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Paolo, un amico dotato


di Amotuttodime
17.03.2020    |    26.559    |    5 9.4
"Prima piano, inarcando la schiena, con quel movimento sensuale ed erotico che a lei viene così bene, poi sempre più velocemente, quasi con foga, come se..."
Che cosa si deve desiderare di più quando si ha tutto: un buon lavoro, una bella casa ed una costosissima macchina, se non una bella ragazza!!, anzi una donna che tutti considerano figa, che credi desideri solamente te e che ti faccia pure impazzire a letto? Beh, non avevo nulla di cui lamentarmi, fino a poco tempo fa, quando ho capito molto della vita. Io sono Marco, lei, di nome Chiara, è davvero una di quelle ragazze che ti fanno girare ad osservarle quando ti passano accanto: alta, slanciata, una bella terza sporgente e soda, capelli castani lisci da accarezzare e un paio di occhioni verdi che scioglierebbero chiunque. E poi, sessualmente molto, molto eccitante... non mi ha mai fatto mancare niente, forse a parte il fatto che, per sua scelta, non voleva avere rapporti anali, nonostante avessi l'abitudine a stuzzicargli lo sfintere mettendoci il pollice quando la chiavavo alla pecorina. Per di più, quando si usciva, non dava mai l’aria di interessarsi ad altri o fare la troietta, anzi, sembrava davvero la più suora del gruppo, e vederla così, in discoteca, mentre i ragazzi le lanciavano occhiate di desiderio mi eccitava davvero a mille.
L’unico momento in cui avrei potuto intuire qualcosa di più del suo vero carattere erano i momenti in cui uscivamo insieme ad amici e si cominciava a parlare di sesso: uno di fianco all’altra, ci eccitavamo a raccontare di fantasie erotiche con le altre persone, e naturalmente in quelle occasioni era lei che prendeva in mano la situazione, immaginando giochetti strani e perversi, in cui quella che godeva era soprattutto lei!! Considerando che comunque dopo avere espresso le proprie idee erotiche alla fine aveva una voglia tale da saltarmi addosso e fare tutto quello che le dicevo, per me andava benissimo così. Poi però ha iniziato ad immaginare la presenza di altri ragazzi anche mentre scopava con me, e visto che comunque la cosa mi eccitava parecchio, non ho mai pensato di porle un freno, anzi la assecondavo, le dicevo di essere un altro e che la stavo scopando e che doveva fare tutto quello che le dicevo o l’avrei detto al suo vero fidanzato!! Il pensiero di tradire creava in noi e soprattutto in lei forti eccitazioni. Lei di solito si eccitava tantissimo, ed era una favola scoparla con la figa tutta bagnata dei suoi umori e farla urlare di piacere mentre anche io la riempivo dei miei schizzi. Questo è continuato così per un po’ di tempo, sempre a livello di fantasia, finchè una sera si è presentata l’occasione che lei, da brava troia, non si è lasciata sfuggire...!!

É capitato che siamo rimasti in casa da soli con un nostro amico, Paolo coetaneo single, a vedere un film. Niente di che naturalmente, tranne che, alla fine, abbiamo iniziato a chiacchierare del più e del meno... Chiara, abilmente, sposta la conversazione sul sesso, e inizia a chiedere a Paolo se quella ragazza che aveva conosciuto in disco l’ultima volta se la fosse già portata a letto. Paolo rimane un po’ stupito, non si sarebbe mai aspettato una simile domanda dalla mia Chiara, e poi in mia presenza. Anche io rimango un po' sconcertato!! Dopo un po’ di imbarazzo, lui le dice che alla fine non se ne era riuscita fare niente, solo qualche toccatina reciproca ma niente più, e poi non l’aveva più sentita. Ecco allora che con fare malizioso, con un sorrisetto a metà strada tra la presa in giro e la provocazione, Chiara se ne esce dicendo:" Forse non sei riuscito a soddisfarla!!" io e Paolo rimaniamo senza parole, Paolo diventa quasi rosso, io inizio ad agitarmi un po’. Con un po’ di imbarazzo, lui risponde:" Ma senti finora nessuna si è mai lamentata di me, anzi mi hanno soprannominato lo stallone!!". Lei allora passa all'attacco e dice: “Dai, la solita risposta di voi ragazzi, che nessuna si lamenta mai... che cosa vuol dire, di certo non viene a dirtelo se vai male, non credi? E poi, lo sapete che noi ragazze diciamo così per farvi piacere!”
