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Storia di Natalia, madre-trans – Capitolo 2: Le inquietudini del giovane Florian


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
17.05.2021    |    5.804    |    2 9.9
"Vedo che qui si è ingrossato qualcosa ed è rimasto sempre gonfio..."
INTRODUZIONE - Dopo il primo capitolo pubblicato nei mesi scorsi, riprendono le vicende di Natalia, madre-trans e del giovane figlio Florian, che è il protagonista dei capitoli 2 e 3 con le sue inquietudini giovanili e che vive nuove esperienze erotiche prima con l’amica Giulia e poi anche con il fratello incestuoso di lei, i quali in seguito conosceranno anche Natalia per giochi a quattro.
Buona lettura.

*****

Dopo i fatti narrati nel capitolo precedente, il rapporto tra Natalia ed il figlio Florian divenne sempre più stretto. Quando non era in trasferta per lavoro, lei condivideva il letto con il suo ragazzo, offrendogli da buona madre sempre tutta se stessa per soddisfare la sua esuberanza giovanile e la crescente attrazione verso il sesso. Gli insegnò alcuni giochi erotici, dandogli anche utili indicazioni
pratiche per le varie situazioni e spiegandogli anche come farsi trovare sempre puliti prima di fare sesso anale.

Una mattina, svegliandosi prima del solito, Florian vide nella penombra il corpo nudo della madre a fianco a lui, che ancora dormiva. L’accarezzò con lo sguardo soffermandosi sul ritmico sollevarsi del seno fino a giungere all’imperioso membro materno in erezione. Lo ammirò un attimo e poi, essendo come sempre eccitato e con l’uccello duro, non resistette e lo prese in bocca per un delicato pompino mattutino.
Nel sentirsi così dolcemente stimolata, Natalia aprì gli occhi e sorrise teneramente al figlio, e disse:
“Buongiorno, amore... vedo che sei già all’opera.... Non ti è bastato quello che abbiamo fatto ieri sera?”
“Oh mamma... tu non mi basti mai, ti desidero sempre... e il tuo cazzo mi fa impazzire!”
Non continuò la frase impegnato com’era a gustarsi quel pezzo di carne, ingoiandolo fino in gola.
Mentre era all’opera, Florian si menava il cazzo sempre più duro.
“Mamma... mi sa che non resisto molto... ho bisogno di sborrare...”
“Dai Florian, vieni qui... che te lo succhio io e ti faccio venire...”
Così Il ragazzo avvicinò l’uccello alla calda bocca materna, che lo accolse amorevolmente, iniziando a leccarlo e succhiarlo con la massima dedizione. Anche lei adorava il giovane cazzo del figlio, sempre carico di sperma.
Quindi, Natalia si mise sopra di lui a 69, offrendo il suo attrezzo alla bocca famelica del figlio.
Mentre lo spompinava con ritmo crescente, gli infilò due dita nel culo; sapeva che al ragazzo gli piaceva sempre più sentirsi stimolato analmente mentre veniva succhiato.
“Oh... siììì... mi piace sentire le tue dita.... dai che così sborro subito!”
E infatti, poco dopo Florian venne con una abbondante sborrata in bocca a Natalia, che la ingoiò quasi tutta lasciandone qualche goccia da riversare al figlio, dandogli un bacio ed andando a cercare la sua lingua.
“Florian caro, la tua sborra è buonissima... mi piace gustarla al mattino e tenerne il sapore in bocca... Ma adesso sono io ad averlo duro... come facciamo?” chiese Natalia con un sorriso voglioso.
“Mamma, non c’è bisogno di chiederlo... il mio culo ha tanta voglia di te ed è sempre a tua disposizione!”
Così dicendo il ragazzo alzò le gambe, mettendo un cuscino sotto la schiena per offrire alla madre il suo ano voglioso.
Lei lo leccò per insalivarlo bene, quindi appoggiò la punta del suo uccello e spinse.
Entrò senza troppe difficoltà. Lo aveva già sodomizzato la sera prima, come succedeva quasi ogni giorno, e la strada era oramai ben aperta.
Prese subito a scoperto. Anche lei era carica e voleva subito venire.
“Sì, mamma... dai... scopami forte...adoro sentire il tuo cazzo in culo al mattino... così resto eccitato tutta la giornata...”
Continuò a scoparlo per parecchi minuti, finché anche Natalia arrivò all’orgasmo con un sospiro, dicendo:
“Ecco Florian... sto venendo... sììì...ecco, ti riempio di tanta crema calda!”
“Sììì... la sento... la tua sborra calda che mi riempie... grazie mamma, adesso me la tengo dentro anche per andare a scuola...”
Rimasero stesi vicini per qualche minuto, e ad un certo punto Florian disse:
“Sai mamma, più faccio l’amore con te, più ho voglia di fare sesso e provare sempre nuove situazioni...”
“Certo Florian, anche se facciamo tranquillamente sesso tra noi, tu giovane come sei non perdere occasione di divertirti anche con i tuoi coetanei...”
“Sicuramente sì... ma ancora non so se mi piacciono di più le femmine o i maschi...”
“Vedrai che troverai la tua strada... vivi liberamente la tua sessualità...” e lo baciò teneramente.
Poi madre e figlio si abbracciarono e lei lo salutò con affetto, dato che in giornata doveva partire per una trasferta di lavoro di tre giorni.
Quindi Florian si preparò velocemente per recarsi a lezione, felice di sentirsi il culo pieno di sborra materna.

