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Scommettiamo che in 15 minuti...!!


di Amotuttodime
13.03.2020    |    27.945    |    7 9.6
"Ho trentotto anni e mia moglie Giulia trentatré..."
Ho trentotto anni e mia moglie Giulia trentatré. Una gran fica. Non una di quelle appariscenti che ti giri a guardare mentre cammini per strada, ma una donna che apprezzi nei particolari e nei comportamenti, dopo averla conosciuta da un po’.
Bionda, altezza media, occhi azzurri e un fisico asciutto, fianchi larghi che danno forma ad un culo di eccezionale bellezza; vita stretta per accentuare le dimensioni di quest’ultimo e pelle candida dalle nordiche origini la quale, dopo qualche giorno di esposizione al sole, assume una piacevolissima sfumatura color miele. Due tette imperiali, che sfidano spudoratamente la forza di gravità ostentando un’abbondante quarta misura e due paffuti capezzoli rosa dalla grande aureola, incorniciano quelle due montagnole enormi e sode per le quali, non si trova un bikini adatto a contenerne le dimensioni.

Vi voglio raccontare un episodio che mo è capitato qualche mese fa in agosto. Siamo sulla A4 fermi in colonna, in un sabato mattina d’agosto, indicato dai telegiornali con il classico bollino rosso. Stò imprecando come uno scaricatore di porto, mentre penso a quanto sia lontana la nostra destinazione, un appartamentino affittato nella località di Lignano Sabbiadoro. Io ho una piccola impresa e l’attività che svolgo, mi porta via un sacco di tempo perciò, è sempre mia moglie ad organizzare le nostre ferie. Mi fido di lei, infatti non discuto mai le sue decisioni, mi basta trovare un posto dove rilassarmi tutto il giorno sotto un ombrellone, scopare al di sopra della mia media annuale e gustarmi le grazie visive offerte da mia moglie e perché no, anche quelle delle altre donne in spiaggia.
" Dai ! Non essere nervoso. Fra poche ore saremo in spiaggia a crogiolarci al sole" mi dice mia moglie per stemperare la mia attesa,
" Non è che sei riuscita a consolarmi più di tanto! Siamo ancora a dieci chilometri dalla barriera di Venezia e da quello che vedo, ci vorranno ancora un paio d’ore prima di riuscire a pagare il biglietto ed uscire da questa bolgia!" rispondo io, mentre mi accendo l’ennesima sigaretta. Ma lei prosegue:" Non essere scontroso. Se può consolarti, ti posso dire che ieri sono stata da Cristina, la mia amica estetista e sapendo i tuoi gusti, mi sono fatta fare un servizietto di prima categoria!"
A quelle parole, il mio membro ha un sussulto. Lei lo sa quanto mi piaccia, quando si prepara per mettere in mostra il suo fisico mozzafiato. Spesso si reca dalla suddetta estetista, grande fica, a farsi depilare gambe, ascelle e soprattutto in estate, inguine e pube. Più di una volta mi sono trovato a fantasticare sulle possibili performance sessuali attuate da queste due gnocche, mentre una depila la passera dell’altra.

" Non ci credo !" Esclamo io con tono di sfida alla biondina seduta al mio fianco che, per combattere il caldo di agosto, si è fatta due codini sbarazzini ai lati della testa.
" Non ti fidi ?" risponde lei...ed io:" No!…Sono come San Tommaso. Non ci credo finché non ci metto il naso!"
La vedo dare una pudica occhiata all’esterno dell’abitacolo, per sincerarsi che io possa essere l’unico a gustarmi lo spettacolo proposto da lei poi, con una naturalezza fino a quel momento sconosciuta da me, si alza la minigonna e mi mostra il risultato del lavoro eseguito dalla sua estetista. Mentre rischio di tamponare la macchina davanti a me, per colpa di mia moglie che mi fa vedere la sua passera completamente depilata e nascosta a malapena sotto un trasparentissimo perizoma bianco in pizzo, i miei pantaloni si gonfiano sotto la spinta di un uccello voglioso.

