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Chiavata al congresso


di Amotuttodime
03.03.2020    |    11.654    |    3 9.6
"Il matrimonio va avanti in modo assolutamente tranquillo, ma la vena ribelle della donna vorrebbe brividi diversi, stimoli nuovi che il marito o non si..."
Che donna e' Virginia!! Una donna che non si può definire bellissima, ma con quella femminilità che piace agli uomini. Non e' molto alta circa 1.60, ma ben proporzionata, capelli lunghi castani alle spalle, un bel viso che ha un qualcosa di molto intrigante e malizioso nello sguardo e nelle labbra carnose. Le due gravidanze di dieci anni fa le hanno lasciato forse qualche chilo di troppo che però tende ad accentuare la sua femminilità. Una femmina un po' in carne completata da un fondo schiena sodo e da una terza di seno ancora piena.
Viene da una famiglia rigida, di stampo patriarcale, ed è cresciuta dovendo seguire principi rigorosi. Ma con tanta voglia di ribellarsi!! In giovinezza ha tentato di evadere di nascosto da questa situazione, ma le esperienze che ha avuto non le hanno dato quelle soddisfazioni che si attendeva e alla fine si è rassegnata alla solita trafila da brava ragazza di buona famiglia. Un paio di fidanzatini nei primi anni, poi la storia sentimentale che caratterizza anche oggi la sua vita. L'incontro all'università di Bologna con un giovane di tre anni più vecchio di lei da cui ne è nato un lungo fidanzamento, quasi otto anni, sfociato poi nel matrimonio tanto atteso soprattutto dalla sua famiglia in quanto il giovane era di famiglia decisamente benestante oltre ad essere un bravo ragazzo.

Dal matrimonio naquero due splendide figlie, orgoglio della coppia, ma soprattutto di Virginia.
Suo marito, Giovanni, uomo semplice e schivo, è proprietario di un'azienda nel settore servizi di logistica alle imprese. Azienda di famiglia creata dal nonno nella quale Virginia lavora come responsabile amministrativa. Il matrimonio va avanti in modo assolutamente tranquillo, ma la vena ribelle della donna vorrebbe brividi diversi, stimoli nuovi che il marito o non si accorge o non vuole soddisfare.
In ogni caso lei gli vuole molto bene e nonostante le occasioni avute in giro per farlo, non lo ha mai tradito, frenata dal labile senso familista che ancora regge. Lei si accorge di questa sua irrequietezza, e l'unico modo per reprimerla al momento è vestirsi in modo molto femminile e sexy ed immaginare con la fantasia quello che le farebbero gli uomini che la guardano in modo inequivocabile. E poi il tutto finisce con lunghe masturbazioni che in qualche modo la placano.

Esattamente come quel giovedì mattina!!. Si stava dirigendo verso Ravenna dove, invitata dalla società del sistema gestionale della sua azienda, con altri clienti doveva seguire un corso di aggiornamento del software. Essendo il marito uscito per primo per portare a scuola il bimbo, Virginia optò per un tailleur blu formato da una giacchetta corta e una gonna con spacco centrale non eccessivo ma molto erotico, sopra un top a bottoni che le lasciava le belle spalle nude, autoreggenti e scarpe a tacco a spillo. A lei piaceva così, un po' di sano esibizionismo!!!
Così dopo un oretta arrivò alla Sede del corso.
Entrò in una bella azienda che di sicuro fa dell'immagine un suo punto di forza quindi anche la sala del corso è davvero elegante. Virginia fu tra le prime ad arrivare e decise di sedersi all'inizio della seconda fila per essere eventualmente libera di alzarsi. Si ritrovo' quindi davanti alla posizione del relatore posto a sinistra della scrivania mentre la destra era riempita da un maxi schermo.

Una volta riempita la sala, scopri di lì a poco che le tre sedie erano occupate al centro dal presidente dell'azienda che dopo un breve discorso di benvenuto lascio' l'auditorium, alla sua destra il responsabile marketing e alla sua sinistra l'istruttrice che doveva esporci i nuovi aggiornamenti. Mentre la relatrice comincio' il suo lavoro, Virginia si mise a fissare il responsabile marketing sulla sua verticale che quindi era davanti a lei.
Nonostante un inappuntabile vestito in fresco di lana con cravatta, l'uomo di attraente non aveva nulla. Sui 55, forse di più, che portava poco bene essendo sovrappeso in modo evidente, non molto alto, stempiato e con occhiali a dargli un'aria del tutto diversa da quella che forse lui avrebbe voluto. Vista la noia dell'esposizione della relatrice e degli argomenti trattati, Virginia decise di giocare un poco con quell'uomo.

