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Indovina cos'è!!


di Amotuttodime
19.03.2020    |    16.614    |    6 9.6
"Bello sentirsi al centro delle attenzioni di quattro uomini..."
Non è facile resistere alle tentazioni, soprattutto quando hai fatto cose o ai vissuto situazioni che ti hanno lasciato bei ricordi, ma che per un motivo o per un'altro sono rimaste sepolte in un piccolo cassetto nella nostra testa. Mi chiamo Mihaela, ho 38 anni, vivo a Roma, ma non sono italiana e sono casalinga. Sono sposata da molti anni con Stefano e da 18 anni faccio la stessa vita: casa, figli, marito…
Quando eravamo più che ventenni io e Stefano ci siamo tolti un sacco di voglie, abbiamo provato a spingerci al limite, con gli scambi di coppia, car sex e frequentando per un periodo anche i privé. A quell'età gli ormoni sono il cervello e godere era la nostra parola d'ordine. Poi il matrimonio, il lavoro...due figli!!, ci hanno fatto seppellire la libidine, siamo completamente cambiati. Ma se Stefano sembra già vecchio, io no!! Io mi sento ancora giovane, anche se la vita a volte sembra sfuggirmi di mano. I miei figli stanno crescendo, cominciano a frequentare gli amici e trascurare sempre di più la loro mamma. Mi sento un po’ sola, ma ancora giovane e piena di vita. Internet e le chat sono diventate le mie grandi amiche e spesso mi ritrovo a girovagare in rete e a chattare, leggere storie erotiche o guardare qualche video hot su youporn.
L’unico che sembra darmi un po’ di attenzioni è Franco, il mio vicino di casa 65enne che, rimasto vedovo, vive proprio nell’appartamento accanto al mio. Per Franco ogni scusa è buona per venire a bussare alla mia porta, per potermi parlare e guardare. Spesso quando esco per fare la spesa lui si precipita alla porta per spiarmi. Non vi nascondo che a volte quando viene a bussare mi faccio trovare poco vestita cosi da vedere la sua reazione e divertirmi a provocarlo un po’. Mi eccita un po’ vederlo sbavare e mi eccita sentirmi spiata e desiderata. A volte quando lui è giù nel cortile, esco sul balcone con la gonna. Mi metto a lavare il balcone e mi piace quando lui alza gli occhi al cielo per spiarmi e guardarmi sotto la gonna. Me lo immagino dopo in bagno a masturbarsi.

Quel pomeriggio ero in casa da sola, come spesso purtroppo accade, e guardavo un video porno. Era un video molto eccitante, mi bagnai tanto che cominciai a masturbarmi. Fu allora che bussò Franco.
“Ciao Marika, scusa il disturbo, ma ho un problema con la lavatrice nuova”.
“Ehi ciao Franco, che problema ha? Cos’è che non funziona?”, risposi.
“Non riesco a farla partire”, mi disse.
“Ok, dammi un minuto che vengo a vederla”, risposi.
“Va bene ti aspetto nel mio appartamento, lascio la porta aperta”.
“Ok arrivo subito”.
Non me ne ero accorta ma ero andata ad aprire la porta con il mio vestitino leggero e trasparente che lasciava poco all’immaginazione. Lui, mentre mi aveva parlato, non era riuscito a togliermi gli occhi di dosso. Pensai che forse avrei potuto divertirmi un po’ a provocarlo andando nel suo appartamento con quel vestitino leggero. Cosi feci. Presi le chiavi di casa, chiusi la mia porta alle spalle ed entrai in casa sua. Quando entrai notai che non era solo: al tavolo del salotto erano seduti altri tre suoi anziani amici che giocavano a carte. Quando mi videro con il mio vestitino trasparente strabuzzarono gli occhi. Si diedero colpetti e calci sotto il tavolo a vicenda. Per poco non mi scappò da ridere nel vedere quei vecchietti arrapati.
Seguii Franco in bagno, dove si trovava la lavatrice e cominciai a leggere il libretto delle istruzioni. Armeggiai un po’ con i tasti mentre Franco e gli altri vecchietti, che intanto si erano avvicinati per curiosare, non riuscivano a togliermi gli occhi di dosso. Mentre ero intenta nella mia opera Franco mi si era avvicinato tanto e quasi mi sfiorava con il suo corpo; riuscivo ad avvertire la sua eccitazione. Dopo un paio di tentativi riuscii a far partire la lavatrice ed i vecchietti, eccitati, fecero un urlo di gioia o forse di tristezza perché avendo finito il mio lavoro sarei andata via.
“Grazie mille Marica, senza di te non ci sarei mai riuscito”, disse.
“Ma no figurati, è stata una stupidaggine”, risposi.
“Fermati a prendere un caffè con noi”, disse.
“Perché no, accetto volentieri”, risposi. Volevo continuare il mio gioco di seduzione.
Mentre ero seduta al tavolo con loro, Mattia, uno dei vecchietti più simpatici disse che il caffè faceva schifo e che nemmeno quando da giovane giocava a “indovina cos’è?” gli avevano fatto mai assaggiare una schifezza simile. Incuriosita, chiesi di che gioco si trattasse e Mattia mi spiegò che era un gioco in cui uno veniva bendato mentre gli altri gli facevano assaggiare delle bevande che questi doveva provare ad indovinare. Mattia mi chiese se volessi provare, ed io, un po’ perché incuriosita ed un po’ perché mi divertiva la loro eccitazione, decisi di accettare.