Forse per voi, un gesto così, corrisponde alla normalità ma, per la mia Giulia, cresciuta in una famiglia tutta casa e Chiesa, con una mentalità bigotta ed estremamente avversa al sesso, questo comportamento corrisponde alla massima perversione sessuale possibile. Ogni giorno ringrazio il destino per avermi fatto sposare una donna che, ad ogni situazione in cui il sesso venga preso in considerazione si scandalizzi ma, allo stesso tempo, le faccia bagnare le mutandine.
" Hai voglia?" Le chiedo, mentre lei sventola la minigonna con la falsa intenzione di farsi aria, dato che il climatizzatore è regolato a manetta.
" Vedi un po’ te! E’ una settimana che torni alle nove di sera, mangi e poi vai direttamente a letto."
Colto alla sprovvista da quel velato rimprovero, le metto una mano sulla coscia sinistra e salgo fino a toccare l’impalpabile tessuto del suo perizoma. Sento che è bagnata. Mentre la rassicuro avvisandola che, per i quindici giorni successivi la sua passera avrà molte visite, si leverà la voglia. Lei allora prende le minuscole mutandine e le tira fino a farsele entrare nelle grandi labbra....il mio uccello sta per prendere il volo, vorrebbe spaccare i pantaloncini
Da dietro sento suonare qualcuno che mi avvisa di procedere, ma non gli do peso. Sono completamente assorto nell’osservare mia moglie masturbarsi con il filo del suo tanga. Il microindumento gli solletica il clitoride duro ed eretto e reso perfettamente visibile dalla recente depilazione.
Mi perdo letteralmente nell’osservare le sue anche scattare e reagire in modo convulso a quella sollecitazione, la guardo mentre lei, tenendo sempre sott’occhio gli eventuali curiosi, si sgrilletta fino a bagnare completamente con gli umori di una fica in fiamme, l’interno delle proprie cosce.

Possiedo un grosso fuoristrada e per mia fortuna, data l’altezza del mezzo in questione, viaggio a quasi un metro al di sopra di eventuali guardoni forniti di normali utilitarie. Giulia però vuole essere sicura di non essere vista dalla stragrande maggioranza dei vacanzieri e così mi dice: "Non mi vede nessuno vero?" ed io:" No, stai tranquilla!" Mento spudoratamente, sapendo benissimo che chiunque sia in possesso di un’auto simile alla mia, un camper o addirittura sia un passeggero di un pulman, può godere dall’alto delle performance di mia moglie. Da anni coltivo una malcelata voglia di vedere mia moglie scopata da un altro. Mi eccito, quando vedo qualche bel maschio osservare il corpo di Giulia con idee secondarie. Lei è al corrente, gliene ho parlato ma, fino a questo momento, non aveva mai dimostrato un interesse particolare nei confronti di questa mia perversione e tanto meno, la voglia di assecondarla. Sopraffatto dall'eccitazione:" Toglile !" Le ordino dopo alcuni minuti di spettacolo mozzafiato, dopo che Giulia mentre, reclinato il sedile, si masturba con le mutande fradice di deliziosa sborra femminile e si contorce in preda al piacere che si sta procurando da sola. Arrapata come non ho mai visto, obbedisce senza polemiche e in un attimo, me la ritrovo nuda e sull’orlo di un imminente orgasmo.
Vedo il suo dito medio entrare ed uscire da quella fessura, che vorrei leccare e penetrare con la lingua.
" Stò quasi per venire!" Esclama la biondina al mio fianco, con il tono di voce alterato dall’estremo godimento in atto. Fiduciosa della mia falsa assicurazione che, l’avrebbe avvisata nel caso in cui, qualche estraneo avesse potuto godere delle sue performance, continua a sgrillettarsi come un’adolescente in preda ad una scarica ormonale.