Cominciò a guardarlo in modo fisso fino a quando l'uomo non se ne accorse. Virginia a quel punto, attirata la sua attenzione, per rendere la cosa più piccante, portò la penna delicatamente sulle sue labbra, fissando prima il notes poi l'uomo con un lento movimento della penna a contornare la sua belle labbra carnose. Per l'occasione si era messa un rossetto rosso acceso. Anche se il soggetto proprio non aveva nulla di affascinante, Virginia cominciò a provocarlo. La penna che prima passava intorno alle labbra, adesso se la ciucciava con la bocca, con movimenti simili a quelli di pompare un pene. Voleva eccedere e questo fece sì che la sua figa cominciasse a pulsare.
Conosceva bene la reazione del suo corpo quando provocava!!. L'uomo cercò di dissimulare l'interesse verso di lei, ma sempre di più il suo sguardo si dirigeva a quel movimento così sensuale ed erotico.
Virginia avendo captato la sua attenzione, decise di continuare ed accentuare quel gioco sapendo che quello sfigato al massimo si sarebbe goduto lo spettacolino senza avere altro da lei. Così passò all'azione e cominciò ad accavallare e scavallare' in modo sensuale le gambe, accentuando molto il movimento, in modo da accorciare la gonna e lasciare che lo spacco diventasse molto generoso.

Vide che l'uomo cominciava a muoversi nervosamente sulla sedia e ebbe la netta sensazione che avesse una forte erezione da come spesso armeggiava con i pantaloni. Era riuscita nel suo intento, ad eccitarlo!!. Lei stessa sentiva i suoi ormoni in calore; amava queste situazioni...si immaginava cosa questi uomini, sue vittime, avrebbero fatto con lei per soddisfare i loro istinti animali.
Decise allora di dargli il colpo di grazia e fece cadere per sbaglio il notes per terra. Prima di piegarsi per raccoglierlo, slacciò un bottone del top conscia che il tipo la stava guardando. Poi lentamente si piegò in avanti cosi da offrire al povero malcapitato un'abbondante visione del suo seno florido, a fatica raccolto dal reggiseno sottile indossato quella mattina. Per rendere ancora più eccitante la visione spostò in avanti la gamba sinistra; cosi facendo lo spacco si apri del tutto regalando all'uomo un'immagine altamente erotica.
Virginia ora era carica, intuiva la libidine che lui provava e che se fosse stata sola con lui, lui l'avrebbe scopata duramente. In realtà la eccitava proprio il fatto che questo non sarebbe accaduto mai e quando, porto' le mani a sistemarsi il perizoma sotto la gonna, lo trovò fradicio dei suoi umori. Cosi decise di ricomporsi e di attendere la pausa caffè per placare eventualmente le sue voglie.

Quando arrivò quel momento Virginia dopo un breve commento alla macchinetta del caffè con due altre clienti, scusandosi per un bisogno impellente, si diresse verso le scale che portano alle toilette. Il rumore dei suoi tacchi a spillo eccitavano la donna consapevole di aver attirato anche in pausa sguardi interessati.
Nel camminare le cosce sfregavano una figa eccitata e sensibile e aumentavano la sua voglia che al massimo avrebbe placato toccandosi e masturbandosi. Voleva arrivare in bagno proprio per far esplodere la sua voglia, sentendo il suo sesso tra le dita.
Alla fine di un lungo corridoio intravide la porta delle toilette. All'interno di un piccolo atrio c'erano due ingressi uno per uomini e uno per le donne. Stava per aprirla quando la stessa si spalancò e apparve il responsabile marketing, difronte a lei. Dopo un attimo di stupore, un ghigno ed un sorrisetto malizioso usci sul suo viso e questo proprio non le piacque.