Franco, il più marpione, aggiunse che le regole del gioco in realtà prevedevano che la persona che dovesse indovinare doveva essere bendata ed avere anche le mani legate. Cosi facemmo. Franco mi bendò e mi legò le mani dietro lo schienale della sedia mentre gli altri cominciarono a preparare i bicchieri con le bevande con cui giocare. Mi sentivo stranamente euforica, era la prima volta che un uomo mi legava le mani. L’essere legata e non vedere quello che quegli uomini facevano intorno a me mi provocò un’eccitazione mai provata fino ad allora. Cominciai anche a bagnarmi un po’.

Mi avvicinarono un bicchiere alle labbra, fu semplice indovinare: era del vino. Fra i complimenti dei vecchietti sentii una mano che mi sfiorava tra le cosce, d’istinto le chiusi e la mano fu tirata via. Evidentemente i vecchietti si sentivano euforici come me e stavano prendendo coraggio. Franco poi mi appoggiò la mano dietro la nuca e con l’altra mi avvicinò alle labbra il secondo bicchiere. Anche questa volta fu facile: conteneva del limoncello. Intanto i vecchietti prendevano sempre più coraggio e qualcuno mi accarezzava il braccio, mi sfioravano il seno o le cosce. Stranamente questa situazione era diventata eccitante, cominciava a piacermi...era un modo diverso di passare il pomeriggio. Nel terzo bicchiere avevano versato del wisky che indovinai al secondo tentativo… non ero abituata a bere tutto quell’alcol, mi stava dando alla testa e mi sentivo sempre più disinibita ed eccitata.

Avvertii la sensazione di strani movimenti intorno a me. Mi sembrava che i cari vecchietti si stessero spogliando e che addirittura uno di loro si fosse seduto a terra davanti a me a guardarmi tra le cosce. Intanto mi diedero un altro liquore da indovinare. Ormai avevo capito che mi avrebbero dato solo alcolici, il loro scopo era evidentemente quello di farmi ubriacare. Li sentivo eccitati attorno a me mentre mi sfioravano le braccia, il viso ed il collo. Uno di loro mi aveva toccato anche con il suo cazzo turgido. Non ne avevo la certezza essendo bendata, ma mi sembrava proprio il contatto di un pene quello sul mio seno e sul mio collo. Ero completamente bagnata, quei maiali nudi ed arrapati che mi giravano intorno mi eccitavano da paura. Fu allora che, ormai quasi del tutto ubriaca, mi riuscii a liberare e sfilare la benda dagli occhi. Li trovai cosi come li avevo immaginati: nudi col cazzo dritto attorno a me, mentre uno di loro era seduto ai miei piedi che mi guardava fra le cosce. Quei porci erano arrapatissimi!!!!!

Ero così eccitata e ubriaca che detti sfogo alle mie voglie, represse per anni. Avevo voglia di sentire viva la troia che e' in me, così partecipai al loro gioco. D’istinto afferrai il pene che era più vicino a me, credo quello di Feanco, che nonostante l'età era assai duro. Mi inginocchiai e appoggiai le mie labbra delicatamente sulla sua cappella, ed in un istante lo presi tutto in bocca. Cominciai a succhiarlo, Franco emetteva gemiti di piacere, e sempre più arrapato mi prende per i capelli e mi affoga con la sua asta, spingendola fino in gola. Oh mio dio come stavo godendo. I suoi movimenti assecondano i miei, mi stava scopando in bocca, un rigurgito di saliva scendeva dalle mie labbra sul mento. Non soddisfatta con le mani cominciai a masturbare gli altri due ai miei lati. Il quarto, quello seduto a terra, si avvicinò a me, mi divarico le gambe, si stese sotto di me e cominciò da terra a leccarmi la fica. Avevano dei membri durissimi, evidentemente tutta quella eccitazione gli aveva fatto bene. Come mi piaceva essere in mezzo a tanti cazzi!!
Franco, allora, mi fece alzare in piedi, mi mise a pecorina e con una benda mi copri gli occhi. Ormai ero nelle loro manie mi piaceva. Tutti e quattro si misero intorno a me e cominciarono a leccarmi. Franco, da dietro, mi leccava la fica ed il buco del culo. Godevo da morire, il mio sesso colava lungo le cosce. La sua lingua mi penetrava, giocava le le labbra della fica e con il cappuccio del clitoride, sempre più duro ed eccitato. Mattia che si era messo davanti a me, leccava la mia lingua, mentre gli altri due leccavano ovunque.