Sto per affiancare un vecchio furgone e in questo momento, scatta in me un’idea estremamente eccitante. Il veicolo in questione procede su una corsia parallela alla mia ed è carico di maschi i quali, presuppongo essere operai extracomunitari.
" Togliti anche la gonna!" Le ordino, mentre con fatica, mi tiro fuori dai pantaloni il pene completamente in tiro e con la cappella fradicia.
Lei obbedisce senza nemmeno guardare fuori dalla macchina. In un attimo è completamente nuda dalla vita in giù e per qualche frazione di secondo, mentre finisce di togliersi la minigonna, mi mostra il culo con il buchino completamente fradicio e lubrificato dagli umori usciti dalla sua fica. Si gira verso di me e mi rendo conto che, non può non vedere il pulmino alla mia destra carico di uomini superesaltati dallo spettacolo che sta avvenendo dentro la mia macchina.
Non chiedo spiegazioni, sono troppo eccitato, vedo che mi guarda e dopo un attimo mi chiede.
"In che marcia sei?"
"La prima !" Rispondo sorpreso, mentre guardo fugacemente il grosso pomello del cambio.
" Metti la seconda! Sono più comoda!"
Appena spostata la leva sulla seconda marcia che, in quella posizione risulta perfettamente eretta a novanta gradi, vedo Giulia allargare le gambe, spostarsi dal sedile del passeggero ed appoggiare le grandi labbra della sua splendida fica depilata sul pomolo delle marce. Girata verso di me, abbassa lo sguardo ed esclama soddisfatta guardandomi il membro:" Allora c’è vita laggiù!"

I clacson dietro di me si fanno insistenti e a grande fatica faccio muovere il mezzo in avanti affiancando completamente il furgone alla mia sinistra. Non può, non essersi accorta dei quattro uomini che stanno sbavando nel vederla seminuda e con una mano che tiene allargate le grandi labbra. Li vedo estasiati e con la bocca aperta, cercare di combattere il riflesso sui vetri esterni pur di non perdersi un secondo di quello spettacolo degno di una porno star. Lei fa finta di niente, come non esistesse un mondo fuori. Mugola e geme alle prese con la leva del cambio appoggiata sulla fica. Più di una volta, nei nostri dieci anni di matrimonio, l’avevo avvisata del mio malsano desiderio di vederla mostrare le proprie grazie a qualche estraneo. Centinaia di volte le avevo chiesto di non indossare le mutandine quando si usciva per qualche festa o cena da amici. Non aveva mai accettato di farlo anche se, a quelle fantasie si eccitava moltissimo. Un po’ infastidito da un tale, repentino e inspiegabile cambiamento, mi chiedo se lei avesse qualcosa da farsi perdonare.

Non riesco a pensare oltre, sono troppo eccitato. Vedo l’asta del cambio completamente inondata dagli umori della fica di Giulia e sadicamente freno a fondo bloccando l’auto. Lei si sbilancia, perde l’equilibrio spostando tutto il peso sul suo splendido culo. In una frazione di secondo, vedo la leva del cambio infilarsi nella sua fica, e completamente impalata sulla leva, dalla sua bocca un urlo di piacere misto a dolore, copre momentaneamente la musica della radio accesa. Quasi vengo nel vederla ad occhi chiusi andare su e giù su quel finto uccello. Quell’attrezzo è decisamente grosso e lungo, lo vedo sparire e riapparire ad un ritmo crescente.
" Dio quanto godo! " Esclama lei inarcando la schiena e gonfiando il torace nella mia direzione. Le sue tette enormi e dure ballonzolano sotto un’impalpabile canotta di cotone azzurro. Non mi trattengo e con un movimento deciso gliela tolgo. Incredibile, mia moglie è completamente nuda di fronte a me e ad altre quattro persone che, la osservano da un vecchio furgone scassato. Si sta facendo scopare dalla leva di un cambio e finalmente, allunga una mano e prende il mio uccello. Era un po' che aspettavo!! Non mi manca molto per sborrare, mi sta segando l’enorme cappella con le sue piccole dita e sta urlando di piacere. Tenta di piegarsi per farmi un pompino ma la blocco. Se la lasciassi fare, gli spettatori all’esterno perderebbero la visuale. Non voglio, è troppo eccitante. Guardo fuori e pur non vedendo le loro mani, sono convinto che, i quattro fortunati spettatori, si stiano segando.

