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Lui & Lei

Vienimi dentro


di Amotuttodime
12.04.2020    |    23.832    |    3 9.7
"Io ancora più incredulo risposi: " no Loredana non mi dispiace, se vuoi resta pure"..."
Giorgio è il mio nome, sono single adesso, anche se ho avuto molte donne, qualcuna fidanzata, altre una botta e via. Devo dire che mi sono fatto un sacco di chiavate, ma quella che più ricordo con eccitazione, ve la voglio raccontare. Come tutte le mattine la sveglia inizia a suonare, la metto sempre alle 6,30. Botta secca sul pulsante per soegnerla e mi rigiro dall'altro lato. Si sta così bene al caldo, sotto le lenzuola, ancora cinque minuti e poi mi alzo. Questo ripetevo tra me e me mentre assaporavo quella sensazione di dormiveglia, e rimettendo la mano sotto alle coperte, la infilo nei boxer e mi aggiusta il membro che come tutte le mattine fa capolino, anche se quella mattina era più duro del solito.
Dopo una veloce doccia con tanto di masturbazione per placare le mie voglie mattutine, mi vestii e partii per il lavoro. In ufficio si sta caldi, lavoro in un call center, ed ognuno degli impiegati ha un piccolo spazio riservato dagli altri, con vetri satinati che rendono difficile vedere all'interno. La prima cosa che feci fu aprire la posta elettronica, e mentre lessi le mail che erano arrivate, e sono ogni giorno numerose, una spam catturò la mia attenzione: "Vuoi un massaggio total body? non esitare clicca qui".
Mi si aperi un mondo, pagine web piene di strafighe in abiti sconci e succinti con delle super tette in primo piano. C'erano fiche con i peli, quelle senza peli, le nere, le asiatiche, le rosse naturali di sotto, cosa piuttosto rara almeno per me, quelle con le tette rifatte, quelle senza tette e quelle con le tette più belle del mondo, le grosse tette naturali.
Il mio occhio da porco cadde sull' annuncio di una bellissima donna bionda, un pò in carne, con un seno generoso e naturale, e con la fica completamente depilata. Il mio già indomito pene, che dalla prima mattina spingeva per liberarsi dell'odiato nemico boxer, iniziò a spingere. Mi toccò liberarlo, aprendo la zip dei pantaloni, e lasciarlo crescere senza costrizioni. La tipa dell'annuncio aveva molte foto e molti abiti che facevano aumentare la mia pressione arteriosa, e che tenevano incollati i mie occhi al monitor e una mano all'uccello.

Ero talmente preso e rapito che non mi accorsi della porta dell'ufficio che si era aperta.
Quella frase:" Buongiorno Lucas!!", mi fece tornare nel mondo dei vivi. "Accidenti" pensai, "ma che giorno è oggi? Cazzo oggi è martedì, c'è Loredana, la donna delle pulizie!! che figura di merda!!"
Feci appena in tempo a spingere il mio arnese parzialmente nei box che Loredana era già dietro di me a raccogliere il cestino della carta straccia. Io diventai un pò rosso, mentre cercavo di coprire il gonfiore che avevo davanti, dimenticandomi completamente del monitor. Loredana nel raccogliere il cestino non pote' non guradare il monitor, e dopo aver lanciato uno sguardo incuriosito, mentre tornava sui suoi passi guardò anche me e sorrise. " Che figura di merda!!" mi ripetevo, "e pensare che manco mia madre mi ha mai beccato a masturbarmi da piccolo; mi son fatto beccare a trentasei anni da una signora delle pulizie!!". Le chiesi subito scusa, ormai era palese cosa io stessi facendo e che nonstante il sorrisetto di lei, eravamo in imbarazzo entrambi. Lei mi rispose:" tranquillo non ti preoccupare, non ti devi scusare, sono io che non ho bussato ma pensavo non ci fosse ancora nessuno".
Nonostante l'imbarazzo il mio membro non era ancora tornato a dimensioni normali e la vista di tutte quelle rotondità mi galoppavano ancora nella mente e nelle vene.
Ero arrapato come un toro da monta, eccitato come un maiale in calore, e avevo solo voglia di eiaculare, ma non mi sembrava una saggia decisione rimanere in quella stanza e per uscire dovevo per forza allacciarmi i pantaloni.
Loredana ritornò dietro la scrivania e ripose il cestino svuotato delle carte, e mentre ritornò sui suoi passi mi disse:" adesso vado, torno dopo così lei ha tutto il tempo di finire le sue faccende" e così facendo usci e si tirò dietro la porta.