“Puttana, adesso assaggerai i nostri cazzi in contemporanea”, disse Franco. Non l'ho mai detto a nessuno, ma durante il sesso amo essere dominata, trattata come una troia, mi fa sentire viva. Lui si alzò e ad un tratto sentii le sue dita aprire le labbra della mia fica, la sua cappella strusciare sullo spacco ormai fradicio di godimento. Poi le sue mani si portarono sui miei fianchi, e con un colpo di reni Franco prepotentemente infilò il suo uccello dentro. Per la sua età era molto vigoroso, e sapeva dove infilarlo. Stavo gemendo dal piacere, con la mia mano accompagnavo i suoi colpi, dapprima lenti, poi sempre più forti. Mattia, vedendo che Feanco era passato all'azione, mi si piazzò davanti e mi infilò il suo pene in bocca per scoparmi, gli altri due mi toccavano e si masturbavano. Bello sentirsi al centro delle attenzioni di quattro uomini. Bello prendere il cazzo nella fica mentre ne potevo succhiare un altro. Bello sentire un uccello che spinge da dietro ed un altro che spinge in senso contrario davanti,. Non immaginavo che una gang band fossi così eccitante.
Mi sentivo troia e sottomessa, godevo senza sosta. “Sfondami! Dacci dentro!!!”, urlai con il membro tra i denti mentre gemevo di piacere.

I quattro si alternavano tra la mia fica e la mia bocca, ed io ero completamente soggiogata e disposta a far provare piacere ad ognuno di loro. Poi Franco, che si era dimostrato il più intraprendente e porco, inginocchiatosi, iniziò ad allargare con le dita il mio sfintere. Muoveva le sue dita con delicatezza come se stesse maneggiando qualcosa di molto fragile. Ci infilava la lingua per inumidirlo e il suo dito per allargarlo alternativamente. I suoi movimenti e la sua attenzione mi piaceva, provavo un nuovo piacere. Quando fui pronta lui appoggiò il suo membro ancora ben duro ed iniziò a spingerlo dentro. Mi prese alla sprovvista, perché entrò con violenza e urlai di dolore. In realtà il mio mugolio era dolore misto al piacere e quei miei lamenti riuscirono ad eccitarlo ancor di più. Lui mi stava letteralmente sfondando facendo avanti indietro con le palle ed il bacino che sbattevano sul mio culo producendo quel suono che tanto mi piaceva. Non ricordo mai di aver goduto cosi tanto in vita mia. Mattia che si era molto concentrato sulla mia bocca, adesso si era steso sotto di me, e allargandomi le cosce, portò il suo uccello in prossimità della mia fica. Inizialmente lo sentivo strusciare sulle labbra, poi sfruttando un colpo ben assestato nel mio culo da Franco, lo fece scivolare dentro. Che goduria sentire due cazzi che mi riempivano le pareti della vagina e dell'ano, che si strusciavano insieme. Un'altro vecchietto con il suo membro mi riempiva tutta la bocca, entrava ed usciva con lo stesso ritmo degli altri due. Che sinfonia!!! Devo dirlo, non avrei mai immaginato poter essere fottuta così bene da persone di una certa età. Ho pensato: " Che mi sono persa in tutti questi anni, i giovani vanno più al sodo, il loro obiettivo è finire!!, qui il discorso cambia perché il fine è il piacere!!"

Ormai sentivo, dai loro movimenti più decisi e dal gonfiore dei loro uccelli che stavano per esplodere e pensai che sarebbe stato bello vederli venire all’unisono e sentire il loro caldo seme sul mio corpo. Delicatamente sfilai i loro membri e mi sedetti sulla sedia al centro, e indicai loro di avvicinarsi. Loro quattro continuavano a segnarsi per mantenere l'erezione e mi circondavano. Io mi sentivo importante, ed osservavo la maturazione. Con la lingua ad uno ad uno, girando su me stessa, lucidato le loro cappelle. Le smorfie e i mugolii di piacere erano una dolce sinfonia. Decisi di dargli il colpo finale, mi spiegai e con la testa rivolta all'insu', aprii la bocca e tirai fuori la lingua. Loro allora si spostarono tutti davanti a me. Mi volevano far sentire il loro latte caldo. Prima Franco, a ruota Mattia e gli altri riuscirono a sborrare insieme sul mio viso, sulle mie labbra, sulle mie tette, sul mio corpo. Sentire lo sperma caldo che mi scorre addosso mi è sempre piaciuto, ma sentire quattro uomini che sborravano su di me fu assolutamente stupendo.
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