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Prime Esperienze

Ti amo da impazzire, ma...!!!


di Amotuttodime
22.03.2020    |    9.087    |    1 9.4
"Vado piano, molto piano voglio farla impazzire..."
Sono Nicola, giovane professionista affermato, fidanzato da svariati anni con Vittoria. Ci siamo conosciuti ai tempi dell'università e da allora siamo sempre rimasti assieme. Simona e' una delle mie migliori amiche, nonché, migliore amica della mia fidanzata.
Viviamo in una piccola cittadina di provincia, dove le giornate si susseguono monotone nella loro semplicità. Entrambi siamo fidanzati, Simona si sposerà dopo l'estate, è fidanzata con un mio grande amico che, essendo nelle forze armate, per il momento vive in una città del nord Italia e ogni week-end sopporta numerose ore di treno per scendere e vederla.
Quasi ogni sabato sera ci ritroviamo tutti insieme, con le rispettive amate e altri amici per qualche cenetta fuori, la nostra è una forte amicizia. Io e Vittoria, invece, ci sposeremo il prossimo anno, siamo innamoratissimi e dopo qualche divertimento di troppo durante gli anni universitari, finalmente da qualche tempo abbiamo messo la testa a posto.
Ma parliamo di Simona e del suo periodo prematrimoniale; preoccupata come ogni futura sposa della forma fisica, decide di mettersi in forma e chiede a me e Vittoria di iscriverci assieme in palestra.
Noi, come accade di solito, accettiamo con i migliori propositi, ma dopo qualche settimana le voglie iniziano a venire meno, un po' sarà stato l'orario scelto, in tarda serata causa lavoro, un pò il freddo delle serate invernali.
Vittoria è la prima a mollare, fa un lavoro che, come il mio, gli occupa la maggior parte della giornata e arriva a sera distrutta, non finisce neanche i mesi già pagati.
Io dal canto mio, nonostante la pigrizia, ho trovato uno svago che mi permette di staccare la spina e di non pensare alle rogne del lavoro, ma sono preoccupato di andare da solo con Simona. L'amore è una cosa, la carne e i suoi istinti sono tutt'altro!!
Ma Vittoria mi dice che si fida di me e di Simona, e mi dice di continuare ad andare fino a che ne avrò voglia, contenta anzi del bel fisico che stavo mettendo sù.

Dal momento che io e Simona andavamo in palestra alla stessa ora, decidemmo di prendere una sola auto, quando la mia, quando la sua. Quindi abbiamo continuato ad andare assieme, con il rispettivo consenso dei nostri amori. Ma l'atteggiamento di Simona nei miei confronti stava cambiando; con il passare delle giornate lei ha iniziato a vestirsi in modo molto più sexy, complice anche la forma fisica acquisita, passando dalle tute larghe e colorate ai top da palestra e ai leggins che lasciavano intravedere pressapoco tutte le sue forme. Addirittura un giorno notai che si vedeva lo spacco della sua fica attraverso i leggings neri, e sono convinto che non indossasse gli slip.
La cosa non è assolutamente passata inosservata in palestra, anzi, Simona ha iniziato ad attirare gli sguardi e le attenzioni di tanti ragazzi, cosa che non le dispiaceva, anzi. Probabilmente lei si sentiva in ottima forma, sapeva di piacere e cominciava ad essere un po' esibizionista.

Simona, in effetti, è una bella ragazza, mora capelli lunghi, alta un metro e sessanta e una seconda di seno, fino a qui mi direte niente di eccezionale e, invece, i suoi pezzi forti sono un culo di marmo ben tornito e soprattutto due labbra cosi carnose da sembrare rifatte, una goduria solo a guardarle. A volte mi perdevo in lei, mentre parlavamo insieme, io neppure l'ascoltavo ma la immaginavo nuda, a pecora, che la chiavavo in bocca. Che porco!!
Ricordo che in più di un occasione ho pensato a quanto deve essere fortunato il suo fidanzato a baciare due labbra così, per non parlare delle pompe e dei golini che gli fa.
In palestra ormai io non facevo altro che guardarla, iniziava ad eccitarmi da impazzire, tanto che dovevo nascondere le erezioni e distrarmi da lei. Simona all'opposto aveva iniziato a prendere molta più confidenza con me in materia sessuale, facendo numerose battute. Un giorno addirittura mi chiese: " Ma a voi come vi piace fare l'amore!!".