Quel giorno a scuola il ragazzo si sentiva ancora eccitato da quel risveglio così energizzante, ed il suo uccello rimaneva quasi sempre in erezione, creandogli un notevole ‘pacco’ sui jeans.
E Giulia, sua amica e compagna di banco, ben presto se ne accorse.
“Florian, cosa ti succede oggi?... Vedo che qui si è ingrossato qualcosa ed è rimasto sempre gonfio...” gli sussurrò compiaciuta, sfiorandogli la patta.
“Eh... sì... in effetti... ehm... stamattina è successo qualcosa e sono rimasto eccitato!”
“Mmm... sono contenta per te, poi mi racconterai... ma vederti così, bello pronto, mi fa venire una certa voglia... Dì, quando usciamo andiamo a mangiare qualcosa insieme e poi nel pomeriggio vieni da me che studiamo un po’ e poi ci divertiamo?”
“Ecco... mi prendi alla sprovvista... ma sì, certo Giulia....tu mi sei molto cara...vengo con piacere... ma non vorrei disturbare se c’è tua madre...” Sapeva che lei, figlia di genitori separati, viveva con la madre.
“No... mia madre è tutto il giorno al lavoro... Così possiamo studiare e... ehm... fare altro in tranquillità...”
I due si scambiarono un sorriso e si strinsero la mano sotto il banco, lui ad accarezzare la coscia di lei, lei il ‘pacco’ di lui.
Poi, cercarono di tornare a seguire la lezione, rimandando al pomeriggio altre effusioni.

Così, dopo un veloce spuntino, i due ragazzi si ritrovarono a casa di Giulia.
Lei lo fece accomodare sul divano e quindi prese subito l’iniziativa, baciandolo prima delicatamente poi più decisamente, andando a cercare la sua lingua. Cominciarono a pomiciare intensamente; Florian ricambiava con piacere le attenzioni della ragazza, la quale si sbottonò la maglietta rimanendo in reggiseno. Lui si fermò un attimo per guardarla: era davvero una bella ragazza di 19 anni, uno più di lui, ma già con l’aspetto da giovane donna: viso con tratti delicati, capelli neri lunghi mossi, una terza abbondante di seno e delle cosce tornite che non mancava di mettere in evidenza con gonne sempre piuttosto corte.
Con lei Florian aveva avuto, solo alcune settimane prima, la sua prima esperienza sessuale con una donna; gli piaceva ma ancora non era sicuro di volersi impegnare con lei.
Ma Giulia era una ragazza intraprendente ed aveva preso l’iniziativa, anzi aveva preso in mano qualcos’altro, avendogli appena estratto il membro dai pantaloni, già piuttosto duro.
“Mmm... Florian... vedo che sei già pronto!.... Mi piace il tuo uccello, adesso ci penso io!”
Così dicendo spalancò la bocca e lo ingoiò tutto fino in gola. Poi risalì piano piano per dedicarsi alla cappella succhiandola con trasporto. Continuò per parecchio quel lavoro di bocca nel quale, pur così giovane, era già piuttosto brava.
Finirono di spogliarsi e Florian poté così ammirare il bel corpo della ragazza, facendo nella sua mente dei paragoni con quello, altrettanto bello, della madre-trans. Era attratto dalle belle tette, morbide e proporzionate, e con i capezzoli guarniti da due piercing con piccole barrette orizzontali
che iniziò ad accarezzare delicatamente.
“Che belle le tue tette Giulia... e questi piercing sono molto attraenti... Ma non ti fanno male?”
“Sono contenta che ti piacciano... No, non mi fanno affatto male... anzi mi stimolano molto e a toccarli mi eccitano molto!”

