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Il mio irrefrenabile bisogno di sesso


di Amotuttodime
12.10.2020    |    2.601    |    1 9.5
"Anche io non ero sazia, lo volevo ancora, lo presi in mano e vidi che era di nuovo abbastanza duro..."
Dopo questo inizio, incomincio' una storia molto importante: ma lui non sapeva che mio marito era a conoscenza. Mi chiamo Carla e sono sposata da quindici anni con Luigi: Luca e Vittoria sono il frutto della nostra passione. Amo mio marito, ma con il passare del tempo, in me è iniziato a crescere la voglia di sentirmi posseduta, domata, di essere scopata con vigore, solo per il gusto di provare piacere. Non vi posso negare che quando si tratta di sesso, non mi posso fermare davanti a niente. Il tutto è condito dal fatto che Luigi qualche anno fa, si è confidato con me, dichiarandomi le sue ossessioni, la sua natura di cuckold: il fatto che prova eccitazione nel vedermi scopata da altri uomini, e nel sentire i miei racconti dopo essere stata con altri stalloni. Ma il sentimento che lega due persone non va confuso con ciò che provoca piacere. Ogni relazione che ho avuto, e di cui mio marito conosce ogni dettaglio, sono solo un modo per dare sfogo al mio godere; ogni volta tutto finisce e la mia famiglia al primo posto. E così è successo anche questa volta.

La seconda volta che ci siamo incontrati e
è stato a casa sua. Denny, questo è il nome della mia preda, e' separato, con due figli gemelli venticinquenni; abita in un piccolo appartamento nella periferia di Como, ad una decina di chilometri da me. Ci siamo conosciuti alla Coop mentre facevamo la spesa; ho fatto un po' la civettuola, e l'ho adescato nella mia ragnatela. Il primo incontro è stato molto eccitante, nel suo ufficio. Denny è veramente dotato, e sa come farmi godere. Come in altre occasioni, ho raccontato a mio marito tutti i particolari di questo incontro, soffermandomi sul suo grosso uccello, e quanto era duraturo. Mio marito, nel sentire con quanto entusiasmo ne parlavo, mi chiese che intenzioni avevo, ed io gli risposi:"lasciami divertire un po', poi ti racconto e ti faccio godere come non mai!!".
Dopo quell'incontro al suo ufficio, Denny volle rivedermi a casa sua. Mi propose di incontrarci un sabato mattina. Nei giorni che seguirono, ci mantenemmo in contatto, scambiandoci messaggi per WhatsApp, sia per motivi di lavoro sia perché non volevo che sospettasse che mio marito sapeva tutto.

Arrivo' quel sabato, ed io la mattina mi feci una doccia, mi passai il depilatore, anche sulla fica, infilai un vestitino, e verso le 9 uscii di casa. Mandai un messaggio a mio marito, per avvisarlo che stavo andando a scopare con Denny, lo stallone di cui gli avevo parlato. Poi mandai un messaggio a Denny, lui mi mandò la posizione, con un "ti aspetto!!". In un quarto d'ora ero lì; quando arrivai mi fece trovare il cancello aperto, io entrai, parcheggiai sotto una pensilina, ed entrai nell'atrio del condominio. L'ascensore stava arrivando, era lui che era sceso per venirmi a prendere. Mi abbracciò e ci baciammo, un bacio molto intenso. Indossava una tutta da ginnastica ed era un po' sudato. Arrivati all'appartamento, mi fece entrare e prese il mio soprabito, accompagnandomi in cucina per un caffè. Mi disse che aveva fatto un po' di jogging ed aveva bisogno di una doccia. Lui andò in bagno, io preparai il caffè. Non passarono più di dieci minuti che Denny entrò in accappatoio; aveva i capelli mezzi bagnati. Gli porsi il caffè, e mentre lo sorseggia, con un asciugamano si asciugava i capelli. In quel movimento il suo accappatoio si apri e fece capolino la cappella dell'uccello. La situazione, improvvisa e imprevista fu molto eccitante, io allungai la mano, e avvicinandomi a lui, impugnai il suo membro, mentre con l'altra mano aprii l'accappatoio e iniziai a baciargli il petto. Avevo voglia di lui, di sentire il suo profumo, di farmi domare.