Simona mi ripeteva spesso che Vittoria è una ragazza veramente fortunata ad avermi incontrato. Era ormai arrivata la fine del mese, era la penultima lezione e io avevo deciso di non pagare la mensilità successiva. Cominciavo ad avere più lavoro e dalla stanchezza non avevo più voglia di andare in palestra. Così in macchina nel tragitto lo comunicai a Simona, che molto dispiaciuta della cosa, cercava in ogni modo di farmi cambiare idea. La serata passò velocemente: lei che non mi parlava, scocciata dell'accaduto e ed io che cercavo il suo sguardo, sentendomi un po' in colpa. Durante il viaggio di ritorno mi disse che l'indomani avrebbe chiamato Vittoria per convincerla a rinnovare l'abbonamento in palestra e così, di conseguenza sarei stato costretto anche io a farlo. Ma non riuscì nel suo intento.
Il venerdì sera arrivò velocemente, le giornate di lavoro erano molto impegnative e alla solita ora sono passato a prendere Simona, la quale, con mio immenso piacere si era vestita in maniera molto più sensuale del solito. Portava un top che gli lasciava la pancia scoperta, e alzava il suo seno, facendolo sembrare molto più grande e, soprattutto dei leggins bianchi, che lasciavano intravedere un perizoma nero e un culo da urlo. In palestra i ragazzi erano tutti impazziti, ogni esercizio era uno spettacolo e lei era diventata l'attrazione della serata, io facevo di tutto per distrarmi da lei ma la mia continua erezione non mi permetteva di staccargli gli occhi di dosso.
Ad un certo punto mi accorgo che il nostro istruttore, Mirko mentre lei è sul tapiroulan, gli si avvicina e facendogli terminare l'esercizio inizia a riempirla di complimenti, dopodiché prende il cellulare e gli chiede il numero di telefono.

Con mio immenso stupore noto che , dopo essersi sistemata il top in maniera sexy, lasciando qualcosa in meno all'immaginazione, gli detta il numero.. Non contenta si abbassa per prendere l'asciugamano, mostrandogli il suo culo ben tornito e, essendo finita la giornata di allenamento, si dirige verso gli spogliatoi per la tanto agoniata doccia.
La cosa non mi ha lasciato indifferente, anzi, mi ha quasi scioccato oltre ad avermi eccitato.
Sotto la doccia ero eccitatissimo avevo una gran voglia di masturbarmi, li davanti a tutti, ma l'acqua fredda mi ha aiutato a spegnere i miei fuochi. Così dopo essermi rivestito salgo in macchina, dove in attesa di Simona ho qualche minuto per pensare meglio alla situazione e riflettere su cosa fare.
La macchina nel frattempo si appanna per la fredda serata, così accendo il motore, i riscaldamenti e posteggio difronte al grande ingresso a vetrate dove la vedo parlare con l'istruttore. Quando si accorge di me lo saluta con un bacio sulla guancia e sale in auto.
Nel viaggio verso casa non so come attaccare bottone, fino a quando vinco le mie paure e gli dico di averla vista flirtare con Fabio, e di avergli dato il suo numero.
Lei per niente imbarazzata mi dice che il tipo gli piace e non poco. Io le ricordo che fra qualche mese si sposa e per di più con un mio carissimo amico. Ma lei risponde che non c'è niente di male nella cosa e che gli sarebbe piaciuto avere una piccola scappatella, un po' di sano divertimento prima del matrimonio, un ultimo assaggio di libertà e che l'istruttore sarebbe stato un perfetto amante con quel fisico che si ritrovava.