"Prego Signora entri pure" si sentì dire dall'uomo, che però rimase sull'uscio. Virginia aspettò che l'uomo si spostasse, ma visto il suo immobilismo accennò a muoversi verso l'interno del bagno. Nel passargli accanto senti nitidamente la sua mano accarezzarle prima la coscia poi andare lentamente sul culo. L'inaspettato oltraggio la paralizzo' all'istante.
"Ma come si permette!! lei è un porco!" proferì lei...ma lui: "Può essere, bella Signora, ma come mai lei si è fermata, su passi pure" con la mano che continuava a tastare il fondo schiena di Virginia. E lei borbogliando:"Lo sa benissimo brutto maiale, non ho spazio con lei sull'uscio, tolga immediatamente quella mano e si scansi!!!"
L'uomo a quel punto, senza dire nulla, si appoggio' alla donna facendole sentire una forte erezione all'altezza della coscia. Il comportamento di Virginia in sala convegni l'aveva molto eccitato, era riuscita nel suo intento. Così lei continuò: "Lei è proprio uno stronzo!! si sposti e mi lasci passare!! Non appena esco di qua, salgo a raccontare tutto alla direzione"

Nel dire questo Virginia spinse l'uomo che sorridendo la lascio' passare, salvo poi chiudere la porta del bagno alle sue spalle. E rimasero entrambi chiusi nel piccolo antibagno.
"Lo sa Signora.. lei è davvero una gran figa... e ha due cosce da urlo" disse l'uomo squadrandola lentamente dall'alto verso il basso. "Non hai ancora capito cosa ti aspetta? bene lo capirai tra qualche istante quando uscirò di qui e andrò a denunciare il tutto al tuo superiore" disse allora Virginia.
"Brrr che paura.... lo faccia pure Virginia...." a quelle parole la donna in preda alla rabbia, ebbe un sussulto e continuò: "Come fa a sapere il mio nome porco?"
Senza risponderle l'uomo si scostò e apri uno spiraglio della porta del locale dicendo: "prego Virginia come vede nessuno la tiene prigioniera".

"Il tempo di asciugare le mani poi tutti sapranno che razza di maiale sei!!" disse allora Virginia che completata l'operazione si diresse decisa verso l'uscio. Ma lui prontamente rispose: "Nessun problema Virginia verranno a sapere anche che razza di troia è lei!!".
Le parole dell'uomo arrivarono come una frustata e la bloccarono mentre stava per uscire. E fermatasi davanti a lui chiese:" Che significa tutto questo?".Nel contempo la mano dell'uomo tornò a palparle il culo da sopra la gonna. L'uomo aggiunse: "Perché tu sei una troia Virginia.. vero?" e lei: "Ma.. ma... giù.. le mani... io sono sposata e fedele!!...di te invece gli altri sapranno chi sei!!"
L'uomo allora avvicinatosi al suo orecchio le disse: "Ti piace far tirare il cazzo agli uomini vero Virginia? come hai fatto prima in sala con me!!" ed intanto la sua mano arrivava al bordo della gonna e lentamente cominciava a sollevarlo. In questo momento Virginia è immobile, la rabbia e la tensione la bloccano, ma vuole anche verificare le parole dell'uomo. "Su Virginia salga pure dal mio capo e mi denunci... lo faccia, come vede la porta è aperta, certo dopo non si lamenti" . Virginia cominciò a sentire le dita fredde del porco giocare con il bordo delle autoreggenti per poi sfiorare la pelle nuda sopra di esse. Un brivido la percorse come quelle due ultime parole.