Denny ha un pene bellissimo, grosso e lungo, con una enorme cappella che sembra un fungo. Non resistetti, cosi mi accinsi ad abbassarmi per prenderglielo in bocca, ma lui mi fermò e mi disse:" non avere furia, abbiamo tempo!". Prendendomi per mano mi portò in camera da letto, ed appena vi fummo davanti, mi sfilò il vestito ed in due minuti mi ritrovai completamente nuda. Lui si levo' l'accappatoio e mi fece distendere sulle lenzuola; si mise con il viso fra le mie cosce, mi fece alzare le gambe sulle sue spalle e si tuffò con la bocca sulla mia fica. La sua lingua mi fece vedere le stelle, prima gioco' con il mio clitoride, poi iniziò a penetrarmi sapendo dove andare ad eccitarmi. Lui capiva che godevo, accompagnavo le sue slinguate con i miei movimenti, e ad un tratto non capii più niente e gli venni in bocca: afferrai la sua testa con le mani e strusciai forte le labbra della fica sul suo naso. Un orgasmo forte e di buon auspicio per il proseguo della scopata. Denny alzò la faccia, mi guardò negli occhi e mi disse:"sei unica!!". Poi si avvicinò a me e mi baciò, facendomi sentire il sapore del mio sesso. Si rimise nella posizione iniziale, ma stavolta iniziò a spennellare il membro sulla mia vagina, e senza preamboli mi penetrò con violenza, infilandomelo tutto dentro quasi fino in pancia. Mi guardo' negli occhi e mi domandò:"tutto ok?" Io gli passai le mani sul collo, e tirandolo a me, lo baciai e gli dissi" ok vai!!"

Lui cominciò a penetrarmi, così forte che ad ogni botta lo sentivo fino al cervello. Un vero toro da monta; dopo un po' non resistetti più ed ebbi il mio secondo orgasmo, non meno intenso del primo. A quel punto, lui si fermò e mi fece rilassare; poi mi disse:"ora girati!!"
Io obbedii, e feci come mi aveva detto: mi misi con il petto appoggiata al cuscino e lui si posiziono' dietro. Con una coscia allargò le mie gambe e mi infilò l'uccello nella fessa. Riprese a fottermi da dietro, e mentre mi sbatteva, con le mani mi allargava le chiappe e con il pollice giocava a entrare nel culo. La sua eccitazione la percepivo molto bene, e adesso era pronta per esplodere. Si fermò all'improvviso e mi disse:" dove preferisci la sborra!!"
Girai la testa verso di lui e risposi da vera troia:"Voglio vederti sborrare!". Mi distesi e lui venne sulla mia faccia con il suo grosso uccello; si smanetto' un po', ed ecco il primo schizzo esplose, mi prese una guancia e il naso. Mi girai un po' e altri schizzi mi presero l'orecchio e la tempia; poi il porco col membro in mano, me lo strofinò ovunque, e per concludere, me lo infilo' in bocca. Io non mi feci pregare e lo risucchiai fino quasi in gola, ebbi una strozzatura e un rigurgito di vomito, ma glielo ripulii per bene. Denny adesso era stanco, si butto' a fianco a me, e mi abbracciò; mi disse che di donne ne aveva avute molte, ma che una come me non l'aveva mai incontrata, ma forse lo disse solo per farmi sentire importante.

Parlammo di noi per un po' sul letto, nudi; ci abbracciavamo e ci baciavamo. Poi lui cominciò di nuovo a strusciare l'uccello sulle mie cosce. Anche io non ero sazia, lo volevo ancora, lo presi in mano e vidi che era di nuovo abbastanza duro. Mi spostai sopra di lui, allargai le gambe e portai quel grosso membro alle labbra della fica; lo spennellai un po' e me lo infilai tutto. Che godimento: iniziai un saliscendi lento lento, il mio sesso colava sulla sua asta ad ogni mia cavalcata. Ma lui non era impassibile, anzi con le mani mi spingeva di sotto facendomi sobbalzare ad ogni botta che mi dava. Dopo un po' non resistetti più e raggiunsi un terzo orgasmo così intenso che mi accasciai su di lui. Mi baciò in bocca e mi disse che stava per sborrare di nuovo e mi chiese se poteva venirmi dentro, ma io gli dissi di no. Lui allora si alzò in piedi sul letto, mi fece mettere in ginocchio e mi schizzò sulle tette, uno schizzo fini sul mento.

Si erano fatte quasi le dodici, mi detti una ripulita alla meglio e ci salutammo, con la promessa di vederci e sentirci al più presto. Quando rientrai a casa, trovai mio marito che aveva il desiderio di sapere com'era andata. Di solito lui non mi chiede niente, sono io che leggo nei suoi occhi la voglia di sapere. Lo presi per mano e gli dissi:"vieni in bagno con me, che mentre ti racconto mi faccio una doccia!". Lui prima di farmi entrare sotto la doccia volle leccarmi un po' la fica, gli raccontai tutto nei minimi dettagli. Cercavo di trasferire a lui le mie emozioni, e mentre parlavo lui, seduto sul wc, si segava e godeva da morire. Lo osservavo attraverso l'opacità dei vetri della doccia, le mie parole accelleravano il suo smanettare il membro; guardando il soffitto si immaginava la mia chiavata. D'un tratto si alzò in piedi e si avvicinò al lavandino; si guardò allo specchio e schizzò il suo sperma. Poi si rimise seduto e continuò ad ascoltare, visibilmente appagato. Uscii dalla doccia e dopo essermi asciugata, con lui, tornammo in camera. Il cellulare ricevette un messaggio, era di Denny. lo feci leggere anche a Luigi: " cara ti voglio rivedere al più presto, ti devo parlare!". Ma questa è un'altra storia....
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