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Angelica e i suoi figli - Capitolo 6


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
16.04.2020    |    9.583    |    5 9.9
"Si trattava di un locale di un certo livello, ambiente elegante, musica di sottofondo, servizio curato..."
CAPITOLO 6 – CENA EROTICA CON TOYS


Dopo essersi ripresi dai godimenti e calmata l’eccitazione dell’amplesso, Angelica aprì il pacco che aveva ordinato.
“Adesso vi faccio vedere questi nuovi toys. Ecco i plug di varie forme e misure, da circa 4 a oltre 7 cm. di diametro, e le palline e l’ovetto vibrante per la mia passerina. Poi, due bei vibratori per voi e il lubrificante, da usarli quando vorrete sentirveli dentro o da provare con le vostre partner.
Infine, ho comprato anche questo!”
E mostrò un grosso strap-on con cintura in cuoio regolabile e un doppio fallo realistico: uno più piccolo rivolto verso l’interno per la donna, l’altro esterno di quasi 20 cm. di lunghezza per oltre 5 di diametro, di materiale morbido al tatto e di sapore gradevole in bocca.
Loro guardarono un po’ sorpresi questi oggetti, e Leo le chiese:
“Cosa ci intendi fare con questi?”
“E me lo chiedi tesoro? Sono per i vostri culetti! Prima vi inserirò i plug, così vi adatterete e vi dilaterete un po’, poi finalmente vi sodomizzerò con lo strap-on, come avete fatto voi con me.
Mi eccita molto possedere gli uomini come facevo con vostro padre, o anche con qualche mia amica. Vedrete, vi piacerà molto usarli. Infine, quando vi sarete abituati e non ne potrete fare a meno, ho in mente un’altra sorpresina... Dai, adesso mettetevi in posizione che vi infilo i plug.
Per Leo, che non è abituato direi di cominciare con quello più piccolo, poi passeremo gradualmente agli altri.
Per Michi, che già prende cazzi non da poco, direi che va bene quello intermedio da circa 5,5 cm.
Ora vi lubrifico e ve li inserisco.”
Così i ragazzi si misero alla pecorina, la mammina prima gli leccò ben benino il culetto appena depurato e dal buon sapore, lo lubrificò e quindi cominciò a penetrarli delicatamente con il plug fino a che entrarono in posizione.
Leo era un po’ agitato, Michi più a suo agio. All’inizio la sensazione di sentirsi invasi da qualcosa
di particolare era un po’ forte.
“Tranquilli ragazzi, vedrete che tra poco vi abituerete e comincerete ad avere delle piacevoli stimolazioni. Vi consiglio di provare a tenerli il più possibile, anche mentre fate altre cose e stasera quando andrete a dormire, come anch’io faccio spesso. Entro qualche giorno vi piacerà proprio sentirvi pieni e dilatati. Una di queste sere andremo a cena fuori noi tre insieme, tenendo inseriti i nostri plug; poi quando torneremo a casa, daremo il via ai nostri anal-games! ”
“Mamma, ci stupisci sempre di più. Sei fenomenale, sai bene cosa vuoi fare e poi ogni volta ci fai godere al massimo. Siamo già eccitati all’idea di questi nuovi giochi. Ci prepariamo e già da stasera terremo i plug!”
E così si abbracciarono forte tutti insieme con affettuosi baci profondi per la buonanotte.

La mattina dopo, a colazione Angelica chiese ai figli:
“Allora, come è andata con i vostri plug?”
Leonardo rispose sorridendo: “Proprio bene, non credevo mi piacesse così da subito, l’ho tolto solo al risveglio. Come dici tu, è molto piacevole sentirsi prima pieni e poi ben aperti. Avevi proprio ragione, è un nuovo modo di sentire delle piacevoli stimolazioni. Mi sa che presto passerò alla misura più grande. Grazie per avermelo fatto scoprire”. E la baciò profondamente in bocca.
Anche Michele ne era molto contento: “Io con il plug sono rimasto eccitato tutta la notte. A un certo punto, l’ho tolto e mi sono infilato il vibratore che mi hai dato, con il quale mi sono masturbato fino a venire”.
Anche lui baciò amorevolmente la madre, la quale disse:
“Cari miei, sono molto contenta che questo nuovo giocattolino vi sia piaciuto. Presto non ne potrete fare a meno.
Però, Michele, se ti sei fatto una sega da solo è un peccato sprecare così tanta buona sborra!
Un’altra volta, chiamami o vieni pure da me, ti finisco io così gusto ancora il tuo succo che mi piace tanto...”
“Va bene, mamma, il mio sperma sarà sempre per te!”

Nei giorni successivi, i ragazzi continuarono gli ‘allenamenti’ con i plug e i vibratori a cui si abituarono subito, mentre va da sé che Angelica oramai indossava il suo plug di misura intermedia tutti i giorni, tenendo anche ovetto o palline vaginali per una doppia sensazione di piacevole riempimento.