"Lamentarmi...io... sarai tu ad implorarmi di ritirare...la denuncia!!" la voce della donna stava perdendo sicurezza come se temesse qualcosa. "Non si lamenti se ad esempio suo marito, i suoi colleghi, i suoi amici scoprissero quanto la dolce ed elegante Virginia è una gran troia!!"
Virginia era immobile e percepiva in quel mentre la mano arrivare al perizoma indossato quella mattina, il suo respiro stava diventando affannoso cosi facendo non si accorgeva dell'effetto che i suoi seni, generarono nell'uomo che sussurrò: "mmmm che tette.... non vedo proprio l'ora di farmele" e lei "Stronzo.... vuole mettermi paura?... vediamo se crederanno ad una cliente... oppure ad uno che probabilmente sanno già quanto è viscido!!" ma lui "Beh in effetti ha ragione su quello che pensano di me... ma in questo caso sarà la sua parola contro ...le mie immagini!!".
Nel sentire quelle ultime parole, Virginia capi da dove arrivava tutta la sfrontatezza dell'uomo e la natura di quel ghigno stampato sul suo viso.
"Sta bluffando...ora si tolga..." Senti la mano prendere con forza il perizoma e tirarlo verso l'alto, il filetto come una spada le apri in due la figa e continuò: "Vede cara Virginia, l'azienda filma sempre i corsi di aggiornamento, era scritto anche sull'invito, lo fa per diversi motivi... peccato lei non l'abbia letto bene".
"E....e.....quindi....." disse lei con la voce rotta da tensione, ma anche di qualcos'altro che al momento non capiva. Lui continuando:
"Quindi dovrebbe vedere come è terribilmente sexy e troia mentre mi provoca nel filmato che ho visionato prima di scendere qui... lo avrei sfruttato in seguito, ma poi è apparsa qui...e allora mi sono fatto avanti"

La donna rimase paralizzata. Sentiva il filetto del perizoma che si muoveva lateralmente nella figa e con terrore capiva che il suo corpo stava reagendo, si stava bagnando, si eccitava malgrado il suo dissenso. Probabilmente era quello che voleva ma ancora era inconsapevole. Fitte via via sempre più intense partivano dal basso ventre per arrivare diritti al cervello come scosse elettriche. Virginia provò a districarsi da quella incresciosa situazione dicendo: "Mi lasci andare... la prego!!... mi spiace se ha frainteso... prima in sa.. la" la sua voce cominciava a divenire incerta, il tono più basso e meno altezzoso. Lui allora insistette:
"Lasciare andare un pezzo di figa come te quando ho gli strumenti per tenerti in mano?... mmmmm sei bagnata ..come ti eri definita, mi pare..fedele mogliettina?"
Seppur in preda ad emozioni sempre più contrastanti, Virginia avverti immediatamente che l'uomo era passato al tu, come se stesse cominciando a dominarla.
In un estremo tentativo di riprendere in mano la situazione, Virginia non riusci ad evitare che un mugolio di piacere uscisse dalla sua bocca quando senti le dita del porco raggiungere la sua fica e strofinarne le labbra oramai fradicie. L'uomo capi che la donna stava cedendo. Cosi si fece avanti e avvicinò la sua bocca e comincio' a leccare e a baciare il suo orecchio. Virginia non gli dette spago e reagi cercando di allontanarlo, ma l'uomo era troppo più forte di lei ed inoltre il suo corpo vibrava per quelle attenzioni laide riducendo le sue forze. Non si ribellò più quindi quando senti due dita del maschio scivolare tra le labbra della fica e cominciare a scoparla con colpi lenti ma via via sempre più profondi. "mmmmmm no...la pre....go ... le darò... dei soldi per quel mmmm video"

"Dei tuoi soldi me ne fotto troia... da te avrò il tuo corpo e la tua bocca ogni volta che vorrò... ora .... in ginocchio se non vuoi che quelle immagini...". Cosi facendo prese la donna per i capelli, si scostò dalla porta ed entrò in un bagno che richiuse alle sue spalle. Virginia non poteva fare altro che assecondare il bastardo e lentamente con la testa rivolta verso il basso come segno di resa... piego' le sue belle gambe. "Brava comincia a leccare il cazzo da sopra i pantaloni...." proferì lui con tono perentorio. Lei si trovava davanti ad un pantalone teso che sembrava nascondere un membro notevole e aver fatto una simile constatazione, la stupi ma contribui ad aumentare la sua eccitazione. Obbediente lo lecco' prima leggermente poi dando piccoli morsi al tessuto andando quindi oltre l'ordine dell'uomo. Sentiva inequivocabile l'odore di maschio eccitato e questo la fece esplodere dentro. Lui vedendo che Virginia stava cercando di prendere il pene da fuori i pantaloni, aggiunse: "Lo sapevo che sotto quell'immagine di perfettina si nascondeva una gran troia... diventerai una vera troia nelle mie mani... ora abbassa la zip ..lentamente".
Lei timidamente lo fece e non appena la lampo arrivò quasi a fine corsa, il suo viso fu colpito da un grosso randello che come una molla scattò fuori dai pantaloni. "Ma...che... ma non ..." L'uomo non le lascio' il tempo di parlare, prese il suo arnese con una mano e lo ficco' con forza nella bocca socchiusa di Virginia, che prima tenne i denti stretti poi aprì dolcemente le labbra e lo prese in bocca. "Volevi dire che non porto intimo troia? me lo sono tolto prima, tanto sapevo che prima o poi oggi ti avrei... trovata...ora succhia che so ti piace da matti" aggiunse l'uomo.