Allungo le dita e afferro le tettone di Giulia, le pizzico i capezzoli come piace a lei e comincio ad insultarla dandole della troia. Lei è al limite ed intensifica il ritmo della sua cavalcata. Il suo sesso si è accumulato creando una piccola pozzanghera alla base del cambio e il suo corpo è madido di sudore che accentua a dismisura il profilo delle sue curve.
Dopo qualche secondo emette un urlo di piacere e si contorce su se stessa. La lascio finire di godere poi, le prendo uno dei codini e la tiro verso di me. Lei capisce al volo, afferra il mio uccello e se lo infila in bocca fino in fondo. Guadagno a fatica la corsia di emergenza e finalmente esplodo!!. Lei per la prima volta da quando siamo insieme, non si sposta. La sento ingoiare tutto senza discutere e sembra anche che lo faccia volentieri. Rimaniamo per alcuni minuti ad ansimare in silenzio poi, con un sorriso soddisfatto, Giulia alza la testa e mi chiede ." Sono stata brava?"
" Si!" Confermo io mentre cerco ancora di riprendermi dall’accaduto e aggiungo: " Come mai questo cambio di mentalità inaspettato?"
" Non è quello che hai sempre voluto?" mi risponde lei con un sorrisetto malizioso. Allora le chiedo:" Si ma non me lo aspettavo! Non è che hai qualcosa da nascondere?"
" No !" Risponde lei offesa. " Mi sono decisa a farlo perché continui a chiedermelo e adesso che l’ho fatto, devo dirti che mi è piaciuto molto." Io rimango colpito dalla sua risposta e le dico:" Allora lo rifarai?" e lei prontamente:" Quando vuoi!".

Era ora il momento di farle quella proposta indecente che da tempo meditavo, così le chiedo:" Ti farai anche scopare da un altro, se ci fosse l’occasione giusta?" Lei rimane in silenzio per un attimo, poi risponde: " Si ! Basta che tu sia presente!"
La bacio in bocca allungando una mano sulla sua passera ancora fradicia. Le infilo due dita nel buchino e la masturbo per un po’ poi, quasi sadicamente smetto, accendo il motore e riparto.
" Non puoi lasciarmi cosi!" Mi rimprovera Giulia ancora completamente nuda, mentre con tre dita cerca di ripristinare il vuoto lasciato da me dentro la sua fica. La vedo allargare le gambe mentre si gira nella mia direzione per mostrarmi le sue labbra gonfie e bagnate.
" Mantieniti calda, perché ho alcune cose in mente da farti fare prima di arrivare al mare!"
" Quali cose porco? Cosa mi vuoi far fare? Un pompino a qualche casellante? Farai finta di bucare e cercherai qualcuno che mi dia una mano a cambiare la ruota?… Dovrò farlo senza mutandine addosso e poi, per ripagare il debito, dovrò farmi scopare da qualche camionista sudato?"
Le sue non erano domande, erano un incitamento nei miei confronti. Voleva che le dicessi cosa avevo in mente. Questo la stava eccitando a dismisura e lo potevo vedere dal vigore con cui si infilava le dita dentro le labbra della sua fica. " Vedrai!" Rispondo io mentre mi immetto di nuovo in colonna.
" Mi vede qualcuno?" Mi chiede Giulia infoiata.
Capisco che, a questo punto, lei vuole sentirsi dire di si. La guardo mentre ormai si è quasi completamente infilata l’intera mano nella fica.
" Se rimani così non ti vede nessuno! Dovresti metterti alla pecorina perché il camionista la davanti possa gustarsi qualcosa. Solo se avvicini il culo al finestrino, riuscirebbe a godere."
Con un sorriso malizioso, adornato da un’espressione di estremo godimento, lei chiede ancora.
" Allora se rimango così non può proprio vedermi?"
" Si !" confermo io, sperando che faccia quello che sono convinto voglia fare. Infatti, mentre affianco la cabina del grosso autoarticolato, lei si mette carponi, con la testa nella mia direzione. Allarga per bene le gambe ed appoggia le sue splendide natiche al finestrino, continuando con una mano a tormentarsi la fica, mentre usa l’altra per farmi di nuovo un segone. Poi prima di prendermelo di nuovo in bocca, mi guarda ed esclama: " Lo faccio solo per te!"

