molti anni, non abbiamo resistito ed abbiamo fatto dei bei giochi tra noi come un tempo, e poi anche con suo figlio...”
“Mmm... mamãe, che porcellina! Ecco perché eri così eccitata ieri sera! Ci hai fatto venire voglia...
Che ne dici di riprendere i nostri giochi?” Disse Jessica, porgendole l’uccello duro.
“”Ma certo!” risposte Florinda prendendolo in bocca.
E così i quattro ripresero a scopare, e continuarono a farlo più volte al giorno, alternando sesso alle visite turistiche di Parigi, in attesa della festa con Gabriela.

Florinda parlò più volte al telefono con l’amica, dandole conferma che sarebbero andati con molto piacere alla festa, e raccontandole di quello che era successo con le figlie.
Gabriela le rispose compiaciuta:
“Cara Florinda, sono molto contenta per te. Te lo avevo detto di non avere remore, dato che sei di mentalità così aperta. Così ti sei resa conto di come è bello e dolce fare l’amore con i propri figli.
Vedrai che sabato ci divertiamo tutti insieme, anche i miei figli non vedono l’ora di conoscere Miriana e Jessica. Allora a presto, ti voglio bene, tanti cari baci.”

Arrivò così il sabato. Si prepararono come si deve. Doccia e depurazione “intima” per tutti per essere ben puliti in ogni parte, trucco un po’ carico per le figlie che si vestirono solo con un toppino che lasciava in bella evidenza il seno con ombelico a vista e gonna molto corta, senza niente sotto lasciando così liberi di prendere aria i loro uccelli, già di dimensioni consistenti.
Florinda rimase sull’elegante, indossando il vestito da sera che l’amica le aveva regalato, ma senza alcuna biancheria intima, come quella sera a cena con lei.
Carlos si era vestito normalmente, ma era già eccitato alla vista di moglie e figlie, già pronte a tutto.

Arrivarono in taxi al sontuoso appartamento in Avenue Foch, dove Gabriela li accolse a braccia aperte, baciandoli tutti ovviamente in bocca. Anche lei aveva indosso solo un vestitino sexy trasparente, che le lasciava vedere le nudità sottostanti. Dopo i saluti iniziali e le presentazioni reciproche dei rispettivi figli, Gabriela disse:
“Che piacere avervi tutti qui. Miriana e Jessica, siete davvero magnifiche. E, Carlos, sono un po’ emozionata a rivederti dopo tanti anni, ma sei sempre un bell’uomo come allora. Ecco, vi presento i miei figli gemelli, Corinne e Jacques...”
Florinda che aveva già conosciuto Jacques nella visita precedente, se lo ritrovò trasformato: vestito da donna, calze a rete, reggiseno imbottito, viso truccato e i suoi boccoli biondi raccolti in un’acconciatura particolare.
“Jacques, ma sei così diverso dall’altro giorno...”
“Sì, oggi sono Jacqueline, se vuoi Jackie. Vedi essendo bisessuale ogni tanto mi piace travestirmi da donna, e mia sorella mi aiuta con trucco e parrucco, anzi si diverte molto a trasformarmi e anche a fare altro con me...”
Nel dire queste parole Jackie si rivolse a Miriana e Jessica e disse loro:
“Siete stupende! Appena vi ho visto ho avuto un colpo di fulmine per voi! Non vedo l’ora di divertirci insieme. Intanto posso baciarvi?”
“Ma certo Jackie, anche tu sei molto carino in versione femminile. Vedrai che ti faremo dei bei giochetti...”
Intanto si fece avanti Corinne: alta, magra, un seno di taglia ridotta ma con due capezzoli molto pronunciati e con piercing; di viso era identica al fratello, ma mentre lui aveva un atteggiamento femminile, lei con i capelli corti e un’espressione decisa aveva modi più maschili. In effetti, i due gemelli avevano ognuno la tendenza ad assumere il carattere del sesso dell’altro; forse per questo erano così uniti completandosi a vicenda.
Corinne si rivolse prima di tutto a Florinda:
“Che piacere conoscerti Florinda, maman mi ha parlato molto di te, del vostro legame. Anch’io vorrei farne parte. Sai, io sono bisessuale ma prevalentemente lesbica, e tu sei una cosi bella donna, così come le tue figlie...”
“Piacere mio Corinne, anche tu sei molto attraente e saremo contente anch’io e le mie figlie di conoscerti più intimamente...”