Questa rivelazione, questa premeditazione invece di offendere la donna, la eccitarono ancora di più e senza riluttanza lei ora si trovava ad abboccare un pene assai più grosso di quello di suo marito. Mentre leccava e succhiava l'uccello dell'uomo si accorse che stava pensando a come sarebbe stato molto più maschio suo marito, che pure era molto più bello del viscido in piedi davanti a lei, con una dotazione simile e con un carattere bastardo come il suo ricattatore.
Così dalla sua bocca usci un lunghissimo mugolio. L'uomo allora le disse: " Ai fatto tante storie!! e ti accorgi che invece ti piace!!" e accorgendosi che lei si stava eccitando sempre di più ad essere trattata cosi, prese a due mani la sua nuca e cominciò a scoparla in bocca con più foga. Virginia ora sentiva l'uccello del maschio arrivare fino in fondo alla sua gola e non poteva fare a meno di portare una sua mano tra le cosce, mentre con l'altra reggeva il pene.
Accortosi di questo lui le disse:" Ora ti scopo!! girati!!" Lei provò ad opporsi, ma il piacere che stava provando trasformarono ben presto il rifiuto in consenso. Così si alzò, lui le prese una coscia e la portò appoggiata al wc e tirandole su la gonna la penetrò con violenza da dietro. Un gemito di dolore accompagno' quel gesto che ben presto si trasformò in un mugolio di piacere.

Finalmente Virginia aveva realizzato una sua fantasia!! I movimenti dell'uomo erano accompagnati dal corpo di lei che ad ogni colpo si vedeva con la guancia sulla parete del bagno. Ma erano in un luogo pubblico e potevano vederli, così l'uomo più lucido di Virginia accelerò il suo ritmo e in poco tempo venne copiosamente nella fica della donna che a sua volta ebbe un fortissimo orgasmo.
Senza dire nulla, l'uomo si ricompose, apri la porta del bagno ed usci lasciandola ancora appoggiata alla parete e in preda agli spasmi, il sesso caldo di lui cominciava a scendere sulle sue cosce. Dopo qualche minuto anche lei si ricompose e tornò in aula. Quando entrò lo vide al centro del salone che stava parlando ai clienti, così lei si mise al suo posto con lo sguardo in basso in segno di rassegnazione. Per tutto il resto della riunione l'uomo continuava a mandargli sguardi laidi, ma Virginia faceva di tutto per non incrociare il suo sguardo in preda ad una forte vergogna.

Alla fine, tutti i presenti stanchi per
la giornata si alzarono e si dileguarono verso le loro auto. Anche Virginia prese le proprie cose e silenziosamente andò alla sua auto e si diresse in autostrada dove ebbe modo di ripensare a quanto accaduto. Tutto sommato le era piaciuta quella situazione, ma quello che realmente la sconvolgeva mentre guidava era il fatto di essere stata usata, essere obbligata, e si accorgeva che questo in realtà le piaceva. Poi penso' a marito e figlio e si rese conto che non sarebbe stato un episodio, nato per un suo errore, per la sua presunzione, a cambiare la sua vita.
Stava quasi per arrivare alla bella cittadina affacciata sul mare dove vive con la famiglia, quando il suo cellulare rilasciò i caratteristici due squilli di un sms in arrivo. Prendendo il cellulare rimase allibita!!
"Fatti trovare domani in via xxxx al numero x, citofona studio fotografico, più tardi riceverai istruzioni di come vestirti. Se non verrai quelle immagini finiranno....." Quelle parole gettarono nello sconforto Virginia che si era illusa di aver saldato il suo debito, ma quello che la sconvolgeva ancora di più era che lei voleva questo!! e una volta riposto il cellulare in borsa sul sedile, la stessa mano che lo teneva ora stava accarezzando il suo interno cosce pregustando ciò che sarebbe successo....
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