Cerco di trattenermi per non sborrarle subito in bocca e penso allo spettacolo che si sta godendo l’autista del camion. Mi accorgo che quello che sta facendo le procura un piacere indescrivibile, mai provato fino a quel momento. Non resisto, aziono il comando del suo finestrino e lo faccio abbassare fino in fondo. Adesso Giulia può appoggiare le sue splendide chiappe sul bordo della portiera e far vedere al camionista quanto riesca ad infilarsi la mano nella vagina gonfia. Giulia viene quasi subito, sborrando sul rivestimento in pelle della portiera. Penso che qualche schizzo sia anche uscito dalla macchina per andare ad imbrattarne la vernice nera. Non capisco più niente!! mia moglie mi sta facendo un pompino, mentre fa vedere le sue intimità ad uno sconosciuto. Sborro di nuovo e di nuovo, lei beve tutto con estrema soddisfazione. La sento ingoiare e non mi trattengo. Le dico che è una troia, una puttana, una vacca e lei, invece che offendersi, mi da ragione godendo come non l’avevo mai vista prima.

Ci ricomponiamo in qualche maniera e finalmente arriviamo alla barriera di Venezia. Pago il pedaggio e proseguo verso la nostra destinazione. Parliamo molto. A me è piaciuto quello che mia moglie ha fatto e quindi, ci accordiamo su come convincere qualche bel giovane, una volta arrivati in spiaggia, a fottersi con lei davanti a me. Il programma uscitone mi eccita tantissimo, tanto da chiederle se, prima di uscire dal casello, è disposta a mettere in pratica alcune delle strategie seduttive appena elencate. Lei è molto entusiasta e questo, mi provoca un brivido di piacere lungo la schiena.
Si appisola per un momento ed io, ho il tempo per pensare. Ho sempre avuto una fiducia smisurata nei confronti di mia moglie e lei, altrettanto. In dieci anni di matrimonio non ci siamo mai traditi, almeno da parte mia. La nostra vita sessuale ha sempre fatto faville. Forse non in quantità, ma sicuramente in qualità. Ho sempre seguito la filosofia del poco ma buono. Abbiamo cominciato a fare sesso normalmente poi, con il tempo, siamo passati a qualche coadiuvante del tipo: fantasie erotiche, fumetti, giornaletti, dvd e per finire, servizi fotografici ad alto contenuto erotico, scaricati nei vari siti amatoriali e riportanti le nostre prodezze sessuali debitamente criptate sui nostri visi. Come ho scritto prima, ho provato più di una volta a coinvolgere mia moglie in qualche scambio di coppia o più semplicemente, un incontro a tre ma, puntualmente, ricevevo sempre un secco no come risposta. Adesso mi ritrovo con una donna che, in meno di un’ora, ha fatto arrapare un intero furgone di operai e non contenta, ha costretto un camionista a masturbarsi nella cabina del suo camion. La stessa mi ha promesso che, se ci sarà l’occasione, si farà chiavare da qualche sconosciuto purchè io sia presente. Qualcuno di voi mi potrebbe dare del deficiente e del cornuto ma, vi garantisco, quando un rapporto è veramente saldo, il tradimento, se fatto in presenza dell’interessato, diventa un gioco erotico infinitamente arrapante.

La guardo mentre dorme. E’ appoggiata su un fianco, la sua minigonna è salita lungo i fianchi fino a scoprirle il pube splendidamente depilato, nel rivestirsi non aveva messo il perizoma. Dalla piega della enormi labbra della sua fica esce libero il cappuccio del clitoride che risalta del suo colore rosa scuro. Una goccia di umore, residuo delle recenti masturbazioni, le cola lungo l’interno coscia. Salgo con lo sguardo e quello che vedo è altrettanto eccitante. Uno dei suoi bellissimi capezzoli fa capolino dal bordo della canottiera. Lo guardo estasiato. E’ grande e duro, contornato dalla sua enorme e splendida aureola. Ho le mani molto grandi ma, quando prendo in mano una delle sue gigantesche tette, non riesco a prenderla tutta. Di nuovo quel ben di Dio mi eccita e allungo un dito e comincio a titillarle il suo capezzolo. La sento gemere poi, finalmente si sveglia.
" Cosa mi stavi facendo?… Porco!" mi dice, ed io
" Ti stavo preparando per il prossimo gioco!". Lei Incuriosita mi chiede:"Cioè ?"...ed io comincio:" Fra un attimo ci fermiamo in Autogrill! Sei pronta a far sborrare qualche sconosciuto?"
Mi guarda all’apparenza infastidita poi, con un sorriso perfido, mi risponde: " Anche due !"
" Allora, se ne vuoi due, devi prepararti bene!"
" Cioè? " Chiede lei sorpresa.
Apro il cassetto del cruscotto e le indico il tubetto di vasellina che teniamo sempre a disposizione per qualche rapporto anale imprevisto." Spalmatela bene dappertutto!" Le ordino con fare risoluto, e aggiungo sorridendo:
" Due sono tanti, potrebbero farti male!!".