Ormai Paolo si sente punto nell’orgoglio, ed è proprio quello a cui quella troietta della mia ragazza stava puntando, così aggiunge “Beh, anche a Voi ragazze interessa solo una cosa, nonostante non lo ammettiate, lo sappiamo benissimo che poi tra di voi parlate solo di quello, e si da il caso che io non abbia nulla di cui lamentarmi!”. Ma Chiara, che sa dove vuole andare a parare insiste: “Non so, credo che alla fine a parole tutti sapete difendervi, ma con i fatti... mai nessuno che dia qualche prova..”
Pietro decide di stare al suo gioco e comincia a stuzzicarla: “Ma scusa, e che tipo di prova dovremmo dare?”..e guarda con insolito interesse Chiara. Io ormai sono estraneo alla loro conversazione, ascolto e, mio malgrado, inizio ad eccitarmi, vedere la mia ragazza fare certi discorsi con un altro mi stuzzica parechie fantasie. Rimango colpito dalla successiva, spudorata uscita di Chiara: "Ad esempio nel momento che uno si vanta, potrebbe benissimo alzarsi e farcelo vedere!! non credi!! così saremmo noi donne a dire se non c’è nulla di cui lamentarsi!”, e il suo sguardo cade sul pacco di Paolo.

Anche io sono veramente eccitato, il cuore inizia a battermi forte, e dal rigonfiamento nei jeans di Paolo posso dire che ha fatto lo stesso effetto su di lui, che per non rimanere indietro, si lancia: “Io no ho problemi a farmi vedere, ci mancherebbe”. A quelle parole seguono attimi di silenzio e di imbarazzo.
Chiara è la più svelta, e ne approfitta subito dicendo: “Dai allora, facciamo così, visto che sei così sicuro di te stesso... perchè adesso non ti alzi e me lo fai vedere? Naturalmente lo fa anche Marco così vediamo con chi sarei più spinta a farlo davvero!”. Lui ormai ha capito il gioco di Chiara, e non vuole lasciarsi sfuggire l’occasione e dice:“Dai, per me si può fare”. Entrambi si girano verso di me e aspettano la mia risposta. Io mi sento in trappola. So benissimo di non avere un gran pene, e ho paura che la mia ragazza possa rendersene bene conto nel confronto con un altro.
È vero!! non so nemmeno come lo ha Paolo, e dire di no sarebbe come ammettere di avere perso... non ho scelta!! e col cuore in gola dico: “Ok per me va bene!!”. Subito la troietta si illumina, sorride maliziosa e dice: “Bene, per non essere contraddetta, servirà una misura... oggettiva...” così si alza e scatta in camera, da dove ritorna in un attimo con un bel sorriso stampato sulla faccia e un metro da sarta in mano!
Sono eccitatissimo a questo punto, non mi era mai successo di averlo così duro, la mia ragazza che vuole misurarmi il membro assieme a quello di un altro ragazzo!!! Ma lei subito dice: “Bene, adesso tocca a voi, avanti sù, non vi tirerete indietro proprio ora... lo sapevo che non avevate il coraggio!”
