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Una schiava di cognata ep.2


di Amotuttodime
27.02.2020    |    20.227    |    7 9.1
"Ormai non potevo fermarla e la chiavata avvenne li, in giardino, tra i cespugli, breve ma intensa..."
....ed io mi divertivo ad essere il suo padrone, provavo un senso di totale controllo, la stessa sensazione che si ha quando una cosa ci appartiene. Che fossi un sadico??...mah forse in parte lo ero, o forse volevo soltanto punire un comportamento che disprezzavo!!.

Da parte sua Sofia, la mia cognatina piccolina e minutissima, quasi tutta rifatta da interventi chirurgici, mostrava chiaramente un' odio o meglio un forte rancore verso sua sorella, mia moglie, bella e fortunata. E questo atteggiamento cresceva di giorno in giorno alla luce del fatto che comunque lei era riuscita alla sua insaputa a scoparsi suo marito!! E come di chi non ha più paure ed è pronto a saltare il burrone mi accorgevo che non le bastava più scoparmi ogni giorno, ma voleva alzare l'asticella del pericolo, del rischio, spinta da tutte le sue turbe mentali che la governavano.

Vista la parata e, anche se provavo un piacere indescrivibile a scoparla, provai ad allontanarmi per un po'. Di li a poco infatti era quasi ultimata la casa dove saremmo tornati a vivere io e mia moglie Elena, così ci trasferimmo. Una piccola villetta, niente a che vedere con il mega villone del suocero ridente industriale, adiacente comunque a questa.

Mio suocero e' una persona all'antica, si è fatto da solo, venuto dalla campagna, è sempre stato e si è dimostrato un accentratore, avaro e incline alla bella vita. Ma questo suo atteggiamento indirettamente lo ha trasmesso anche alle figlie che essendo invece nate e vissute nella bambagia, avrebbero viceversa voluto spaccare il mondo con soldi, potere e fama. Ma siccome più uno ha più vorrebbe avere, questa situazione alla piccola cognatina stava stretta, non gli andava più giù, e l'odio verso la bella sorella e il padre padrone cresceva sempre più.

E io ? Ovviamente ci godevo!! in questa strana situazione anche se mi perseguitava il terrore che potesse raccontare tutto e far saltare il mio matrimonio con Elena. Decisi a questo punto di giocarmi tutte le carte con la cognata! O la va o la spacca!!!

Cosi feci. Un pomeriggio mentre in villa non cera nessuno, moglie e suoceri erano fuori, io uscii da casa mia e mi diressi verso la villa. C'è un piccolo corridoio nel giardino nascosto da due alte siepi di bucanville che non permette di vedere chi transita, e che io uso spesso come seconda entrata per andare dai suoceri. Non appena aprii il cancelletto che divideva, per così dire le due proprietà, vidi venirmi incontro Sofia.

Aveva un vestitino leggerissimo, essendo agosto, molto corto, arrivava a mala pena a coprire i suoi glutei, e un paio di sandali; devo dire che benché fosse molto magra era fatta molto bene, un culo sodo e due tette ritte e dure. "Ciao, dove vai!!" le chiesi, "Venivo da te!!" mi rispose.

Appena la vidi mi accorsi che era diversa dal solito, molto più eccitata delle altre volte, anche gli occhi erano più penetranti di sempre. Come mi avvicinai mi saltò letteralmente addosso. "Che fai!!" le dissi, "ci possono vedere, non qui!!" Ma lei non disse nulla e mi si avventò sul pacco, mi slacciò velocemente i pantaloni e prese il mio membro con la mano. Volete saperlo?? Dalla situazione improvvisa e dal timore di essere visto non mi si era nemmeno rizzato!!!

Ma questo duro' poco perché lei inginocchiata davanti al mio membro cominciò a leccarlo e a succhiarlo, e lo fece subito riavere e diventare duro e dritto come non mai. Ormai non potevo fermarla e la chiavata avvenne li, in giardino, tra i cespugli, breve ma intensa. Sofia lo pompava con forza, quasi a farmi male, forse per punirmi del fatto che ero andato a vivere nell'altra casa. Allora io la tirai su, la girai violentemente, e con la sua testa nei cespugli, dove si reggeva a malapena, la penetrai da dietro. Era così eccitata che colava del suo sesso già prima di scoparla. Gli assestati una ventina di colpi, forti a tal punto che risuonavano come schiaffi nel silenzio del giardino. Poi le arcuai la schiena e glielo misi violentemente in culo. Sentii un gemito, prima di dolore, poi di piacere..e continuai spinto dai suoi " dai, si, così...mi piace, godo!!"