Un pomeriggio di fine estate, Angelica disse ai figli: “Ragazzi, stasera vi invito ad andare a cena fuori in un bel posto. Preparatevi bene, ‘depuratevi’ e indossate i vostri plug, come farò anch’io.
Poi, quando torneremo a casa, sarà una lunga notte di sesso anale, oramai siete pronti.
I vostri culetti saranno finalmente miei!”
“Oh sì mamma, che bel programmino che hai pensato! Grazie per l’invito, cominciamo a farci belli per te.”
“Cari, sarò io a dovermi mettermi bene per non sfigurare con due aitanti giovani come voi”

Venne la sera, e Angelica si preparò con cura, trucco e parrucco d’effetto, vestendosi adeguatamente per l’occasione.
Un abito da sera bianco, molto scollato (ovviamente senza reggiseno), che evidenziava la sua perfetta abbronzatura e le sue belle tette con i piercing ai capezzoli in rilievo, perizoma microscopico invisibile, schiena nuda, cosce tornite in bella vista, tacchi alti.
Faceva davvero una gran figura, i figli la guardarono ammirati e per un attimo senza parole, poi dissero: “Uaooo... mamma, complimenti. Sei magnifica, davvero una strafiga! Gli uomini si gireranno a guardati, protesti trovare nuovi pretendenti...”
“Ragazzi, io mi sono messa così solo per voi. E’ la nostra serata. Desidero e amo solo voi!”
Anche i figli si erano messi degli abiti eleganti di taglio sportivo; erano davvero un bel trio.
“Beh, devo dire che anche voi state davvero bene. Avrò due gran cavalieri. Avete indossato anche i vostri plug?”
“Sì certo mamma, come ci avevi detto. Oramai siamo così abituati che non ci facciamo quasi più caso.”
“Bene. Anch’io nascondo dei segreti. Sotto il mini-perizoma, ho il mio fedele plug anale, ben fisso al suo posto e l’ovetto vaginale vibrante, di cui vi affido il telecomando. Sarete voi a comandarlo, facendolo vibrare quando vorrete.”
“Oh, grazie. è una bella responsabilità, controllare e stimolare così il tuo piacere!”

E cosi si diressero verso un rinomato ristorante di pesce della riviera romagnola, in cui non erano mai stati, distante qualche decina di chilometri dalla loro abitazione,.
Si trattava di un locale di un certo livello, ambiente elegante, musica di sottofondo, servizio curato.
La cena di pesce era squisita, con piatti di qualità ed anche afrodisiaci, dalle ostriche all’aragosta, il tutto innaffiato da champagne millesimato; Angelica non voleva badare a spese per i suoi ragazzi, che se l’erano meritata.
La conversazione tra loro fu allegra e disimpegnata, ma tra il cibo stuzzicante, lo champagne, ed i loro ‘accessori’ che li stimolavano, cominciava ad aumentare il calore ed a crearsi una certa eccitazione e complicità. Ogni tanto, Leonardo azionava il telecomando che attivava l’ovetto vaginale che la madre aveva inserito, regolando le diverse velocità e tipi di vibrazione, che comunque non si sentiva coperta dalla musica e dal brusìo in sala
“Ragazzi, io comincio ad avere caldo e ad essere eccitata; i giocattoli dentro di me stanno facendo effetto... “
Anche gli altri clienti del locale si accorsero del suo stato, e sempre più sguardi si levavano verso il loro tavolo. Certo che Angelica così vestita e con il suo atteggiamento sempre più disinibito sembrava proprio una milf d’alto bordo che stava rimorchiando due giovani amanti, suscitando lo sguardo ammirato ed interessato degli uomini nonché invidioso e di disapprovazione delle donne presenti.
“Mamma, ti rendi conto che ti stanno guardando tutti!”
“Sì caro, e allora? Leonardo, continua a farlo funzionare delicatamente che mi fa impazzire... Sono già tutta bagnata....”
“Eh, anche noi vedendoti così e stimolati dai nostri plug, ci siamo ‘irrigiditi’... Cerchiamo di calmarci un po’ altrimenti ci cacciano dal locale...”
“Va bene ragazzi, vado un momento alla toilette, cerco di rinfrescarmi e calmarmi un po’”
Ma giunta alla toilette delle signore, ampia e accogliente e in quel momento deserta, l’unico modo che trovò per quietarsi fu sditalinarsi freneticamente e stimolarsi contemporaneamente il clitoride. Venne quasi subito, cercando di contenere i mugolii di piacere. Si ricompose, ma togliendosi l’inutile perizoma oramai zuppo di umori e controllando il plug anale sempre ben in posizione.
Dopo alcuni minuti, tornò più fresca e tranquilla al tavolo. Michele le chiese: “Tutto a posto?”
“Certo cari. Ma vi confesso che ero così eccitata che mi sono dovuta masturbare fino all'orgasmo...
Adesso mi sono acquietata. Continuiamo questa ottima cena, poi quando rientriamo ci dedicheremo ad altro...”

Usciti dal ristorante, fecero una passeggiata romantica sul lungomare. Angelica teneva mano nella mano i figli e poi li baciò languidamente come fidanzatini, con lacrime di gioia agli occhi, dicendo: “Ragazzi, è stata una bellissima serata, sono commossa; adesso torniamo a casa che continueremo a divertirci”.


6 – CONTINUA

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