A questo punto Paolo la guarda negli occhi e inizia a slacciarsi la cintura. Anche lei lo guarda negli occhi, per poi concentrarsi subito sul pacco di Paolo, ormai in evidenza. Anche io guardo, ormai non capisco più niente. Si abbassa i jeans che cadono alle caviglie e resta in boxer, attillati, che subito afferra e abbassa davanti allo sguardo attentissimo della mia ragazza troia. Lei appena lo vede si lascia sfuggire un’esclamazione di stupore: l'uccello di Paolo è infatti di notevoli dimensioni, molto più del mio, e io so di essere nei casini ora. Infatti lei si gira verso di me, mi guarda, mi sorride angelica, e facendo finta di non sapere dice :”Dai amore, che fai, ormai non puoi più tirarti indietro... non vorrai nasconderlo adesso!!”. Io la guardo e abbasso lo sguardo in segno di resa, non posso fare altro che slacciarmi i pantaloni e tirarli giù, seguiti dagli slip, e mostrare il mio pene, davanti ai loro occhi, completamente in tiro.
"Mi ha voluto mettere in imbarazzo, lei conosce bene il mio pene!!" penso, infatti lei comincia a ridere di gusto, che troia!! e aggiunge “secondo me non ci sono dubbi su quale potrebbe soddisfare di più, non credete anche voi?”. Al che Paolo ormai sicuro di se si lascia scappare una risatina. Io sono imbarazzatissimo, ma ormai non so più cosa posso fare. Lei continua, decisa ad umiliarmi: “Ormai che ci siamo dobbiamo misurare, per avere la certezza, dai amore vieni qui”. Mi avvicino. Lei mi guarda, me lo prende in mano.

Appena me lo sfiora mi sembra che mi sta per scoppiare da quanto è duro. Lei ridacchia, da vera bastarda, e prende il metro in mano. Si vede che si sta divertendo a farmi soffrire, ma paradossalmente la cosa invece di farmi incazzare mi eccita ancora di più!!. Mi mette il membro in orizzontale, e appoggia sopra il suo bel metro, con aria da precisina, poi guarda e “Scusa Paolo, puoi venire a controllare, così non potete dire che baro...”, dice la stronza. Ormai è chiaro, mi vuole umiliare di fronte a lui, e lui sta al gioco, infatti continua: “Certo Chiara, meglio essere sicuri!” e si avvicina. “Mmmh io direi una quindicina di centimetri, tu che dici?” “Sì, anche secondo me” risponde divertito lui.
“Bene, dunque tocca a te adesso” dice lei, e allunga la sua bella mano affusolata. Vedere le sue dita stringersi attorno al grosso cazzo di Paolo mi manda in confusione. Lo prende, lo tocca, ci gioca un po’. Poi mette dritto anche il suo e appoggia sopra il metro. La troia è eccitata e scommetto già bagnata, e difronte ad un tal calibro esclama:“Cavoli!!... se non vedo male... ben ventuno centimetri!!!”. Merda!! è davvero così grosso, quel bastardo!!. Con fierezza e curiosità rivolta a lui e tenendo sempre il suo uccello in mano aggiunge: “Dunque non ci sono dubbi, il vincitore è Paolo, e non vi sono dubbi nemmeno su chi dei due mi soddisferebbe meglio... e adesso che premio diamo al vincitore? Dai... ti lascio scegliere...” E lui, ormai preso “Visto che ti piace tanto potresti assaggiarlo, che ne dici?”. Lei non aspettava altro: “Dico che per me va bene, ci mancherebbe; e va bene pure a te vero amore? Non vorrai negarmi questo bel cazzone dai, soprattutto dopo avere visto il tuo cosino!?”. Io dopo tale affermazione sono senza parole, che cosa posso dire dopo una frase del genere? La guardo e basta, mi sento impotente!!
Per tutta risposta lei si abbassa dell'uccello di Paolo, tira fuori la lingua e tenendoglielo in mano la appoggia sulla cappella, spingendo un po’.