Lei afferra il tubetto, la guardo aprirlo e spremere una quantità industriale di quel ritrovato sul cappuccio del clitoride. Con un movimento eccitantissimo comincia a spalmarsi la vasellina su tutta la fica. La apre con una mano e inonda anche le piccole labbra, infilandosi le dita impregnate di lubrificante nello spacco. Si gira maliziosamente ed offrendomi il tubetto, mi mostra il culo. Lo prendo e lo spremo sul suo buchino splendidamente posizionato a pochi centimetri dal mio viso. Non resisto, dopo averle riempito il solco delle chiappe di quel miracoloso unguento, le infilo un dito nello sfintere. Lei comincia a gemere. Mi faccio più intraprendente e ne infilo due, cominciando ad entrare ed uscire con ritmo regolare. Lei comincia a godere di nuovo ma io, dopo averla portata ad un livello d’eccitazione elevatissimo, smetto, aziono la freccia a destra ed entro nel parcheggio dell’Autogrill.
" Adesso entriamo e facciamo finta di non conoscerci!" Le ordino mentre cerco di non ascoltare le sue lamentele, sul fatto di averla lasciata sull’orlo di un orgasmo.
" Cerca di trovarne due adatti a farti godere in poco tempo! Se vuoi farteli tutti e due, li devi convincere ad entrare in macchina sul sedile di dietro. Io ti aspetterò li!" Giulia mi guarda incuriosita poi, con un sorriso sornione mi chiede: " Pensi che non ci riesca?" Assolutamente convinto delle sue capacità seduttive, la sfido spudoratamente e senza sorridere le dico:" Finché non li vedo sborrare sulla tua faccina, nel tuo culo o nella tua fica, non ci crederò!"

Lei comincia a ridere e dopo un attimo mi stuzzica :" Scommettiamo che, in quindici minuti io sono già a cavallo di un grosso uccello, mentre mi spompino il secondo per farmelo mettere nel culo ?"..ed io per rincarare la dose le chiedo eccitato:" Se perdi la scommessa cosa facciamo ?"...ma lei prontamente mi risponde:" Se perdo!! mi porti a troie, ne scegli una e per tutta la notte ci lesbico assieme e faccio tutto quello che mi chiedi."
Ma io per stuzzicarla ancora di più: " Ho un’idea migliore !" e lei " Dimmela!". Un momento di silenzio anticipò la mia perversione:" Convinci la tua amica estetista a depilarti la passera a casa nostra e poi te la fai, mentre io vi spio dal nostro armadio !"
Lei rimane zitta un attimo, la proposta le da leggermente fastidio poi, convinta di vincere, mi spara un “ Ok” stizzito e aggiunge un po' ingelosita:" Ti piace la mia amica estetista…. eehh!"...ed io:" No! Mi piace l’idea di vedervi trombare insieme!"
Ridiamo di gusto mentre scendiamo dalla macchina e ci avviamo insieme verso l’entrata del punto di ristoro. Quando le ante automatiche si aprono io mi fermo, la faccio andare avanti e mentre attivo il cronometro del mio orologio, le dico:
"Da questo momento hai quindici minuti! Vediamo se sei così brava come pensi di essere!"
Lei mi guarda e con un sorriso che è tutto un programma, mi risponde:
" Tu non conosci le donne!"ed entriamo.
L’aria condizionata del locale le fa inturgidire leggermente i capezzoli appena nascosti dal sottile tessuto della canotta attillata. Faccio finta di niente e la sorpasso. Vedo che si ferma di fronte ad una scaffalatura piena di carabattole. La forte luce del sole penetra dalla finestra vicina e la investe in pieno. La guardo e capisco perché si è messa proprio li. Guardata in controluce, la sua minigonna diventa completamente trasparente. Se uno si concentra un attimo, attraverso quell’impalpabile barriera di tessuto, può arrivare a vederle perfettamente la fica. Voi che dite!! è riuscita a vincere la scommessa??
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