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Lui & Lei

Con il dottore, la visita è più approfondita ep 2


di Amotuttodime
21.04.2020    |    10.286    |    1 9.5
"Io non dissi niente, ma lui aggiunse:" adesso sai tutto, mi sento piu libero, però sappi che di te non posso fare a meno!"..."
Ma il dottore aveva lasciato in me il segno, era riuscito al nostro primo incontro a capirmi, a individuare cosa desideravo e come volevo essere trattata. Ho sempre cercato un uomo che sapesse usare la galanteria per dominarmi, essere il mio padrone; e il dottore mi aveva dimostrato tutta la sua superiorità. Quando tornai dall'incontro con il dottore, raccontai tutti i dettagli del rapporto a mio marito. Lui notò nel mio modo di esporre i fatti che avevo provato un piacere diverso, ed anche il suo godimento, sentendomi parlare con i brividi addosso era stato più forte. Discuteremo di come gestire questa situazione, e fu lui a spronarmi a continuare, anche se io già avevo preso la mia decisione, ma aspettavo il suo consenso. Mentre io raccontavo il suo membro divenne duro come non mai, la sua libidine era indescrivibile; lui mi disse che dovevo assecondare il dottore in qualsiasi momento.
L'indomani era domenica mi arrivò un messaggio di buongiorno al primo mattino. Lui abbitava a dieci minuti da noi, e noi eravamo ancora a letto. Svegliai mio marito per fargli vedere il messaggio, e lui con un cenno d'intesa mi guardo', mi dette un bacio e mi disse:" vai!!, la colazione ai ragazzi la preparo io. Non tornare tardi!". Ormai tra noi c'era un intesa, una fiducia tale per cui ogni cosa non doveva o poteva costituire un segreto. Io allora lo baciai e gli dissi:" grazie, ti amo!"; risposi al messaggio, scrivendogli che fra mezz'ora sarei stata lì, e che doveva prepare la colazione che la facevamo assieme. Feci una doccia, mi infilai un vestitino di lana, le calze autoreggenti, ma senza intimo, misi un stivaletto ed un giaccone e andai. Prima di uscire pero' mio marito che non mi aveva visto mentre mi vestivo, si avvicinò a me, mi infilo' una mano in mezzo alle gambe, e toccandomi la fica mi disse:" ero sicuro che non avresti indossato gli slip!!".

Arrivai davanti al cancello della villa del dottore, lui mi aspettava, il cancello si aprì prima che suonasse il campanello. Non appena parcheggiai, si aprì la porta e mi viene incontro, abbracciandomi; ci baciammo come due fidanzatini. La sua stretta era forte, già notavo in lui la voglia di possedermi, ma non fu cafone, si limitò ad accogliermi come si fa con l'amata. Mi accompagno' direttamente in cucina, prese il giaccone e mi chiese se volevo caffè o latte; il tavolo era già imbandito con un po' di tutto. Accettai per un caffè, e mentre lo preparava mi chiese se lo volevo con un po' di lattei. Io ridendo, gli dissi maliziosamente:"si ma con il tuo di latte caldo!". Mi accorsi che l'avevo preso alla sprovvista, ma non si scompose, anzi mi guardò e mi disse:"tu mi fai impazzire!!".
Mi abbracciò e ci baciammo; con le mani, da dietro, mi alzò il vestito e, con sua sorpresa, vide che ero sensa mutande. Lo so, quando mi ci metto sono veramente impagabile: non le avevo messe per scatenare la sua eccitazione. Lui infatti, vedendo le mie stupende natiche completamente nude, capì subito le mie intenzioni, e mi disse:" inginocchiati e prendimi l'uccello in bocca, io intanto preparo il caffè!".
Mi aveva comandato, non chiesto!!, e questo modo di fare mi faceva impazzire, mi stavo già bagnando la fica senza toccarmi. Ero vogliosa! mi abbassai, slacciai il suo pantalone e tirai giù le sue mutande; il membro era ancora a testa in giù, ma già barzotto, lo scappellai. Il dottore era molto pulito, intimamente depilato e poi, la cosa più importante, aveva un odore inebriante che mi eccitava. Vi svelo un segreto: adoro prenderlo itra le mie labbra moscio e sentirmelo gonfiare di piacere in bocca!!