A Paolo scappa subito un gemito di piacere e allora lei appoggia lentamente le labbra alla sua cappella, le allarga piano piano, e le fa scorrere su tutta la sua punta, finchè tutto il membro di Paolo è nella sua bocca. Inizia a ciucciarlo e a leccarlo, a occhi chiusi, ma in un modo che non aveva mai fatto con il mio. Si vedeva che finalmente era soddisfatta. Io sto impazzendo, e ho il pene che scoppia. Finalmente lei smette, ma per poco!! allontana la bocca e guarda in faccia Paolo sorridendo, poi lo riprende anche con l’altra mano. Adesso ha due mani sul suo cazzo!!, e lo tiene stretto. Anche così la cappella è tutta fuori, oltre a qualche centimetro di manico. Allora lei mi guarda e ridendo dice: “Vedi, col tuo cosino non si riesce a farlo con due mani, scompare tutto!!” e si ributta con la bocca sulla sua cappela, ora però più avidamente.
Paolo che inizialmente non era partecipe, ora comincia ad assecondare le sue pompe, prima afferrando la sua testa con le mani e spingendo la sua mazza con più vigore nella bocca di Chiara. La sta scopando in bocca e a lei piace. Io mi eccito nel vedere quel grosso uccello gonfiare le sue gote e nel vederla a momenti affogare perche' gli sta chiavando la gola. Ma dopo qualche minuto di quel meraviglioso pompino lei si rialza. “ Adesso sono eccitata anche io” dice, e avvicinandosi a me mi dice “dai amore, spogliami”. Troppo eccitato per pensare, credendo di essere al mio turno, lo faccio: spoglio la mia ragazza davanti agli occhi di Paolo, nuda. Subito lei fa lo stesso con me. Mi accarezza ancora il pene e inizia a farmi una sega con la mano, io già mi preparo al meglio. Ma poco dopo smette, mi sorride e va verso di lui. Lo spoglia completamente, poi con una mano gli prende il cazzo, con l’altra la testa, lo avvicina a se e se lo slingua in bocca, mentre gli stringe in mano il membro. “Ho voglia di te” dice, e va verso il divano. Lì si siede, a gambe larghe, e ci fa segno di avvicinarci. La sua figa è lì, davanti a noi, tutta depilata, aperta. Paolo la guarda, ammirato, sta guardando la figa aperta della mia ragazza, con le grandi labbra allargate, il clitoride sporgente e la parte più nascosta di lei tutta in vista. Ci guarda e dice: “Dai, adesso aspetto solo le vostre lingue, assieme”. Subito ci mettiamo tra le sue gambe, lei le appoggia sulle nostre spalle e noi siamo lì, davanti alla sua figa allargatissima, nudi e super eccitati.

Paolo non aspetta molto, mi guarda e va subito con la lingua dentro. Lo vedo che la lecca, che spinge la lingua tutta dentro la figa di Chiara, che le prende in bocca il clito e lo succhia, strappandogli mugolii di piacere. Io non ce la faccio più, e inizio anche io a leccargli l’interno coscia, spingendomi sempre più verso la sua figa. Alla fine siamo lì tutti e due, a leccarle la figa, e le nostre lingue si incrociano sul suo clitoride durissimo, sui suoi umori che ormai non riesce più a trattenere da quanto sta godendo, è bagnatissima e inizia a gemere. Dopo poco la troietta viene, tra urla di piacere, ci viene sulle nostre lingue, sentiamo che ci cola in bocca mentre cerca di stringere le gambe per il troppo piacere, e ci accarezza i capelli. Ci fa allontanare e si sdraia ansimando, dicendo di non avere mai goduto così tanto. Ma è un attimo!!, subito si riprende e ci guarda vogliosa, osserva i nostri uccelli durissimi con un sorrisino malizioso e dice: “Adesso… proviamo a vedere quanto contano le dimensioni per far godere una donna!!". “Siediti tu adesso” dice a Paolo, che subito si mette sul divano. Lei si avvicina, è davanti a lui in piedi, con un piede sul divano di fianco alla sua coscia, la figa in vista. Si gira verso di me, e mi fa segno di avvicinarmi da dietro. Io mi metto dietro di lei, il mio pene appoggiato al suo bellissimo culo. Lei si china e si appoggia con le mani allo schienale del divano, con paolo in mezzo alle braccia, a una ventina di centimetri dalle sue tette.