Sono attonito, non so che dire, ho una grande erezione repressa nei jeans, e rimango in silenzio ascoltando la radio. Nel frattempo lei apre il cruscotto per riprendere il telefono che abitualmente lascia in auto non essendo sicuri gli armadietti della palestra e appena lo accende le arriva un messaggio.
"Guarda" mi dice, "il gioco è fatto", era l'istruttore che gli scriveva: "stasera eri bellissima, mi hai distratto tutta la palestra, hai un culo mozzafiato, dimmi tu quando possiamo incontrarci".
Parcheggio sotto casa sua, non so che fare, cosa dirgli, sono nel buio più totale, vedo che sta rispondendo al messaggio. Inaspettatamente mi scopro geloso e cerco di capire cosa stia scrivendo, ma lei mi blocca dicendomi che non sono fatti miei.
Invia il messaggio, mi guarda e mi saluta con un bacio sulla guancia, questa infondo sarà la nostra ultima volta in palestra assieme. Non so cosa mi è preso in quel momento, perdo il controllo. Porto le mie mani sulle sue guance e la bacio sulle labbra!! Lei non sembra colpita e dispiaciuta, anzi!!. Nasce un bacio formidabile, le nostre lingue si intrecciano vorticosamente, la passione ci sovrasta, non siamo più in noi, siamo sotto casa dei suoi, tutti possono vederci e possiamo rovinare le nostre relazioni stabili. Passano dei minuti interminabili, dei momenti bellissimi e indescrivibili.
La bacio, lei mi bacia, le dico:"Sei bellissima, in palestra in questi mesi avevo occhi solo per te!!". Lei mi dice:" Te mi ecciti da impazzire!!", mi prende una mano e se la poggia sul seno, inizio a palparlo sulla maglietta, scendo fino alla pelle, è sodo è caldo, lo adoro.

Mi mette una mano sui pantaloni e tasta l'erezione del mio membro. Io intanto la bacio sempre più forte, le dico che voglio fare l'amore con lei, le infilo una mano nelle mutande, sono bagnatissime. Lei miagola di piacere e ansimando mi dice: " Ti voglio, non desideravo altro!!". In preda all'eccitazione mi sbottona i jeans.
Al quel punto le squilla il telefono, è il suo ragazzo. Lei risponde. Gli dice che siamo appena arrivati sotto casa e che lo richiamerà fra 5 minuti, il tempo di salire. Si sistema velocemente i capelli scende dall'auto e mi dice: "Ci vediamo martedì in palestra, passami a prendere alla solita ora". Già sa che avrei continuato ad andare in palestra!!.
Ho appuntamento con il mio amore, mi sento una merda, uno stronzo, un pezzo di merda, ma ho l'uccello che mi scoppia nelle mutande.
Arrivo sotto casa sua, le faccio uno squillo; Vittoria scende, è bellissima come sempre, mi chiede come è andata in palestra e cosa ho voglia di fare, la bacio e le dico: "Ho voglia di te, ho voglia di fare l'amore!!". Prima di partire la ribacio con passione, questa volta con la lingua, gli dico che la amo.

Cerco un posto appartato, ogni minuto che passa è una tortura. Appena lo trovo inizio dove avevo finito con Simona la bacio di continuo, la bacio da per tutto, sono come tornato adolescente, il bacio non finisce più, sembra durare delle ore. Le tolgo i vestiti e ci spostiamo sui sedili posteriori.
Lia rimane in biancheria, nera e rossa come piace a me, porta le calze con il reggicalze. Gli sposto il reggiseno senza toglierlo, inizio a leccargli dolcemente i capezzoli, prima uno e poi l'altro, poi ancora uno e ancora l'altro.
Lei geme, bacio lei e poi i capezzoli, le infilo la lingua in bocca e poi gliela struscio sui capezzoli. Inizia a godere, cerca il mio pene, vuole il mio uccello!!.
Mentre la bacio mi abbassa le mutande e lo prende con la mano, inizia a masturbarmi, piano piano, prima su e poi, giù.
Inizio a sentire piacere, molto piacere, troppo piacere, so che la serata mi ha eccitato e che non durerò troppo. Allora mi abbasso e inizio a leccargli la fica, non le tolgo nemmeno le mutande gliele bagno con la mia lingua, solo quando sento che è super eccitata e le mutande sono un lago di piacere gliele tolgo.
La lecco, piano. Da giù fino al clitoride, una, due, tre volte, mi abbevero dei suoi umori.
Vado piano, molto piano voglio farla impazzire.
Gli do una bella leccata e poi salgo a baciarla in bocca, voglio fargli sentire i suoi umori. È veramente arrapata, con i denti blocca la mia lingua, la succhia. Capisco che il momento è quello giusto, le abbasso la testa e la indirizzo verso il mio membro. Lei capisce e in preda ad una forte eccitazione, se lo porta alla bocca e con le labbra comincia a ciucciare. La sua lingua lo accarezza, scende fino ai genitali, li lecca, mentre con la mano lo sposta a destra e sinistra, come per ammirarlo. Godo nel vedere lei che manda in dentro le gote perché lo sta succhiando!! Il mio cazzo ormai e' durissimo; lo afferra con le dita, si stende sul divanetto e se lo porta dietro, indirizzando sulla fica, se lo struscia sul clitoride.