Iniziai a leccarlo, lui mi prese la testa con una mano, mentre con l'altra si afferrò il membro in mano e comincio' a sbatterlo sul mio viso. Godevo nel sentirlo colpire le mie labbra e le guance, portavo fuori la lingua perché mi ci strusciare il pene. Poi me lo infilo' in bocca e cominciò a scoparmi li, mi comandava cosa fare, spostava la mia testa per assecondare i miei movimenti. Il suo uccello cresceva, diventava sempre più duro, e quando fu pronto, mi fece alzare e appoggiare al tavolo. Puntò il suo arnese alla bocca della fica e me lo infilò di colpo. Mi scappò un grido, ero già bagnata, ma mi sentii trafiggere da un palo!! Adoro quella posizione: con il ventre appoggiato al tavolo, le gambe completamente spalancate, la mia guancia schiacciata sulla tovaglia e le mie braccia protese all'indietro in segno di resa. L'essere domata per me è l'eccitazione, e lui era unico in questo; si accorgeva in qualsiasi momento di quello di cui avevo bisogno, e me lo dava. Mi comincio' a scopare al modo suo: colpi lenti, per godersi tutta la sua penetrazione, e che a me facevano desiderare di averlo dentro, per poi caricarmi una volta sfilato con spinte che mi arrivavano in gola. Lui mi faceva capire che non ci voleva fretta, ogni sensazione va vissuta sino all'ultimo istante, e poi il piacere e la voglia aumentano. Ed io mi bagnavo, i miei umori colavano giu' lungo le cosce, e questo lo faceva ancor più arrapare. Ma il suo ritmo era sempre lo stesso, lento e carico di passione.

Mentre mi scopava, sentivo che si muoveva con le braccia, come se stesse facendo altro; ma ero in cielo per capire cosa succedesse . Ad un tratto però, i suoi movimenti divennero più veloci, accelerò i suoi colpi, e contemporaneamente sentii il rumore della macchina del caffè che stava finendo: non capivo che stava succedendo. Quei colpi mi stavano portando all'orgasmo, ed anche lui stava per esplodere, lo sentivo strusciare sulle pareti della fica sempre più gonfio. Ma nel momento che stavo godendo, e che lui stava per venire, già assaporavo il suo seme caldo dentro di me, lui fece uscire l'uccello!!
Mii girai e lo vidi con la tazzina in mano: stava sbarrando li dentro!! Quando finì di eiaculare e si strizzò il membro fino all'ultima goccia dentro la tazza, me la passò dicendomi:"tieni bevi, il tuo caffè è pronto, appena fatto come lo volevi!!".
Guardai la tazzina, era quasi piena fra caffè e sborra; lo guardai e senza indugio lo bevvi tutto. Il dottore non se l'aspettava, mi voleva mettere alla prova, e stupito della mia malizia mi abbracciò e mi baciò. Poi si scostò da me e guardandomi mi disse:" dobbiamo parlare un po'!!. Si era fatto troppo tardi, era domenica, ed io, nonostante fossi curiosa di sapere di cosa volesse parlarmi, gli dissi che avevo poco tempo, e che dovevo andare perché ero uscita con la scusa di andare a comprare qualcosa.
In realtà non poteva immaginare che fossi d'accordo con mio marito, e che mi stava aspettando a casa con i bambini. Il dottore mi chiese allora quando potevamo vederci, rimanenno che ci saremmo sentiti nei prossimi giorni.

Me ne andai, ma per strada mi sentivo ansiosa, non potevo immaginare di cosa volesse parlarmi; avevo paura che volesse già chiudere la storia appena iniziata. Quando entrai a casa mio marito mi viene incontro, lo abbracciai, volle sapere, e per stare solo con me aveva portato i bambini da sua madre.
Ci mettemmo sul divano, gli preparai un caffè e mentre lo sorseggiavo guardai mio marito dicendogli:"stamattina l'ho preso corretto!!". Lui mi guardò stupito, con quegli occhi che esprimevano la speranza che gli racconassi cosa era successo. Non lo volevo far distruggere e gli raccontai sin dall'inizio.
Era curioso ed eccitato come un bambino il primo giorno di scuola. Iniziai, e senza peli sulla lingua gli spippolai tutto nei particolari. Lui mi disse:" ora fammi godere!!". Si alzò in piedi, io mi avvicinai, aprii la lampo dei suoi pantaloni e presi il suo pene in bocca, anche se avevo sempre addosso l'odore del dottore. Non avevo fatto nemmeno la doccia, ma questo a lui non importava: godeva di più nel sapermi sporca!. Il suo uccello era diventato di marmo, mai, neanche quando scopavamo insieme era così; questa storia stimolava le sue fantasie e si sentiva appagato. Non dovetti pompare a lungo, era così eccitato che mi eiaculo' in gola dopo poco: il suo seme fu mio e lo inghiottii.
Quandi fummo di nuovo seduti, lui mi disse:"io non ti avrei mai chiesto cosa hai fatto e nemmeno te lo chiederò!!.
Io lo guardai negli occhi e gli dissi:"ti prego amore fammi vivere fino in fondo questa storia, e che sia mia soltanto!!" Lui mi rispose:"rispetto la tua volontà!, ma stai sentendo l'effetto che fa il tuo racconto su di me....!!".