Io però mi guardavo intorno, avevo paura che qualcuno potesse osservarci, così ormai gonfio di sesso e pronto ad esplodere, lo sfilai dal culo, la rigira prendendola per i capelli e le dissi:"Ora apri la bocca e bevi!!" Lei non oppose resistenza, anzi tirò fuori la lingua, come una vera troia, e aspettò il mio caldo sesso che le inondasse il viso e questo non si fece attendere. Poi presi il mio uccello ancora turgido e lo infilai nella sua bocca spalancata e tirai due tre colpi fino alla gola quasi farla soffocare. Era stato forte e violento il mio sesso e lei ne fu entusiasta!!

Dopo averla scopata ed essergli venuto in faccia, ci ricomponemmo e lei mi disse:" Come mai stavi venendo da me?"allora io" Lo sai bene che ti venivo a scopare come sempre in villa, ma ti volevo proporre una cosa insolita per stasera!!"...cosi le spiegai cosa volessi che facesse per me. Ci lasciammo ed io tornai a casa.

Solitamente la domenica qualche ora prima di cena per non stare alla televisione siamo soliti, io e mia moglie, andare dai suoceri e giocare a carte, e così fu anche quel giorno. Furante la partita a bridge con moglie e i suoceri misi in atto la mia perversione. Obbligai mia cognata a stare nei meandri dei labirinti del corridoio della villa ad aspettarmi nuda!! inerme!! perche' li lei sapeva che l'avrei chiavata!!..questo era il nostro accordo, in modo che non appena mi fossi alzato per andare al bagno, sarei andato da lei. Così feci, ma non avrei fatto quello che si aspettava, volevo accadesse qualcosa di diverso.

Dopo tre smazzate mi alzai per andare a fare pipì e la trovai nuda che spiava noi e origliava le nostre risate. Mi stava aspettando!! In pochi secondi si mise in ginocchio, così era solita mostrarmi la sua sottomissione, e preso rapidamente il mio pene cominciò a spompinarlo; doveva fare in fretta perché la pausa del gioco non era molto lunga. Mentre lei lo succhiava avidamente io la aiutavo segandomi. L'eccitazione del momento, accresciuto dalla situazione molto rischiosa di essere scoperti, me lo fecero diventare di marmo e in breve tempo ecco il fiotto che la cognatina voleva!!, un bel bagno di sborra a gettata su tutta la faccia, naso, bocca, capelli e occhi, un bel latte bianco!!! Così le dissi:"Ora vestiti e fai quello che ti ho detto in giardino!!" e continuai: "Bene cognatina ora non ti laverai la faccia ma mi seguirai in sala e ti metterai sul divano a gurdare la tv mentre noi proseguiamo il bridge!!" Così fece....

Si sedette sul divano davanti alla tv, non proprio vicino a dove si trovava il tavolo del bridge, conciata da buttare via mentre la sborra si seccava sul suo viso. Poi andò in cucina a prepararmi un caffè. Doveva aspettare la mia prossima pausa sperando che io mi alzassi per darle quello che voleva: chiavarla in villa con la presenza dei suoceri e della sorella.
Nella sua mente sperava di scopare ma in pratica decidevo io quale fosse la sua tortura: se la punizione o il piacere!! Io decidevo il quando, il dove ed il come. Questo gioco duro' ore e ore in cui le feci di tutto. Ogni venti o trenta minuti mi assentavo dal bridge per andare da lei.

Dopo la sborra, che oramai era secca in faccia avevo deciso che la seconda mia fantasia fossero una bella serie di  forti schiaffi sul suo culetto misero ma di marmo. Così mi alzai all'ora stabilita e andai da lei che era appoggiata al lavandino del bagno, con le gambe aperte. Appena mi vide " Scopami!!" mi disse, era quello che voleva...ma io avevo in mente altro. Mi avvicinai e gli tirai una decina di manate forti sul culo tanto da spostarla; ovviamente lei doveva stare in religioso silenzio per non attirare la attenzione di tutti. "Andiamo ora, devo tornare a giocare!!"le dissi. Con il culo bello rosso dalle manate prese e la sborra secca sul viso, Sofia come una cagnolina mi segui e si rimise in salotto a guardare la tv mentre noi ricominciammo a giocare a carte.