Dopo aver continuato quel lungo pompino, Giulia per riprendere fiato disse:
“Adesso me la lecchi un po’ tu?” aprendo le gambe e offrendogli la sua giovane passerina, perfettamente depilata e già bagnata.
“Oh sì Giulia... certo!”
Così Florian si dedicò a quella vagina, l’unica che finora lui avesse conosciuto. Ne era attratto, come per esplorare un mondo quasi sconosciuto. La sua lingua passava un po’ freneticamente tra le labbra e il clitoride, dentro e fuori, non sapendo bene su cosa concentrarsi. Giulia ovviamente se ne accorse e gli disse:
“Ehi! Calma, Florian!... E’ una cosina delicata, lì... Lecca delicatamente, da fuori a dentro, poi titillami il clitoride e poi lo succhi...”
Il ragazzo cercò di mettere in pratica quelle indicazioni e gradualmente prese le misure e il giusto ritmo. Giulia cominciò ad apprezzare le attenzioni di Florian, iniziando a colare di piacere.
“Sììì... ecco, così!... Bravo, vedo che hai imparato subito!... Dai, continua che mi piace!”
Mentre leccava quella vulva, gli piaceva sempre di più assaporare i succhi che ne scaturivano, ma nel subconscio gli veniva di fare il paragone tra il leccare quella fighetta ed il culo materno e non sapeva quale preferire.
La lingua continuò ad esplorare quella zona e gradualmente scese al perineo ed infine al buchino posteriore, che pareva davvero una delicata rosellina appena sbocciata.
Vi affondò la lingua alla ricerca di quel sapore di culo che conosceva meglio; lo trovò e ne apprezzò il gusto di buono e di pulito.
Nel sentire quel piacevole rimming anale, Giulia disse compiaciuta:
“Florian, ti piace proprio leccare il culo, eh?... Dai, continua!... Anche a me piace tanto sentire lì la lingua e non solo...”
“Eh sì... mi piace tanto il culo e il sesso anale!” disse preso dall’impeto Florian.
“Dai, adesso facciamo un 69... così te lo lecco un po’ anch’io prima di continuare...”
I due si misero in posizione, con Florian sopra che mentre la leccava offriva il cazzo ed il suo ano alla bocca ed alle dita della ragazza sotto di lui. La quale si dimostrò assai intraprendente: mentre aveva il cazzo il bocca, tastava con un dito l’ano di Florian. Poi, si mise proprio con il culo in bocca iniziando a leccarlo; le piaceva quel culo maschile glabro e invitante. La lingua affondò sempre di più, a cui aggiunse un dito.
Si accorse che entravano agevolmente e mentre esplorava quel pertugio, iniziò a colare sulla lingua un liquido biancastro e appiccicoso. Era un sapore che ben conosceva ma che non si aspettava di ritrovare in quel posto, ed esclamò:
“Ehi, ma questo è sperma!.... Florian, hai della sborra che ti esce dal culo!... Ma cosa hai combinato?”