Dopo questi convenevoli, l’atmosfera si stava scaldando, tutti erano vogliosi di divertirsi.
Gabriela, da brava padrona di casa, li invitò a seguirla:
“Andiamo pure in camera da letto, dove oltre al letto matrimoniale c’è anche un divano. Ci staremo comodamente, c’è anche tutto l’occorrente.”
In effetti, era esposta un’ampia serie di sex-toys ed accessori: vibratori, dildo a due punte, strap-on, plug, frustini, lubrificante, ecc.
Fu Jackie, preso dalla sua parte femminile, ad aprire i giochi:
“Miriana, Jessica, io non resisto... ho voglia di voi, del vostro corpo, del vostro sesso....”
Le due si scambiarono uno sguardo d’intesa, e con un sorriso ed una certa nonchalance sollevarono le corte gonna e tirarono fuori i loro maestosi uccelli già ben eretti.
“Uaooo... che bei cazzi! Mmm.... adesso li voglio gustare a fondo....Dai Corinne, vieni anche tu”
La sorella si avvicinò di buon grado; anche lei era rimasta ipnotizzata da quella dotazione.
Così i due gemelli si accovacciarono per succhiare i cazzi delle due trans in piedi davanti a loro.
Lo facevano con tecnica simile, in effetti avevano imparato insieme, scambiandosi uccelli di amanti dell’uno o dell’altra, oltre che, naturalmente, tra loro.
Poco dopo, il quartetto si sistemò più comodamente su un lato del letto, togliendosi i vestiti, dando così modo a Jackie e Corinne di ammirare i corpi femminili delle due sorelle.
In particolare, Jackie si dedicò ai loro seni stringendoli e succhiandoli e disse:
“Che belle tette, morbide e sode. Piacerebbe anche a me averle così...”
“Beh, se tu vorresti diventare una trans dopo ne possiamo parlare...”
Poi, i gemelli si posizionarono in un 69 sopra le due trans, continuando a spompinarle, le quali si accorsero che essi avevano i buchini posteriori... già occupati.
“Ehi, cosa avete qui?”
“Oh, per l’occasione abbiamo indossato i nostri plug anali.... Sai li usiamo spesso, sono così piacevoli, così abbiamo i culetti già pronti quando ci sodomizziamo a vicenda.”
“Siete proprio due porcellini, proprio come noi. Allora, visto che li avete già pronti, tra poco vi riempieremo a dovere i vostri buchini!”
Prima però continuarono il 69, mentre i gemelli continuavano con il lavoro di bocca Miriana leccava la fighetta di Corinne ed il suo clitoride molto sviluppato ornato con due piercing, mentre Jessica succhiava con decisione il cazzo di Jackie, trovandolo bello duro e niente male. Poi, data la posizione, fu attratta dal plug, lo mosse avanti e indietro accorgendosi che era ben piantato in culo.
“Vorrei togliertelo, così ti lecco un po’ il culo!” chiese Jessica.
“Ma certo, fai pure!” risposte Jackie con la bocca piena del suo cazzo.
Jessica cominciò a tirarlo delicatamente verso sé, tendendo contemporaneamente con le dite lo sfintere. Il plug uscì senza problemi con un “plof!”, era di dimensioni non trascurabili, oltre 5 cm. di diametro e circa 12 di lunghezza penetrabile.
“E’ proprio un bel gingillo, lo voglio succhiare!... Mmm... si sente il sapore del tuo culo... che buono!” disse Jessica, che subito gli infilò tre dita in quel ano già piuttosto dilatato.
“Jackie, hai proprio un bel culetto, morbido, largo e caldo. Non vedo l’ora di scoparti!”
Anche Miriana era alle prese con gli orifizi di Corinne, altrettanto elastici e con la passerina già umida di umori, che leccò con piacere. Le tolse il plug anale, di tipo metallico e più piccolo di quello del fratello, ma ornato con un bel gioiello, lo leccò e disse:
“Che bello questo plug con brillante... Comincerò ad usarlo anch’io per ornare il mio buchino...”