La vedevo assorta nel suo silenzio ma in mio possesso, e stavo studiando la terza penitenza!! Dopo le sculacciate dovevo essere dolce e buono questa volta, così decisi per una serie di baci, una bella slinguata con cambio di saliva.
Un po' come uno zuccherino dopo l'amaro!!!Questo ll'vrebbe addolcita!! e così fu. Mi alzai una terza volta e lei fece lo stesso, seguendomi di li a poco in cucina. Appena mi raggiunse mi disse: "Ora scopami!!"..ma io risposi: "Te non sei in grado di ordinarmi niente, te devi fare solo quello che ti ordino. E ora baciami!!"...Lei si avvicinò e limonammo pochi secondi. Poi le dissi: "Ora apri la bocca!!"..lei subito lo fece, un po' come l'uccello apre il suo becco, io mi avvicinai gli ci feci cadere la mia saliva tutta in bocca che lei ingollo'. Così feci per dieci forse quindici sorsi si saliva. Una volta che io gli avevo riempita la bocca lei poteva chiuderla ingoiando tutto in un colpo il contenuto, un po' come se fosse una sborrata da un gruppo di uomini!!!! Così fatto ritornai al bridge e lei come prima alla tv.

Arrivo' l’orario di cena ed essendo domenica sera decidemmo come è consuetunide di andare a prendere la pizza. Io che non avevo più voglia di stare al tavolo del bridge mi proposi di andare e la cognatina si propose di venire con me. Beninteso fece carte false pur di accompagnarmi, e così fu!! Ando' a cambiarsi, dopo qualche minuto scese con un giaccone lungo fino alle ginocchia e salimmo sulla mia auto.

Si scatenò il demonio che c’era dentro di lei!! "Ora dammelo, lo voglio, lo voglio sentire dentro che mi sbatte, fammi perdere il controllo!!" mi disse guardandomi in viso ma con gli occhi bassi di un cane che chiede al suo padrone il perdono. Voleva il mio cazzo ovunque, non resisteva più!!

Così la portai giù in garage e la scopai con tutta quella foga che si ha quando rivedi la tua amata dopo sette mesi di lontanaza. Era vestita da zoccola sembrava che dovesse andare a battere. Il giaccone era in realtà l'unico vestito che aveva addosso perché sotto si era messa solo due autoreggenti e il perizoma!!

"Non qui dentro, fuori sul cofano della macchina!!" ...mi disse!! solo questo gli concessi. Uscimmo dall'auto e in due secondi lei si tolse il giaccone e fu nuda sul cofano. Si mise distesa sul cofano con la schiena e tirando su le gambe, le apri come ad invitarmi.

"Vieni, sono tua, scopami!! Ora!!" mi disse. Io non persi tempo, mentre lei si adagiava sopra l'auto mi ero già spogliato, e con il mio uccello ben dritto mi ci buttai. Non pensai nemmeno a leccargliela, tanta era la voglia di sentire il suo calore. Fui così rapido che, senza riflettere, la penetrai senza mettermi il preservativo!! scopandola con colpi misurati e precisi. Lei era al centro delle mie attenzioni, e mentre il membro era li dentro con le mie dita la sgrillettavano per farla venire subito, non avevamo molto tempo.

Io spingevo, forte sempre più forte, il mio uccello dentro la sua fica, che lei contraeva e stringeva per non farlo uscire, e il clitoride era sempre più gonfio dall'eccitazione e poi??... come un pallone che sta per esplodere una prima fiottata di sborra calda annaffio' l'utero di mia cognata. Un primo getto in fica oramai senza pensarci!!, e altri spruzzi ad ogni contrazione, ulteriori fiotti forse sei forse otto ma ciò che contava era che la sua fica era piena della mia sborra. Lei era vistosamente soddisfatta anzi tratteneva avidamente quel latte caldo che adesso spingeva dentro con le dita per non farlo uscire.

Quella stronza!! come a volermi dire: ora ti sistemo io!!

Mi prese il panico più totale, avevo perso il controllo e questo poteva costarmi caro!! E se fosse rimasta incinta?? Addio il mio matrimonio!! Ci rivestimmo e andammo a prendere le pizze in religioso silenzio. Non aveva avuto modo di lavarsi e le colava il mio sesso giu' sulle cosce. Stavo cominciando a capire!! io nel panico più totale sudavo freddo e mi immaginavo cosa sarebbe potuto accadere!!

Arrivammo con le pizze alla villa, io sempre più bianco!! ma lei che mi precedeva salendo le scale si fermò un un'attimo, mi guardò e
mi disse:" Tranquillo prendo la pillola e non ho intenzione di rovinarti la vita, ma sappi che puoi venirmi dentro dove e quando vuoi in ogni momento della tua vita!!" Ci accomodammo allora a tavola e come se niente fosse accaduto mangiammo le pizze....
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