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Le fantasie di un porco


di Amotuttodime
16.10.2020    |    37.770    |    14 9.8
"Una volta mi sono messa soltanto un paio di collant e l'ho aspettato sdraiata sul tavolo della sua cucina; al suo rientro è rimasto molto sorpreso del mio..."
Sono Marta e vi voglio raccontare quello che mi è successo un paio d'anni fa. Sono sposata da vent'anni, giovanissima ero appena diciottenne, e mio marito Sergio ne aveva venti. Sono sempre stata una brava moglie, ho avuto un comportamento fedele, fino a che qualcosa in me non è cambiato. Sono una bella donna, o almeno lo dicono: mora, alta, una silhouette da modella, una terza abbondante di seno e il mio pezzo forte, un culo da sballo, sodo ed alto. Non posso dire che mio marito non adempia al suo compito coniugale, mi scopa regolarmente due tre volte a settimana, ma negli ultimi tempi, ho cominciato a sentire il bisogno di altro; non era più sufficiente quello che lui mi dava. Il mio cambiamento è avvenuto da quando ho cominciato a frequentare Giorgia, collega di lavoro. Siamo coetanee, ma lei ha un carattere completamente diverso dal mio. Anche lei sposata, ma da quanto mi confida, propensa a tradire suo marito. Spesso mi racconta che lo fa perché è contro la routine, e poi perché ha bisogno di emozioni forti. Più volte ha provato a coinvolgermi in qualche relazione occasionale, ma io per il mio principio familista non ho mai accettato. Da un paio d'anni però le cose sono cambiate: ho conosciuto un tipo molto intrigante, che mi ha fatto capire cosa voglio, solo sesso, e tradisco regolarmente Sergio alla sua insaputa.

Luca, è il suo nome, sposato da tre anni, più giovane di me di cinque anni, fisico da palestra, castano di capelli e due occhi ipnotici. Con i suoi atteggiamenti, un po' esuberanti, è riuscito a sedurmi e mi ha fatto sentire per la prima volta una vera donna. I nostri incontri sono iniziati nella sua casa al mare, poi da qualche mese avvengono in casa sua, la moglie lavora tutto il giorno fuori. Con Luca riesco ad essere me stessa, riuscendo a dare vita a tutte le mie fantasie, e lui non è da meno. Ho scoperto che amo essere dominata da uno stallone, mi fa sentire appagata. A volte lui mi lega con un foulard le mani dietro la schiena, mi benda con un fazzoletto, e mi lascia in ginocchio sul divano per un po', dicendomi di aspettare. Ecco quei momenti per me sono di un eccitazione incredibile: il fatto di non poter vedere ma percepire soltanto il suo respiro che si avvicina, è favoloso. Io ricambio il suo modo di essere con lingerie molto sexy, che adoro farmi strappare d'addosso. Siamo diventati così intimi che mi lascia persino le chiavi di casa. Una volta mi sono messa soltanto un paio di collant e l'ho aspettato sdraiata sul tavolo della sua cucina; al suo rientro è rimasto molto sorpreso del mio atteggiamento, si è avvicinato, io gli ho detto:"serviti!!"e lui senza tanti fronzoli ha messo la sua faccia tra le mie cosce, baciandomi e leccando la mia fessa, fino a provocare un buco nelle calze, e poi che scopata!!. Tra di noi c'è un feeling erotico unico, basta guardare i suoi occhi che capisco che gioco vuole fare.