Il povero Florian si sentì preso alla sprovvista. Non aveva più pensato che l’abbondante sborrata che la madre gli aveva riversato al mattino potesse rimanere ancora in circolo. Era piuttosto imbarazzato di fronte alla ragazza, e cercando di minimizzare disse:
“Ehm... ecco... sì, in effetti... stamattina ho scopato e allora....”
“Hai scopato?... Piuttosto ti sei fatto inculare!... Che bravo! Ecco perché eri così eccitato anche a scuola... E con chi?” disse Giulia, sorpresa da quella risposta.
“Beh... con una persona che mi sta molto a cuore... non vorrei scendere in particolari, ma non è come puoi pensare...”
“Io non penso nulla di male... anzi, sono contenta per te... dai, a me lo puoi dire... stai con un ragazzo?” lo incalzò Giulia, incuriosita ed eccitata da quello che stava emergendo.
“No, non si tratta di un ragazzo... ma di altro... non so se lo posso dire...è una cosa molto personale, di famiglia...”
A quel punto Giulia, si sfilò da sotto di lui. Si mise davanti a Florian, lo abbracciò, lo guardò negli occhi e gli disse:
“Florian, siamo amici e tu mi piaci... se vuoi confidarti con me di qualunque cosa si tratti, ti ascolto
e ti garantisco la riservatezza...”
“Sì, grazie Giulia... sento che mi posso fidare di te... e forse è meglio che ne parlo con qualcuno...
Vedi, io faccio sesso con mia madre!” disse sospirando Florian.
“Ah, si tratta di questo... capisco che è una situazione particolare, ma ti garantisco che non sei il solo a fare sesso in famiglia... “ disse Giulia, senza apparire sconvolta più di tanto, ma subito dopo
aggiunse: “Ehi, ma questo non spiega lo sperma in culo!... Come ci è finito lì e di chi è?”
Florian rimase un attimo in silenzio, poi sentì che oramai doveva dire tutta la verità.
“Giulia...adesso ti dico una cosa molto riservata... ecco, vedi mia madre non è la donna che sembra... lei è una trans! E da quando me lo ha rivelato, io la amo ancora di più e ne sono attratto... così ora faccio l’amore con lei e mi ha fatto scoprire il piacere del sesso anale...”
A quelle parole, Giulia ora rimase davvero stupita e disse:
“Oh Florian... questa sì è una cosa davvero particolare, da non credere... Vorrei capire meglio... Su, dai, raccontami tutto!”
Così Florian prese coraggio e cominciò a raccontare dall’inizio la storia di Natalia e la loro situazione attuale. Al termine, la ragazza parve quasi incredula e disse:
“E’ una storia molto delicata e bellissima... Mi sono emozionata a sentirla e sono contenta per te e per tua madre di come la state vivendo insieme e serenamente... Sai, mi piacerebbe proprio conoscere Natalia, non ho mai incontrato una donna-trans così... L’ho vista solo una volta a scuola con te per i colloqui con i genitori, ed appariva davvero una bella donna!” e baciò Florian per farle sentire la sua vicinanza ed il suo affetto. Poi aggiunse:
“Sai, quello che mi hai raccontato di te e tua madre... il sesso che fate insieme... mi ha eccitato!
Mi sto bagnando in continuazione... e da come vedo anche a te fa lo stesso effetto!”
Così dicendo cominciò a menargli l’uccello che era ben eretto.
“Dai Florian... adesso scopami!... Ho voglia di sentirlo questo bel cazzo!”
La ragazza si mise a gambe larghe tenendosi aperta la vagina umida con le mani.
A quel punto Florian ruppe gli indugi; non poteva resistere alla tentazione di quella giovane femmina che gli offriva il suo sesso così apertamente.
Si mise davanti a lei ed appoggiò la cappella sulla vulva, inserendola poi con decisione. Il suo uccello era di dimensioni oltre la media, leggermente arcuato verso l’alto, e la ragazza lo accolse dopo qualche attimo di adattamento.
“Oh sìììì... adesso lo sento!... Dai, sbattimi forte!”
Florian cominciò a pompare con una certa foga. Preso dall’entusiasmo giovanile e dall’ormone impazzito, ancora non riusciva a dosare correttamente la spinta e l’approccio nell’amplesso.
Però a lei piaceva essere presa così e stava avendo orgasmi a ripetizione, mentre si masturbava il clitoride.
“Lo senti come vengo?.... Mi fai colare di piacere!”