Mentre i figli erano così affaccendati, i loro genitori li guardavano ammirati.
“Che belli i nostri figli mentre si amano così. Spesso Jack e Cori mi fanno assistere quando fanno l’amore, io mi eccito e poi continuiamo tutti insieme...” disse Gabriela.
“E’ vero, anch’io mi sto eccitando. Che ne dici Gabri se anche noi ci diamo da fare?”
“Ma certo Flori, io sono già tutta bagnata. Vorrei tanto se partecipasse ai nostri giochi anche Carlos. Dopo quella volta da giovani, ritrovarlo oggi sarebbe il primo uomo, oltre mio figlio, dopo la scomparsa di mio marito...”
Rispose Carlos: “Cara Gabriela, se sono qui è anche per rivedere te e riprendere da dove ci eravamo lasciati da giovani. Non ti preoccupare, Florinda è d’accordo!”
“Certo che sono d’accordo, questa è una festa tra le nostre famiglie. E sono contenta che Carlos ti possa amare come ti amo io.”
Così, Florinda e Carlos si avvicinarono a Gabriela baciandola in ogni dove, quindi mentre Carlos si dedicava a leccarle la passerina già bagnata rimanendo ammirato per i suoi piercing, Florinda si concentrava sulle sue belle tette, una 3a misura tonica e naturale, stimolandole delicatamente con movimenti circolari le areole per poi passare ai capezzoli turgidi con i relativi piercing.
“Oh sì cari continuate... è bellissimo farmi leccare e stimolare dalle vostre lingue... Carlos, infilami pure le dita, che così tra poco arrivo subito all’orgasmo!”
Il buon Carlos non se lo fece ripetere, penetrò con due dita la vulva già umida e quindi allungò la lingua fino alla rosellina anale, altrettanto succulenta e dopo averla ben inumidita con la saliva vi infilò anche il pollice. Muoveva le dita delicatamente ma ritmicamente, ritornando a leccare il clitoride.
Quella stimolazione, continuata per vari minuti, unita a quella del seno che Florinda alternava a baci profondi, portarono ben presto Gabriela all’orgasmo, con sospiro profondo:
“Sìììì.... mmm.... ho goduto.... siete stati bravissimi e delicati.... Ma ora sono ancora più eccitata... Adesso vorrei ricambiare il favore a Florinda!”
Così dicendo fece stendere l’amica e prese a leccarne furiosamente la vagina, mentre Carlos con l’uccello eretto in mano stava pensando a come intervenire e imporre la sua virilità alle due.
Gabriela, messa a pecorina, gli tolse subito il dubbio:
“Carlos, cosa aspetti? Dai, scopami mentre lecco tua moglie!”
Era da quasi trent’anni che Carlos aspettava quel momento, aveva sempre avuto il desiderio di possedere di nuovo Gabriela dopo quella festa universitaria. Ora era giunto finalmente il momento,
per di più con la moglie consenziente e partecipe al trio.
Si posizionò dietro di lei e senza altri preamboli le infilò il cazzo duro in quella fighetta che con tutti quei piercing lo attirava come una calamita.
Ed eccolo finalmente in quella cavità vaginale che aveva conosciuto da giovane e ora ritrovava in perfetta forma, glabra, profumata ed elastica come allora. Si sentì così subito a suo agio e il suo cazzo prese da solo un ritmo martellante, scuotendo tutto il corpo di Florinda, sempre intenta a leccare e sditalinare la moglie.
“Oh sì... che cazzo Carlos.... non me lo ricordavo così potente... dai, continua!”