Mi dice: "Scopami!!". Vuole essere penetrata, si punta il cazzo sulla figa e mi spinge con il bacino contro. Una botta ed è tutto dentro.
Mi fermo, spingo forte, più che posso. Glielo voglio fare arrivare in pancia!!.
Gode da morire e mi dice: " Si così, scopami porco!!". Ma voglio farla patire un po', così tolgo l'uccello e infilo la mia faccia tra le sue gambe e con le mani le tocco le tette, la penetro con la lingua, ha un sapore buonissimo, la lecco tutta, è la cosa più buona del mondo.
La mia lingua è un vortice nella sua figa fradicia.
Mi accorgo che sta per venire, a questo punto smetto di leccarla e la penetro di nuovo con il mio membro. Sta venendo!! E' calda, è bagnata, è un lago, i suoi umori sono sgocciolati sul sedile, spingo forte per qualche minuto.
La sbatto violentemente, con un ritmo forsennato, più spingo e più gode, più gode e più grida. Sono al limite, sto per venire e le chiedo se posso venirle dentro.
Prende la pillola, ma non sempre si fa eiaculare dentro. Ma lei è in preda all'eccitazione e mi risponde: "So spaccami!! vienimi dentro, dai vienimi dentro!!", e io ubbidisco.
Veniamo assieme, lei libera il suo piacere, io libero il mio, la riempio.

Mi bacia mi dice che è stato bellissimo, restiamo qualche attimo ansimanti, sono ancora dentro di lei, il mio sperma inizia ad uscire dallo spacco e a colare sui sedili. Ma lei
sente il mio cazzo ancora duro nella sua figa, mi dice: "Ho ancora voglia!!"
Gli dico che la amo, che la voglio. Apre il borsone della palestra, prende un asciugamano, pulisce, per quanto possibile la macchia sul sedile, sistema l'asciugamano e mi fa sedere su quello. Ma lei non si pulisce, ha ancora la fica piena del mio sperma, la cosa mi eccita ancora di più. Si gira, dandomi la schiena, apre le cosce e si siede su di me, dirigendo il mio uccello nella sua vagina. Inizia a cavalcarmi. Con le mani le afferro i fianchi e assecondo i suoi movimenti. La bacio, la mordicchio, la prendo a schiaffi sul culo, gli dico ancora che la amo da impazzire.
Lei mi dice che mi ama, che sono un porco, e
viene ancora. Scende dal mio pene, si gira e mi guarda dicendo: " Ti voglio far godere ancora!!".
Con la mano afferra il mio pene, fradicio del suo sesso e comincia a leccarlo; lo pompa come non mai e godo da impazzire. Mentre la guardo ciucciarmi il cazzo, penso a tutta la serata, a Simona, a Vittoria che amo da impazzire. Ma questa sera il mio sesso è diverso dal solito, sono sicuro che quello che prima era successo con Simona, mi aveva dato una nuova forte carica sessuale. Non duro molto, la faccio allungare e gli vengo sulle tette, schizzo di nuovo come un maiale!!
Sono esausto!!

Ci sistemiamo, ormai è tardi, io ho una fame da lupi, devo ancora cenare.
Andiamo a mangiare una pizza fuori, Vittoria mi chiede della palestra, non gli dico niente di Simona, anzi gli dico che mi sarebbe piaciuto continuare ad andare. Lei mi dice che facevo bene, perché sembravo più spensierato e inoltre si vedevano i benefici sul mio fisico, e soprattutto sul mio scopare. A ripensarla tutta, nella chiavata ero così eccitato perché io non stavo scopando Vittoria ma Simona, e già pregustavo quello che sarebbe accaduto martedì...ma questa è un'altra storia...
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