Dopo una prima fase di ‘fuck’ prolungato in questa posizione, Giulia disse:
“Mi vuoi prendere da dietro, adesso?”
“Sì certo!... Faccio tutto quello che vuoi!”
Così la ragazza si girò, mostrando il suo bel posteriore e lui a carponi dietro di lei affondò di nuovo il cazzo in quella fighetta sempre più bagnata e oramai resa piuttosto elastica.
In quella posizione, Florian mentre era intento a scoparla, con lo sguardo era attratto dalla rosellina anale che prima aveva leccato ed ora voleva esplorare meglio. Vi infilò un dito, iniziando a muoverlo all’interno. Sentiva che lei mugolava, come una gattina in calore.
“Mmm...sììì....mi piace sentire il tuo ditino lì... Vorresti metterci qualcos’altro?”
“Ecco... sì, certo... mi piacerebbe proprio provare anche il tuo bel culetto!”
“Dai, scopami ancora in figa e fammi venire di nuovo, che poi ti do il culo!”
A quelle parole, Florian aumentò il ritmo, affondando il suo cazzo con potenti bordate in quella giovane passerina che lo accoglieva tanto amorevolmente.
“Sì... dai... in questa posizione sento la punta proprio sul punto G.... dai, che sto per godere!”
“Mi sa che sto per venire anch’io... sono al limite!” disse concitato Florian, sentendo di avere lo sperma pronto ad uscire.
“Allora godiamo insieme!... Dai, vienimi pure dentro che prendo la pillola...”
Dopo l’ennesimo colpo, Giulia lanciò un grido e venne in un intenso orgasmo, spruzzando il suo piacere sul cuscino del divano. Un attimo dopo anche Florian arrivò al godimento eiaculando copiosi fiotti di sperma nella vagina della sua compagna.
I due si accasciarono sul divano e rimasero in silenzio, quasi inanimati, per un lungo momento.
Poi, Giulia si riprese per prima e sorridendo disse:
“Florian caro, mi hai fatto godere molto intensamente... come mi capita solo in certe occasioni che poi ti dirò... Adesso, ti ho promesso il culo... andiamo in camera che ho il lubrificante e tutto il resto...”
Così, i due ragazzi nudi si trasferirono nella camera di lei, la quale prese da un cassetto il lubrificante e un dildo con dimensioni di tutto rispetto e disse:
“Florian, dato che il tuo culetto è già aperto, mi fai provare ad infilarti questo?... Mi piace possedere i maschietti in questo modo...”
Lui rimase un po’ sorpreso ma avendo oramai scoperto il piacere del sesso anale, non si tirò certo indietro, e rispose:
“Sì certo, Giulia... Come ti ho detto faccio tutto quello che vuoi... e devo dire che non mi dispiace il dildo... lo uso anch’io!”
“Ah, però!... Bene, vorrà dire che ti scoperò un po’ con questo... Dai mettiti in posizione, prima ti lecco ancora il buchino che mi piace tanto!”
Così Florian si mise a gambe larghe, alzando il bacino e Giulia si dedicò ad un rimming ancora più intenso e profondo del precedente, dicendo:
“Mmm... Davvero buono il sapore del tuo culo!... Anzi, sapendo che tua madre ci ha sborrato è ancora più eccitante e più buono!... Mi piacerebbe assistere mentre lei ti incula e leccare lo sperma caldo che esce!” e poi aggiunse sorniona: “Intanto, adesso ti inculo io!”
Così spalmò il lubrificante sull’ano e sul dildo, e lo infilò delicatamente ma senza incertezze.
“Oh sì... lo sento... è tutto dentro!... Sì, dai Giulia... continua... che mi piace prenderlo così da te!”
La ragazza muoveva quel fallo avanti e indietro proprio come si deve, mostrando una esperienza non improvvisata in quel gioco, tanto che Florian si chiese come e con chi avesse imparato così bene.
A seguito di quel trattamento, il cazzo di Florian ben presto si risvegliò, tornando ben eretto e pronto ad essere usato.
“Vedo che questo gioco te lo ha fatto tornare subito duro... Un cazzo in culo è proprio quello che ci vuole, anche per un maschietto...” così dicendo, Giulia si avventò su quell’uccello, e riprese a spompinarlo con passione, alternando leccate e risucchi.
Florian stava godendo di quei momenti così intensi, socchiuse gli occhi ripensando agli stessi giochi che gli faceva la madre.