Florinda vedeva compiaciuta la scena, era sinceramente contenta che il marito soddisfacesse i bisogni di Gabriela come primo uomo, oltre al figlio Jacques. Anzi, la cosa la eccitava e allora allungò il braccio sul comodino prendendo due dildo vibranti e li porse all’amica.
“Ecco Gabri, usa questi su di me... sia davanti che dietro!”
“Ma certo Flori... non ci avevo pensato... essendo impegnata su due fronti...”
Così mentre Carlos continuava a scoparla a pecorina, Gabriela lubrificò i toys e li infilò in entrambi i pertugi di Florinda. Entrarono facilmente, accese la potente vibrazione che fece trasalire l’amica.
Li muoveva con grazia ed esperienza, come era abituata a fare nei giochi con i figli.
“Ti piace Flori? Vedo che li prendi bene i due dildo in figa e in culo!”
“Certo che mi piace! Anzi, se vuoi puoi metterli tutti e due nello stesso buco! Così sarò pronta quando passo ai cazzi veri!”
“Ah sì, allora eccoti servita!” disse Gabriela infilandole anche il secondo dildo nella vagina.
“Carlos, ti piace come tua moglie prende due cazzi insieme?”
“Certo, lei è abituata, anzi potresti fare anche di più. Perché non la penetri con la tua manina?”
“Mmm... certo, adoro il fisting. Tu però, per eccitarmi ancora di più, adesso sbattimelo nel culo!”
Così, mentre Carlos passava il suo membro dal lato-A al lato-B, che lo avvolse come un guanto,
Gabriela, dopo aver dato potenti colpi con i dildo, li estrasse e inserì con decisione la sua mano nella vulva dilatata di Florinda, che la accolse con un mugolio.
“Oh sì Gabri, è stupendo avere la tua mano dentro di me e vedere mio marito che ti incula!”
Lei rispose con un sorriso aumentando la spinta, delicata ma costante, della mano che stava sfondando la natura intima dell’amica, facendola sussultare ad ogni colpo e facendole crescere l’eccitazione verso l’orgasmo.
“Si...sì... Gabri... dai, spingi ancora forte che sto per venire....Oh...sì...godo...godo...mmm, mi hai fatto godere con la tua mano!”
Dopo qualche istante per farla riprendere, Gabriela estrasse delicatamente la mano impregnata dalle abbondanti secrezioni vaginali di Florinda che continuavano a fuoriuscire; gliela porse per leccarla insieme, con scambi di baci profondi.
Adesso anche Gabriela era al limite e voleva godere anche lei. Si tolse il cazzo dal culo martoriato, si girò alzando la gambe e disse al marito dell’amica:
“Ora Carlos scopami in figa fino in fondo e veniamo insieme!”
Carlos colse l’invito senza indugio, avendo anche lui la pressione interna vicina al punto di non ritorno; si mise alla missionaria e riaffondò l’uccello nella vulva di Gabriela.
Riprese a scoparla con forza, sentiva che le sue contrazioni vaginali aumentavano, capì che erano entrambi prossimi all’apice del piacere, e finalmente godé in lei con prolungati getti di sperma.
“Mmm... sì... godo... godo... Oh Carlos, sono venuta insieme a te, è stato un momento molto intenso, che avevo raggiunto solo con mio figlio. Grazie a te ora ho capito che posso riprendere a farlo anche con altri uomini. E Flori, ringrazio molto anche a te per averlo permesso...”
“Figurati Gabri, è stato un piacere mio e di Carlos averti dato questo momento di felicità. Abbiamo sempre condiviso tutto, e ora lo facciamo anche divertendoci in questo modo tutti insieme”.
Le due donne a Carlos si unirono in un abbraccio e in un intreccio di lingue, per poi stendersi per recuperare le forze dopo tanto dispendio di energie.