Chiara senza guardarmi mi ordina: “Adesso amore devi scoparmi!! sei pronto a far vedere quello che sai fare?" ed io:“si tesoro, sono qui”. “Bene… voglio che adesso Paolo ti prenda il membro in mano e me lo metta dentro”. Io non so cosa dire, sono ammutolito, ma in un attimo Paolo si muove, allunga un braccio tra le gambe di Chiara ed ecco che sento le sue dita sulle mie palle, che risalgono, mi prendono l'uccello in mano e lo piegano in avanti.
Il mio cazzo tra le mani di un ragazzo, quasi non ci credo, e lui intanto me lo prende, lo scappella, poi appoggia la punta alla figa di Chiara e inizia ad inserirla. “Dai adesso vediamo come ti scopi la tua ragazza!” mi dice, poi torna con le mani sulle mie palle e le tira verso di se, per farmi venire avanti, io assecondo il gesto, e il mio membro scivola piano nella figa, e tutto ci scompare.
“Vedi come entra facilmente il tuo cosino, credo che nemmeno ti abbia sentito lei… dai falla godere adesso” mi dice Paolo. Io metto le mani sui fianchi di Chiara e inizio a scoparla. La sbatto con forza, veloce, sono davvero eccitatissimo e il cazzo mi fa male da quanto è duro. Sento che Chiara si sta bagnando ancora, la mia asta scorre dentro che è un piacere, sto godendo come poche volte, e in più c’è lui lì davanti che vede la figa di Chiara e il mio pene che entra ed esce da lei. Dopo pochi minuti io sento che devo già venire, è stato troppo per me. Chiara se ne accorge: “Mmmm di già, sei un po’ scarsino…” e spingendosi in avanti di colpo lo fa sfilare. “Non ti meriti di venirmi dentro allora, nemmeno dieci minuti di scopata!!” e con la mano dà un colpetto al mio cazzo durissimo e pronto a scoppiare. Chiara mi stuzzica e prova il mio orgoglio: “Adesso vogliamo vedere quanta ne fai, se almeno riesci a venire in modo decente, vero Paolo?” e lui:“Sì certo, vediamo quanto schizza questo pisellino!!”.

Ormai sono completamente a loro disposizione, farei qualsiasi cosa da quanto sono eccitato. “Dai Paolo fallo sborrare” gli dice lei. Lui si alza, si mette dietro di me e me lo prende in mano, con Chiara di fianco che guarda. Un ragazzo che mi fa una sega davanti alla mia tipa, ancora non ci credo, nemmeno il tempo di pensarci e lui inizia a muovermelo, il mio cazzo è tutto nella sua mano, mi sembra di essere in suo possesso, mi sega veloce e anche bene il bastardo, ogni tentativo di resistere è inutile, sento che mi sta per fare scoppiare. Dall'eccitazione mi viene da urlare, e infatti subito dopo esplodo, quattro lunghi schizzi e il resto che cola sulla mano di Paolo. Lui smette, mentre Chiara ride e applaude: “Bravissimo, così si fa” poi si avvicina, prende la mano a Paolo e lecca tutta la mia sborra rimasta lì. Poi lo guarda in segno di sfida:“ Adesso tocca a te” gli dice. Lo fa stendere a terra e si mette sopra in piedi, a gambe larghe. Ora guarda me e mi dice: “Amore, adesso tocca a te aiutarlo a entrare”. Lei si piega, è quasi giù, e io devo aiutarla. Mi abbasso, e prendo in mano il cazzo di Paolo. È davvero grosso, fa impressione averlo in mano, lo alzo, adesso è lì che punta verso la figa di Chiara. Lei scende ancora, si toccano. Vedo la cappella che inizia ad entrare. Mi eccito di nuovo, anche il mio uccello torna duro. Lei si abbassa ancora, il cazzo inizia ad entrare, ma fa fatica, si perche' la sua fica è stretta. Chiara inizia già a gemere, quel palo la sta allargando, e non è nemmeno dentro tutto. Vedo la sua figa stirata dal cazzone di Paolo, che entra piano, un centimetro alla volta, e la apre sempre di più. Vede le labbra della fica che guadagnano un po' alla volta tutta quell'asta...come se avessero sempre più fame. Mi sembra di sentirlo dentro, immagino che sia arrivato dove io non sono mai potuto arrivare, e continua a penetrarla e allargarla, sempre più su. Ora è seduta su di lui, il cazzo è dentro fino alle palle, lei è a occhi chiusi, si sta godendo la sensazione di avere un palo fin nella pancia, lo sta sentendo dentro.