Mentre i due erano così piacevolmente impegnati, si sentì il portone di casa aprirsi e poi richiudersi, dei passi ed una figura si materializzò sulla porta della camera rimasta aperta.
“Ciao Giulia, vedo che ti stai divertendo con il tuo amico...”
“Ciao Alex... sì certo... ci stiamo divertendo molto!” rispose lei, ancora con il cazzo in bocca.
A quelle parole, Florian che era quasi in stato di trance, aprì gli occhi di soprassalto e vide un ragazzo che li stava osservando sorridendo.
Si rivolse con lo sguardo spaventato a Giulia, la quale gli disse con calma:
“Tranquillo, Florian... lui è mio fratello Alex... non ci darà alcun fastidio, possiamo continuare...”
Infatti, Alex si accommiatò subito:
“Sì, vi lascio soli, non voglio disturbarvi.. vi saluto e buon proseguimento.... Ciao Florian, piacere di averti conosciuto... con Giulia sei in buone mani...” e se ne andò nella sua camera, non prima di aver lanciato uno sguardo penetrante e interessato a Florian ed al suo membro eretto.
“Ehm... ciao Alex, piacere mio...” sussurrò Florian molto imbarazzato.

Giulia riprese tranquillamente a succhiare il cazzo di Florian mentre lo sodomizzava con il dildo, ma lui chiese:
“Ma con tuo fratello siete così aperti e disinibiti, che ti fai vedere mentre facciamo queste cose?”
“Ma sì, non ti preoccupare... siamo di mentalità molto aperta... e poi, sai, lui è gay!”
“Ah... ecco!... Quindi avete un buon rapporto tra voi...”
“Sì certo!... Ma direi che è ben più che un buon rapporto tra fratello e sorella...”
“Cosa vuoi dire? Non capisco...”
“Vedi Florian, lui è gay o almeno prevalentemente gay... io ho cercato di fargli cambiare idea e riportarlo sulla retta via, se così si può dire... ma ancora non ci sono riuscita....”
“Ma come gli fai cambiare idea?” chiese lui che ancora non aveva capito la loro situazione.
Giulia lo guardò negli occhi e fece apertamente outing, scandendo le parole:
“Florian!... Io scopo con mio fratello!... Mi faccio scopare da lui per fargli amare anche le donne! ... E alle volte scopo anche con i maschietti che porta a casa... Ma per ora sono l’unica donna della sua vita!.... Ecco, come tu ti sei confidato prima con me circa il rapporto con tua madre, anch’io ho voluto dirtelo!... E non ci vedo niente di male, a fare sesso con chi amiamo” gli disse tutto di un fiato Giulia.
Florian rimase sorpreso e per un attimo senza parole. Poi cominciò a ricollegare alcune accenni che Giulia gli aveva fatto, e disse: “Oh caspita!.... Ma adesso capisco cosa intendevi prima quando avevi detto che non ero il solo a fare sesso in famiglia e che ti piace possedere i maschi... E tuo fratello mi pare anche un bel ragazzo...”
Poi aggiunse: “Beh, vorrà dire che siamo accomunati anche in questo... che ad entrambi piace fare sesso con i nostri cari... Ma vostra madre sa di questa vostra relazione?”
“No... lei non sa nulla, anche se forse sospetta qualcosa... Però noi vorremmo tanto coinvolgerla nei nostri giochi... è una bella donna... Chissà, magari un giorno...” rispose Giulia.
Entrambi si erano ancor più eccitati a seguito di questi discorsi e della situazione che si era creata.
E Giulia disse:
“Florian, adesso me lo vuoi mettere nel culo?” disse la ragazza mettendosi alla pecorina.
“Sì certo Giulia!... Non vedo l’ora di gustare il tuo culetto!”
Florian le leccò nuovamente il buchino per qualche attimo, quindi vi cosparse qualche goccia di lubrificante e vi appoggiò il glande che, con un movimento deciso, entrò senza troppe difficoltà.
Lui si sorprese che fosse entrato così facilmente; certo quella cavità anale non era così aperta come quella, assai più navigata, della madre Natalia, ma la ragazza evidentemente aveva già avuto parecchie visite.
“Mmm.... che bello il tuo culo Giulia...è molto accogliente... ti piace prenderlo così, eh?!”