Mi fa godere ed io ricambio; sono disposta a tutto pur di farmi possedere, ma questo non significa che non amo mio marito; il sesso è eccitante e carnale, l'amore è quello che ti lega ad una persona per sempre. Un giorno Luca mi mandò un messaggio, voleva che lo raggiungessi a casa sua per parlarmi. Mi infilai un vestitino abbastanza sexy, sotto misi un perizoma e un reggiseno abbinato, un sandalo, riunii con un elastico i capelli, poi presi le chiavi della macchina e salutai con un bacio sulla guancia mio marito, dicendogli con un risolino che dovevo andare a far compere con Giorgia; la solita scusa alibi che utilizzavo in casi imprevisti. Quando arrivai da lui, mi aprì la porta e ci abbracciammo e baciammo come una coppia di ragazzini alla prima cotta. Appena dentro, andammo direttamente in camera, sempre abbracciati e con la lingua in bocca; ci spogliammo a vicenda; io mi misi in ginocchio e cominciai uno dei miei pompini piu appassionati. Lui adora farsi leccare l'uccello, ed io lo faccio con piacere, godo nel vederlo godere. Luca ha un membro perfetto: una grossa cappella, che a mala pena entra nella mia bocca, e poi è bello lungo e massiccio, proprio come piace a me. Dopo un po' che lo leccavo e succhiavo, mi butta sul letto e si mette con la testa fra le mie gambe per un bel sessantanove. Io sopra e lui sotto, ma lui mi scopava, dandomi delle spinte nella mia bocca e facendomi arrivare l'uccello in gola. Poi mi girai e dopo averlo strusciato un po' sulla fessa me lo infilò, ma prima mi abbassai a baciarlo, aveva il sapore del mio sesso.

Il suo scopare non è per niente monotono, anzi cerca sempre qualcosa di nuovo! A dire il vero amo essere presa in tutte le posizioni, e non posso dire di averne una che preferisco, il mio piacere è comunque e sempre. Dopo un po' mi girò e si mise sopra alla missionaria; portò le mie gambe sulle sue spalle e cominciò a scopare con spinte e a velocita' da farmi impazzire: mi sentivo il cazzo che mi arrivava in bocca. I miei orgasmi si susseguivano a ripetizione, e lui di questo è sempre stato fiero. Ad ogni colpo sentivo il suo uccello sempre più gonfio, desideroso di inondarmi del suo seme caldo e copioso; nello stesso momento un'altro orgasmo mi fece contorcersi, ma appena lui sentì le mie contrazzioni e il mio liquido che gli bagnava il membro, lo sfilò e mi sborro' sulla pancia; qualche schizzo andò a finire sulle tette. Si distese accanto a me con il fiatone; io mi cominciai a spalmare il suo sperma sul corpo come crema idratante, poi mi girai, presi il suo pene in bocca e lo ripulii così bene che non aveva bisogno nemmeno di sciaquarlo. Rimanemmo un po' sul letto a parlare; lui non risparmiò complimenti su di me, sul mio corpo e sul mio sesso, ed io gli chiesi in modo sfacciato se non mi reputa un po' troppo troia! Ma lui mi guardo' negli occhi, e mi disse:" ogni uomo vorrebbe avere una donna troia accanto!se un giorno hai intenzione di lasciare tuo marito, io farei lo stesso con mia moglie, e mi sposerei con te!". Io non dissi niente.

Parlavamo un po' di noi, e all'improvviso gli chiedo quali desideri ha ancora non realizzati. Lui mi dice che ci sono fantasie e bisogni nella mente di un uomo che nemmeno mi immagino. La sua risposta suscitò curiosità in me, ed allora gli chiedo quali sono queste fantasie; lui mi dice:" scoparti con un altro uomo e poi con un'altra donna insieme". Io rimango un'attimo in silenzio, gli chiedo poi se lo ha mai fatto e mi dice di si, ma con persone che non erano dei suoi gusti. Continuo a domandare, e gli chiedo chi c'è nella sua fantasia; lui mi dice:" te con un mio collega che è stato il mio professore all'università, uno sulla settantina!". Io mi metto a ridere e gli dico:" lo vuoi morto!!".
Luca continuava a parlare, e mi diceva che questo tipo lo ha sempre affascinato per la sua autorita' e per la sua statura, quasi due metri. Un tipo molto giovanile e molto dotato; a quel punto gli chiedo come fa a saperlo, e lui mi dice che giocano a tennis insieme a volte, e sotto le docce vede che ha un'uccello di tutto rispetto, un bel batacchio che fa quasi paura. A questo punto cerco di capire da dove nasce questo suo desiderio. Mii viene un dubbio ed aggiungo:" sei per caso bisex?". Luca mi dice di no, ma aggiunge che da bambino aveva visto una scena che lo ha segnato per tutta la vita. Rientrando di nascosto a casa, come era solito fare per sorpresa, sentendo alcuni mugolii provenire dalla camera da letto, aveva visto la zia con un amico del padre che scopavano, e quello aveva un'uccello mostruoso. Da quella visione e' rimasto con questa fissa nel cervello: vedere scopare la donna che lui sente nel cuore con uno di questi superdotati.