“Amore… questo sì che è un cazzo… non avevo mai provato certe cose con te… non sai come godo”. E inizia a cavalcarlo. Prima piano, inarcando la schiena, con quel movimento sensuale ed erotico che a lei viene così bene, poi sempre più velocemente, quasi con foga, come se volesse goderselo tutto in un colpo. Ad ogni saliscendi vedo l'uccello di Paolo lucido del sesso di lei, segno che la sta facendo godere. Poi ad un tratto lei viene. Urla, si ferma, abbassa la testa e quasi trema, mentre una gran quantità di liquido scende lungo l’asta di Paolo. “Dai non ti fermare bella, vedrai adesso come godi, abbiamo appena iniziato” le dice lui. E subito lei, ubbidiente, ricomincia. Bagnati dai suoi liquidi, i loro organi adesso scivolano l’uno nell’altro come un perfetto meccanismo; se prima trovava un po' di ostruzione ora entrava ed usciva con facilità. Li guardo estasiato, e il mio cazzo è sempre più duro. Adesso urlano tutti e due, ma è lei a venire ancora. Io non ci credo, con me non è mai venuta così in fretta, e soprattutto mai due volte prima di me. Eppure adesso viene, urla e lo graffia sul petto mentre altri umori escono dalla sua figa ormai sfondata. Dopo un momento di pausa lei si alza e piano piano lo sfila, mandando gemiti di godimento anche mentre quel coso esce dal suo buchino. Mi guarda con aria sognante, poi guarda lui e gli dice “Lo voglio da dietro”.

Chiara dà un'occhiata al mio membro, e vedendolo ben dritto, si avvicina a me, e mi dice: "Stenditi a terra, a pancia in su!!". Io lo faccio, e lei si mette a quattro zampe, con le sue ginocchia di fianco alle mie spalle e la sua figa sopra la mia faccia. Ha in mente un sessantanove, così: “Dai leccamela amore” e si abbassa. Io devo solo spostarmi un attimo e la mia lingua è dentro di lei. La sto leccando tutta, sento che è allargatissima, posso leccarle tutto l’interno della figa, il clitoride è praticamente tutto fuori, lo prendo in bocca e glielo succhio. Lei gode ancora ma ad un certo punto dice “Dai Paolo cosa aspetti, rimettilo dentro”. Mentre la lecco sento lui che si avvicina, si mette in ginocchio dietro di lei, con me all’interno delle sue gambe, cosi smetto di leccare e vedo il suo cazzo vicinissimo, che arriva sulla figa di Chiara e, sotto i miei occhi, la penetra!!. Con un coso di quelle dimensioni, anche da dietro riesce a entrarle parecchio, io vedo quanto ne entra nella sua figa e sento lei che gode. Lui inizia a scoparla, e' una libidine vedere il suo uccello a dieci centimetri dal mio viso, che entra ed esce dalla figa di Chiara, vedo le sue grosse palle che sbattono sulle chiappe della mia ragazza quando lo spinge dentro tutto. “Ehi amore, non ti fermare devi continuare a leccarmela però!”.