Ripensavo ancora alla figura di merda e alla voglia di sesso che avevo. Così rimasto da solo, ripresi il pene e cominciai a segarmi per raggiungere l'apice del piacere. La mia mano saliva e scendeva su quella verga dura come il marmo, e mentre guardavo la signorina del total body, la porta si riaprì.
Altro attacco cardiaco!! Alzai lo sguardo e mi trovai di fornte di nuovo lei, di nuovo Loredana!!
Questa volta non rideva più, questa volta i suoi occhi erano pieni di lacrime. Subito pensai:"che merda che sono, l'ho fatta piangere", e mentre lo pensavo, lei mi fa: "Lucas, le dispiace se resto qui a guardare?". Non ci potevo credere. Avevo sentito davvero bene?
Lei me lo ripeté e questa volta aggiunse anche: " se le dispiace vado via". Io ancora più incredulo risposi: " no Loredana non mi dispiace, se vuoi resta pure".
Loredana è un a donna magrolina, con la tinta bionda ai capelli, un culo che non riempie i pantaloni e una terza abbondante che però non è una quarta.
Mi venne da chiederle come mai volesse restare a guardare mentre mi masturbava.
Lei con i lacrimoni giù per il viso mi disse:" è davvero tanto tempo che non vedo un uomo con il suo arnese in mano, come lei sa, sono vedova da due anni e non ho mai incontrato un uomo da allora. Non ne ho il coraggio e mi vedo brutta e incpapace ad attirare gli uomini". Era palese la sua depressione post trauma non era ancora superata, e anche se un pò avevo pena per lei, ero davvero troppo eccitato e ingrifato per farmi scrupoli e per pensare alla morale.

Loredana, le dissi:" se ti fa piacere mi puoi anche aiutare!!". Lei però usci dalla stanza, io pensai:" ecco stronzo, l'hai fatta andare via". Dopo pochi istanti ritornò.
Era solo andata a lavarsi le mani e si avvicinò a me, sedendosi accanto.
Prese il mio uccello duro nella sua mano fredda e iniziò a salire e scendere.
Secondo me le seghe le donne non le sanno fare, e lei di certo non faceva eccezione.
Mentre manometteva il mio arnese, smise di piangere e la tristezza lasciò il posto a due guance rosse. La sua mano libera iniziò a girovagare tra tette e fica. Era vestita con un grembiule grigio, che una volta seduta, si aprì in un grande spacco, lasciando intravedere le autoreggenti. Devo dire una visione erotica, che stimolò ancor di più la mia voglia. Che visione Loredana a gambe spalancate con le dita nella fica!! Non indossava nemmeno gli slip, ed io intravidi molto bene la sua fica incolta e pelosa. Con le, dita infatti andò a giocare con le labbra della fica, e con l'indice e medio inizio' un ditalino. Più si infilava le dita dentro, più piano segava. Ormai era in preda al raptus orgasmico, le sue dita luccicavano dei suoi umori. Tra i peli, si espandeva a macchia d'olio, il succo della sua vagina, e le dita che continuavano ad entrare e uscire avevano pochissimo attrito. Godeva, i suoi capezzoli si irrigidirono. Mi guardò e mi fece: " Lucas mi vuole entrare dentro? Io lo desidero tanto". Senza pensarci, balzai in piedi, mi abbassai completamente i pantaloni e i boxer. La presi per i fianchi, la feci alzare e la feci adagiare a pancia in giù sulla mia scrivania, piegandola a novanta gradi. Il toro che era in me voleva scopare. Tirai su il grembiule, per mia sorpresa, apparvero due natiche sode, dure e grandi. Che spettacolo!! Invitante!!. Sputai sulle mie dita e dopo aver lubrificato il mio glande, lo strusciai un pò sulla sua fica, senza entrare, solo per farglielo sentire. Lei ebbe un fremito, quasi tremava nel bramare cosa di lì a poco sarebbe accaduto.
Iniziai a sgrillettare il suo clitoride con il mio pitone, i suoi umori cominciarono a scendere sulle cosce. Ecco!! Glielo infilai prepotentemente nella vagina. Un mugolio di piacere usci dalla sua bocca. Si scatenò l'animale che covavo dentro, i miei colpi riecheggiavano come sberle. Lei godeva, con una mano aiutava il mio fianco a penetrarla sempre più a fondo. Lo voleva sentire tutto dentro. Le presi le braccia per i polsi e li portai verso di me, dietro la sua schiena, tenendoli con una mano, mi sembrava di essere un torero; mentre com l'altra gli davo delle sculacciate. Dieci forse quindici spinte. Poi la feci rialzare, le sbottonai il grembiule senza toglierlo, e sedendomi me la feci salire addosso. Il mio uccello entrava dentro tutto, pure un pò di palle. Fui risucchiato dalla fica di Loredana come un acaro dall'aspirapolvere. Io seduto e con le mani sui seni, e lei a salire e scendere con la sua fica sul mio uccello.