Lacosa si faceva sempre più intrigante; quasi mi eccitavo nel sentirlo parlare. Gli chiesi qualcosa in piu di sua zia, e lui ridendo aggiunse che era una bella donna, e che
faceva cornuto suo marito con questo tizio che nel momento che la scopava la trattava da porca, umiliandola. Poi chinando la testa in segno di rassegnazione, continuò dicendo:"mi nascondevo a spiarli e poi andavo a segarmi in bagno!!". Poi mi abbraccia come un bambino e mi chiede se quello che mi ha raccontato mi scandalizza! Io capisco la sua frustrazione e gli dico che e' un uomo speciale, e che non c'è niente di scandaloso in quello che ha fatto.
Mi alzai dicendo che avevo bisogno di un caffè; lui rise dicendo:" lo sai, devi fare come se fosse casa tua!". Andai prima in bagno per darmi una sciaquata, poi mi infilai un suo accappatoio; quindi mi diressi in cucina, feci due caffè e con un vassoietto ritornai in camera. Lo trovai con la tv accesa, disteso sul letto e una mano che si toccava l'uccello; mi veniva voglia di scoparmelo di nuovo. Ci bevemmo il caffè e nel mentre gli domandavo di questo professore.
Luca iniziò a descrivermelo un po' meglio, dicendo:" è il tipo che intimorisce quando gli parli, un ottimo ingegnere e come tutte le persone di rispetto, deve saper dominare. Così è nel lavoro, così nella vita", ed io aggiungo:" sarà così anche nel sesso!!".

A quel punto gli dissi che ero curiosa di conoscerlo; a lui gli si accesero gli occhi. Poi aggiunsi:"organizza un incontro come se fosse casuale!". Mentre gli dicevo queste cose, notai che il suo membro era di nuovo duro con quella cappella che mi guardava. Anch'io presa dall'eccitazione di quei discorsi, mi abbassai e glielo presi in bocca; cominciai un pompino di quelli che piacciono a me: lento a gustarmi ogni piega del suo cazzo. Per un attimo lo sfilai dalla bocca e gli dissi:"dai raccontami!! che vuoi che faccia al tuo professore?". Luca chiuse gli occhi, mi mise una mano fra i capelli accompagnando la mia testa in quel pompino e mi cominciò a fantasticare:"vorrei spiarvi mentre tu e il mio professore scopate dentro l'ufficio; lui con la tonaca d'avvocato, te in tailleur con autoregenti e tacchi alti, messa a pecorina sulla scrivania con la gonna alzata sulla schiena ed il perizoma spostato di lato, e lui solo con l'uccello di fuori in tenuta professionale". Non finì di descrivere la sua fantasia che mi riempì la bocca di una sborrata super che stavolta ingoio con immenso piacere.
Dopo questo pompino gli dissi che era tardi e che dovevo rientrare a casa. Lui mi prese per mano e mi disse:" allora posso organizzare con il mio amico?!", io lo guardai e senza dire niente feci un cenno di assenso con la testa....ma questa è un'altra storia.
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