"Cosa vuole adesso questa troia, che le lecchi la figa mentre un'altro se la sta scopando?" penso tra me. Ma ormai non riesco più a dirle di no, mi avvicino e le lecco il clitoride, spinto ancora più fuori dalla mazza di Paolo. La lecco, e mi eccito sempre più. Dopo poco mi accorgo che in realtà sto leccando tutto, la sua figa e il cazzone di Paolo che entra ed esce come uno stantuffo. “Ehi troietta, il tuo ragazzo mi sta leccando il cazzo!” dice lui ad un certo punto, fermandosi. Lei guarda da sotto e mi vede, vede che li sto leccando entrambi e dice “Bene, così mi piace il mio amore, che ci fa godere tutti e due! Dai leccagli anche le palle”. Non me lo faccio ripetere, mi sposto un attimo e subito la mia bocca va sui testicoli di Paolo. Glieli lecco, poi li prendo in bocca, uno alla volta, e li succhio, mentre lui mugugna di piacere “Ehi, ma che bel frocetto, come succhi bene, dai predilo in bocca” e sfila il cazzo dalla figa di Chiara. Adesso ho la sua cappella sulle labbra, ma ormai so che non posso più tornare indietro. Apro la bocca e lo faccio entrare. Ho il suo grosso uccello in bocca, me la riempie, è davvero enorme, lo lecco e lo succhio, sento il sapore di Chiara e la cosa mi eccita, so che quel bastone un momento prima era nella figa della mia ragazza. Poi lo sfila dalla mia bocca e lo rimette nella fica, e io ricomincio a leccarli tutti e due. Chiara viene un'altra volta, e io sento tutti i suoi umori che mi colano sulla lingua, mentre lui senza pietà continua a sfondarla.
Finalmente anche Paolo arriva al limite “Non resisto più, sto per venire, sborro!” dice. Chiara si toglie “voglio che mi vieni sopra”, si sposta e si mette stesa sulla schiena. “vieni qui tra le mie gambe” lui si mette davanti alla sua fica, le gambe di lei lo cingono dietro la schiena, e il suo cazzo rientra nella fica per essere portato di nuovo al limite. “Dai dai scopami ancora e poi schizzami sulla pancia ” dice lei. E continua in preda ad un estasi totale: “Fammi vedere come schizzi, daii, fallo per me, dai!!!”. Lui non resiste, la penetra violentemente e ricomincia a scoparla, pero' dopo pochi colpi lo sfila e lo prende in mano, si piega un po’ all’indietro e inizia a segarsi, con una mano sul cazzo e l’altra sulle palle. Urla, e subito un po' di latte parte dal suo membro. E talmente forte la contrazione che lo schizzo le arriva fino in faccia, è incredibile vedere quanto riesce a sborrare, fa sei o sette getti che la riempono dalla figa ai capelli, poi altri più corti, fino alle tette. Quando ha finito lei è piena di sborra, vederla così mi fa eccitare troppo. Però che troia!! Mi avvicino anche io e non trattengo più la mia seconda esplosione che le dirigo direttamente in faccia, due tre schizzati che si aggiungono all'abbondante eiaculazione di Paolo che aggiunge: “Mi hai svuotato, sei troppo troia, non avevo mai scopato così bene”. Lei gli sorride “Anche tu mi hai fatto godere come non mai!!, non avevo mai provato un'uccello così, e guarda come sei venuto… uno spettacolo…” dicendo questo mi guarda e ride. “Dai amore non dirmi che non ti è piaciuto!! adesso che abbiamo trovato il terzo… lo rifaremo spesso, vero?” e, dal sorriso malizioso con cui me lo chiede, so che sarà così.....
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