Il giorno seguente al caffè corretto del dottore, ricevetti da lui un messaggio in cui mi chiedeva di vedersi perché mi voleva parlare. Io acconsentii per il pomeriggio, perché la mattina dovevo sbrigare alcune commissioni per mio marito. Dopo aver lasciato i bambini a scuola, chiamai Enrica per raccontargli cosa era successo con il dottore in un paio di giorni. Confidai a lei che quest'uomo mi aveva travolto, non solo sessualmente, ma emotivamente. Lei rimase colpita, mi disse che ero una pazza e che dovevo scoparlo e basta, non dovevo farmi coinvolgere sentimentalmente. Poi aggiunse:" sei come una sorella per me, voglio solo il tuo bene, e se sei felice così, goditela finché dura!!". Dopo chiamai Rosa, un'altra mia amica che fa la parrucchiera ed estetista. Il lunedì sono chiusi, ma io la pregai di farmi il servizio a porte chiuse; lei mi disse che per me avrebbe fatto uno strappo alle regole, così mi fece capelli e depilazione, anche intima. Sono bella non c'è che dire, ma volevo essere super quel giorno.
Quando finii da Rosa, andai diretta a casa per cambiarmi, pregai Enrica di andare a prendere i miei figli a scuola. Avevo organizzato tutto, ma l'ansia per quell'appuntamento così delicato mi stravolgeva. Ero impaurita che il dottore non volesse piu vedermi, ecco perché puntavo sul mio aspetto estetico: volevo che mi trovasse unica.

Misi un completino intimo bianco, calze autorregenti dello stesso colore, una gonna aderente con uno spacco laterale, una camicetta e un giobbotto di pelliccia. Mi guardai allo specchio, mi feci i complimenti, ero veramente in forma. Decisi anche di farmi una foto e mandarla ad Enrica per avere un suo giudizio, non passò neanche un minuto che lei mi rispose:"se fossi un uomo, sarei già lì da te per scoparti!, sei splendida". Ok ero pronta, preso l'auto e partii alla volta della villa del dottore. Appena fui lì, il cancello si aprì automaticamente, come se lui mi aspettasse dietro la finestra. Mi batteva il cuore a mille, ero tesa ma decisa, avrei dato il meglio di me anche questa volta, ma con lui mi sentivo fragile; lui mi sapeva dominare e domare, e questo stava diventando un filo sottile che mi stava legando a lui. Come il giorno prima, parcheggiati, lui mi aspettava davanti la porta; quando gli fui davanti mi guardò, e senza parlare ci baciammo: le nostre lingue si intrecciavano vorticosamente, fu un bacio da mancare il fiato. Mi trovò più bella del solito, eppure ci eravamo visti il giorno prima.

Prendemmo l'ascensore e saliammo al secondo piano. Mii fece levare il pellicciotto e ci sedemmo in salotto su un bellissimo divano. Lui notò che ero tesa, che sul mio volto aleggiava una sorta di tensione, ma senza dire niente, mi tirò a se e mi fece distendere sulle sue gambe. Sembravo una bambina in attesa di una carezza!! Mi passò le mani sulle ginocchia e iniziò a dire:" mi sei mancata tanto! mi sono accorto che ho bisogno di te, tengo molto a te!". A quelle parole mi torna il sorriso, cadono tutti i miei dubbi, tutte le mie perplessità. Po però lui continua dicendo:"ma ci sono cose che devi sapere sulla mia sessualità!!".
Rimasi stupita da quelle parole, avevo scopato già due volte con lui, e l'avevo trovato unico; non potevo immaginare cosa mi avrebbe detto.
Iniziò dicendomi:" mi sono separato da mia moglie perché amo la trasgressione!!, mi piacciono gli scambi e i triangoli. Non posso fare a meno del sesso forte e dell'esibizionismo!!". Io non dissi niente, ma lui aggiunse:" adesso sai tutto, mi sento piu libero, però sappi che di te non posso fare a meno!".
Lo guardai e ci baciammo, lo strinsi al petto e gli dissi:" anch'io devo farti una confessione....!". Ma questa è un'altra storia
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