Intanto, sull’altro lato del campo di gioco i ragazzi erano in piena azione.
Dopo che i gemelli le avevano succhiate a dovere, Miriana e Jessica passarono a scoparli.
Miriana stava chiavando da dietro Corinne, Jessica era intenta a sodomizzare da davanti Jacques sempre più nel ruolo femminile di Jackie, con le gambe alzate. Essendo posizionati vicino, Corinne si allungò per raggiungere il cazzo del fratello, ben duro mentre veniva inculato, leccandolo e succhiandolo teneramente, e disse:
“Ehi fratellino, ti piace se ti succhio mentre ti fai inculare?”
“Oh sì Cori è magnifico, Jessica ha un cazzo stupendo e tu sei sempre dolce con me...”
Le due trans continuarono a martellare con tutta la loro potenza i due ragazzi.
Vedendo che il fratello era in estasi a farsi sodomizzare, anche Corinne volle provare quelle sensazioni, e disse:
“Miriana, mi stai scopando divinamente e la mia fighetta sta colando di piacere. Ma voglio provare a prenderlo in culo come mio fratello!”
Miriana sorrise e senza aggiungere altro, estrasse il suo grosso membro dalla vagina servita a dovere per passarlo nel buchino posteriore, già umido di saliva e dei succhi colati dalla vagina.
Spinse con delicatezza ed entrò in un colpo. Le pareti anali inizialmente erano un po’ contratte, poi nel sentire quella mazza che le riempivano piacevolmente si distesero e Corinne iniziò a gustarsi quel cazzo in culo.
“Mmm... sì... che delizia... adesso capisco perché a Jacques piace tanto...”
Mentre Miriana la sodomizzava, Corinne si sditalinava con una mano e con l’altra teneva il cazzo del fratello. Era sempre più eccitata, e disse:
“Adesso voglio fare una doppia penetrazione!... Jacques, dai scopami anche tu!”
Allora cambiarono posizione: Miriana si stese e Corinne si impalò con il culo sul suo cazzo, quindi si distese per consentire al fratello di penetrarla in figa.
I due cazzi che aveva in corpo presero a martellarla con decisione, me non era abbastanza:
“Jessica, voglio succhiare il tuo cazzo che avrà il sapore del culo di mio fratello!”
La scena era osservata con eccitazione dalla madre Gabriela, che compiaciuta disse:
“Che bello vedere mia figlia alle prese con tutti questi cazzi! Dopo lo vorrei fare anch’io...Dai, scopatela e riempitela di sborra! State tranquilli, prende la pillola!”
Jessica, dopo essersi fatta succhiare un po’ da Cori, voleva però continuare a scopare. Allora si mise dietro Jacques, che si fermò un attimo mentre era intento a scopare la sorella, e trovata la posizione rientrò in quel culo dove era fino a poco prima.
Jacques era in estasi: “Essere inculato mentre sto scopando mia sorella... non l’avevo mai fatto... è magnifico!”
La sorella si sditalinava freneticamente mentre era sbattuta da quei due membri dentro di lei.
Ma quella doppia stimolazione di dare e ricevere lo portarono poco dopo sul punto di venire. Diede qualche altra pompata alla sorella e disse:
“Cori... sto per godere... oh sì... vengo dentro di te...”
“Sì... ti sento Jacques...sento la tua sborra calda...mmm....sì, godo... godo anch’io!”
Da dietro, Jessica sentì che lo sfintere in cui era si contraeva mentre Jacques veniva. Si fermò un attimo per farlo rilassare poi disse:
“Ora che hai goduto, tocca a me sborrarti dentro!”
Assestò ancora dei potenti colpi, e dal suo circuito idraulico si aprirono le saracinesche riversando una notevole quantità di sperma in quel giovane culo, oramai definitivamente aperto.
“Oh sì Jessica... che bello sentire il tuo sperma scorrere in me!”
“Jacques, mi faresti assaggiare quella buona sborra?” chiese Corinne oramai senza limite.
“Ma certo sorellina!” risposte piegandosi su di lei e lasciando colare tutti il liquido seminale che Jessica aveva eiaculato in lui. Corinne lo raccolse il più possibile, passandoselo sul palato e ingoiandolo con gusto, come una vera troia.
Inoltre lei aveva ancora il cazzo di Miriana in culo, che aveva rallentato il ritmo per dar modo agli altri di concludere tranquillamente, ma adesso anche lei voleva completare l’opera.
Fece girare Corinne su un fianco e facendole sollevare una gamba, sempre tenendo il membro dentro di lei; riprese a pomparla con decisione in quel culetto irrimediabilmente dilatato, fino a che anche Miriana sborrò copiosamente in lei.
Jacques si precipitò vicino, succhiò il cazzo di Miriana appena estratto, impregnato di sperma e del delizioso sapore di culo della sorella, e quindi raccolse lo sperma che ne usciva, in parte ingoiandolo e in parte passandolo alla sorella, intrecciando le lingue bagnate.
“Miri, Jessi, i vostri cazzi sono portentosi e il vostro sperma è buonissimo, molto dolce; ne vorrei ancora. Io e mio fratello non abbiamo mai incontrato trans come voi, abbiamo goduto tanto. Grazie, vi vogliamo tanto bene!”
“Piacere nostro, cari. Merito anche vostro che ci avete eccitato molto. Dopo continuiamo; poi vedrete che avremo modo di rifarlo anche in altre occasioni, quando vorrete.”


6 – CONTINUA


PROSSIMO EPISODIO (CONCLUSIONE):

CAPITOLO 7: ORGIA TRA FAMIGLIE – PARTE II


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