“Oh sì Florian... mi piace tantissimo prenderlo nel culo!... Da mio fratello e non solo... dai continua... fammelo sentire fino in fondo!”
A quelle parole Florian riprese a fotterla a più non posso; pur nella sua limitata esperienza stava preferendo il lato-B anche da attivo alla scopata classica nel lato-A.
Mentre si faceva sodomizzare, Giulia si strusciava freneticamente il clitoride, continuando a colare abbondantemente succhi vaginali.
Dopo parecchi minuti di trattamento, la ragazza volle cambiare posizione e disse:
“Dai, adesso sdraiati che vengo sopra di te!”
Lui obbedì prontamente, si stese sul letto e lei si accovacciò sul suo cazzo duro e se lo infilò a smorzacandela senza fare una piega.
“Sììì... così lo sento tutto su per il culo fino in fondo!... Tu stai fermo, che mi muovo io..... voglio godermi questo momento!”
Così Giulia prese a muoversi appoggiandosi sulle gambe e molleggiando con le ginocchia, cavalcando in modo sempre più intenso quel cazzo che aveva in sé, mentre si titillava il clitoride.
Florian a seguito di quel movimento e del peso del corpo della ragazza concentrato sul suo membro, sentiva che non avrebbe resistito ancora per molto.
“Dai Giulia... continua così che sto per venire!”
“Sì Florian... ti faccio godere e mi riempi di sborra.... dai, veniamo insieme ancora una volta!”
Dopo pochi attimi Florian arrivò all’orgasmo:
“Ecco.... sto venendo... sì, sborro!....Giulia, ti sborro nel culo!....”
“Lo sento Florian... tutta la tua sborra calda dentro di me... mmm... adesso godo anch’io!
Così dicendo si masturbò freneticamente la vagina, fino all’apice del piacere:
“Sìììì... Vengooo!...” gridò il suo godimento con una ulteriore squirtata che inondò l’addome del ragazzo sotto di lei.
Poi, si chinò sul viso del ragazzo, lo baciò ripetutamente sussurrando parole affettuose:
“Oh Florian... con te è stato bellissimo... sei così bravo e dolce... mi ha fatto godere tantissimo!...
Ti voglio bene!”
“Sì Giulia, anche tu mi sei molto cara... e mi è piaciuto tanto anche a me!”
“Florian, prima di andare a lavarci, sono piena del tuo sperma, davanti e dietro... mi piacerebbe fartelo colare in bocca così poi me lo passi che lo voglio assaggiare... vuoi?”
“Oh sì Giulia, certo!”
Così la ragazza prima fece colare quanto gli era rimasto nella vagina dalla prima eiaculazione, e poi la sborra fresca le aveva appena inondato il culo. Florian la accolse tutta in bocca; oramai abituato a quella di Natalia il sapore della sborra gli piaceva tanto, anche la propria.
Quindi, la passò lentamente in bocca a Giulia, che la gustò a fondo.
“Mmm.... è proprio buona la tua sborra, Florian... più dolce di quella di mio fratello!.... Oh, ne inghiottirei a litri!”

Quindi i due si riposarono qualche minuto, scambiandosi le coccole; poi si lavarono e cercarono di tornare dei bravi studenti.
“Dai Florian, ora dobbiamo studiare un po’. Domani ci sono le interrogazioni e bisogna concentrarsi”
“Sì, hai ragione Giulia. Ma non è facile tornare seri dopo tutto quello che abbiamo fatto!”

A sera, Florian tornò a casa. Come previsto, Natalia non c’era, essendo fuori per lavoro.
Scaldò qualcosa nel microonde e poi si stese sul divano a guardare la televisione, ma rimanendo distratto, ripensando a tutto quello che aveva fatto in quella giornata, prima scopando al mattino con la madre e poi nel pomeriggio con Giulia. Ma la rivelazione che lei facesse sesso con il fratello gli era rimasta in mente come un tarlo, e nel subconscio il fatto che lui fosse gay gli faceva venire fantasie inquiete.
Inviò un messaggio alla madre, raccontandole brevemente quello che aveva fatto e quindi si addormentò, vinto dalla stanchezza e dai dubbi esistenziali.


2 – CONTINUA


Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.


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