Si vedeva che aveva una voglia repressa, tanta era la sua foga, non capiva più niente perché il suo fine era soddisfare le sue voglie. Dopo due anni si era ricordata di quanto era donna, e mi stava scopando. Mi stava selvaggiamente e desiderosamente scopando. Io riuscivo solo ad ansimare e a succhiare il suo capezzolo sinistro, perché la sua foga e la sua passione mi impedivano di fare tutto il resto.
"Sto per venire!!" le dissi, e lei come se non avesse sentito continuò imperterrita.
"Cazzo Loredana fermati , fermati, non ho nemmeno il preservativo!!"
Su e giù su e giù su e giù, non resistetti. Non esisti più. Vomitai nella sua fica una tonnellata di sperma, a mo di idrante dei pompieri. Lei si placo'. MI afferrò il viso con tutte e due le mani e mentre mi mordeva il labbro mi sussurrò piangendo: "grazie. Mi hai fatto tornare donna!". Si alzò dal mio membro che finalmente sembrava aver trovato pace e vidi colare dalla vagina il mio liquido misto al suo.
Prese dei tovaglioli di carta e me lo puli. Poi andai in bagno per lavarmi e mi rivestii.
In me cominciava a salire il terrore di aver messo incinta la vedova donna delle pulizie.
Uscii dal bagno e trovai Loredana già riordinata che mi fece:" Lucas ho bisogno di un passaggio".
Io non riuscivo ad emettere parola e in silenzio annuendo con la testa le feci segno di si.
Scendemmo, salimmo sulla mia macchina e si fece accompagnare presso un parco residenziale, scese e mi disse:" aspetti un momento, faccio subito". Dopo pochissimi minuti tornò ridendo. "Sono proprio fuori dal mondo!!" mi disse, "sono venuta fin qui per niente, la ricetta non serve più!!". Io non capivo.
Mi chiese di andare in un altro posto e io la accompagnai. Arrivati, scese dalla macchina e mi disse di nuovo:" Lucas mi aspetti per qualche minuto". Tornò con in mano una confezione di pillole anticoncezionali e una di preservativi. Ingoiò la pillola e mise i preservativi nella borsa.
Mi guardò e mi disse: "Lucas adesso me ne vado a casa e mi prendo la giornata libera, torno domani per le pulizie, e non succederà mai più che lei faccia sesso senza usare il preservativo, almeno con me. Adesso mi può accompagnare a casa!!". Abitava a cinque minuti di macchina, così quando arrivammo, lei scese, mentre io continuavo ancora a pensare alla mia assurda mattinata di lavoro.
Da allora adoro il martedì e non vedo l'ora che venga la signora delle pulizie. Molte altre volte
Loredana mi ha scopato, ma mai più senza preservativo. Ha imparato a fare i giochi di bocca, ma come la maggior parte delle donne, le seghe no.
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